Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 50
Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 1 Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Archeologia romana: Appunti di Archeologia greca Pag. 46
1 su 50
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TRANSIZIONE TRA IL II E IL III STILE: 38

Le colonne diventano filiformi, c’è come uno svuotamento degli elementi architettonici e

cominciano a comparire altre strutture architettoniche. Vengono creati giochi di scorcio,

come la porta aperta. L’architettura si svuota di realismo.

III STILE ORNAMENTALE (15 a.C.-62 d.C.):

Occupa tutta l’età Giulio-Claudia, fino a Nerone. Gli elementi architettonici diventano dei

motivi ornamentali. Tutti gli elementi si rarefanno (diventano quasi espressionisti).

Vengono usati pochi tratti di pennello. Gli elementi architettonici diventano sempre più

sottili.

-POMPEI, INSERTO VEGETALE (30-40 d.C.):la colonna è costituita da un inserto

vegetale. Il riquadro è un medaglione su cui è raffigurato un pastore che munge una

capra. C’è una maschera teatrale. Ci sono figurine animali ornamentali.

-GROTTE DI CATULLO a Sirmione (inizio I sec d.C.): compaiono figurette femminili molto

eteree. Figure create con semplici pennellate.

-POMPEI, VILLA D’OZIO MARITTIMA (20-45 d.C.): vediamo dei prospetti scenografici di

ville marittime, dove si utilizzano principalmente i colori chiari per rendere maggiormente la

luce. Ci sono scorci tridimensionali. Le colonne sono sottilissime.

-PORTO E MOLI, POMPEI (20-45 d.C.): vediamo una scenetta sul molo del porto. Le

figure danno l’idea del movimento. I colori sono chiari. Ci sono figure filiformi e colonne

sottili. Il bianco serve a creare impatti di luce che ricordano l’espressionismo.

-STABIA, MUSICI AMBULANTI (30-40 d.C.): ci sono rappresentazioni che si rifanno alla

vita quotidiana. Sono musici di strada con flauto e strumenti a percussione. La stessa

scena è rappresentata su un mosaico di Pompei del II sec a.C. Vediamo 3 sonatori

accompagnati da uno schiavetto che si esibiscono. Sono attori comici: lo capiamo

soprattutto dalla maschera indossata dalla flautista. Il mosaico è firmato dall’artefice:

Dioscuride di Samo. Il mosaico riproduce in maniera accurata gli effetti pittorici: il

complesso uso delle gradazioni di colore delle stoffe e la diversa intensità delle ombre che

vediamo sul palcoscenico e nel muro di fondo. La fascia scura che si trova sopra di loro è

l’ombra del cornicione della casa che si trova di fronte. A Pompei questo mosaico era

affiancato ad un altro che riproduceva una scena tratta da una delle commedie di

Menandro.

-PITTURE DA GIARDINO NELL’AREA VESUVIANA (20-40 d.C.): fa parte di quell’obiettivo

che la Gens aveva di rendere più bella la propria casa. Se non si poteva sfondare la

parete lo si faceva virtualmente. Vediamo dei piccoli steccati fatti con canne; giardini

popolati da alberi da frutto, fiori, fontane, ecc, anche animali come i fagiani.

-FABELLUS E LA DOMUS AUREA (vedi pag 16): pittura di età neroniana. Le pitture della

Domus Aurea sono opera di Fabellus, un decoratore che usava stucchi e oro. Vediamo la

volta di una delle stanze dove si ritrova la ricchezza decorativa. Abbiamo anche degli

stucchi dipinti. Gli inserti vegetali sono inseriti in mezzo a cornicette, realizzate con tratti

veloci di pennello. Le figurine rappresentate sono legate al mito.

IV STILE FANTASTICO (45-79 d.C.):

E’ una ripresa del II e del III stile. Abbiamo una ricca documentazione della presenza di

elementi fantasiosi. Le figure riacquistano corporeità, sono inserite in un contesto

fantasioso. Ci sono elementi che riconducono vagamente all’inquadramento architettonico.

Vengono anche riprodotte scene di vita quotidiana e ritratti. 39

-MURECINE (età flavia): le figure si stagliano nel nulla. Ci sono elementi decorativi che si

rifanno al mondo egizio. C’è un ritorno all’illusionismo, le figure sono inserite in un contesto

non realistico. C’è uno sfondamento delle pareti come se oltre a queste ci fosse dell’altro.

C’è un ritorno all’utilizzo degli elementi decorativi. Una ricerca virtuosistica di scorci. Vere e

proprie quinte teatrali. La figura qui ricorda una cariatide.

-FIGURINA CON CANDELABRO, POMPEI: ci sono elementi che riconducono

all’inquadramento architettonico. C’è una figurina che sostiene un enorme candelabro

fantasioso. Le fasce decorative sembrano elementi di oreficeria, perché sono finemente

cesellate.

-POMPEI, STUCCO DIPINTO: da l’idea dell’illusionismo. Ritroviamo le quinte

scenografiche. C’è una porta semiaperta. Ci sono figure mitiche messe in ordine sparso.

Ci sono elementi che vengono dall’Egitto, come le sfingi alate.

-CASA DEI CERVI, ERCOLANO (45-79 d.C.): Il nome di questa casa deriva da una

scultura ornamentale che è stata rinvenuta al suo interno. L’atrio è un semplice corridoio e

il primo ambiente importante che si incontra è un grande triclinio situato di fronte al

quadriportico, che determina l’asse principale della casa. E’ straordinario riuscire a rendere

la trasparenza dell’acqua. Abbiamo molti esempi di nature morte. In questa casa c’è la

riproduzione della vita quotidiana. Su un dipinto ci sono frutti, uno dei quali è addentato, e

una brocca piena per metà di acqua. Quindi c’è un elemento verista. E’ rappresentata

anche una dispensa contenente un pollo spennato, melograni e mele.

-BOTTEGA DI UN PANETTIERE, POMPEI (seconda metà I sec d.C.) (vedi pag 25): c’è un

acquirente con un ragazzo davanti al bancone che è messo in obliquo per creare

profondità. E’ una scena di vita quotidiana. Vediamo un fornaio di Pompei seduto su una

bancherella di legno, un chiosco, nel quale sono sistemati cestini e pagnotte e davanti a lui

3 clienti.

-SAFFO, POMPEI (55-79 d.C.): ritroviamo anche ritratti, ad esempio quello della poetessa

greca Saffo. Tiene in mano un libro e appoggia la stilo sulle labbra. Vediamo l’attenzione ai

dettagli, oltre che allo sguardo che trasmette sentimenti. In testa ha una retina con fili di

oro e perline che trattiene i capelli, fatti di riccioli raffinati. Ha anche orecchini e anello.

-RITRATTI, POMPEI: sono ritratti funerari che riproducono personaggi defunti. Si tratta di

una coppia, probabilmente un avvocato di Pompei Terenzio Neo e sua moglie: il

personaggio maschile sembra appartenente al mondo egiziano con il capello tipico a

quello delle popolazioni africane. La figura maschile ha una carnagione più scura, quella

femminile più chiara. Anche questa donna ha la stilo tra le labbra, mentre con la mano

sinistra tiene una tavoletta cerata, e lui tiene in mano un rotolo di papiro chiuso. Non

mancano i gioielli. La donna ha dei riccioli raffinati e occhi enormi. Anche l’uomo ha occhi

grandi. Viene usato il bianco per creare luce. Entrambi si sono preparati in maniera

accurata per farsi ritrarre: sono vestiti bene, pettinati con grande cura.

-PERSEO E ANDROMEDA (65-70 a.C.): abbiamo anche pitture di temi mitologici. Il colore

della carnagione stacca dalla componente femminile a quella maschile (il motivo è lo

stesso del mondo minoico, la donna stava sempre in casa). Qui viene ricreato un contesto

geografico. Le figure si sollevano su pietre. Viene usato il bianco per creare luce.

-ACHILLE E SCIRO (55-79 d.C.): i giochi di luce concentrano l’attenzione sugli sguardi dei

personaggi. Achille si nasconde in vesti femminili per sfuggire al proprio destino.

-PAESAGGIO NILOTICO (55-79 d.C.): il grande Nilo che aveva fatto irruzione nel mondo

romano attraverso il mosaico di Praeneste. Ci sono i pigmei che si danno da fare per

catturare gli animali selvaggi, come l’ippopotamo e il coccodrillo. Vediamo anche 40

complessi architettonici, che però non sono realistici. I pigmei sono deformi: alcuni

giocano, uno viene ucciso dal coccodrillo.

-RISSA TRA POMPEIANI E NUCERINI (55-79 d.C.): affresco dove ritroviamo delle

figurette che sono fatte con un tratteggio a pennello, prive di alcun senso espressionistico,

ma che rendono l’idea del movimento. Viene rappresentato un evento realmente

accaduto: all’interno dell’anfiteatro di Pompei era scoppiata una rissa tra due fazioni: gli

abitanti di Pompei e gli abitanti di Nocera. La rissa fu di tali dimensioni che proseguì anche

all’esterno dell’anfiteatro. A seguito di tale evento, l’anfiteatro di Pompei venne squalificato

per 10 anni. La squalifica però era stata ritirata a seguito del terremoto del 62 d.C. La

pittura è fatta per piccole pennellate. I personaggi sono delineati con macchie di colore e

qualche tratto di luminosità.

-PORTO DI STABIA: i moli si protendono sul mare.

LE ULTIME TESTIMONIANZE: La pittura continua anche dopo l’eruzione del

Vesuvio. Abbiamo una decorazione che proviene da El Fayyum, in Egitto, area da cui

provengono testimonianze pittoriche su tavola, perfettamente conservate perché il clima è

asciutto. Siamo nel III sec d.C. Sono ritratti funerari che rappresentano perfettamente le

fattezze dei personaggi. Ad esempio vediamo un egiziano con la capigliatura riccioluta

anche nella barba. Occhi scuri molto profondi, spalancati, che guardano al mondo

dell’aldilà. Ha una tunica bianca con bordi rossi. Questa è una tempera su legno: è una

tavola che veniva posta sopra la testa della mummia.

-RITRATTI: vediamo una donna appartenente ad una ricca famiglia, con le fattezze più

europee. Vengono rappresentati i gioielli della donna con molta attenzione: la collana è

fatta di pietre preziose incastonate nell’oro. L’altra, invece, è l’immagine di un sacerdote

isiaco, che ha la tunica bianca. Il sacerdote ha una corona che ha un elemento

ornamentale che si collega al culto isiaco. C’è un uso sapiente della luce.

-ALTRI DUE RITRATTI: la figura a sinistra sfoggia una grande abbondanza di gioielli, gli

orecchini sono molto elaborati. L’altra figura è una signora appartenente ad una categoria

sociale inferiore rispetto alla precedente: ha una capigliatura più semplice ed è senza

gioielli.

-TAVOLETTA CON RITRATTO SU MUMMIA: è la trasposizione privata della maschera

funeraria dei faraoni. La tavola ha una cornice dorata.

-ORFEO ED EURIDICE ad Ostia (III sec d.C.): questo dipinto è ambientato tra il mondo

degli inferi e il mondo umano. La porta spalancata collega i due mondi. Orfeo aveva

tentato di strappare Euridice al mondo dei morti.

-ROMA, DOMUS DEL CELIO: siamo alle spalle del colle Palatino. Decorazione che si rifà

ancora una volta a temi mitologici.

TAPPETI DI PIETRA

PAVIMENTAZIONI E MOSAICI NEL MONDO ROMANO:

Realizzazione fatta da piccole tessere di mosaico. E’ una tecnica di rivestimento del

pavimento, in alcuni casi anche delle pareti. Il mosaico era realizzato poggiando sul

cementizio ancora fresco tessere di colore diverso. Più si avanza nel periodo imperiale,

più le tessere diventano grandi. Venivano utilizzati soprattutto nelle terme,

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
50 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher RobertaTiozzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia greca e romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Zanovello Paola.