Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 13
Arte Contemporanea pdf 1921/1933 Pag. 1 Arte Contemporanea pdf 1921/1933 Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Arte Contemporanea pdf 1921/1933 Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Arte Contemporanea pdf 1921/1933 Pag. 11
1 su 13
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Gli esperimenti culturali del costruttivismo russo ispiravano, ma anche le tecniche industriali del fordismo americano.

Di fatto il Bauhaus dopo il trsferimento a Dessau i maestri diventarono istruttori, i laboratori centrati sui materiali

diventarono laboratori tecnici basati sul principio di funzionalità e preparazione fu divisa in due: lavoro suelle

tecniche di costruzione e lavoro sui prototipi industriali.

“Lampada” di Marianne Brandt, straordinario per la qualità e la varietà; amche se noto per le sue stoviglie, i suoi

grandi successi furono le lampade (con la basea cuneo e il riparo a campana della sua lampada di lettura).

1924

Andrè Breton fu segnato da due eventi legati fra loro: il primo fu il suo servizio come medico al reparto traumi di

guerra a Parigi, il secondo fu l'incontro con la pittura dadaista di Vachè. L'idea della psicanalisi, inconscio, il principio

del piacere,il potere dei sogni, l'angoscia di castrazione,la morte, l'angoscia sono le idee di Vachè. L'idea della vita

come serie di shock.

Breton usò la forma del manifesto dada per esporre i propri termini per un nuovo movimento il Surrealismo: “

Automatismo psichico puro, dettatto dal pensiero, con l'assenza di ogni controllo esercitato dalla ragione”, le vie per

tracciare il manifesto furono: 1- il tipo di scrittura automatica. 2- i racconti irrazionali dei sogni. Il primo del nuovo

movimento fu creare un ufficio centrale in cui raccogliere tali racconti e una rivista La Revolution surrealiste.

“Due bambini sono minacciati da un usignolo” 1924 Ernst, da un lato una tendenza iconografica ha dato una lettura

tematica delle sue opere raccogliendo sotto varie categorie alcune che hanno un senso psicanalitico come l'angoscia

di castrazione, il feticismo,altre si rapportano alla prima guerra mondiale, come la desolazione o la regrezione a uno

studio primitivo umano.

“Il bacio” 1924 Mirò, si presenta a questa tendenza dopo aver iniziato alla fine degli anni dieci a Barcellona come

pittore di derivazione fauve e aver poi assorbito le lezioni del cubismo, arrivò a Parigi facendo la conoscenza di

breton. “I quadri di sogni” che dipinse nel 1925 erano reinterpretazione erotiche dell'opera di Matisse. Nel caso di

Matisse il disegno era realizzato in linee negative, in Mirò era una sorta di calligrafia che convertiva tutti i corpi nella

trasparenza e assenza di peso. Le onde blu, in cui lo spazio è senza limiti e gli oggetti fluttuano come spirali, i corpi

sembrano punti interrogativi o segni dell'infinito, solo il piccolo tratto rosso all'incrocio della figura a forma di otto

indica il senso del contatto erotico.

Breton ha sviluppato per teorizzare il Surrealismo ed estrarne la struttura, creando da un lato un insieme di principi

formali ( come la tecnica del doppio) permutati in una serie di stili visivi diversi. Ad esempio il “caso oggettivo”, una

variante dell'automatismo psichico e il risultato finale il meraviglioso a cui breton aspira.

Breton descrive il caso oggettivo come punto d'incorcio di due catene causali, la prima soggettiva , interna alla

psciche umana e la seconda oggettiva , funzione degli eventi reali. In questa congiunzione si scopre che da un lato del

reale il soggetto sembra atteso, poiché ciò che il mondo offre è in segno, mentre dal lato oggetto c'e un desiderio

incoscio che lo guida inconsapevole verso quel segno.

“L'amour fou” 1937 Breton, va al mercato delle pulci di Parigi e porta a casa un cucchiaio di legno con una scarpetta

di vetro, doveva esorcizare l'espressione “posacenere- Cenerentola”. Vede il cucchiaio acquistato come una serie di

scarpette, ognuna doppia della precedente, la vede come un segno, i segni sono sempre descritti come doppio delle

cose rappresentate. Il cucchiaio scarpetta è il modo condensato di un segno.

La fotografia è una funzione del doppio, le sue stampe sono dei multipli. Le stampe nella giusta sovrapposizione di

negativo e positivo della sua immagine e doppio montaggio per avere questo senso di raddoppio. Il primo numero di

La Revolution surrealiste conteneva diverse fotografie di Man Ray.

Freud discute di come i fantasmi siano dei doppi del vivente , come automi e dei robot o delle bambole o persone in

stato di trance ( che assumono l'aspetto dei fantasmi). Il senso di doppio deriva dal senso infantile di onnipotenza in

cui il bambino si crede capace di proiettare il proprio controllo nel mondo, scoprendo che questi doppi di sé gli si

rivolgono contro minacciandolo. Un altro è l'angoscia di castrazione, la paura di perdere la forma di un doppio fallico.

“Bambola” 1938 Hans Bellemer, una bambola costruita per l'occasione, che sistema in varie posizioni per poi

fotografarla. Il modo in cui la bambola appare allo spettatore dipende dalle operazioni sia del sogno sia del caso

oggettivo, attraverso il doppio fotomeccanico, coe emblema dell'angoscia della castrazione: femmina raddoppiata

come l'organo maschile.

1925 a

Esposizione internazionale delle Arti Decorative del 1925 da cui deriva il nome Art Decò. L'arte decorativa francese

era in declino, la crisi era dovuta alla mancanza di immaginazione.Il controllo dell'impresa era passato

dall'organizzazione professionale dei designer ai grandi commercianti, con i grandi magazzini, ognuno aveva il

proprio padiglione.

Il critico più accanito dell'Esposizione fu Le Cobusier. Dopo una lunga battaglia gli era stato permesso di costruire il

suo Padiglione Dell'Esprit Nouveau. Consisteva in due parti: la prima, ariosa e immersa nella luce, si presentava

come unità a due piani estratta dal Immeubles-Villas un complesso d'appartamenti con giardino; la seconda era una

rotonda senza finestre, che ospitava le sue idee sull'urbanistica il Plan Voisin ( scandalo progettato in cui proponeva di

radere al suolo il centro di Parigi, salvo alcuni monumenti),il Plan Voisin fu una provocazione.

Per Le Cobusier l'Art Decò rappresenta non solo la pretesa dei suoi designer ( loro compito fosse l'estetizzazione dei

prodotti di massa). Il Padiglione intendeva soprattutto dimostrare che con la pura azione dell'evoluzione meccanica

l'industia era in grado di creare un nuovo tipo di bellezza.

Il Padiglione fu dunque costruito usando elementi standard dei materiali più noti, inclusa la parete sperimentale a

pannelli di paglia coperta di cemento. Fu la scelta degli arredi, radi: dai ripiani e armadi ( unità di stoccaggio), alle

sedie ( sedia famosa Thonet), i vasi di vetro ( recipienti da laboratorio), la maggior parte erano oggetti già

disponibbili sul mercato, in realtà alcuni di questi oggetti erano stati modificati.

Charles-Etienne Jeanneret cioè Le Cobusier, le sue composizioni erano arbitrarie non controllate da nessuno standard.

Nel 1912 un gruppo di artisti aveva organizzato il Salon de la Section d'or con programma di presentazione al

pubblico una versione del Cubismo addomesticato dai principi universali dell'armonia geometrica attraverso il ritorno

alla grecia classica e alla tradizone pittorica francese. Il punto di partenda dell'aArt Decò viene presentato da

Raymond Duchamp Villon, la sua facciata della casa cubista.

I quadri di Ozenfant e Jeanneret seguono la stessa logica, non è un caso che Le C. includesse una tela di gris nel suo

padiglione. Infatti per la maggior parte dei loro quadri Ozenfant e Jeanneret stabilirono una griglia di linee regolatrici.

“traces regulateurs” - posizione di oggetti tipo.

“ Tre donne” 1921, Fernard Legar, I volumi sono ridotti a pisma con un modello più marcato ora che gli oggetti

sono resi per piani di colore piatti come lo sfondo. L'opera era inclusa nel padiglione di Le C, risentiva anche

quest'opera un ritorno alle origini.

Una delle sue principali strategie viene presa dal cubismo, usare un unico elemento descrittivo per ogni oggetto

rappresentato. Le sue opere mature sono una serie di quadri intitolati “ Contrasti di forme”, al limite dell'astrattismo,

questi quadri erano concepiti come accumuli di volumi tubolari di colore vivo, la cui rotondità metallica è indicata da

lumeggiature bianche. Gli elementi tubolari vennero sostituiti da parti di anatomia umana più riconoscibile. Le figure

quasi tutte monocromatiche, modellate scheletricamente e in scene di tempo libero, sono in contrasto con lo sfondo

colorato e dinamico, spesso un paesaggio urbano di forme geometriche.

“La balaustra” 1925 Legar, a parte il colore vistoso, il più vicino all'estetica puritista e per questo LeC lo scelse.

L'elemento centrale può essere letto sia come la balaustra sia come bottiglia, la forma a sinistra con la sua apertura

circolare superiorte assomiglia a camini di fabbriche o transaltantici, il bordo verticale del libro suggerisce una

collona classica, immerse in uno sfondo luminoso possono essere lette come 4 ciminiere, mentre la forma

orizzonatale al margine sinistro del quadro suggerisce il movimento di una catena di montaggio o i denti di una

pellicola cinematrografica.

“Balletto meccanico” 1924 Leger e Murphy, è uno spezzone ritrovato, una donna sale una scalinata 23 volte, la

caleidoscopica moltiplicazione di occhi, palle,cappelli e altre forme circolari, la scomposizione e la coposizioni di

corpi e volti. Ispirato a De Stijl ( al ritmo di un ballo russo) appartiene a un gruppo di opere datare 1924-25 che Leger

concepì come decorazione murale, secondo lui l'unica sede possibile di strattismo pittorico.

L'esposizione concepita come propaganda del regime sovietico e destinata a provare che la Rivoluzione era più

eqipaggiata dell'occidente. La partecipazione comportava due parti: il Padiglione sovietico di Konstantin Mel'nilkov e

il Dopolavoro operaio di Rodcenko.

Il Padiglione di Mel'nilkov in pianta era un rettangolo allumgato, diviso diagnalmente da una doppia scalinata esterna

che faceva da strada che si percorreva prima di entrare. I colori rosso, bianco e grigio delle pareti esterne e della

tettoia facevano da contrasto con la trasparenza delle vetrate della facciata principale, il materiale povero legno

dipinto. Rodcenko enfatizzò due aspetti dei suoi mobili di legmo ( dipinti con gli stessi colori dell'edificio).

1925 b

Il nome Neue Sachlichkeit – Nuova oggettività, fu coniato da Gustav Hartland, che per annuncire la mostra delle

nove opere figurative di un gruppo di pittori tedeschi. La mostra si svolse dal 14 giugno al 3 settembre 1925 e

comprese opere come Backman, Mense, Otto Dix, George Grosz.

Sin dall’inizio si notò una divisione interna tra Ingrismo (pittori neoclassici come Picasso nell’ultimo periodo) e

Verismo (come Beckmann, Dix, Grosz). Nell’Ingrismo la chiarezza è derivata dall’antichità, nel Verismo, dalla

macchina, ma in entrambi è la verit&agra

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Silvy24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Subrizi Carla.