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IL BILANCIO DELLA BANCA: STRUTTURA E ANALISI

Il bilancio dell'impresa bancaria rappresenta uno dei principali strumenti informativi per valutare l'andamento, il profilo di rischio e le prospettive future della gestione aziendale. Interessa agli stakeholders.

8.1 La struttura del bilancio: schemi e regole di compilazione

L'introduzione dei principi contabili IAS (International Accounting Standard) e IFRS (International Financial Reporting Standars) per la compilazione dei bilanci delle società quotate, delle società con strumenti finanziari diffusi tra il pubblico, delle banche ed enti finanziari vigilati è avvenuta in Italia con il d.lgs. 27 febbraio 2005, il decreto IAS. In base alla riserva di legge attribuitale la Banca d'Italia ha poi emanato le nuove regole per la predisposizione dei bilanci delle banche. I nuovi principi contabili rappresentano un momento di rilevante discontinuità sul piano contabile della rappresentazione delle.

informazioni economico-finanziarie. Sotto il profilo delle regole contabili bisogna ricordare il più ampio utilizzo del fair value (rappresenta il corrispettivo al quale un'attività può essere scambiata o una passività può essere estinta in un'operazione tra terzi) in contrapposizione alle regole tradizionali che privilegiavano il costo storico e il criterio della prevalenza della sostanza economica sulla forma. È previsto che il bilancio d'impresa e quello consolidato siano costituiti dai seguenti documenti obbligatori:

  • stato patrimoniale;
  • conto economico;
  • prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
  • rendiconto finanziario;
  • nota integrativa.

Essi sono corredati da una relazione degli amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione della banca e sull'insieme delle imprese incluse nel consolidamento. La Banca richiede anche che le modalità di tenuta del sistema contabile consentano il raccordo

tra le risultanze contabili e le voci del bilancio.

8.2 Stato patrimoniale

In esso sono riportate le voci dell'attivo e del passivo/patrimonio netto obbligatorie. Il bilancio consolidato ricalca quello dell'impresa a eccezione per una voce dell'attivo "riserve tecniche a carico dei riassicuratori" e 2 del passivo "riserve tecniche" e "patrimonio di pertinenza di terzi". Le voci sono elencate tendenzialmente secondo il criterio della liquidità per quanto riguarda l'attivo, e dell'esigibilità per quanto riguarda il passivo e il patrimonio netto, decrescenti. Le innovazioni apportate dai nuovi principi attengono principalmente al mutamento del criterio di classificazione delle attività e passività finanziarie ora basato sul principio della destinazione economica invece di quello ascrivibile alla natura delle operazioni. Con riferimento all'attivo dello stato patrimoniale, le principali voci, sotto il

profilo dei contenuti e dei criteri di valutazione, sono:

  • attività finanziarie;
  • crediti;
  • derivati di copertura.

L'IFRS 9 è stato emanato dallo IASB nel luglio 2014 ed è entrato in vigore il 1° gennaio 2018. Le principali novità riguardano:

  • la riduzione della classificazione delle categorie degli strumenti finanziari e la valutazione basata su un criterio più razionale e oggettivo;
  • una nuova e unica modalità di impairment;
  • nuove politiche di hedge accounting.

2.1 Attività finanziarie

L'IFRS 9 ricomprende le attività finanziarie in due categorie principali:

  1. attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: sono inseriti i crediti. I crediti per cassa rappresentano l'asset principale nel bilancio delle banche. Sono distinti a seconda della tipologia di debitore. Un'attività finanziaria per essere inserita deve possedere le due seguenti condizioni:

caratteristiche essenziali di un prestito.

  • Lo strumento deve essere gestito sulla base di un business model che abbia l'obiettivo di detenere lo strumento fino alla scadenza al fine di incassare i flussi di cassa contrattuali da esso generati.
  • Per calcolare il costo ammortizzato si parte dal valore con cui l'attività finanziaria è stata rilevata e si sottraggono i rimborsi di capitale, gli ammortamenti e le perdite di valore relative all'attività finanziaria in oggetto.

ES: Ipotizziamo che la banca eroghi un credito di 10.000 euro durata 10 anni e tasso di interesse fisso del 10% e sostenga costi di transazione per 200. Per determinare il costo ammortizzato è definire il tasso di interesse effettivo TIE, cioè il tasso che eguaglia il valore atteso dei flussi contrattuali a 10.200 euro. Il TIE è uguale al 9.7%, ovvero il tasso che rende uguali i flussi annui attualizzati a 10.200. Il TIE espresso in euro è dato dal

prodotto del costo ammortizzato CA di inizio anno per il TIE%. Il CA di fine anno è invece la somma: CA inizio anno + TIE - Flussi attesi. Il CA di fine anno rappresenta, nell'ipotesi senza impairment, il valore del credito che la banca inserirà nel bilancio di ciascun anno alla voce crediti vs clientela.

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: un'attività inserita - detenuta nell'ambito di un business model il cui obiettivo viene raggiunto sia con l'incasso dei flussi di cassa contrattuali che sfruttando le opportunità di guadagno con la vendita dell'attività finanziaria.

Il fair value è rappresentato alternativamente dai prezzi di mercato secondario per gli strumenti quotati, ovvero, in mancanza di tali caratteristiche o in presenza di titoli non quotati, dal valore calcolato, facendo riferimento a tecniche di stima che assicurino una ragionevole

Approssimazione al valore di mercato. È una residuale: attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: sono quelle che non possono essere classificate in nessuna delle categorie precedenti. Si tratta essenzialmente degli strumenti finanziari detenuti per l'attività di trading.

Tipologia di attività Criterio di valutazione

TITOLI DI DEBITO

  • Costo ammortizzato: se detenuti per ricevere flussi di cassa contrattuali e se tali flussi rappresentano solamente pagamenti di capitale e interessi (SPPI)
  • FVOCI: se l'obiettivo del business model è sia ricevere flussi di cassa contrattuali sia vendere lo strumento, sempre che i flussi di cassa rappresentino SPPI. In caso di realizzazione dei plus/minusvalori, questi sono riclassificati da OCI a conto economico (recycling)
  • FVPL: categoria residuale per tutti gli altri strumenti di debito. Fair value option per ridurre o eliminare l'accounting mismatch (asimmetrie di trattamento)

contabile). Fair Value: TITOLI DI CAPITALE se sono detenuti per scopo di trading, devono essere valutati al fair-value con oscillazioni del conto economico tradizionale (FVPL). se non sono detenuti per scopo di trading, possono essere valutati a- FVOCI in base a una decisione irrevocabile presa strumento per strumento. Non è previsto il recycling dall'OCI al conto economico in caso di vendita dello strumento; non è richiesto il riconoscimento di perdite di valore (impairment) ulteriori rispetto a quelle misurate dal fair value. 77FVPL, a meno che non siano utilizzati per operazioni di copertura nei casi DERIVATI ammissibili (hedge accounting). Un derivato incorporato (embedded) non deve essere separato dal contratto ospite. I criteri di classificazione e valutazione dell'IFRS 9 si applicano all'interno contratto ibrido. La separazione è, invece, richiesta quando il contratto ospite non è uno strumento finanziario (contratto assicurativo, leasing,

etc.).8.2.2 Il modello di impairment L'IFRS 9 introduce un nuovo modello di impairment, ovvero un unico metodo per il calcolo delle rettifiche di valore su crediti valido per tutti gli strumenti finanziari non rilevanti al fair value con effetto a conto economico. Rientrano nel perimetro di applicazione del nuovo modello i titoli di debito e i crediti iscritti tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Le banche devono contabilizzare, sin da subito, e indipendentemente dalla presenza o meno di un evento scatenante (trigger event), le perdite attese future sulle proprie attività finanziarie. Viene adottato l'approccio forward looking ovvero si tiene conto non solo dei dati passati e presenti ma anche di informazioni relative ad eventi futuri. Ad ogni data di bilancio è necessario procedere ad un impairment test, attraverso cui il valore in bilancio deve essere verificato come la differenza tra i flussi di

cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivoe quelli inizialmente stimati. La variazione di valore permette di distinguere le perdite di credito atteserilevate in valutazione iniziale rispetto a quelle che si manifesteranno in futuro.Il nuovo livello è chiamato Three-Bucket perchè prevede la classificazione dei crediti in tre livelli, per ognistage è previsto un certo livello di accantonamento:

Stage 1 – Performing: comprende gli strumenti finanziari non soggetti ad un significativo aumento del- rischio di credito rispetto alla data iniziale di origination oppure quelli che presentano un basso rischiodi credito alla reporting date. La perdita attesa viene calcolata su un orizzonte temporale di 12 mesi, gliinteressi sul costo ammortizzato lordo.

Stage 2 – Under performing: sono inclusi gli strumenti finanziari che dopo la prima iscrizione hanno- subito un significativo deterioramento del merito creditizio e che rientrano nello stato

Gestionaledenominato "underperforming". Occorre contabilizzare le perdite che si presume saranno sostenutedurante tutta la vita del credito (lifetime expected loss- LEL). Gli interessi sono calcolati sul costoammortizzato lordo.

Stage 3 - Non performing: classifica gli strumenti finanziari il cui rischio creditizio ha subito un- peggioramento significativo rispetto alla valutazione in sede di erogazione. Lo strumento viene quindiconsiderato "impaired". La perdita attesa viene rilevata con una prospettiva lifetime ma il calcolo èanalitico. Gli interessi sono calcolati sul costo ammortizzato netto.

È previsto un approccio semplificato per i crediti commerciali e le altre attività che non contengono unasignificativa componente finanziaria, in questo caso è possibile stimare da subito le perdite totali attese.Qualora l'attività venga svalutata già in sede di rilevazione iniziale non viene registrato nessun

impairment, negli esercizi successivi ogni variazione rispetto alle perdite attese viene imputata al Conto economico.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
91 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fatikha di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Banca e sistema finanziario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Scienze economiche Prof.