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IRCOLAZIONE DEI DOCUMENTI
Si realizza tramite la consultazione in sede, il prestito esterno e il document
delivery. La circolazione dei documenti costituisce l’ultimo anello di un processo e di
attività bibliotecarie:
1. Definizione della fisionomia bibliografica delle collezioni,
2. Allestimento di un catalogo per consentire l’individuazione e il
reperimento delle pubblicazioni,
3. Organizzazione del personale, spazi, mezzi tecnici per accrescere
l’accessibilità della biblioteca.
S ERVIZI MULTIMEDIALI
IFLA/FAIFE manifesto per internet. L’accesso a internet è un servizio
essenziale delle biblioteche. Diritto degli utenti a ricercare l’informazione che
preferiscono, assistere gli utenti nell’uso delle fonti e dei servizi informativi,
promuovere un accesso pubblico all’informazione e alla comunicazione di qualità. 20
M. Guerrini, a cura di, Guida alla biblioteconomia, Milano: Editrice
Promozione della biblioteca
La biblioteca è un servizio di cui si può fare a meno e non è sottoposta alle
tutele che la legge pone a salvaguardia del cittadino per l’erogazione dei servizi
essenziali. Inoltre è al di fuori delle logiche di mercato e della concorrenza.
L’area del Marketing è dove la biblioteca può attivamente partecipare alla
costruzione del proprio successo. Invece di subire le decisioni degli amministratori e
attuare una reazione, può molto più efficacemente adottare un atteggiamento
proattivo e intervenire dinamicamente nelle decisioni e negli scenari che possono
condizionarne il futuro. In questo modo la biblioteca sarà responsabilizzata e tenderà
ad agire in modo ma migliorare il servizio erogato e la sua stessa esistenza.
È importante aprirsi all’esterno e sviluppare attitudini di benchmarking e
benchlearning per mantenersi competitivi con la realtà. Bisogna spostare l’attenzione
dalle condizioni di erogazione alle condizioni di fruizione del servizio, infatti oltre
che agli indicatori quantitativi, è essenziale valutare anche quelli qualitativi e le
manifestazioni di valore e giudizio espresse dagli utenti.
G LI UTENTI
La singola persone deve essere al centro dell’attenzione della biblioteca, in
quanto l’individuo vive un’esperienza in ogni momento della sua interazione nella
biblioteca e le assegna un valore, ma non su basi oggettive, ma sulla base della qualità
percepita soggettivamente. In base alle sue aspettative, alle sue precedenti esperienze
e alla situazione contingente in cui l’esperienza si è verificata.
La biblioteca non deve essere soltanto impegnata a fare bene ma soprattutto a
farlo sapere.
COMUNICAZIONE
La comunicazione in biblioteca non può essere sporadica, improvvisata,
effettuata solo quando si hanno risorse in eccesso. La comunicazione deve acquisire
un’importanza fondamentale, deve essere pianificata, accuratamente organizzata e
indirizzata verso lo specifico audience per la quale è stata progettata.
Bisogna valorizzare le offerte e i servizi proposti, in modo da accrescere le
occasioni di consumo e il risparmio di tempo dell’utenza. 21
M. Guerrini, a cura di, Guida alla biblioteconomia, Milano: Editrice
Altrettanto importante è la costante verifica all’interno delle diverse aree di
comunicazione, per rafforzare le situazioni più deboli e mantenere in buona salute
quelle già sufficientemente presidiate.
Cap. 5 Il linguaggio della biblioteca
La catalogazione costituisce il procedimento costitutivo della biblioteca in
quanto raccolta organizzata di documenti ordinati per essere reperiti.
Il catalogo è il dispositivo che permette al lettore di conoscere le raccolte
conservate nella biblioteca ed è il mezzo che permette di raggiungere l’informazione
presente sotto varie forme nella biblioteca.
Il catalogo elettronico espande le potenzialità del catalogo. È in grado di dire se
il documento è in sede, se è disponibile per il prestito, quando è previsto il suo rientro
in biblioteca, infatti è in grado di collegare i dati bibliografici con lo status di
circolazione del documento. Se collegato in rete permette l’accesso al patrimonio di
altre biblioteche. (authority control: controllo della forma dei nomi, dei titoli delle
opere e delle voci di soggetto).
La redazione del catalogo deve essere sempre funzionale alle esigenze degli
utenti.
Analisi e controllo bibliografico
Il controllo bibliografico è il complesso delle attività di acquisizione,
trattamento e scambio delle risorse, delle relative registrazioni catalografiche e dei
metadati (che sono dati su altri dati, l’informazione che descrive un insieme di dati).
Catalogazione
Il catalogo è uno strumento di organizzazione della conoscenza. La
catalogazione indica:
a) l’insieme dei processi e delle tecniche per un’adeguata rappresentazione
delle risorse documentarie per mezzo delle loro registrazioni.
b) I processi di allestimento dei cataloghi e le tecniche per costruirli,
mantenerli e aggiornarli.
c) L’indagine teorica sui principi e i criteri che governano quei processi 22
M. Guerrini, a cura di, Guida alla biblioteconomia, Milano: Editrice
Antonio Panizzi, direttore del british museum, pubblica nel 1841 le 21 regole
per il catalogo. Ad esempio, i dati bibliografici per la compilazione delle scheda
vanno desunti dal frontespizio, per garantire uniformità nella catalogazione.
P RINCIPI TEORICI
Charles Ammi Cutter (1837-1903), Rules for a printed dictionary
catalogue (1876).
Shiyali Ramamrita Ranganathan (1892-1972) classified catalogue code
(1934) 1) Permette di reperire un libro di cui sia noto
a. Autore
b. Titolo
c. Soggetto
2) Mostra quali libri la biblioteca possieda
d. Di un dato autore
e. Di un certo soggetto
f. Di un particolare tipo di letteratura
3) Assiste nella scelta di un libro in relazione
g. Alla sua edizione
h. Alle sue particolari caratteristiche
Sono praticamente simili, se non identiche a quelle che aveva già identificato
Cutter.
È convinzione di Ranganathan (come lo era di Dewey) che la forma più evoluta
del catalogo sia quello classificato, in quanto permette di reperire maggiori risorse
documentarie rispetto a quello alfabetico che risponderebbe solo ai criteri a, b, d.
Seymour Lubetzy (1898-2003). Cataloguing rules and principle (1953),
Lubetzky è stato bibliotecario della UCLA e poi della Library of Congress. In seguito
all’analisi dei lavori di Panizzi e di Cutter giunge alla conclusione che le
problematiche dell’incoerenza dei codici catalografici fosse la mancata definizione
degli obiettivi, delle funzioni e dei principi del catalogo. Il catalogo è una finding list
23
M. Guerrini, a cura di, Guida alla biblioteconomia, Milano: Editrice
(lista di reperimento) o una reference tool (strumento di orientamento)? Nel secondo
caso l’allestimento di un catalogo diventa una questione più complessa.
Lebetzky opera una fondamentale distinzione tra book (libro) e work (opera) e
afferma che il catalogo per autore e titolo deve essere costruito per:
1. Mostrare se la biblioteca possiede un libro pubblicato sotto il nome di un
autore o con un certo titolo;
2. Identificare l’autore e l’opera rappresentati da un libro e collegare le
diverse opere di un autore e le diverse edizioni e traduzioni di un’opera.
Afferma inoltre che la funzione dell’intestazione principale è di rispondere alla
domanda su quali opere di un particolare autore e quali edizioni di una particolare
opera esistono nella biblioteca. Quindi propone di dare evidenza nel catalogo
all’opera piuttosto che all’edizione, in modo da non disperdere le edizioni di una
stessa opera in più punti del catalogo.
Principi di Parigi, sono costituiti da 12 punti e si applicano nella scelta e
nella forma delle intestazioni e delle parole d’ordine. I principi di Parigi
stabiliscono che il catalogo è uno strumento per accertare (punto 2):
2. Se la biblioteca contiene un libro particolare identificato per
a. Autore e titolo o
b. Se l’autore non è nominato, solo per il titolo o
c. Se autore e titolo sono insufficienti, per mezzo di un adeguato sostituto
del titolo.
2.1 Quali opere di un particolare autore e quali edizioni di una particolare
opera esistono nella biblioteca.
Per assolvere queste funzioni il catalogo deve avere:
3. 1 Almeno una scheda per libro catalogato,
2 Più di una scheda per libro, tutte le volte che sia necessario a chi lo
usa o a motivo delle caratteristiche del libro:
autore conosciuto con più di un nome o forma del nome,
− nome autore accertato, ma non presente su frontespizio,
− quando diversi autori o collaboratori hanno partecipato alla
− creazione del libro, 24
M. Guerrini, a cura di, Guida alla biblioteconomia, Milano: Editrice
libro attribuito a vari autori,
− libro contiene opera con titoli vari.
−
Ákos Domanovszky (1902-1982). Fornisce una distinzione logica tra gli
oggetti elementari (primari) e gli oggetti secondari (componenti intellettualmente
separate e autonome del contenuto di un oggetto elementari, come allegati) e oggetti
terziari (aspetti specifici di un oggetto primario o secondario, come una traduzione o
la cura editoriale.
Secondo lui (come anche Eva Verona), l’oggetto della catalogazione è il
documento che ha la doppia valenza di unità bibliografica e unità letteraria, cioè un
oggetto fisico e un oggetto intellettuale.
Sviluppa un modello nel quale l’organizzazione catalografica per autore tiene
conto di tre entità: pubblicazione; materializzazioni di una particolare opera;
materializzazioni delle opere di un particolare autore.
FRBR e la dichiarazione di principi di catalogazione
internazionale. 2
Novità e originalità del documento stanno nell’elaborazione di un modello
concettuale per:
identificare i requisisti minimi della descrizione,
− definire teoricamente le finalità della registrazione catalografica.
−
In FRBR è enfatizzata la centralità dell’utente e delle sue attività per il
soddisfacimento dei bisogni informativi:
Trovare
− Identificare un’entità (libro, opere di un autore)
− Selezionare
− Ottenere
−
Le ENTITÀ sono divise in tre gruppi:
Prodotti: dell’attività artistica o intellettuale,
− Responsabili: del contenuto o della creazione
− Soggetti: del contenuto dei prodotti
−
2 IFLA 1998, Functional requirements for Bibliographic Records 25
M. Guerrini, a cura di, Guida alla biblioteconomia, Milano: Editrice
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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