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Duchamp ha cominciato un arte di nominare- cioè che nomina una data immagine ad un oggetto come arte. Il termine

readymade non era ancora stato creato, il primo readymade fu un ruota di bicicletta posta sopra uno sgabello. Trovò

il nome del suo readymade in America dove a causa della guerra, dove erano le etichette per abiti prodotti in serie e

consumati.

“ Lo scolabottiglie” può sembrare una scultura astratta, questo scolabottiglie resta un oggetto utilitario che sia una

pura merce,così induce a considerare i rapporti tra valore estetico, valore d'uso e valore di scambio.

Il readymade più famoso è stato “ Fontana” ( orinatoio). Duchamp lo ruotò di 90 gradi, lo firmo R.Mutt ( R per

Richard, gergo per un uomo ricco e Mutt in riferimento a un personaggio dei fumetti dell'epoca.), lo pose su un

piedistallo e lo sottopose alla Società America degli artisti indipendenti. Duchamp faceva parte del comitato della

società , ma la mostra non aveva giuria, per cui accettarono tutte le opere tranne fontana.

[ caso Richard Mutt ]---> ducham contesto il suo non essere accetto attraverso la Beatrice Wood. Le ragioni del

rifiuto della fontana sono: 1- immorale. 2- plagio, un pezzo d'idraulica. La fontana non è immorale, è assurdo non

più di quanto lo sia una tubatura.

Duchamp e Tatlin posero due modelli complementari di artisti: il consumatore ambiguo che cerca di rinominare l'arte

all'interno della cultura della merce, contro il produttore attivo che cerca di riposizionare l'arte rispetto alla

produzione industriale.

1915

quando apparve Zaumnaya gniga di Alejsej Krucenik a Mosca, apparteneva a una fase precedente dell'avanguardia

russa detta neo-primitivista. I versi di Krucenik ero svuotati di ogni legame, sono stati uno dei punti di unione

dell'avanguardia russa da quando viene lanciato il concetto di “ zaum”( al di la della ragione). Le illustrazioni di

Rozanova per la copertina di Zaumnaya gniga è un collage di una silhouette di una testa ( di carta rossa) su cui è

cucito un bottone verde. Oltre a quelli dell'artista e di suo marito appare un terzo nome, quello di un poeta zaum,

Alyagov. Alyagon era Roman Jakobson che aveva appena fondato il circolo linguistico di mosca(più avanti uno dei

fondatori del Strutturalismo), la sua vera ispirazione venne dai dipinti di Malevic.

Insieme all'Opoyaz ( società di linguaggio poetico) il circolo linguistico diventò uno dei luoghi di nascita del

Formalismo russo.

Nel suo Arte come procedimento Sklovsky membro dell'Opoyaz , furmulò uno dei primi concetti formalisti:

ostranenie o straniamento. L'ostraniene segna la prima convergenza di punti di vista tra critici formalisti e poeti e

pittori dell'avanguardia, più in particolare tra l'opposizione del linguaggio che lo riduce al suo puro valore dello

strumento. I formalisti russi erano i sostenitori della pittura zaum. Anche Malevic tentò di creare un movimento zaum

in pittura. Si concentrò su un aspetto particolare che aveva ricavato dal collage cubismo sintetico, cioè la discrepanza

di scala. Così il “Mucca e violino” 1913, il profilo realistico di una mucca è dipinto sopra l'immagine più grande di un

violino, a sua volta posta sopra un gruppo di superfici geometriche colorate.

Terminò la sua fase zaum con due esperimenti. Uno di questi consisteva nell'iscrizione di una frase, al posto degli

oggetti nominati. Come ad esempio il grado zero, il minimo essenziale della pittura o della scultura.

Malevic affermò che la sua condizione di grado zero della pittura del suo tempo è di essere bidimensionale e

delimitata. Da questa riduzione l'enfasi di Malevic per il quadrato, come una delle forme più semplici ( quadrato-

quadro).

“Quadro nero” 1914-15, rappresenta la prima opera suprematista. dipinti suprematisti di Malevich rappresentano

costellazioni di forme in uno spazio bianco. Forme definite da un’algebra elementare che ha un codice primario: il

quadrato nero. Il quadrato nero è l'icona del suprematismo. È il simbolo iniziale di un sistema che genera tutte le

forme suprematiste . Malevic pensa che il quadrato nero dovesse essere come un'icona completamente nuda e senza

cornice. E fu così che la espose per la prima volta in un angolo della sala della mostra futurista alla 0.10. Per Malevic

il quadrato nero sullo sfondo bianco è stato la prima forma di espressione della sensibilità non oggettiva: quadrato=

sensibilità, fondo bianco= nulla cioè che è fuori della sensibilità.

“La croce rossa” 1915, “ Quattro quadrati” ( una delle prime griglie regolari dell'arte).

Era il colore la passione di Malevic, infatti proprio la passione per il colore ebbe un ruolo importante nell'evoluzione

del cubismo all'astrattismo. Malevic, giunse alla conclusione che il colore non è mai isolato.

“Quadrato rosso” che era espresso con il titolo zaum Contadina: Suprematismo aereo, opere che criticano il loro

ritorno all'illusionismo e all'allusione a un immaginazione cosmica come vedendo la terra dallo spazio.

Il critico d'arte Donald Judd riferendosi all'arte di malevic che i colori non sono neppure casuali,affermano la loro

indipendenza dall'insieme attraverso il loro raggruppamento separato che previene qualsiasi organizzazione delle

forme.

“Pittura suprematista (bianco su bianco)” una forma bianca ( avorio) , fluttua sullo spazio bianco della tela. Non

mostrando nient'altro che la più piccola differenza di tono, alcune volte questi quadri erano esposti sul soffitto bianco,

evidenziando così la sua sparizione con lo spazio circostante.

Cominciò a sviluppare la sua concezione dell'architettura. Poichè non c'erano domande di nuovi edifici, l'architettura

era studiata come linguaggio. Malevic si chiese quale fosse il grado zero dell'architettura, e sviluppo modelli di città

residenze ideali dette Architektoniki: moltiplicazione di travi a sbalzo e la loro interrogazione dell'opposizione

classica di pilastro e architrave.

Dopo la morte di Lenin (1924) la repressione culturale cominciò a chiudere tutti gli ambiti di attività culturale e anche

l'architektoniki dovette pagare dei tributi. Malevic ricominciò a dipingere fino agli anni 20, dopo essersi preso una

pausa ed aver insegnato Unovis ( sostenitori della nuova arte). Ma poiché l'astrazione era quasi un crimine, ritornò

non solo al Cubo-futurismo ma perfino all'impressionismo.

La sua ricerca del grado zero: come Mondrian, Malevic pensava che ogni arte vada definita nella proprio essenza

eliminando le convenzioni non necessarie e che ogni opera d'arte debba essere un passo avanti alla precedente. Le

ultime opere di Malevic dei primi anni 30. Pastracchi di ritratti rinascimentali con colori violenti, ma spesso con un

emblema suprematista( decorazioni geometriche in cui le incornicia) sono dei quadri pieni d'ironia. Diversamete da

De Chirico, Malevic non è pù un ritorno all'ordine ma alla figurazione e alla concezione mimetica delle figure.

1916 a

Il Dadaismo derise qualsiasi tipo di ordine e di conoscenza ( la parola Dada fu pescata a caso dal dizionario tedesco-

francese). L'idea dadaista era quella di un assalto anarchico di tutte le convenzioni pittoriche. All'inizio degli anni 20

era per lo più confluito nel Surrealismo in Francia e Germania, ebbe 6 importanti basi operative: Zurigo, New

York,Parigi , Berlino,colonia e Hannover, alcune delle quali collegate tramite riviste artistiche, promotori come

Tristan Tzara e Francis Picabia. Il dada nacque alla catastrofe della prima guerra mondiale e alla provocazione del

futurismo e dell'espressionismo, il dadaismo prese di mira la cultura borghese che incolpava per lo scoppio della

guerra.

I dadaisti combatterono contro ogni norma, sopratutto quelle al loro interno e lo fecero a Zurigo con bizzarri

spettacoli, esposizioni e pubblicazioni.

I pittori, poeti e registri attratti dalla Svizzera neutra compresero: Ball, Emmy Hennigs, Richard Huelsenbeck, Hans

Richter, Tristan Tzara, Marc Junco, Hans Arp, Sophie Taeuber, Viking Eggeling.

Fu via del Caberet Voltaire il quartier generale dei dadaisti. Il Caberet fu fondato il 5 febbraio 1916 come schermo

degli ideali della cultura e dell'arte.

I dadaisti misero in scena i disaggi dell'esilio in modo quasi solipsistico, ma formarono una comunità di artisti

impegnati nella politica.

I dadaisti come Ball volevano liberare il linguaggio dalla sintassi e dalla semantica convenzionale con un suono

bruto. Ball ha cercato di trasformare il linguaggio in immagini magiche complesse (logos).

Il dada mira alla dissonanza e alla distruzione per purificare in qualche modo o almeno trasformare lo shock in una

protezione che comporta una dose di terrore ed angoscia.

Ball lasciò Zurigo e di Tzara prese il suo posto come istigatore del dadaismo zurighese. Il suo modello di promotore

d'avanguardia era Marinetti: Tzara non solo accontentò gli aspetti futuristi del dadaismo, ma organizzò Dada come

Marinetti aveva già fatto con il Futuruismo, così divenne un movimento artistico non uno proprio. Nel terzo numero

del dada Tzara pubblicò il Manifesto Dada, che inserisce il movimento nelle mappe dell'avanguardia europea,

convolse anche Picabia a NewYork e insieme prepararono la campagna dadaista a Parigi dopo la guerra, con la fine

della guerra finì anche il dadaismo zurighese.

Marinetti decantava la guerra: la sua raccolta del 1914 Zang Tumb Tuum esaltava la campagna in Libia, e quella al

fronte del lago di Garda.

La figura chiave della seconda fase del Dadaismo zurighese fu Hans Arp. Arp adattò il collage cubista ai fini dadaisti.

Nel suo “Collage di quadri composti secondo la legge del caso”1916-17 , ritaglio dei quadrati di dimensioni diverse

da diversi pezzi di carta commerciale di differente colore, li lascio cadere e poi li incollò dove si trovavano. Ispirato

anche da Duchamp, dai suoi esperimenti simili a Tre Rammenti tipi, Arp lavorò contro gli espressionisti. ( Arp più

ardito nello collage a quattro mani con la moglie Sophie Taeuber).

Klee rappresenta l'antipodo di Marinetti. Per lui la guerra è angoscia ed esasperazione , infatii durante il periodo della

guerra si trasferisce a Tunisi 1914, dove era immerso nella sensuale di quel mondo come parte delle finestre di

Delaunay.

“Una volta emerso dal grigio della notte...” 1918, nei suoi quadri tunisini Klee aveva usato macchie rosa e ocra in

giustapposizione per evocare le forme della Casba o i muri colpiti dal sole. I rigidi margini delle lettere contengono

le zone di colore, appiattendole e stringendole come riquadri di vetrate e come se la scrittura ne fosse la guida. I

pensatori illuministi e gli arti

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
19 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Silvy24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Subrizi Carla.