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Tecniche di muratura romana

Opus mixtum

L'opus mixtum è la combinazione di più tecniche e paramenti a vista. Con questa denominazione si raggruppano vari tipi di muratura. In generale si intendono i paramenti in cui vengono impiegati contemporaneamente pietre e mattoni. Fra i diversi vanno citati quelli che ai normali paramenti di rivestimento aggiungevano angoli e archi in laterizio, così da creare riquadri e combinazioni più complesse.

Opus incertum

Villa Tiberio a Capri: il paramento ha una porzione in mattoni cotti (opera testacea), mentre sul fondo ci sono delle porzioni disposte in diagonale. Convincono 2 opere diverse.

Opus reticulatum

Porta di Ercolano a Pompei: blocchi di pietra (tufelli)

Opus listatum (o vittatum)

Opus craticium

disposti uno sull'altro e parti in opera incerta -> combinazione di 2 opere diverse. -> dopo un crollo, la porta è stata ricostruita utilizzando altro opus mixtum.materiale dando così orgine a un OPUS INCERTUM (opera incerta) incertum scapoli

L'opus è costituito da (frammenti) in pietra di forma irregolare e poligonale, fu il più caementicium antico rivestimento del l'opus sin dalle sue prime applicazioni in tarda età repubblicana. Rimase in uso fino al II sec. d.C.

Il nucleo è in calcestruzzo.

Tempio della fortuna Virile a Palestrina (parete): esempio di opus incertum. Si tratta di un tempio addossato al colle, con terrazze e sottostrutture. Il nucleo è in calcestruzzo con casseri in opera incerta che fanno anche da rivestimento.

Il limite dell'opera incerta sta nell'incertezza della conformazione e per questo motivo gli angoli venivano rivestiti con blocchi quadrati.

I blocchi per creare l'opera incerta vengono

in parte lavorati in modo da riuscire ad incastrarli. Nell'Italia settentrionale l'opus conobbe una variante con ciottoli di fiume, disposti anche a spina di pesce a 45°. La tenuta di queste murature, diffuse ancora nel medioevo, era determinata dalla resistenza della Malta. Monumento funerario sulla Via Appia (I-II sec. d.C, Campania): il calcestruzzo permette forme e composizioni molto libere. Questo edificio è composto da un poligono nella parte basamentale e un tempietto circolare nella parte alta. Ponte del castello sul Mincio: è un architettura medievale. La disposizione dei ciottoli assume un andamento a 45° in corrispondenza dei rinforzi laterizi angolari a dente di sega. OPUS SPICATUM L'opus spicatum è basato sulla disposizione a spina di pesce di elementi lapidei e laterizi con un'inclinazione di 45°. Veniva impiegato soprattutto nei tamponamenti nelle pavimentazioni. L'opus ha ispirato Brunelleschi per.

La costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze. La posa in questo modo del laterizio è salda.

OPUS QUASI RETICULATUM -> tra l'opera mixtum e l'opus reticulatum. Definito da Vitruvio '...reticolato antico detto incerto...' (diversa dall'opera incerta in quanto l'andamento del paramento vira verso i 45°) scapoli cubilia. Poteva essere formato da (frammenti) irregolari o da rudimentali a forma di piramide rudimentale a base quadrata. Si diffuse fra 100 e 60 a.C.

Odeon a Pompei (80 a.C): è un esempio di opus quasi reticulatum. Gli angoli e gli spigoli sono in opera testacea secondo lo schema adente di sega che serve a creare una perfetta solidità tra le due porzioni diverse del paramento murario (come nella torre medievale sul Mincio).

Anfiteatro a Cassino (fine del I sec. inizio del II sec. a.C): opera quasi reticolata. Mostra che se non c'è una disposizione a dente di sega, c'è una fessurazione in

prossimità dei giunti.

OPUS RETICULATUM/OPUS MIXTUM

reticulatum, cubilia, incertum

Il formato da soppiantò l’opus e l’opus
quasi reticulatum sino all’impero di Adriano (117-138 d.C) dopodiché
venne pressoché abbandonato.

cubilia

Con il tempo i a base quadrata (cubetti a pianta quadrata con
andamento troncopiramidale) crebbero di dimensioni (da 5-6cm a
8-9cm di lato).

I cubilia vengono appoggiati uno sopra l’altro con il tronco piramidale
verso l’interno in modo da saldarsi con il calcestruzzo del nucleo
interno. I cubilia fanno da cassero al calcestruzzo interno.

Con l’accostamento con porzioni laterizie (verticali e orizzontali) veniva
detto
Opus reticulatum

reticulatum

Nell’opus i cubilia sono disposti a 45º. Vitruvio criticava questa disposizione in quanto i
giunti erano allineati e questo poteva causare fessurazioni.

I cubilia potevano essere di tufo, pietra lavica, selce, calcare.

Tempio di Giove a Cuma: neltempio si sono prelevati i cubilia dalmuro lasciando a vista il calcestruzzo interno. I paramenti in opera reticolata venivano lasciati a vista. I cubetti venivano realizzati con pietre di colore diverso per creare dei motivi geometrici ornamentali policromi.

OPUS LISTATUM vittatum)(oSi trattava di una muratura a giunti sfalsati orizzontali e verticali fatta di tufelli ovvero blocchi di pietra di formato ridotto (quindi non erano blocchi di mattoni). Questi blocchi di pietra venivano posati su letti di malta di calce.

I tufelli non erano molto resistenti in quanto molto porosi. Misure tufello: altezza: 10-12cm, lunghezza 10-20cm

Questo tipo di muratura la si può trovare a Pompei. Vallo di Adriano in Inghilterra (ca. 128 d.C): è la più celebre opus vittatum. Si tratta di una muraglia che attraversava l'isola della Britannia dividendo l'Inghilterra dalla Scozia. È ricavato da pietra locale sbozzata posata su letti di malta di calce.

Altro esempio in opus

vittatum è l'acquedotto di Metz.

OPUS CRATICIUM è impiegato soprattutto nell'edilizia domestica. È più economico. Era impiegato per realizzare specialmente tramezzi interni, porzioni in aggetto e muri sottotetto. È costituito da una struttura agraticcio ovvero un telaio ligneo fatto di montanti (elementi verticali) e di traversi che costituivano una struttura di legno elastica riempita da materiali di scapoli (frammenti di pietra) legati con malta di calce. Poi veniva rivestito da intonaco. Questa struttura è molto leggera.

Vitruvio sconsigliava l'opus perché il telaio ligneo tendeva a deformarsi e perché gli intonaci tendevano a screpolarsi dovuti alla differenza di materiale (l'intonaco si staccava dal legno ma rimaneva sulla pietra). Vitruvio consigliava tramezzi in mattoni cotti.

La struttura del telaio ligneo era spesso disposta su uno zoccolo in muratura o su una tavola lignea. Talvolta era dotata di

Di solito, gli sporti delle case romane a Pompei venivano realizzati con una struttura di legno per renderli leggeri, in quanto sospesi nel vuoto. Questa caratteristica si troverà anche nelle città medievali. Ad Ercolano, l'opera a graticcio si eleva al primo piano. Questo tipo di struttura si è diffusa anche in Turchia, riproducendo il modello antico romano. Anche in Germania, le costruzioni latine a graticcio venivano ricostruite grazie all'abbondanza di legno, con riempimento di materiale povero, dando origine alle classiche case bavaresi.

TE

le gradinate tutt'intorno ma hanno un podio elevato con unico accesso frontale.

  • I colonnati sono liberi solo in facciata ma il perimetro è costituito da semicolonne.

Il tempio è rivestito in stucco per simulare il marmo che è una pietra nobile.

TEMPIO MAISON CARRÉE (a Nimes, Francia)

La Maison Carrée è un tempio romano in Francia con podio, ingresso frontale, pronao con colonne libere e semicolonne nel perimetro. È rivestito in opera quadrata, ovvero fatta di grandi blocchi di marmo (come nell'antica Grecia). È un tempio pseudoperiptero corinzio.

TEMPIO DI VESTA (a Roma)

Data: ca. prima metà del I sec. a.C

Luogo: Foro Boario, Roma

Il tempio di Vesta è un tempio circolare ispirato alle tholos greche -> ripresa del modello greco. È un tempio periptero (con colonnato tutto attorno) con cella interna circolare. La copertura è successiva, aggiunta in seguito a un restauro. Sopra le colonne c'era la

Tivoli) Il tempietto a Tivoli, sempre dedicato a Vesta, è uno dei più celebri tempietti circolari. Nel rinascimento è considerato uno dei più perfetti esempi di costruzione. Bramante per il tempio di S. Pietro in Montorio è ispirato al tempio di Vesta a Tivoli. È costituito da un podio e da una cella in calcestruzzo rivestita in blocchi di travertino. La cupola emisferica è in calcestruzzo. Le colonne sono monolitiche con capitelli corinzi. Conserva la trabeazione ionica con fregio decorato con bucrani (craneo bovino) e festoni vegetali. Questi motivi ornamentali (bucrani e festoni vegetali) vengono rispresi in epoca rinascimentale. Il soffitto del peribolo (spazio tra le colonne perimetrali e cella) è cassettonato. Andrea Palladio ne fa una ricostruzione grafica. TEMPIO DELLE FORTUNA PRIMIGENIA (a Tivoli)

Palestrina)

Data: fine II sec. a.C oppure 80 a.C

Luogo: Palestrina

La muratura è fatta di opera incerta e calcestruzzo.

Conformazione: 7 terrazzamenti raccordati da rampe. Le rampe contrapposte hanno una sovrapposizione di archeggiature. Nel terrazzamento c'erano le botteghe con 2 emicicli.

Il porticato ha il soffitto con volta cassettonata a botte in calcestruzzo che appoggia in parte al muro e in parte al colonnato.

La rampa centrale porta al secondo e al terzo terrazzamento.

Tutto è concluso da un emiciclo gradonato e un tempietto circolare.

Questa architettura sarà il mo

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A.A. 2020-2021
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lizzie.2020 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Togliani Carlo.