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BASILICA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO (313 D.C.)
La basilica cristiana adattò al culto del sistema basilicale pagano: basato sul sistema
trabeato o colonnato; a sua volta derivata dalla stoà greca, edificio assemblare per
eccellenza. La cattedrale di Roma, che possedeva a fianco la sede vescovile di Roma,
costituiva lo spazio coperto più ampio mai pensato per la concezione cristiana;
cambiano le idee e necessitano di uno spazio ampio per tutti i fedeli.
Valore simbolico: La costruzione della Basilica di San Giovanni in Laterano venne
avviata nel 313 d.C. dopo la Battaglia di Ponte Milvio dell’imperatore Costantino su
terreni appartenenti alla moglie Fausta, sorella dello sconfitto Massenzio, donati dal
vescovo di Roma.
Descrizione
La costruzione rispetta i canoni latini, opera testacea con nucleo in calcestruzzo, poi colonne in pietra, che servono a
definire le navate, che sono cinque.
Il tribunal diventa l’abside con la cattedra vescovile e l’altare maggiore, decorata con mosaici medievali presi dalle
tessere antiche di Jacopo Torniti; i colonnati delimitano le navate, definendo il percorso processionale verso l’altare → In
origine possedeva sette altari d’oro e decorazioni musive.
L’interno della basilica è stato riconfigurato su progetto dell’architetto Francesco
Borromini, uno dei maestri del barocco, egli racchiuse le colonne dell’antica
navata centrale in nuovi pilastri, alternati ad archi e caratterizzati da un ordine
colossale di paraste. Sui pilastri collocò delle nicchie dalla forma di tabernacolo,
riutilizzando parte delle splendide colonne in marmo verde antico che sostenevano
le volte delle navate laterali.
BASILICA DI SAN PIETRO (333 D.C.)
Il culto dei primi cristiani si svolgeva accanto alle reliquie dei primi santi e martiri, ossia nelle necropoli. Luoghi di
particolare venerazione erano le reliquie degli apostoli Pietro e Paolo, emblematiche dal punto di vista cristiano. Il primo
fu sepolto nella necropoli sorta accanto il circo di Nerone.
Esattamente su questa necropoli sorse la prima basilica di San Pietro, fondata dall’imperatore Costantino. La necropoli
Vaticana è la più sacra delle necropoli cristiane con tombe databili dal I al IV secolo, sia pagane che cristiane; posta sotto al
livello del pavimento. In particolare, la tomba di san Pietro è disposta esattamente sotto l’altare maggiore.
Descrizione
La conformazione della basilica è simile a quella di Laterano: San Pietro aveva
quindi le caratteristiche di un vero e proprio MARTYRIUM (chiesa bizantina
costruita sulla tomba di un martire, per il martire), munito di confessio, ossia di
locale ipogeo riservato alle reliquie.
Preceduta da un ampio quadriportico per accogliere i pellegrini con la famosa
fontana posizionata al centro, la purificante fontana della Pigna: la fontana di
bronzo romana e riciclata. Troviamo poi cinque navate che fungevano da
luogo di sepoltura, una maggiore al centro e due minori ai due lati.
Una volta purificati si poteva entrare nella basilica, si creava un flusso procezionale lungo la navata centrale che portava
al luogo di preghiera. Sull’antico impianto costantiniano, restaurato nei secoli e ancora nel XV secolo, sotto Papa Nicolò V e
con la consulenza di Leon Battista Alberti e di Bernardo Rossellino, verrà edificata la nuova basilica a pianta centrale
progettata da Donato Bramante. 2
Storia dell’architettura Lezione 4
CHIESA DI SANTA COSTANZA (340 D.C.)
Fu fatto costruire tra il 340 e il 345, il MAUSOLEO (tomba privata), una tomba a pianta
circolare, destinato a Costanza, figlia di Costantino I; La chiesa era situata a ridosso della
basilica costantiniana, presso la sepoltura di Sant’Agnese, della quale Costanza era una
devota. Ha una struttura di muro massiccio in calcestruzzo tutto attorno e un giro di
colonne binate all’interno, disposte radialmente rispetto al centro del cerchio.
Descrizione
All’esterno lo troviamo circondato da un portico. L’interno invece è famoso e apprezzato per
la porzione legata alla sequenza delle colonne binate, che servono a reggere le arcate che
costituiscono il giro interno sul quale si poggia la cupola a mezza sfera, la cui spinta è
contrastata da una volta anulare, fregiata da mosaici.
La volta anulare è riccamente decorata con mosaici dell’epoca. I mosaici ritraggono motivi
a losanghe e falsi lacunari; questi ultimi contengono figure umane, angeliche e animali. I
tralci di vite e la vendemmia sono anch’essi motivi cristiani, allusivi al sacrificio di Cristo, che
compare al centro della composizione, con mezzo busto e colorato di verde.
Il sarcofago di Santa Costanza è conservato nei musei vaticani ed è un sarcofago in porfido
rosso, il quale veniva usato per gli imperatori. Era un materiale pregiato e difficile da
scolpire, ma con una resa eterna.
Il sarcofago rappresentava una vendemmia: si vedono una vite, l’uva e una serie di punti che
calcano l’uva per ricavarne il vino. È un’allusione a Cristo: il cui sangue, il vino ha redento l’uomo.
SAN CLEMENTE A ROMA (380 D.C.)
Le strutture murarie della chiesa del IV sec. sono state portate alla luce dagli scavi
archeologici a 4 metri di profondità, sui resti dell’antica domus. La basilica si trova nel
centro di Roma ed è una serie di sormontazioni, strutturata su tre piani: l’attuale chiesa,
la basilica originaria e la domus romana del I secolo. Una stratificazione che porta quasi a
cancellare il culto del paganesimo.
Nella domus era collocato un luogo di culto, un mitreo, dedicato a Mitra, una divinità
giovane e imberbe, raffigurata sempre nell’episodio in cui uccide un toro sacrificale.
Descrizione
L’abside mosaicata incornicia la Schola Cantorum marmorea che conserva elementi
appartenenti alla chiesa inferiore del VI secolo, come le colonne di recupero. La Schola occupa
parte della navata principale e ospita elementi del XII sec. e della scuola cosmatesca, come il
ciborio su colonne tortili intarsiate, i due amboni (tribune destinate alla lettura del vangelo e
dell’epistola) e i pavimenti che sono cosmateschi.
Il catino absidale è riccamente decorato e ne notiamo ancora la simbologia: la croce con il Cristo da cui nasce l’albero
della vita, che garantisce la resurrezione dopo la morte (secondo la bibbia si trova nell’Eden, accanto all’albero del bene e
del male); i dodici agnelli che rappresentano i dodici apostoli; il sacrificio di cristo come quello del toro di Mitra;
BASILICA DI SAN PAOLO FUORI LE MURA (385 D.C): Fu fondata nel 385 d.C. sul luogo di
sepoltura dell’apostolo Saulo, San Paolo. Le colonne sostengono archi e non una trabeazione
ordinata. Di grande pregio sono i mosaici dell’Arco trionfale restaurati al tempo della
ricostruzione dell’edificio dopo l’incendio del 1823, i quali traggono ispirazione dalla tecnica
romana dei mosaici. 3
Storia dell’architettura Lezione 4
BASILICA DI SANTA SABINA (422-432 D.C): Costruita dal sacerdote Pietro di
Illiria sotto il pontificato di Celestino I, sulla tomba di Sabina, in ricordo di una delle
prime comunità cristiane; è una delle chiese paleocristiane meno conosciute ma
meglio conservate in assoluto.
La costruzione avviene sulla casa della matrona romana Sabina, poi divenuta santa,
di cui resta all’interno, addossata alla parete di destra una colonna di granito.
L’esterno della chiesa assomiglia molto a quello della basilica di Costantino.
BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE A ROMA (432-40 D.C.): Fu fondata dopo che l’imperatore Teodosio ebbe
rovesciato definitivamente il paganesimo a vantaggio del cristianesimo, in suo onore; con un sistema trabeato. È fra le
basiliche meglio conservate e meno rimaneggiate più grandi a Roma.
MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA A RAVENNA (425 D.C.)
Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio (che fece del cristianesimo la religione di stato)
fondò in quella che fu la capitale dell’impero d’Occidente (fra il 402-55) il martyrium dedicato
a San Lorenzo con funzione di sepolcro; una costruzione con pianta centrale a croce greca, con
quattro braccia uguali, dominate da un tiburio (tubo che sporge sopra le falde coperte da
embrici e coppi) che contiene la calotta a mezza sfera.
Descrizione
La struttura è molto semplice, realizzata in mattoni di grandi dimensioni: non c’è più quella finezza esecutiva dei primi
anni dell’Impero Romano, ma si è ormai nelle fasi conclusive.
L’interno è decorato con mosaici realizzati con una tecnica particolare, in pasta vitrae e foglia d’oro costituiscono
l’espressione di una contaminazione orientale: la quale infatti può essere anche colorata in maniera artificiale e ha una
resa eterna, in quanto traslucida.
I pennacchi raccordano il quadrato e il cerchio, ovvero in un contesto
quadrato questi introducono l’impianto curvo; su di essi sono
rappresentati i simboli alati dei quattro evangelisti: il leone (Marco), il
bue (Luca), l’aquila (Giovanni), l’uomo (Matteo). Cristo è invece
raffigurato come un giovane pastore imberbe che pascola il gregge sotto
un luminoso cielo azzurro, ha un aspetto apollineo. Viene rappresentato
inoltre San Lorenzo con la croce e le sacre scritture in mano.
BASILICA DI SAN LORENZO (390 D.C)
La basilica fu eretta nel periodo in cui la città romana di Mediolanum (la moderna Milano) era capitale dell’Impero
Romano d’Occidente. È stata fondata su un impianto quadrato, impianto ripreso all’interno da colonnati su due piani
coperti da catini absidali. La struttura era originariamente munita di una volta a crociera, simile a quella della basilica di
Massenzio.
Il riferimento planimetrico può essere ricercato nella Piazza d’Oro di Villa Adriana a
Tivoli. La chiesa era preceduta da un quadriportico con un fronte monumentale
munito di trabeazione arcuata sulla campata centrale, circonda il chiostro all’ingresso e
lo spazio definito da quattro absidi interne. È presente inoltre uno spazio filtrante, una
sorta di deambulatorio tutto attorno, fatto di pilastri e colonne. Non vi era una cupola o
un tiburio, ma vi era una grande volta a crociera come nella Basilica di Massenzio.
Il colonnato segnava il lato esterno del portico che precedeva la chiesa: frutto di una riproduzione tardo ottocentesca. La
struttura originaria è crollata nel 1573, quello che vediamo oggi e un ripristino dell’architetto Martino Bassi. 4
Storia dell’architettura Lezione 4
CHIESA DI S. STEFANO ROTONDO, A ROMA (468-83 D.C)
Sempre a Roma, alla fine dell’Impero Romano d’occidente, abbiamo uno degli ultimi
episodi di questa stagione di autonomia politica. È un edificio circolare, perimetrato
da un secondo anello con delle pareti scoperte e delle pareti coperte, a definire quasi
una croce iscri