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IL CINEMA D'AVANGUARDIA
Rifiuto del cinema ufficiale e delle sue leggi discorsive, della dialettica rappresentazione/mercato. Rifiuto dell'apparato industriale e della tecnologia in favore di una dimensione artigianale, di laboratorio.
Autori: Carla Cigognini, Fabiana Spozio 5Ginna e Corra
Italia: cinema astratto, dipingere direttamente su pellicola dinamismi cromatici legati a ricerca pittorica e musica. "Vita futurista" Ginna segmenti/episodi diversi, legati a mitologia futrista e sperimentazione formale.
Germania: astrazione come superamento della variabilità umana e soggettiva e rimozione dell'angoscia personale e storica, ma anche potenziamento del carattere tecnologico del cinema. Viking Eggeling legato al dada zurighese, superamento della struttura del quadro pittorico. Arte costituita di arte e movimento "Diagonal Symphonie" dinamismo e trasformazione della linea. Hans Richter legato a dada zurighese, astrattismo. "Filmstudie".
“Gioco di cappelli” sintesitra logica della ricerca sperimentale e gusto del gioco e del non-senso dadaista
Walter Ruttmann (Opus 1 primo film astratto). Uso del disegno animato…ripresa di elemntie sagome. Uso dei colori. Nella seconda fase: sinfonia visiva, soprattutto sinfonia della metropoli.
Oskar Fischinger combinazione di forme eterogenee, collega immagini/disegni di strutturegeometriche/forme geometriche. Visualizzazione dinamica di brani musicali in alcuni film,collaborazione a “Fantasia”.
Parigi: no progetto dell’astrazione.
Man Ray dadaismo nel primo film, “Le coeur à barbe” caos, rifiuto della forma. Poipassaggio al Surrealismo (cine automatico)
Renée Clair:“Entr’acte” di l’immagine è ‘sottratta al dovere di significare’
Léger e Murphy“Ballet mécanique” di attenzione agli oggetti, alla loro geometria, alledinamiche metropolitane, con rapidità
ritmo e montaggio. Dulac, Deslaw cinema puro, sinfonia visiva. “La coquille et le clergyman”, primo film surrealista realizzato su scenario di Artaud, suggestioni del cinema puro e di fantasmi ossessivi intorno a misterioso processo di iniziazione1. “Un chien andalou” di Luis Bunuel con collaborazione di Salvador Dalì2. “L’age d’or” avventure nell’inconscio1: processo di costituzione dell’identità sessuale del protagonista ossessioni del desiderio2: eros e violenza in sei episodi- rimette in questione il cinema stesso forme discorsive strutture narrative funzionalità ideologiche s’interroga sull’individuo e sulla storia- volontà di rinnovamento10.1 NUOVE TECNICHE E NUOVE STRUTTURE PRODUTTIVE Accelerazione dei tempi di ripresa Semplifica le procedure Incoraggiamento di un cinema più economico e leggero- migliori microfoni, pellicole più sensibili Creazione produzioni indipendenti (Truffaut,Richardson, Fassbinder)sovvenzioni statali
Autori: Carla Cigognini, Fabiana Spozio 6
Paesi dell'Est durante la destalinizzazione più libertà che in Europa Occidentale
Grande libertà espressiva cinema regolato dal mercato
USSR: incoraggia ma controlla
10.2 NUOVE SOGGETTIVITÀ, NUOVI RACCONTI, NUOVE FORME
Esistenziale, controcorrente, polemica, invenzione di nuovi valori libertà è la condizione del soggetto positiva
Angosciante
Intreccio causale indebolito
Messa in scena: - regista autore della sceneggiatura (Godard)- mobilità della cinepresa invece che découpage nuovi percorsi tramite anche la camera a mano
libertà (invenzione!), nomadismo
10.3 LE SCUOLE NAZIONALI DEL "NUOVO CINEMA"
nasce dalla rivolta politica e culturale inglese degli anni '50 alla disumanità delle strutture sociali Lindsay Anderson produce documentari per la comprensione del sociale
Soggetti privilegiati del freee cinema: - quotidiano delle
Classi lavoratrici - contesto sociale
ANDERSON: “This sporting life” crisi protagonista e metafora delle contraddizioni delle classi popolari
RICHARDSON: “Gioventù, amore e rabbia” giovane proletario si scontra con la disumanità della società prigione
REISZ: “Sabato sera e domenica mattina” squallore ed eccessi del week-end di un giovane operaio
Immagine del free cinema: taglio trascurato, sobrio, rigidamente funzionale. Razionalità messa davanti alla psico – emotività.
Certa libertà creativa e lo sviluppo di un conflitto con la realtà culturale ufficiale, nonostante il muro di Berlino (61)
POLONIA
Wajda Munk:e realtà della guerra, con il discorso nuovo delle lacerazioni individuali
Jerzy Skolimovski: poetica complessa basata sull’interiorità, ma attenzione al corpo, luogo in cui ‘sentirsi esistere’ masochismo, scontro fisico, ecc.
Roman Polanski “Il coltello
nell'acqua" analisi psicologica. Si trasferisce prima in GB poi negli USA.
"Rosemary's Baby" fantastico come tensione tra reale e possibile
"Chinatown" revisione pessimista del Noir classico.
UNGHERIA
Autori: Carla Cigognini, Fabiana Spozio 7
Riflessione storica in chiave sociologica e politica
Jancso "L'armata a cavallo"- Astrazione formale: attenzione all'equilibrio vuoti/pieni
L'avvenimento storico diventa un movimento di linee
Il dialogo è ridotto all'essenziale
Montaggio analitico sostituito da riprese in continuità.
CECOSLOVACCHIA
Liberalizzazione culturale
Tematiche lontane dal pedagogismo
Eliminazione dell'eroe positivo
Revisioni dei marxisti revisionisti (poco prima intoccabili) poi l'invasione sovietica liquida il processo di liberalizzazione
Jan Nemec (uno dei più originali) posto sotto osservazione
Milos Forman emigra negli USA "Qualcuno volò sul nido del cuculo"
“Amadeus”
UNIONE SOVIETICA
Disgelo minore rispetto agli altri Paesi
Tarkovskij interpella la psiche dello spettatore
- Piani-sequenza lunghi
- Uso espressivo del primo piano
- Passaggi nell’onirico/simbolico
Theodoros Anghelopulos (greco)
Trilogia sulla Grecia anni ’30: “I giorni del ‘36”, mischia storia collettiva e ricordi personali
rifiuto della successione cronologica, ma anche del flash-back. I passaggi temporali sono segnalati da carrellate
Manifesto “Junger Deutscher Film”: si auspica un cinema socialmente impegnato e libero da vincoli commerciali
Kluge: tecnica del collage tra finzione, documentario, intervista, animazione
Rainer Werner Fassbinder: storie vicine al melodramma classico, e cerca il coinvolgimento emotivo. Proiezione coscienza tragica della società tedesca.
“Il matrimonio di Maria Braun” ‘78
La critica sociale si effettua nel privato. Potenti ritratti femminili, sensibile ai deboli, agli omosessuali
In un mondo dominato dai rapporti di forza. Herzog: immagini pure, non contaminate dalla civiltà. Entra nei mondi di soggettività 'diverse': ipnotizzati, aborigeni, vampiro. Wim Wenders Affascinato dagli Usa e dai viaggi (trilogia) 'L'amico Americano' 'Paris, Texas' 'porta' l'Europa negli Usa 'The Million Dollar Hotel' 'Il Cielo sopra Berlino', '87 Insistenza dello sguardo dovrebbe chiarificare tutto. B&N usato perché paradossalmente più realistico. Autori: Carla Cigognini, Fabiana Spozio 8 Movimento molto politicizzato, contro il colonialismo culturale hollywoodiano, ma è anche un'analisi critica della realtà brasiliana. Glauber Rocha: films che rifiutano il distacco, preferisce il tormento e la tensione estranea (mostra fame, disperazione, morte) 13.1 UNA SVOLTA GENERAZIONALE Le grandi case diventano solo distribuzione, mentre la produzione è affidata a
piccole compagnie, spesso legate a un attore o a un regista. Hollywood classica aveva come referente principale la famiglia, mentre nel '70 il target sono i giovani sotto i 30 anni (televisione) Abbandono codice Hays. Il Production Code verrà sostituito da una classificazione in base all'età degli spettatori. Registi della New Hollywood hanno alle spalle lo studio della Storia del Cinema, ma l'influenza della nouvelle vague fa sì che diventino "Autori", non "Artigiani". Dissoluzione dello Studio System. Anni '60: centro di produzione alternativo: New York, "Anti-Hollywood", capitale delle tendenze del cinema indipendente.
JOHN CASSAVETES: "Ombre" (il più vicino alla nouvelle vague).
13.2 AUTORI E GENERI DELLA NEW HOLLYWOOD
Tra '67 e '69: tre film 'manifesto della nuova generazione' "Il Laureato" '67 Mike Nichols ("The Graduate") - franchezza sul
Tema del sesso - uso musica della contro-cultura (Simon & Garfunkel) “Gangster Story” ’67 Arthur Penn (“Bonnie and Clyde”) - rivisitazione in chiave politica del passato americano - demistificazione delle fondamenta americane - attore principale: Sam Peckinpah “Il Mucchio Selvaggio”, pieno di rimandi all’America di Nixon - violenza “Pat Garrett e Billy the Kid” (partecipa Bob Dylan) “Easy rider” ’69 Dennis Hopper Road movie – sesso, violenza, droga. Tutti e tre recuperano lo stile di Hollywood (recupero dei generi forti), ma le storie sono più ispirate a quelle della nouvelle vague. I personaggi sono comunque più vitali di quelli europei. Nota: il western viene ripreso anche da Sidney Pollack “Corvo rosso non avrai il mio scalpo” Arthur Penn “Piccolo grande uomo” Autori: Carla Cigognini, Fabiana Spozio 9 Raccontano il ‘lato oscuro’ della conquista del West Ultimo:
o, “Taxi Driver”, “The Departed”. Lucas: “Star Wars”, “Indiana Jones”. Spielberg: “E.T.”, “Jurassic Park”, “Schindler’s List”. Milius: “Apocalypse Now”, “Conan the Barbarian”. Wenders: “Paris, Texas”, “Wings of Desire”. Allen: “Annie Hall”, “Manhattan”, “Midnight in Paris”. Il cinema degli anni ’80 è caratterizzato da grandi successi e grandi fallimenti. Michael Cimino, dopo il trionfo de “Il Cacciatore”, si ritrova con un enorme flop con “I cancelli del cielo”, che segna la fine della United Artist. Questo evento segna una svolta nel modo in cui i registi lavorano, con una riduzione dell'autonomia creativa. Francis Ford Coppola, dopo il successo de “Il Padrino”, decide di produrre se stesso e altri registi come George Lucas e Wim Wenders. Il suo film “Apocalypse Now” del 1979 è considerato una grande opera, caratterizzata da una ricchezza visiva straordinaria. Tuttavia, il suo successivo film “Un sogno lungo un giorno” è un flop, che viene considerato come un fallimento per Coppola. Altri registi di successo degli anni ’80 includono Martin Scorsese, con film come “Quei bravi ragazzi”, “Taxi Driver” e “The Departed”; George Lucas, con la saga di “Star Wars” e “Indiana Jones”; Steven Spielberg, con film come “E.T.”, “Jurassic Park” e “Schindler’s List”; John Milius, con film come “Apocalypse Now” e “Conan the Barbarian”; e Wim Wenders, con film come “Paris, Texas” e “Wings of Desire”. Infine, Woody Allen, con film come “Annie Hall”, “Manhattan” e “Midnight in Paris”, rappresenta l'intellettuale ebreo a New York, con storie d'amore che mescolano elementi di Freud e Groucho Marx. Il suo stile di décadrage in apertura è diventato un marchio distintivo del suo lavoro.