Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 10
Bambino 0-3 anni Pag. 1 Bambino 0-3 anni Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 10.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Bambino 0-3 anni Pag. 6
1 su 10
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

A VISIONE FOCALE

visione molto ristretto.

Alla nascita, il livello di sviluppo di queste due forme di visione è ineguale, la visione ambientale, È già

funzionale prima della nascita, mentre la visione maculare È inesistente.

L’

EVOLUZIONE DEL RIFLESSO DI FISSAZIONE

1° stadio: forma rudimentale di fissazione dell'oggetto appare nel corso del primo giorno essa è

monoculare a condizione che lo stimolo sia vicino.

2°stadio: una fissazione monoculare stabile appare verso il quinto giorno

3° stadio: sia una fissazione monoculare dominante seguita dall'adeguamento convergente per secondo.

4° stadio: alternanza di dominanza

5° stadio: alla quarta settimana il bimbo diviene capace di fissare lo stimolo, qualunque sia la distanza,

senza tuttavia essere capace di mantenere su di esso lo sguardo in modo continuo.

6° stadio alla quinta settimana, lo sguardo segue senza fallire lo stimolo quindi avrà una perfetta fissazione

sostenuta.

I movimenti oculari di fissazione si sviluppano secondo la seguente sequenza:

fissazione monoculare,

dominanza monoculare,

alternanza di dominanza ed infine

fissazione binoculare.

Fino quattro settimane segue bene movimenti orizzontali, per gli altri si deve arrivare a nove settimane per

i movimenti verticali E 10 settimane per quelli circolari.

R

EAZIONI AL COLORE

Alla nascita i bambini sono più sensibili ad alcune differenze di lunghezza d’onda delle radiazioni luminose.

Essi rivolgono più attenzione ad oggetti colorati anziché a oggetti grigi, mentre sono maggiormente attratti

da oggetti bianchi e neri rispetto ad oggetti a tinta unita.

F

UNZIONE UDITIVA

I rumori complessi costituiscono stimoli efficaci, vi è una stretta correlazione tra intensità dello stimo e la

sua risposta.

È importante anche l’altezza dei suoni, difatti il bambino risponde più facilmente a suoni gravi a bassa

frequenza rispetto a suoni acuti ad alta frequenza.

Il bambino inoltre si orienta molto precocemente in relazione all’ascolto di un suono sufficientemente

intenso. I COMPORTAMENTI FONDAMENTALI ( .52 B )

PAG LE OULCH

Riguardano soprattutto il soddisfacimento

dei bisogni alimentari e del sonno. ’ :

L ALIMENTAZIONE

1° : , rappresenta una pulsione endogena, corrispondente ad un

FASE IL RISVEGLIO COMPORTAMENTALE

bisogno biologico. L’ipotalamo, che è il centro nervoso, permette l’adattamento al comportamento allo

stato fisiologico presente. Questo risveglio comportamentale si tradurrà esteriormente in un aumento

generale di attività, che a sua volta si tradurrà in scariche toniche che diventano sempre più intense,

denominate da Wallon <<comportamento tonico-emozionale>>.

2° : , privilegia elementi dell’informazione che provengono

FASE FACILITAZIONE SENSORIALE SELETTIVA

dall’ambiente e che permettono di giungere alla soddisfazione del bisogno biologico.

Questi stimoli sono rappresentati dall’eccitazione della mucosa boccale la cui soglia è abbassata.

3° : , sarà sufficiente allora eccitare leggermente la mucosa

FASE ECCITAMENTO DELLA MUCOSA BOCCALE

boccale tramite uno stimolo esterno, perché si avvii l’automatismo di suzione, meccanismo innato ed

indispensabile alla soddisfazione del bisogno biologico.

4° : I , l’attivazione più

FASE NFLUENZA MODULATRICE ESERCITATA SUL FUNZIONAMENTO DEI CIRCUITI DI RINFORZO

o meno selettiva di comportamenti legati al soddisfacimento del bisogno. Questa descrizione del

comportamento mette in evidenza l’insieme dei parametri implicati nella soddisfazione dei bisogni tramite

alcuni fattori: , che provoca il comportamento, uno

IL FATTORE INTERNO ALLA MOTIVAZIONE IL FATTORE ESTERNO

o più necessari per lo svolgimento del comportamento, ed infine le che

AUTOMATISMI COMPONENTI AFFETTIVE

vi sono legate. I :

L SONNO ( .54 B )

PAG LE OULCH

I L SONNO RAPPRESENTA LA CONSEGUENZA

’ .

DI UN ESPERIENZA SODDISFACENTE

Il sonno nel neonato è inizialmente dominato da motivazioni istintive, in particolare quella della fame.

Alta tensione vuol dire che ha fame e quindi è uguale ad un disagio. Dopo la poppata si a uno stato di

soddisfazione che provoca ipotonia e sonno quindi si deduce sazietà = distensione.

Il sonno del neonato è irregolare e si regolarizza spontaneamente solo tra il primo ed il secondo mese di

vita. :

Si conoscono DUE TIPI DI SONNO

onde corticali lente,

Lo stato di sonno con Che può essere profondo o leggero.

onde corticali rapide

Lo stato di sonno con costituito da rapidi movimenti oculari e da un

(fase paradossale),

rilassamento muscolare completo. Il sonno paradossale porta ad una riprogrammazione dei

comportamenti, nel neonato rappresenta il 55% del sonno totale mentre nell’adulto cala drasticamente al

15%. L’ :

AMBIENTE UMANO ( .54 B )

PAG LE OULCH

GLI STIMOLI UMANI:

I , ,

L BIMBO PER SVILUPPARSI HA BISOGNO DI STIMOLI UMANI

Le prime manifestazioni di ciò che sarà l'affettività sono di tipo meccanico(bisogni), poi, ma molto presto, Si

manifesta un interesse ed un bisogno di scambi con l'ambiente umano.

Con la madre si stabilizza una vera intimità fisica, che È stata paragonata ad una vera simbiosi.

I movimenti privilegiati sono l'allattamento, il bagno, il vestire.

Allattamento al seno non soddisfa solamente un bisogno fisiologico, ma il bambino essendo a contatto con il

corpo della madre ne avverte il calore, sente l’odore, sente la sua voce E fissa lo sguardo della Madre.

Tutta la sensorialità è messa in funzione in una situazione di soddisfazione, che si ripete ritmicamente, così che il

bambino, si abitua ad una presenza stabile.

I L CONTATTO CORPOREO

Il rinforzo per attaccamento del bambino alla male E dato più del contatto fisico che non dalla nutrizione.

Il rituale del bagno E della pulizia con il riscaldare, L’asciugare, vestire, apportano una serie di sensazioni

cutanee fondamentali.

Il neonato è strettamente collegato all'istinto materno perché risente dello stato d'animo e delle tensioni della

mamma in questi contatti. Le reazioni toniche della Madre che afferra il bimbo, esprimono fedelmente la sua

ansia o le sue reazioni emozionali che non saranno senza effetti sul tono del bimbo stesso.

L A COMUNICAZIONE

Sin dal momento in cui è sufficiente il livello di maturazione dei sensi visivo ed uditivo, il neonato ricerca la

comunicazione attraverso la vista dell’udito.

Il neonato è sensibile E si lascia attrarre dall'adulto che si interessa lui.

Un ruolo importante è rivestito dal tono della voce e dall'espressione del viso.

Il bimbo È particolarmente stimolato dalla presenza di un adulto molto attento che cerca di entrare in contatto

con lui.

Intorno dalle otto settimane avrà ben sviluppato una forma di comunicazione chiamata preparola, una forma

rudimentale della parola che comprende movimenti di labbra di lingua associati a movimenti di braccia, di mani,

Balbettii, cenni del capo, gridi, sguardi E a sorrisi.

Mentre i processi percettivi e cognitivi non si sono ancora manifestati.

Sono soprattutto le relazioni con l'ambiente umano a giocare un ruolo determinante per l'equilibrio emotivo e

l'affettività del futuro.

In questo stadio la relazione resta di tipo puramente narcisistico e accorda priorità alla soddisfazione del bisogno

alimentare E agli stimoli propriocettivi e cutanei.

PRINCIPALI RIFLESSI DEL NEONATO

ROTAZIONE DEL CAPO: se viene toccato sulla guancia, gira la testa verso il lato stimolato e poi la gira verso

l’altro lato.

SUZIONE: quando la bocca viene a contatto con qualcosa che può essere succhiato, succhia

MORO: quando sente un rumore forte o subisce uno shock fisico, contrari i muscoli dorsali con abduzione ed

estensione degli arti

BABINSKY: se gli si accarezza la pianta del piede, prima stende le dita E poi le richiude.

TONICO ASIMMETRICO DEL COLLO: se sopravviene una rotazione cefalica laterale questa provoca una

modificazione del tonno degli arti che si distendono dal lato facciale E si flettono da quello occipitale.

PRESA: se gli si tocca il palmo della mano, afferra le dita che lo toccano.

MARCIA AUTOMATICA: se viene tenuto in posizione eretta e in modo che i piedi tocchino una superficie,

compie movimenti simili a quelli della deambulazione.

PRINCIPALI CAPACITÀ PERCETTIVE DEL NEONATO

VISTA: Mette a fuoco con entrambi gli occhi a una distanza di 20 cm

Segue con io occhi un oggetto in movimento

Discrimina i colori

UDITO: Localizza la fonte sonora

Risponde a diversi suoni, soprattutto alla voce umana.

Discrimina la voce della madre da quella di altre persone.

ODORATO: Reagisce ad alcuni odori, ad esempio, l’ammoniaca.

Discrimina l'odore della madre già nella prima settimana di vita.

GUSTO: Discrimina il dolce dal salato. Riconosce l'acido dall’amaro.

Preferisci le sostanze zuccherine e rifiuta quelle salate.

TATTO: Risponde alle stimolazioni tattili in quasi tutte le parti e corpo, soprattutto intorno alle mani alla bocca.

LO SVILUPPO MOTORIO E DELLA PERSONALITÀ

DA 3 A 12 MESI

I 3° ,

L MESE SEGNA UNA SVOLTA FONDAMENTALE INIZIA UN PERIODO DI ORGANIZZAZIONE CORTICALE CHE

-

CONDUCE A IMPORTANTI TRASFORMAZIONI ED A NUOVE CORRELAZIONI DEL COMPORTAMENTO SENSO

.

MOTORIO STAZIO DELL’OGGETTO PRECURSORE (P .44 B )

AG LE OULCH

Passaggio dalla fase narcisistica al costituirsi dell’oggetto, segna l’inizio dell’evoluzione percettiva.

Costruzione di un rapporto tra interno (bisogni) ed esterno (soddisfacimento dei bisogni)

Si esprimerà non più con scariche toniche ma inizia un aggiustamento mimico.

L’UNIVERSO PERCETTIVO ( 7 )

FINO A MESI

a. M (3°mese)

ATURAZIONE CORTICALE

Inibizione progressiva della motricità sub-corticale

Cancellazione dei riflessi arcaici

Avvio dell’organizzazione dei campi percettivi

Prima forma di memoria che consente l’anticipazione

M

b. ONDO SPEZZETTATO

A differenza di alcuni autori che sostengono che il neonato viva un mondo spezzettato, Wallon e Le Boulche

sono convinti che il bambino è un essere la cui unità si esprime attraverso il carattere globale della sua

motricità.

Quello che si parcellizza è la percezione dello spazio che si divide in spazi parziali legati a campi percettivi

che hanno tempi di maturazione differente.

Possiamo distinguere: , connesso al bisogno di alimentazione che presto viene associato

SPAZIO BOCCALE

allo , , mezzi di cui si serve per riconoscere la madre.

SPAZIO OLFATTIVO SPAZIO TATTILE DELLA MANO

S da cui riceve scarse

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Bebignolo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodologia del movimento umano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Bensi Roberto.