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Basilica del Santo Sepolcro (sul Golgota)
1. Luogo di crocifissione: basilica;
2. Luogo della sepoltura: area circolare.
È un luogo che unifica la morte, la crocifissione, la resurrezione di Gesù. Aveva davanti un portico e una gradinata che anticipavano la basilica.
Costantino e la madre avviano nel complesso monumentale, articolato in 2 chiese allineate sul medesimo asse. Abbinato ad un martyrium che è la rotonda dell’Anastasys (ovvero la tomba della resurrezione), il complesso religioso è formato da una basilica e da un martyrium (sul luogo c’è la tomba dove risorge Cristo). La chiesa nasce compresa tra il vecchio cardo romano ed una strada parallela (occupando l’intero lotto rettangolare), la sistemazione attuale è molto diversa dall’originale, ma si trova ugualmente sul monte Golgota, luogo dove fu crocifisso Cristo, non a caso in questa zona prossima alla chiesa del Santo Sepolcro (a circa 30 metri) si trova anche il...
calvario (dove viene issata la croce) a cui fu data una forma cubica.
BASILICA DELLA NATIVITÀ costituita dalla combinazione di due chiese e da una cripta, la grotta della Natività, che è il luogo preciso in cui Gesù è nato. La cripta corrisponde alla parte presbiteriale superiore. La basilica è preceduta da un portico. Originariamente, all'esterno della struttura vi era un cortile che permetteva l'accesso all'atrio, costituito da colonne e da navate grandi un quarto rispetto a quelle della basilica. Il cortile, molto ampio, serviva da luogo di sosta per i pellegrini; per questo veniva allestito un piccolo mercato.
L'accesso alla basilica è consentito solo attraverso una porta: la Porta dell'Umiltà, più simile ad un passaggio, stretto e basso, resa così per evitare l'ingresso a cavallo come purtroppo molte volte è successo. Delle tre porte originarie è rimasta solo
Questa, poiché le altre due sono state murate. Sopra la Grotta della Natività, nel lato orientale della basilica, è situata una costruzione ottagonale rialzata di tre gradini, il martyrium. Al centro dell'ottagono è situata una balaustra da cui, sporgendosi, si vede un ampio foro circolare; il foro, praticato nella volta della Grotta della Natività, consente ai visitatori di guardare all'interno.
Architettura cristiana dopo Costantino
BASILICA DI SAN LORENZO A MILANO
Sorgeva all'esterno delle mura cittadine, non lontano dal palazzo imperale. Si trovava lungo la strada che congiungeva Pavia a Milano ed era la via di accesso più importante della città. È stata realizzata sotto Sant'Ambrogio nel IV secolo d.C. Presenta una spiccata simmetria d'impianto: è una croce iscritta in un quadrato. L'impianto della chiesa rimanda a molti padiglioni e ninfei ampiamente diffusi. Preceduto da un quadriportico, sul cui
fronte esterno si distendeva un monumentale colonnato, era un edificio "a doppio involucro". Il vano interno, quadrato, presentava agli angoli quattro pilastri composti ad L. L'interno era arricchito dagli effetti cromatici prodotti dai rivestimenti marmorei e dalle decorazioni in stucco delle pareti, si contrapponeva la severa massività dei volumi esterni, con quattro torri angolari non troppo alte. I quattro torrioni angolari hanno funzione statica e di contrafforte per la cupola che si alza. È una fonte d'ispirazione per l'architettura rinascimentale. Intorno all'edificio principale si sviluppano altri organismi satelliti, ossia delle cappelle. Gli archi, le volte e le parti più elevate erano decorati con mosaici, mentre le pareti erano rivestite in marmo.BASILICA DI SAN PAOLO FUORI LE MURA (Roma)
Rappresenta la 'tendenza classicista' dell'architettura dei luoghi di culto romani, che riprese sia le strutture che gli intendimenti.
I modelli delle grandi edificazioni di Costantino e realizzò una vera e propria 'renovatio urbis' sotto il segno del cristianesimo. Riprende il modello di San Pietro, come anche i colonnati sormontati da archi. Presenta una pianta a croce latina; l'aula è divisa in cinque navate, separate da quattro file di 20 colonne monolitiche di granito, e prive di cappelle laterali. Il rivestimento delle pareti, come quello del pavimento, è in marmi policromi che compongono motivi geometrici.
BASILICA DI SANTA SABINA
Incorpora i resti di precedenti edifici, semplifica sia nella pianta che nelle proporzioni la nuova basilica tipica di Roma. Per l'eleganza del progetto e la ricchezza della decorazione, San Sabina partecipa proprio all'inizio della rinascita classica del V secolo. All'interno la chiesa è chiaramente ad impianto basilicale a tre navate, divise da dodici colonne doppie antiche, provenienti da un monumento tardo-imperiale.
probabilmente mai messo in opera, e grande abside semicircolare incorrispondenza della navata centrale.
BASILICA DI SANTO STEFANO ROTONDO è composta di un nucleo che poggia su 22 colonne ioniche. Il corpo centrale è un cilindro ed era costituito da:
- Nucleo cilindrico finestrato di altezza e diametro di 20 metri circa, con colonne ioniche e trabeazione in marmo;
- Corona circolare di quattro cappelle, che si affacciavano all'interno con un giro di arcate, che oggi sono quasi tutte tamponate; alle spalle, vi sono dei cortili.
BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE è composta di tre navate, due cappelle laterali e l'importante cappella Scorza di Michelangelo. L'apparato a tre navate viene dotato di aggiunte laterali, come anche l'abside viene rifatto. È la migliore testimonianza di un rinnovato interesse per gli ordini architettonici non solo in senso formale, ma nella loro qualità plastica di articolazione della parete, poiché le pareti
nonvengono solo trattate con rivestimenti in marmo e mosaici, mail tratto di muro sopra i colonnati è ritmato da un ordine diparaste in stucco.
ARCHITETTURA BIZANTINA
S. Apollinare Nuovo: chiesa palatina per il culto ariano, poi riconsacrata al culto cattolico. Ha 12 colonne corinzie su ciascun lato, che ricalca la tipologia delle chiese romane del V secolo, ripresa con alcune particolarità di matrice orientale.
Si tratta di un edificio a tre navate, attualmente privo di quadriportico e preceduto da un portico onartece. Esternamente si presenta con una facciata a salienti, realizzata in laterizio. Nella parte superiore si trova, esattamente al centro, una grande e larga bifora in marmo, sormontata da altre due piccolissime aperture, l'una a fianco dell'altra. Il nartece presenta un tetto spiovente, che dalla facciata scende verso le colonne portanti.
S. Apollinare in classe: edificata con finanziamenti del Tesoriere di Giustiniano. La chiesa ripete la planimetria delle
Vitale è una basilica romana a tre navate. Le absidi sono poligonali. A sinistra della chiesa c'è il campanile del IX secolo che si alza con la sua forma cilindrica, le cui aperture: dal basso verso l'alto, sono monofore, poi bifore e infine trifore. Quest'accorgimento rende il campanile più stabile e leggero, in modo che possa reggersi senza crollare. Le navate sono separate da due file di dodici colonne con fusti di marmo striato. CHIESA DI SAN VITALE Costruzione del tipo a doppio involucro. Nucleo interno ottagonale; su ciascun vertice vi è una sezione pilastrata, che sorreggeva le arcate. Lo spazio centrale si espande nell'ambulacro avvolgente e nel matroneo ugualmente ottagonali. Le colonne delle esedre sono in marmo, con capitelli di provenienza orientale, e sono disposte su due piani sovrapposti. Un lungo nascere offre al visitatore prospettive d'ingresso oblique. Nelle sue forme, San Vitale si richiama soprattutto ai grandi edifici paleocristiani, come il SanLorenzo di Milano, ma mostra anche spunti di ispirazione rispetto alla Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli. Nonostante la ripresa dai modelli, è comunque un monumento originale, unico nel suo genere. Ha una forma complessa: è formato da un corpo ottagonale più largo e più basso che racchiude una torre ottagonale (tiburio) più alta. Il corpo più esterno è su due ordini, presenta finestre e lesene molto sporgenti. Poi si aggiungono due torri scalarie, il nartece sulla facciata, e l'abside con due corpi cilindrici. L'ampio interno è caratterizzato da dai ritmi articolati delle masse e dei numerosi archi che rendono meno chiara la forma geometrica e fanno apparire indeterminato lo spazio. Il grande ambiente centrale è coperto da cupola emisferica sorretta da otto grandi arcate su giganteschi pilastri a ventaglio. Un'arcata si apre verso il presbiterio. Queste forme danno un'impressione molto particolare: leLe architetture e la loro disposizione creano un effetto di espansione dal centro verso l'esterno.
SANTA SOFIA
La navata centrale si presenta come un vasto ambiente coperto da una cupola centrale, cui due semicupole laterali conferiscono pianta ellittica. Le due semicupole poggiano in parte sui quattro grandi pilastri e in parte su pilastri secondari; sono segnate da altre nicchie minori, che terminano in quattro piccole absidi agli angoli della navata centrale. Lo slancio verticale, aggiunto alla sovrapposizione di volumi sferici, conferisce all'insieme dell'edificio una grande leggerezza ed un'estrema eleganza, ben difficile da supporre nell'osservare l'edificio dall'esterno.
La struttura è a doppio involucro, un quadrato che inscrive una figura pseudo ovale: ovvero un quadrato con due semicerchi giust'apposti. Il quadrato è cupolato, ossia la cupola è emisferica con una sorta di calotta. I due progettisti risolvono il passaggio tra
struttura quadrata alla calotta tramite delle strutture di mediazione, chiamate PENNACCHI.
Sul quadrato di costruzione si imposta una cupola con le strutture di mediazione.
La chiesa ha il suo fulcro nel quadrato. Quattro grandi archi collegano i quattro pilastri maggiori, posti negli angoli del quadrato centrale. Gli archi sono raccordati da pennacchi sferici, che formano il cerchio d'imposta della calotta. L'organismo strutturale è completato da quattro pilastri secondari, ai lati dell'ingresso e dell'abside sui quali si impostano le semicupole. Il peso della cupola si scarica, attraverso i pennacchi, su quattro massicci pilastri posti agli angoli. Questi sono stati rinforzati con contrafforti.
Il vano centrale è grande due volte e mezzo il Pantheon romano, completamente privo di sostegni intermedi; la cupola centrale, impostata su pennacchi sferici - una