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I

effetti gradevoli. Il centro d'interesse per le azioni è il proprio corpo. L'esempio è la suzione del dito,

trovandola piacevole il bambino la ripete per lunghi periodi, creando così uno schema d’azione.

Sottostadio 3 : reazioni circolari secondarie (da 4 - 10 mesi)

Il bambino orienta i suoi comportamenti verso l'ambiente esterno cercando di afferrare e muovere gli

oggetti e osserva i risultati delle sue azioni. I bambini iniziano a scalciare e osservano come ciò metta in

disordine le coperte della carrozzina, oppure osservano che agitando un sonaglio provoca dei rumori.

Questo sottostadio coincide anche con lo sviluppo del sorriso e con le espressioni di gioia, dovute alla

capacità di fare rumore con un giocattolo e di scalciare. Le azioni vengono ripetute in relazione alla loro

conseguenza sulla realtà.

Sottostadio 4: coordinazione di schemi secondari (da 8 - 12 mesi)

Il bambino è in grado di coordinare tra loro diversi schemi per raggiungere un obbiettivo ed è in grado di

imparare dalle sue azioni e quindi di anticiparne il risultato. Per esempio riprende un'azione su un oggetto

dopo averla interrotta. In questo stadio compare l'intelligenza sensomotoria, con la differenziazione tra

mezzi e fini: uno schema motorio già acquisito, per esempio prendere un oggetto,può essere usato come

mezzo per raggiungere un fine , ad esempio spostare l'oggetto preso per raggiungere un altro oggetto che

si trovava dietro di esso.

Sottostadio 5 : reazioni circolari terziarie (da 12 – 18 mesi)

Consistono nello stesso meccanismo descritto in precedenza ma effettuato con variazioni, il bambino

compie “esperimenti” con gli schemi appresi per crearne di nuovi. Ad esempio un bambino proverà

differenti modi di suonare un tamburo .

In questo stadio il bambino inizia a comprendere la permanenza dell’ oggetto, negli stadi precedenti se

l'oggetto scompare dalla vista questo "non esiste", mentre adesso il bambino ricerca l'oggetto, sebbene

non riesca ancora a ricostruire uno spostamento reso invisibile.

Sottostadio 6 : inizio della rappresentazione mentale (da 18 mesi - 2 anni)

Il bambino sviluppa la capacità di immaginare gli effetti delle azioni che sta eseguendo, non agisce più per

osservare l'effetto, ma combina mentalmente schemi senso-motori per poi agire ed ottenere l'effetto

voluto, esegue e descrive azioni differite o oggetti non presenti nel suo campo percettivo ed esegue

sequenze di azioni come per esempio appoggiare un oggetto per aprire la porta.

A questo punto, si sviluppa la capacità rappresentativa, i bambini cominciano a mettere insieme le parole e

decidono ciò che vogliono mangiare, che cosa vogliono fare e come farlo senza avere bisogno di esempi

tangibili.

Stadio 2: Pensiero preoperatorio (dai 2 ai 7 anni)

Il pensiero di questo stadio è chiamato da Piaget pensiero prelogico o intuitivo a causa dei limiti presenti

nel suo funzionamento. Esso è caratterizzato dalla presenza dell’attività rappresentativa espressa sotto

forma di imitazione differita, gioco simbolico e linguaggio. In questo periodo si osserva un rapido aumento

delle abilità del bambino nei giochi di immaginazione e nell’uso dei simboli. Dove per simbolo si intende

un'entità che ne rappresenta un'altra.

Infatti l'imitazione differita rivela la capacità dei bambini di saper usare i simboli. Si ha questa capacità a

partire dai due anni, dove i bambini si impegnano spesso in comportamenti di imitazione differita, con

giochi che rappresentano la vita reale.

Per esempio giocano a “mamma e papà” con una bambola, dandole da mangiare con un biberon e

portandola in giro con un passeggino, oppure giocano “al dottore” fingendo di risolvere i problemi delle

loro bambole, come ad esempio un ginocchio sbucciato.

L’imitazione differita costituisce una parte importante dello sviluppo e riflette l’abilità del bambino di

osservare e di imitare ciò che succede nel mondo che lo circonda e

di riproporlo a distanza di tempo.

Molto importante per lo sviluppo è anche il gioco simbolico, in cui

il bambino utilizza un oggetto attribuendogli un significato

immaginario. Per esempio il bambino prende una penna e la lancia

nel vuoto fingendo che sia un missile.

Per quanto riguarda il linguaggio, quello verbale viene usato per

riferirsi a esperienze passate, anticipazioni sul futuro o persone e

Bambino che gioca “al dottore”. oggetti non presenti sul momento, mentre quello scritto utilizza

dei simboli, lettere e parole, dimostrando la grande capacità dei bambini di apprendere nuovi termini.

I bambini che attraversano lo stadio preoperatorio sono

caratterizzati dalla presenza di un pensiero

egocentrico,interpretano il mondo dalla propria

prospettiva e trovano difficile capire il punto di vista di

un’altra persona. Piaget ha dimostrato questo

egocentrismo con il famoso esperimento delle “tre

montagne”, in cui si presenta al bambino un modellino con

tre montagne e gli si chiede come queste montagne

vengano viste dalla bambola posta in un punto di

osservazione diverso dal suo,solitamente il bambino dirà

che la scena vista dalla bambola è uguale a come la vede Esperimento delle "tre montagne".

lui.

Il bambino passa un momento nella sua infanzia di animismo, cioè quando gli oggetti sono considerati

animati. Piaget sostiene che nel periodo prescolare i bambini non sono in grado di distinguere con chiarezza

le cose vive da quelle inanimate. Il bambino si renderà conto che gli oggetti sono inanimati in modo

graduale.

Un’altra caratteristica di questo stadio dello sviluppo è l’iniziale incapacità dei bambini di completare

esercizi di conservazione. La conservazione è il principio secondo cui le proprietà della materia rimangono

inalterate anche se si cambia la percezione visiva. Per esempio, se collocassimo due bicchieri d’acqua di

uguale forma l’uno accanto all’altro e domandassimo a un bambino se sono uguali, ci risponderebbe di si.

Tuttavia ,se versassimo il contenuto d’acqua di uno dei bicchieri in un contenitore più sottile e più alto, il

bambino in età prescolare direbbe che la quantità dell’acqua è cambiata.

Durante questo stadio le abilità cognitive del bambino progrediscono notevolmente,il bambino :

impara ad usare i simboli nel gioco e nel linguaggio

diventa consapevole dei differenti punti di vista

inizia a comprendere il principio di conservazione.

Stadio 3: Pensiero operatorio concreto (dai 7 agli 11 anni)

in questo stadio il bambino acquisisce una nuova struttura cognitiva, le operazioni intellettuali. Il termine

operazioni si riferisce a operazioni logiche o principi utilizzati nella soluzione di problemi.

Il bambino in questo stadio utilizza i simboli ed è in grado di manipolarli in modo logico.

Il bambino è anche in grado di riconoscere la conservazione della sostanza e concepisce l’azione di

modificazione della stessa come reversibile, infatti il concetto di reversibilità sostiene che gli effetti di

un'operazione possono essere annullati da un'operazione inversa.

Il bambino imparerà a dividere gli oggetti secondo un ordine gerarchico basato sulla loro dimensione o

forma, infatti i bambini,se gli viene chiesto, sono in grado di disporsi in ordine d’altezza secondo un

processo chiamato seriazione.

Il bambino impara a definire e a distribuire gli oggetti in categorie basate su caratteristiche simili, questo è

il processo di classificazione.

Intorno ai 6/7 anni il bambino acquisisce la capacità di conservazione delle quantità numeriche, delle

lunghezze e dei volumi liquidi. Per conservazione si intende la capacità di comprendere che la quantità

rimane tale anche a fronte di variazioni di forma. Il bambino nella stadio pre-operatorio, per esempio, è

convinto che la quantità di liquido contenuto in un contenitore alto e stretto è maggiore di quella

contenuta in un contenitore basso e largo (ma dotato dello stesso volume) e a nulla varranno dimostrazioni

e travasi.

In questo stadio, i bambini iniziano a utilizzare abilità matematiche complesse.

Intorno ai 8/9 anni il bambino è in grado di effettuare equazioni matematiche,pertanto sarà in grado di fare

semplici addizioni come 5+5=10, ma anche di sottrarre alla somma il secondo addendo per ottenere il

primo, 10-5=5. La capacità di comprendere che gli effetti di un’operazione possono essere annullati da

un’operazione inversa è conosciuta come reversibilità, termine con cui si indica la capacità di ripercorrere

le proprie azioni mediante un sistema di operazioni mentali coerenti.

Stadio 4: Operazioni formali

Secondo Piaget l’ultimo stadio di sviluppo consiste nel passaggio dalla capacità di considerare i concetti

concreti alla capacità di considerare i concetti astratti,cioè di risolvere problemi puramente ipotetici.

Intorno agli 11 anni il giovani inizia a comprendere che nel mondo si può essere ingannati e che ciò che si

dice non corrisponde alla realtà.

Piaget ha denominato le competenze fondamentali di questo stadio che sono:

pensiero ipotetico-deduttivo o delle operazioni formali, momento in cui si ritrovano il pensiero

logico e il ragionamento deduttivo

il pensiero astratto

la risoluzione sistematica dei problemi.

Pensiero formale o ipotetico-deduttivo

Il giovane impara che si possono usare le lettere per rappresentare i numeri mancanti e la reversibilità per

calcolare il numero rappresentato dalla lettera, tutto ciò è possibile grazie all’utilizzo della logica deduttiva.

Essa consiste nella capacità di usare un principio generale per determinare un risultato specifico.

Pensiero astratto

Prima il bambino era in grado di valutare la soluzione di un problema solo in base alla propria esperienza,

ora è capace di considerare risultati e possibili conseguenze di azioni di cui non ha esperienza diretta.

Risoluzione sistematica dei problemi

In precedenza per risolvere i problemi il bambino faceva ripetuti tentativi, invece adesso il giovane ha

sviluppato la capacità di risolvere il problema sistematicamente in modo logico.

Piaget sottopose ad alcuni giovani il “problema del pendolo” , allo scopo di osservare le strategie che essi

avrebbero messo in atto per risolverlo: vengono distribuiti solidi di differente peso e cordicelle di

differente lunghezza, e si domanda che cosa sia a determinare la frequenza delle oscillazioni. I giovani

affrontano l’esercizio in modo sistematico , modificando una variabile alla volta: imprimono più slancio al

peso , cambiano la lunghezza della corda e modificano il peso del pendolo.

Il soggetto è or

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
6 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eli.92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Braibanti Paride.