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IV-V. ELEMENTI DEL BILANCIO E CRITERI DI RILEVAZIONE.
• Attività
• Passività
• Capitale netto
• Redditi
• Costi
La rilevazione dei valori nel bilancio deve essere ispirata dalle caratteristiche di utilità, significatività e rappresentazione fedele.
VI. CRITERI DI VALUTAZIONE
Due sono le basi per le valutazioni del bilancio:
1. Il costo storico (costo di acquisto, costo di produzione, costo ammortizzato)
2. Il valore corrente
® Fair value: Prezzo atteso dalla vendita di un'attività, o da pagare per estinguere una passività, in uno scambio di mercato, alla data di valutazione. Il fair value riflette le prospettive dei partecipanti ai mercati a cui ha accesso l'azienda.
® Value in use: è il valore attuale dei flussi di cassa o altri benefici economici che l'azienda si aspetta dall'uso di un'attività o dalla sua vendita.
® Fulfilment value: è il valore attuale dei flussi
di cassa o altri benefici economici che l'azienda si aspetta di trasferire per adempiere a una passività. 2 e 3 riflettono caratteri specifici dell'azienda (flussi di cassa attesi) e non le attese dei mercati. Current cost di un'attività: è il costo di riacquisto di un'attività simile sul mercato, alla data di valutazione, meno gli oneri accessori. Current cost di un passività: è il valore da ricevere per una passività simile alla data di valutazione, meno gli oneri accessori. Current cost come i costi storici sono "entry value" e riflettono i prezzi di mercato passati o attuali per un'attività o una passività. Fair value, value in use e fulfilment value invece sono "exit value" e riflettono prezzi di mercato attesi in futuro per un'attività o una passività da attualizzare. (lettura) VII. PRESENTATION AND DISCLOSURE Classificazione delleattività e delle passività®
Classificazione del patrimonio netto®
Classificazione dei redditi e dei costi®
Richiamo degli schemi di conto economico®
Opportunità di aggregazione delle informazioni
VIII. CONCETTI DI CAPITALE E DI CONSERVAZIONE DEL CAPITALE®
Finacial capital maintenance®
Physical capital maintenance (lettura)
IAS 1 e IAS 7
I principi che trattano i cosiddetti quattro schemi più importanti e la nota integrativa.
Il bilancio è una rappresentazione strutturata della situazione patrimoniale-finanziaria e del risultato economico di un'entità. La finalità del bilancio è quella di fornire informazioni sulla situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari di un'entità che siano di utilità per una vasta gamma di utilizzatori nell'assumere decisioni di carattere economico. Il bilancio, inoltre, espone i risultati della gestione da parte
della direzione aziendale delle risorse adessa affidate (IAS 1, paragrafo 9)
I. Obiettivo del Bilancio:
Per raggiungere tale finalità, il bilancio fornisce le informazioni sui seguenti elementi dell'entità:
(a) attività; (b) passività; (c) patrimonio netto; (d) ricavi e costi, inclusi utili e perdite; (e) contribuzioni da parte dei soci e distribuzioni a questi in qualità di soci; e (f) flussi finanziari.
Tali informazioni, insieme ad altre contenute nelle note, aiutano gli utilizzatori a prevedere i flussi finanziari futuri dell'entità e in particolare la loro tempistica e certezza (IAS 1, paragrafo 9)
II. La composizione del bilancio:
I principi contabili internazionali, nello IAS 1 (Presentazione del bilancio) prevedono la seguente composizione del bilancio (sia d'esercizio che consolidato):
® Stato Patrimoniale (Financial Position)
® Conto Economico (Comprehensive Income)
® Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
Il Comprehensive income può essere sostituito da due prospetti:
- Income statement;
- Other Comprehensive income (componenti di reddito non pienamente realizzati, altamente aleatori).
Le imprese che adottano questa soluzione devono segnalare chiaramente che il prospetto tradizionale (income statement) è solo una parte del più ampio Comprehensive Income.
Il prospetto di riconciliazione per cambio di criterio contabile: se si cambia in modo retroattivo un principio contabile (ad esempio un criterio di valutazione) l'impresa deve redigere anche uno stato patrimoniale all'inizio dell'anno più distante per il quale è presentata l'informazione comparativa. Se il cambiamento è avvenuto nel 202, l'impresa deve redigere anche uno stato patrimoniale al 1 Gennaio 2019, per consentire un adeguata comparazione dei valori.
Lo IAS 1, inoltre,
Incoraggia le imprese a corredare il bilancio di una relazione degli amministratori (Management Commentary) che illustri i principali aspetti relativi ai risultati economici ed allastruttura e dinamica finanziaria, oltre che i principali rischi a cui è sottoposta, nonché a presentare bilanci ambientali e sociali.
Altra documentazione non è disciplinata dai principi contabili internazionali, ma dalle fonti nazionali. In Italia va fatta in linea con l'art. 2428 del c.c.
Deroga agli IAS/IFRS in casi eccezionali:
In questo caso gli amministratori nel bilancio devono:
- Affermare che il bilancio riflette in modo fedele la situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale
- Affermare che il bilancio rispetta tutti gli IAS/IFRS, a eccezione di quello non adottato
- Esplicitare il principio non adottato, il motivo, e il trattamento contabile alternativo adottato
- Chiarire l'impatto sulle voci di bilancio in tutti i prospetti e anni.
III. I
- Going concern
- Accrual basis
- Compensazioni
- Frequenza del reporting
- Comparabilità e costanza dei criteri di valutazione
IV. Schemi di Bilancio
I principi contabili internazionali non impongono schemi di bilancio rigidi e criteri di classificazione dei valori predefiniti in modo analitico, ma, semplicemente, indicano contenuti minimali obbligatori da rendere più o meno analitici in funzione della rilevanza dell'informazione ed in relazione alla scelta di fornire informazioni più dettagliate in nota integrativa.
- Stato Patrimoniale
- Le attività, le passività ed il patrimonio netto secondo i Principi contabili internazionali.
Lo stato patrimoniale è il prospetto nel quale viene illustrata la situazione patrimoniale-finanziaria dell'impresa/gruppo alla fine dell'esercizio.
Di seguito verranno presi in considerazione i seguenti punti:
definisce: ® Le attività: come risorse controllate dall'impresa, risultato di operazioni svolte in passato e dalle quali sono attesi futuri benefici economici per l'impresa; ® Le passività: come obbligazioni attuali dell'impresa nascenti da operazioni svolte in passato il cui regolamento porterà alla fuoriuscita dall'impresa di risorse economiche che costituiscono benefici economici; ® Il patrimonio netto: come il valore residuo delle attività dell'impresa dopo aver detratto tutte le passività. Nel valutare se un elemento soddisfi o meno la definizione di attività e di passività, risulta necessario considerare la sostanza e la realtà economica dell'operazione sottostante e non semplicemente la sua forma giuridica, poiché per i principi contabili internazionali, la sostanza prevale sempre sulla forma (es. leasing finanziario) Non tutti gli elementi che soddisfano le definizioni di
attività e passività sono iscrivibili nello stato patrimoniale. Infatti, affinché un'attività o una passività vengano rilevate nel prospetto, è anche necessario che (Framework par. 83):
- sia probabile che ogni beneficio economico futuro ad esse associato affluirà o defluirà dall'impresa;
- la voce ha un costo o un valore che può essere valutato con attendibilità.
I criteri di classificazione delle voci nello stato patrimoniale:
Lo IAS 1 prevede che le imprese devono presentare distintamente le attività e le passività secondo il criterio corrente/non corrente (classificazione sulla base del ciclo operativo) ad eccezione del caso in cui, una presentazione basata sulla liquidità, fornisce informazioni che sono più attendibili e significative.
Indipendentemente dal criterio di classificazione adottato, devono poi essere fornite delle indicazioni sulla scadenza delle
attività e delle passività. IAS 1 Par. 64: Nell'applicare il paragrafo 60, un'entità può presentare alcune delle sue attività e passività utilizzando una classificazione corrente/non corrente e altre in ordine di liquidità quando ciò fornisce informazioni che sono attendibili e sono più significative. La necessità per una base di presentazione mista potrebbe sorgere quando un'entità ha diverse attività. Un'attività deve essere classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
- quando ci si aspetta che sia realizzata, o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo dell'entità;
- è posseduta principalmente per essere negoziata;
- si prevede che si realizzi entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio;
- si tratta di disponibilità liquide o mezzi equivalenti (come definito nello IAS 7).
Rendiconto Finanziario) a meno che non sia preclusa dall'essere scambiata o utilizzata per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di riferimento di bilancio. Tutte le altre attività devono essere classificate come non correnti.
Una passività deve essere classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:
- è previsto che sia estinta nel normale ciclo operativo di un'entità
- è assunta principalmente per essere negoziata
- deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio
- l'entità non ha diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio
Quando un'impresa sceglie di non classificare gli elementi patrimoniali sulla base del ciclo operativo, questi devono essere presentati nell'ordine della loro liquidità.