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Si affrettarono a smantellare le tracce di Nerone, partendo dalla Domus
Aurea destinando alcune parti di essa a spazi per il pubblico.
Ritratti: I ritratti della dinastia Flavia si ispirano al linguaggio classicista per
• esprimere il legame con la dinastia Giulio Claudia, in particolare nel volto
(resi molto rudi) sia di Vespasiano sia di Tito. Discorso diverso per la
statua colossale di Domiziano, più vicina ai tratti orientali e ellenistico.
Architettura: Realizzano il Colosseo destinato a caccia, scontri tra
• gladiatori; Vespasiano realizza il Foro della Pace perpendicolarmente al
foro di Augusto. Domiziano realizza la Domus Augustana, il nuovo
palazzo dell’imperatore;
fa ereggere l’Arco di Tito che commemora nei rilievi il trionfo di Tito e
Vespasiano per la conquista di Gerusalemme;
l’opera più significativa sono i rilievi del Palazzo della Cancelleria,
appartenenti a un arco. Si ispirano al fregio dell’Ara Pacis e alludono a un
classicismo stanco.
Questa fase si caratterizza per un iniziale distacco dal linguaggio classicistico
verso la tradizione ellenistica, di espressione più libera.
TRAIANO (98-117)
In questo periodo, nel II sec, l’impero raggiunge la sua estensione più ampia.
Ritratti: Nel ritratto per il decennale del suo regno, l’imperatore è scolpito a
• torso nudo con la spalla sinistra coperta. Richiama la tradizione giulio-
claudia e quindi a una visione del potere rassicurante e più aperta. La sua
espressione esprime l’autorità di un imperatore deciso ma giusto, solenne.
Architettura: Incarica l’architetto Apollodoro di Damasco per la
• realizzazione del Foro Traiano. Al cui interno è presente la colonna
Traiana, i cui rilievi disposti a spirale evocano le vicende delle guerre
daciche, ma anche momenti di vita militare e civile delle legioni, intenti
nella costruzione di ponti e strade. È un segnacolo funerario per la tomba
dell’imperatore. In occasione dell’inaugurazione della nuova via Appia
Traiana, erige l’Arco di Benevento.
ADRIANO (117-138) din. ANTONINI
Si assiste a cambiamenti nella produzione artistica ufficiale
Ritratti: Introduce il motivo della barba, rifacendosi ai filosofi greci, come
• motivo di contrasto con le superfici lisce e luminose del volto.
Architettura: Ispirandosi alla Grecia e all’Orienta commissiona villa
• Adriana; inoltre riedifica il Pantheon
MARCO AURELIO E LUCIO VERO (161-169) din. ANTONINI
Architettura: Erigono la Colonna Antonina, caratterizzata da forme
• espressive del filone simbolico e resa particolare dalla prospettiva “a volo
d’uccello”.
MARCO AURELIO (169-180) E COMMODO (180-193) din. ANTONINI
Ritratti: I loro ritratti sono influenzati da quello di Adriano, introducono
• barbe più lunghe e capelli più voluminosi per trasmettere l’idea di un
sovrano forte e vigoroso.
Architettura: Le figure di Traiano e Adriano rappresentano il concetto di
• sovrano ideale. Per questo innalzano la Colonna Aureliana rifacendosi
chiaramente alla Colonna Traiana, anche per quanto riguarda il soggetto.
SETTIMIO SEVERO (193-211) din. SEVERI
Il III sec. è un secolo di grave crisi. È una fase di passaggio che si concluderà
con l’inizio dell’età tardoantica.
Ritratti: Si punta ad esprimere un’intensità interiore drammatica,
• l’espressione di Settimio Severo sembra tormentata e ricca di pathos
Architettura: L’Arco di Settimio Severo eretto nel 203, per celebrare le
• campagne partiche, è decorato secondo canoni classicisti ma anche
simbolico.
CARACALLA (211-217) din. SEVERI
Ritratti: Il ritratto di Caracalla esprime tutto il pathos e la drammaticità della
• nuova concezione assolutistica del potere, destinata a colpire e
suggestionare lo spettatore
Architettura: Terme di Caracalla con relativo mosaico della
• pavimentazione
DIOCLEZIANO (284-305)
Fondatore della tetrarchia (divisione dell’impero in 4 parti)
Ritratti: È concepito secondo una prospettiva espressionista, tormentata e
• profonda
Architettura: Il Palazzo di Diocleziano a Spalato è emblematica della
• nascita di grandi potenti individuali autonomi. L’edificio si delinea come
residenza fortificata del sovrano assoluto.
COSTANTINO (306-337)
Nel mondo tardoantico si sancisce la divisione in due parti dell’impero, date le
differenze tra la parte orientale e occidentale. La capitale si sposta a
Costantinopoli.
Ritratti: La testa-ritratto colossale di Costantino esprime la sostanza
• tardoantica di un sovrano divinizzato e inaccessibile agli uomini comuni
attraverso l’accentuazione dimensionale degli occhi, la fissità frontale, lo
sguardo perso lontano e verso l’alto.
Architettura: l’Arco di Costantino è un arco trionfale. Ciò che più
• interessa è la natura dell’apparato scultoreo.