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LE METODOLOGIE DEL MANAGEMENT: Il menagement è inteso come gestione consapevole e

consiste di tecniche fondate su una pianificazione attenta degli obiettivi,sull'individuazione e

l'organizzazione delle risorse,su un controllo successivo volto a verificare il raggiungimento degli

obiettivi e sull'introduzione di elementi correttivi in vista di un continuo miglioramento del servizio.

Gli elementi centrali delle diverse tecniche del menagement sono rappresentati dalla

misurazione,cioè dall'attività di raccolta sistematica di dati e della loro successiva valutazione per

arrivare,attraverso l'uso di indicatori,ad una verifica dei risultatoi delle attività svolte.La

misurazione è il presupporto per adeguare le prestazioni agli obiettivi in programma; l'acquisizione

dei dati comporta un continuo monitoraggio di tutti gli aspetti dell'attività della biblioteca : si tratta

di dati finanziari o patrimoniali (costi del personale,i fondi a disposizione),dati sugli spazi (posi di

lettura,la scaffalatura disponibile),dati sugli utenti .etc.. I dati ricavati dalla misurazione vengono

trasformati in indicatori da i quali desumere elementi di valurazione.Per esempio il rapporto tra i

dati relativi al numero di prestiti e quelli relativi al numero dei volumi della raccolta fornisce

l'indice di circolazione,che permette di verificare il tasso d'uso della collezione. L'utilizzazione di

indicatori permette di applicare al funzione della biblioteca dei feedback.La verifica tramite

feedback presupponme diversi possibili approcci a seconda che riguardi l'efficienza,l'efficacia o

l'economicità del sistema.La valutazione sull'efficienza presuppone il controllo sull'utilizzazione

delle risorse disponibili in vista della loro ottimizzazione; l'efficacia è una verfica dei risultati e

l'economicità rappresenta il rapporto tra costi e benefici .

LA COOPERAZIONE: Il concetto di cooperazione indica la relazione che ciascuna realtà

bibliotecaria ha con le altre in quanto parti di una rere più ampia in cui in singoli

elementi,condividendo i medesimi obiettivi,risultano anche interdipendenti. Ci sono diverse forme

di cooperazioni disponibili: una modalità organizzativa di tipo gerarchico,costruita attorno a aun

centro -sistema .L'idea di fondo di SBN è stata quella di integrare forme di cooperazione più spinta

a livello di poli locali con una cooperazione di livello nazionale,incentrata sugli aspetti

catalografici: il catalogo collettivo infatti consente la localizzazione delle risorse descritte su tutto il

territorio nazionale ed è anche lo strumento per realizzare il controllo bibliografico della produzione

del paese.La cooperazione ha necessariamente portato verso la standardizzazione delle procedure e

dei linguaggi usati.

L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA: In una prima fase sono state automatizzate il prestito,la

gestione amministrativa e soprattutto la catalogazione. Un altro aspetto potenziato è sicuramente

quello dei progetti cooperativi,infattI in primo luogo la LIbrary of COngres,cioè la biblioteca del

congresso che negli Stati Uniti, ha cercato di definire quello che oggi È per eccellenza il formato di

codifica utilizzato per la produzione elo scambio di record bibliografici in ambito informatico, il

MARC (Machine Readable Cataloging) .Successivamente si sono diffusi i primi software di

gestione integrata delle diverse fasi del trattamento dei coumenti,in particolare si è diffusa la pratica

della catalogazione derivata che presuppone la possibilità di importate i dati bibliografici delle

pubblicaziono dagli archivi informatici di biblioteche che ne hanno già effettuato la catalogazione.

COSTRUZIONE E GESTIONE DI RACCOLTE: L'allestimento delle collezioni presuppone la

necessità di farantire al processo di acquisizione organicità e coerenza .Un soluzionr operativa

adeguata è stata l'incameramento di raccolte private,in quanto esse,proprio per la loro provenienza

unitarie e per la particolare cura con cui sono state costituite ,presentano un profilo bibliografico

definito e rigoroso. ANcora oggi il ricorso all'acquisizione di fondi privati deve far fronte ad alcuni

problemi di carattere sia teorico che metodologico: in primo luogo il collezionismo loibrario è un

fenomeno raro e ne conseguono quindi poche opportunità sia in termini di qualità che in termini di

ricchezza ,in secondo luogo bisogna saper fronteggiare l'eventualità in cui ci siano dei doppioni o il

caso in cui la raccolta non si armonizzi in tutto e per tutto con il resto. Per garantire maggior

coerenza alle raccolte è meglio organizzare delle campagne di acquisto massicce,indirizzate a interi

spezzoni della produzione editoriale invece di singoli elementi. La biblioteconomia moderna ha

applicato al problema della gestione delle collezioni il concetto di menagement che presuppone:

una fase di analisi,una fase di pianificazione che fissa i criteri entro i quali guidare lo sviluppo

qualitativo e quantitativo delle raccolte,una fase di carattere gestionale e una fase di misurazione in

cui sono verificati i criteri programmatici. (A)ANALISI: riguarda il contesto in cui la biblioteca

opera,la caratterizzazione delle raccolte e le risosrse a disposizione per la loro crescita.A definire il

contesto concorrono: il quadro istituzionale e funzionale della biblioteca ,il profilo e i bisogni

dell'utenza di riferimento (Contesto utenziale),che si articola in utenza reale e utenza potenziale , e

gli assetti cooperativi in cui si inserisce la biblioteca (contesto cooperativo) ,che tengono conto

delle iniziative in corso.RACCOLTE: due metodologie di analisi: quelle centrate sulla raccolta,che

preusppongono la descrizione del patrimonio in termini numerici (numero complessivo dei titoli) e

misurando la profondità della copertura gantita (sulla base di un confronto con liste bibliografiche

di riferimento o con cataloghi di altre biblioteche) e quelle centrate sull'utente (in riferimento a dati

quantitativi e qualitativi relativi all'uso delle collezioni,come il numero dei prestiti effettuati).È

possibile ricorrere anche a un'analisi più approfondita,sottoponendo le raccolte a processi di

destratificazione (presuppone l'analisi storica delle raccolte per individuarne tratti specifici) e

segmentazione (consente di suddividere la raccolta o per macroaree disciplinari o per funzioni,come

la consultazione,quella a carattere multimediale o quella dedicata ai perdiodici). LO strumento

favorito per svolgere tutte queste mansioni è il CONSPECTUS (Panoramica),elaborato negli anni

'70 nell0ambito di un progetto cooperativo tra alcune biblioteche di ricerca statunitensi

(RLG,Research Libraries Group) il cui scopo è dare una visione d'insieme delle

collezioni,individuando le aree di segmentazione delle raccolte stesse ed esprimendo il libello di

copertura di ciascuna,utilizzando indicatori standard.Ad esemoio la profondità di copertura di

ciascuna area si articola in 5 livelli,da nessuna (0) a specializzazione della collezione ( 5) ,mentre la

copertura linguistica è articolata in base alle lingue prevalenti su 4 livelli: P (Principale), S

(Selettivo), A (Ampio), X (materiale prevalentemente in una lingua diversa da P). RISORSE:

Possono essere di 3 tipi: finanziarie,di spazio e umane. Le prime devono garantire uin

approvigionamento sicuro,essere quindi ordinarie e ingenti; le seconde incidono sulla politica di

acquisto delle raccolte ,ad esempio le biblioteche ubicate in palazzi antichi spesso devono affidare

le proprie raccolte a magazzini esterni,con conseguenze di grande impatto sull'organizzazione dei

servizi. Infine per il terzo tipo di risorse,uno strumento cdhe calcola il peso che le procedure di

gestione di ciascun libro hanno in termini di tempo e di costi ,in rapporto all'impiego del personale

è la rilevazione dei carichi di lavoro,ossia il rapporto tra i prodotti della attività svolte da ciascuna

unità organizzativa e il tempo impiegato per tale attIvità. (B) PROGETTO: Consiste

nell'elaborazione di documenti programmatici in cui vengono esplicitate le linee di intervento,tra

cui: la carta delle collezioni,il progetto di imensionamento,il piano di sviluppo e i protocolli di

selezione.CARTA DELLE COLLEZIONI: Carattere dichiarativo,presenta una struttura costituita

da: un'introduzione generale che descrive lo scopo della carta e i destinatari,le caratteristiche del

complesso utenziale e cooperativo in cui opera,gli obiettivi che intende adottare,una descrizione

generale delle raccolte ,con riferimento alla politica degli acquisti adottata,ai criteri dimisurazione

e valutazione delle raccolte .PROGETTO DI DIMENSIONAMENTO: Di carattere tecnico ,Indica

in un arco di tempo pluriennale il tasso di crescita che la biblioteca intende seguire.PIANO DI

SVILUPPO: A differenza del progetto di dimensionamento ha carattere annuale ed è strettamente

legato alle specifiche prassi gestionali,seguite da ciascuna biblioteca : assume le caratteristiche di

un vero e proprio blancio con la ripartizione in forma tabellare delle disponibilità finanziarie per

aree.PROTOCOLLI DI SELEZIONE:Elaborati per ciascuna area di segmentazione,in cui vengono

dettagliati i criteri qualitativi e quantitativi da adottare per la crescita e la revisione del materiale

documentario. Per ciascuna area indicano gli obiettivi che ne caratterizzano le logiche di sviluppo.

(C) GESTIONE: Le problematiche gestionali presuppongono due aspetti centrali: l'incremento delle

raccolte attraverso nuove acquisizioni e la deselezione del materiale tramite revisione,in funzione

della loro continua revisione.Nell'acquisizione la soluzione classica per la fase di selezione del

materiale presuppone prima lo spoglio sistematico delle fonti in grado di informare sulle

pubblicazioni disponibili )fonti bibliografiche,catalografiche e commerciali,come i cataloghi

editoriali). AL recupero delle informazioni segue una valutazione dei dati reperiti attraverso

un'analisi accurata delle pubblicazioni sulla base di parametri riconducibili a : l'aspetto

bibliologco,relativo alle caratteristiche fisiche dell'edizione,l'aspetto bibliografico,relativo alle

caratteristiche del messaggio veicolato e l'opportunità della scelta rispetto agli obiettivi prefissati.

Uno strumento diffuso per l'approccio a questa fase è la Griglia di Whittaker,elaborata nel

1982,come guida alla valutazione delle pubblicazioni attraverso una serie di elementi: le persone

coinvolte,il soggetto della pubblicazione,il contenuto,la struttura,l'impaginazione,la manifattura e il

posizionamento (prezzo,confronti con edizioni precedenti di libri con contenuto simile). La

fornitura del materiale selezionato avviene per mezzo di ordini d'acquisto (di singole edizioni,di

intere collane o in abbonamento a periodici),scambi o in virtù del deposito legale.Un approccio

diverso all'acquisizione &egra

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
9 pagine
6 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/08 Archivistica, bibliografia e biblioteconomia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ostakista di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bibliografia e biblioteconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Crimi Giuseppe.