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Il soggetto giuridico, invece, è la persona a cui fanno capo i diritti e le obbligazioni derivanti dalle
1
operazioni compiute. Esso può essere rappresentato da una persona fisica o giuridica .
L’ordine aziendale si definisce “dinamico” e va continuamente ricercato e migliorato.
Esistono 3 tipi di ordine aziendale:
– 2
1. Ordine combinatorio combinazione dei fattori produttivi : impiego dei singoli fattori
secondo modalità quantitative, qualitative, spaziali e temporali in modo tecnico (soluzioni
tecniche per realizzare un processo) ed economico (combinazione più conveniente da
realizzare). –
2. Ordine sistematico sistema delle operazioni: operazioni collegate nello spazio e nel
nel modo più funzionale possibile (convenienza economica). Quest’ordine è formato
tempo
dal sistema delle decisioni + sistema delle operazioni.
1 Persona fisica: umano considerato come individuo singolo. Persona giuridica: qualsiasi entità (organizzazione collettiva) diversa
dalla persona fisica, dotata di propria capacità giuridica e titolare di diritti e doveri; possiede anche capacità di agire tramite la
quale compie atti giuridici per mezzo delle persone fisiche che agiscono come suoi organi.
2 Definiti anche sinergie combinatorie o modulo combinatorio.
– l’azienda deve avere comportamenti
3. Ordine di composizione composizione delle forze:
nei confronti dell’ambiente. Tra forze interne ed
attivi, attivo-reattivi, attivo-anticipatori
3
esterne ci deve essere competitività ma anche collaborazione.
che l’ordine aziendale prevede la combinazione dei fattori, la
Possiamo quindi affermare
correlazione delle operazioni e la composizione delle forze; tutto deve essere valutato e
predisposto in termini di convenienza per raggiungere la disposizione economica (equilibrio
economico durevole).
Ogni impresa non è che la cellula di un sistema economico complesso (S.E Nazionale)
costituito da un insieme di aziende collegate tra loro. Il S.E Nazionale è parte integrante di quello
Internazionale.
NB! Sinergia = rapporto tra elementi o forze operanti al conseguimento di uno stesso
fine. –
Teorie aziendali / teorie dei sistemi L.Von Bertalanffy
• Teoria meccanicistica: sistema chiuso; insieme di schemi a funzionalità determinata
Vantaggio: possibilità di individuare e rappresentare i processi e le operazioni aziendali
mediante funzioni matematiche (algoritmi di regolamento) a svolgimento determinato.
Svantaggi: assenza del principio olistico in quanto il valore del sistema è maggiore della
somma matematica degli elementi che lo compongono; azienda programmabile ma non
predeterminata; azienda che agisce a prescindere dalla stimolazione.
• Teoria contrattualistica: insieme di relazioni di natura contrattuale
amplia l’osservazione rispetto ai processi di produzione per analizzare le
Vantaggio:
tipologie di relazioni tra i soggetti.
Svantaggi: viene escluso il concetto primario di coordinazione; non si tiene conto dei
processi di apprendimento.
• Teoria organistica: essere vivente aperto e a crescita programmata
Vantaggio: sistema aperto e dinamico.
Svantaggi: presenza di vincoli.
• Teoria sistemica: insieme di elementi interrelati e coordinati per un fine comune
Questa teoria utilizza un metodo sperimentale (teoria generale dei sistemi): secondo Bertini
l’azienda è un sistema sociale peculiare in quanto è assente il legame volontaristico 4 tipico
degli altri sistemi sociali (famiglie); i processi di produzione creano nuova ricchezza per
l’esterno e non esiste unità di interessi né finalità comuni tra le categorie di individui.
Il sistema aziendale si presenta come un sistema aperto, dinamico, finalizzato, probabilistico e
complesso.
Le aziende si classificano, ad esempio, in base alla tipologia di produzione (manifatturiera o non),
alla dimensione o alla forma giuridica (privata/pubblica, individuale/societaria).
Esistono forme di coesione o unione tra aziende distinte sotto un unico profilo giuridico ed
economico, unioni dovute a esigenze di collaborazione; possono essere formali o informali. Le
forme di coesione formali si dividono a loro volta in Equity (Trust e joint ventures gruppo) e non
Equity (associazioni in partecipazioni, franchising), quelle informali, invece, possono essere reti di
subfornitura, distretti industriali o Gentlemen’s agreement.
Un insieme di imprese è costituito da aziende giuridicamente autonome ma che svolgono la loro
attività sotto un unico disegno strategico.
3 ANALISI SWOT – forze interne = punti di forza e debolezza; forze esterne = opportunità e limiti.
4 Un legame giuridico-morale
Il tipo di legame tra gruppi di imprese può essere contrattualistico, vincolistico (holding + affiliate)
Quest’ultimo a sua volta si classifica in diretto, indiretto, reciproco o circolare
o partecipativo.
(diretto+reciproco).
I gruppi di aziende hanno vari vantaggi, tra i quali:
- Concentrazione di potere, con conseguente crescita esterna più flessibile
- Finanziariamente: raccolta di capitale di credito e di rischio
- Fiscalmente: risparmi di imposta
- Allocazione di capitale
- Localizzazione di unità aziendali
Tra gli svantaggi invece troviamo stabilità e trasparenza ridotte e complessità amministrativa.
I soggetti interni di un'azienda sono i proprietari e i dipendenti, mentre i soggetti esterni sono i
finanziatori, i clienti, i fornitori e lo Stato.
Le scelte imprenditoriali sono orientate a creare valore economico per l'impresa e per i soggetti
che vi cooperano, vengono effettuate in base alla fascia di clientela da servire, alla tipologia di
prodotto o servizio da immettere nel mercato e alle modalità di organizzazione del processo
produttivo (verticalizzazione o outsourcing).
Concetto di fonte e impiego
I flussi di denaro (movimenti bancari), riguardano le risorse monetarie (Entrate/Uscite)
Le fonti esprimono il dove si attingono risorse monetarie, gli impieghi spiegano
come vengono impiegate le fonti.
Fonti - afflusso di capitali monetari
Finanziarie: debiti di funzionamento regolamento (verso fornitori); debiti di finanziamento
(capitale di credito); capitale proprio (o di rischio)
Economiche: ricavi, contributi, proventi
Impieghi - deflusso di capitali monetari
Finanziari: crediti di funzionamento/regolamento; crediti di finanziamento
Economici: costi per acquisizione di fattori produttivi (strutturali o correnti)
+ DEBITI + RICAVI/CONTRIBUTI/
+ FONTI + CAPITALE PROVENTI
PROPRIO
- DEBITI - RICAVI/CONTRIBUTI/
- FONTI - CAPITALE PROVENTI
PROPRIO
+ CREDITI
+ IMPIEGHI + COSTI DI + FONTI
ACQUISTO
- CREDITI
Processi di finanziamento
- IMPIEGHI - COSTI + FONTI
L'obiettivo della gestione
D’ACQUISTO
finanziaria è quello di assicurare
giornalmente la liquidità necessaria alle operazioni di gestione, in modo che l'impresa, in qualsiasi
momento, possa far fronte agli impieghi in scadenza, perciò deve verificarsi la condizione:
monetarie ≥
Disponibilità liquide + Entrate Uscite monetarie
Il fabbisogno di mezzi finanziari è generato da:
Investimenti da realizzare
Investimenti nella produttività venduta (consumi d'esercizio)
Rimborsi di altri finanziamenti (- capitale proprio)
Il fabbisogno può essere:
A) Costante (aliquota fissa)
B) Crescente (per crescita e programmate, aliquota incrementale)
C) Elastico (per investimenti correnti, aliquota stagionale)
C B A
Tempo
Le fonti di finanziamento possono essere:
• Interne: risorse finanziarie autogenerate dall'azienda stessa attraverso la sua attività di
gestione; costituite da utili conseguiti ma non prelevati o da realizzazioni derivanti da
vendite (+ ricavi d'esercizio)
• Esterne: provenienti da fonti di origine esterna (proprietario, banche, fornitori). Si possono
attingere anche dal capitale proprio (finanziamento da parte dell’imprenditore) o dal capitale
di debito.
Perciò:
Fabbisogno finanziario lordo - Realizzazioni derivanti da vendita = Fabbisogno finanziario
netto
(da coprire con fonti est o int) (autofinanziamento) (da coprire con fonti esterne)
Fonti esterne finanziamenti a titolo di capitale proprio
finanziamento a titolo di credito
Capitale proprio Capitale di credito
Vincolo di restituzione Eventuale Previsto (giuridicamente)
Scadenza Non prefissata Prefissata
Soggetti finanziatori Proprietari Sogg. diversi tra loro
Remunerazione Dividendi (eventuali) + interessi
Rischio Elevato + basso
Capitale proprio = valore dei conferimenti apportati dai soci + utili o perdite + riserve
Capitale sociale
Il capitale sociale può essere ripartito in:
Quote, non rappresentabili da titoli di credito, riferite ai soci e di valore commisurato ai
conferimenti di ciascuno; attribuiscono poteri e doveri secondo il loro valore.
Azioni, rappresentate da titoli di credito e di egual valore; attribuiscono uguali diritti poteri e doveri.
Dinamica del capitale proprio : 1) Apporto iniziale 2) Variazioni successive, indotte dalla
gestione o relative ai conferimenti.
Natura dei capitalisti
▪ Capitalista risparmiatore - capitale controllato
o stabilità dei dividendi e conveniente remunerazione del capitale investito
o non partecipa alla gestione né si cura delle esigenze della produzione
▪ Capitalista soggetto-economico - capitale di comando
o Partecipa alla gestione come organo volitivo
o Si interessa non tanto alla remunerazione quanto a un equilibrio e uno sviluppo
dell'azienda
Debiti D. di finanziamento D. di regolamento
Operazioni da cui Acquisizione di denaro Acquisto di beni e servizi
scaturiscono
Soggetti creditori Specializzati in servizi Fornitori
finanziari
Movimenti finanz. Collegati Entrata denaro Sostituzione uscita denaro
Durata Breve/medio/lungo termine Breve
Costo Interesse implicito Nessun costo
Fattori che determinano portata il costo dei finanziamenti esterni:
Condizioni economiche-tecniche s
Solidità patrimoniale
Garanzie reali
Garanzie personali
Condizioni del finanziatore
Situazione di mercato
Fiducia
Tecniche di finanziamento:
Apertura credito in conto corrente
Anticipo su crediti (fatture)
Prestiti capitale proprio
Mutui passivi
Leasing
Prestiti obbligazionari
Processi di vendita
Pianificazione delle vendite Marketing (strategie) Gestione ordini (prod-
uscita) Controllo economico-finanziario Gestione monetaria (crediti e
incassi)
Area direzionale-commerciale: marketing, analisi mercato e concorrenza
Area amministrativo-commerciale: contatto clienti e gestione ordini
Area tecnico-commerciale: logistica in uscita (magazzino/spedizioni)
Area ammin