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Argomenti
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- Ricerca su: fode col pero - statua di Atena - santuario Poseidone
5.8 12 settimana
- 6 Comunicazione per Immagini
- 6.1 Ceramica Figurata
- 6.2 Linguaggio delle Immagini
- 6.3 Forme e Funzioni
particolare importanza è quella dei "riti di passaggio" (nascita, la pubertà, l'adolescenza, il matrimonio, la morte). In questi cerimoniali, la comunità sancisce il passaggio dell'individuo da una condizione all'altra, inserendolo in un nuovo gruppo sociale e riconoscendo il cambiamento di diritti e funzioni.
Di particolare importanza era la cerimonia che presiedeva al raggiungimento della maturità sessuale, differenti per maschi e per femmine; queste prevedono spesso l'isolamento, la segregazione o l'esposizione di prove.
L'attività rituale collettiva si svolge sempre all'interno di un area ben delimitata, IL SANTUARIO, concentrandosi presso alcuni elementi fondamentali come altare. Per accedere a questo spazio è necessario osservare regole ben precise, che possono riguardare lo stato fisico, quindi, l'abbigliamento e la condizione dell'individuo.
L'attività sacra non è solo quella svolta all'interno dei santuari, ma coinvolge luoghi e momenti diversi, vita collettiva, individua. L'azione fondante è rappresentata sempre dal sacrificio che può essere cruento, che prevede l'uccisione di vittime animali e quello incruento che comprende l'offerta di beni alimentari.
Quando si tratta di vittime animali, questa viene suddivisa in protomi uguali, dopo averne esportato la pelle ed un pezzo pregiato (presso la consic) per il sacerdote; le carne lunghe, il grasso e alcuni pezzi venivano bruciati sull'altare per Dio.
Spesso il sacrificio diventa un luogo di attività dove si bancia per i giorni della festa. L'azione dello vittima spetta agli uomini, mentre le donne si occupano del trasporto di oggetti o della preparazione di alimenti.
Ci sono vari tipi dì altare che ne identificano funzione e tradizione diverse, un fossato praticato nel terreno (BOTHROS), indirizzato soprattutto
Si può comunque il problema della convivenza tra comunità diverse, come nel caso di Greci e Italici.
Nell’800-900 si attribuiva alla Grecia una superiorità militare e inoltre e quindi un ruolo "educativo" delle popolazioni locali.
Recentemente le comunità Italiche erano strutturate in maniera più complessa, non risultata ad supporto la loro forza ribaltando le situazioni.
L'ORIENTALIZZANTE
Se in età geometrica vengono affrontati alcuni problemi di gestione dello spazio, e solo durante l’orientalizzante che quest’aspetto presenta le prime soluzioni organiche.
Questo, non continuare uno schema dei centri coloniali una risposta anche riguardato anche la madrepatria.
Le differenze mostrate dagli insediamenti coloniali, miravano soprattutto nella chiara riconoscibilità di una struttura di lotti omogenei, che utilizzavano il sistema regolare per una suddivisione uniforme delle proprietà. Ogni lotto comprende la casa e uno spazio libero, forse riservato a specifiche produttive, che viene propriamente verso del nucleoio elemento costitutivo.
È significativo che anche ad Atene sia proprio con la fine dell’età geometrica che si arrivi ad una più netta distribuzione dell’abitato delle necropoli.
Nella costruzione degli edifici templari durante il vii sec., si passa dall’uso di materiali deperibili a quello della pietra. Da questo processo prende inoltre le norme una prima giustificazione di apposito
soprattutto nelle Cicladi, le decorazioni presentano elementi di tradizione
geometrica, ma anche scene di battaglia e narrazioni oltre del mito.
Il mondo orientale si distingue per una produzione particolare che mutua
e rielabora motivi orientali: con fregi animali di capre, da cui prende
il nome, traubachi, animali realtistici e fantastici, intercalati da cerfugliti
di tradizione geometrica. e orientalizzante.
La scultura e il bronzo
Se nella prima parte dell'orientalizzante la piccola plastica in Grecia,
sembra vivere ancora nella tradizione geometrica, Creta sviluppa una
scultura monumentale, tuttavia messa. Sempre le fonti specificano che queste
statuine di culto più antiche erano in legno o in lamine di bronzo sottile
forse un simulare, di legno o di per grassellato con veneurazione
di foglie imperiale. Proprio da Creta, dal tempio di Apollo,
la Decco, provengono tre immagini di culto in bronzo di rappresentanza.
Le figure tutte femminili; sono vestite con ampia tunica, una
martellata che copre dietulube le sopelle e una speom cutura, focu
metallica, accordo una moda locale. le vesti presentano decorazioni di
tipo geometricico realizzate a incisione sulla pietra e poi dipuite, i
capelli, divin in trec, cavlava sulla spalle.
Oltre alla scultura a tutto tondo, ebosse un grande sviluppo la bassiristica,
con intuizioni di crederoni orientali e panoplie di armi di diffsa.
Creta, a questo proposito, offre un'ampia documentazione con curvature
da parade, o cubule e nudi in lamine splenziata.
In Italia la cultura estatalistica si, diffonde nella città magno-grecia e
sricelto a riproponga icaugrafie già usate in Grecia, ma rielaborate
localmente. A partirra della metà del VII secolo, si affianca un importante
produzione di plastica fitile legata a ergizie di frutto ,
- Nel santuario di Poseidone sembra che, almeno nella fase più antica, i fedeli depositassero o reliquie con cui avevano partecipato al banchetto finale dopo averle minuziosamente frammentate. In altri casi, ceramiche, doni votivi e resti organici, potevano essere depositati in fosse appositamente scavate e sigillate.
- Nello svolgersi dei depositi votivi, bisogna porre attenzione alla modalità di abbondono dei materiali, che possono dare indicazioni sulla funzione pratica degli oggetti stessi e sulle prassi cerimoniali in cui erano impiegati. Ad esempio, la collocazione capovolta da disposizione rovesciata si applica soprattutto a forme per contenere, versare, bere e serve a materializzare in modo pervasivo il sovvertimento. E istituisce quindi prassi di un rifiuto di liberazione desiderato tutti gli elevanti contenutivi di un deposito, è possibile anche rivelarlo alla motivazione che ha generato l’evento cerimoniali.
Lo scambio di doni è un principio che regola le relazioni tra uomini e divinità nella maggiore parte delle espressioni religiose compresa quella greca. Il mondo onorico è costruito su questo principio, lo scambio di doni vi trasferisce dallo sfera laica a quella religiosa, determinando tra l'altro l'accumulo di una straordinaria quantità di oggetti in metallo, soprattutto bronzo, nei santuari.
Contemporaneamente si avviata a una diminuzione della concentrazione di beni preziosi nella tombe.
Le termine anathema e il verbo relativo anithemi, indicano generalmente tutto ciò che, letteralmente, viene innalzato cioè offerto in dono alla divinità. Il benessere e la stabilità economica di una comunità, dovrà quindi rispecchiare pienamente nei beni accumulati e offerta nel santuario.
Gli inventari, compilati dai responsabili dell’amministrazione dei luoghi di culto rappresentano un'altra ricca fonte di informazioni sugli.