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Opere di scultura greca

DORIFORO - Il Doriforo è una statua di un giovane atleta che rappresenta l'ideale di bellezza e armonia del corpo umano. La figura è in posizione eretta, con una gamba in tensione e l'altra a riposo. Le braccia sono sollevate e si allacciano una fascia attorno alle tempie. La testa è leggermente piegata, creando un senso di movimento. La scultura è caratterizzata da giochi di linee che accentuano le masse muscolari.

DIADUMENO - Il Diadumeno di Policleto è una statua di un atleta che si sta legando i capelli con una fascia. La figura è rappresentata su un pilastro con un mantello. Non c'è una simmetria perfetta, ma una progressiva conquista della tridimensionalità. La tunica che riveste l'atleta crea un senso di movimento. La testa è piegata da un lato e la linea che parte dal profilo del volto scende lungo il collo.

Il torso è un tutt'uno che crea un movimento armonico di incrocio con le masse muscolari. C'è il sollevamento quasi impercettibile di un fianco. Cresilas un'Erma di Pericle: è l'autore di una rarissima composizione, dove il nome del personaggio è: questi erma venivano posti lungo le strade. È un busto, quindi una parte di statua. È il ritratto ideale del leader politico (capo della polis), che viene rappresentato anche come capo militare (elmo sopra la testa). La figura è statica. Sulla base viene indicato il nome di Pericle.

Callimaco Menade Dalla scuola di Fidia, suo seguace è che lavora nel panneggio, che si accentua nella danzante (che faceva parte del corteo dionisiaco) dove il panneggio segue la forma. Questo è un rilievo. Sono sottolineati il movimento e la dinamicità. Un braccio è portato dietro le spalle a sottolineare l'atteggiamento di danza dinamica.

Atena Nike: È un

Atena Nike nell'acropoli di Atene. Atena Nike si sta allacciando un sandalo. C'è la ricerca della dinamicità. La resa della figura è armonica: la gamba sollevata, la curva del braccio che sostiene il corpo, il panneggio straordinario. GLI SCULTORI DEL IV SECOLO: Il IV secolo è la fase di passaggio dalla fine dell'epoca classica al dominio di Alessandro Magno. Si creano delle scuole non solo ad Atene: - Timoteo di Argo (380-350 a.C.); - Cefisodoto di Atene (380-360 a.C.); - Prassitele di Atene (375-330 a.C.); - Skopas di Paro (350-310 a.C.); - Lisippo di Sicione (340-300 a.C.). In questo periodo si ha la nascita di nuovi centri, è un momento di disgregazione della grecità, la città di Atene è in fase di declino come leader della Grecia. Il passaggio dal mondo greco a quello romano avviene grazie al policentrismo. TIMOTEO: Acroteri del tempio di

Asklepio ad Epidauro: Il tempio di Asklepio ad Epidauro è dorico, periptero, esastilo; ha cella e pronao. Timoteo realizza gli acroteri del frontone ovest: rappresentano una messaggera con un gallo e le Nereidi a cavallo.

Mausoleo di Alicarnasso (350 a.C.): Timoteo, Skopas, Briasside e Leocare realizzano le decorazioni scultoree del Mausoleo di Alicarnasso. Sui rilievi è rappresentata un'amazzonomachia. Le figure sono dinamiche, i movimenti sono incrociati e accentuati. L'auriga è rappresentata in modo dinamico durante la corsa.

PRASSITELE DI ATENE: Prassitele, figlio di Cefisodoto, è noto per avere rappresentato figure di divinità, soprattutto figure femminili e adolescenziali.

Ermes e Dioniso-Gruppo formato da: c'è una sorta di volumetria, l'obiettivo della scultura è di stupire chi guarda. C'è una piena conquista della tridimensionalità. Nel 350 a.C. c'è l'impostazione ad X:

osservando la statua si può trovare una linea continua che conferisce alla statua sinuosità, che è la novità di questa fase. Il movimento del corpo è più plastico, la statua è sorretta da un supporto modellato a tronco, sul quale è appoggiato il panneggio. Il fianco destro è leggermente incurvato, il torso è inarcato. Il braccio destro è sollevato, quello sinistro sorregge Dioniso bambino. C'è un gioco di sguardi tra Ermes e Dioniso. Si può trovare un gioco di chiaro-scuro. Siamo nella metà del IV sec a.C. ed Alessandro Magno ha conquistato il mondo greco e la scultura ne risente. C'è la ricerca della rappresentazione del mondo degli dei, perché ricerca di rifugiarsi nella divinità. Apollo-Sempre di Prassitele troviamo altre sculture del 350 a.C.: . Apollo giovane che gioca con una lucertola rappresentata sulla corteccia del tronco, il giovane dio cerca di

ucciderla con un sasso e per questo la scultura è chiamata "Sauroctono" (uccisore di lucertola); è quindi un gruppo scultoreo (Apollo e la lucertola). Le braccia si articolano in posizioni diverse, la testa è piegata di lato e viene accentuato il gioco di sguardi. Le sculture non sono più colorate come in precedenza, per dare più naturalezza, ora il colore della pietra è quello principale.

L'Afrodite di Cnido, dea dell'amore, è la prima statua che rappresenta la figura femminile nuda. C'è un'attenzione particolare alla forma del corpo, con l'evidenziazione delle parti morbide della donna. L'acqua è legata alla sfera femminile e alla riproduzione; a sorreggere la statua c'è l'anfora (simbolo della femminilità e contenitore dell'acqua), sopra c'è un mantello che la dea usa per coprirsi uscendo dal bagno. Le spalle si alzano in

contrapposizione al sollevamento dei fianchi. C'è un movimento sinuoso, quasi ad S.Skopas Meleagro, dell'isola di Paro, riproduce figure di divinità, ma anche personaggi legati al mito di :sono presenti linee sinuose, la testa è piegata da un lato e lo sguardo è rivolto verso un obiettivo esterno, come se si volesse allontanare dal mondo umano. Ha le spalle sollevate in modo opposto al bacino.

Venere Capitolina-Nella (museo dove è conservata): si rifà all'Afrodite di Cnido di Prassitele. Il corpo femminile viene rappresentato con eleganza. Ha un atteggiamento di pudicizia. C'è l'accentuazione del gesto di coprire la nudità, la testa è girata, quasi non volesse cercare un contatto visivo, e troviamo l'evoluzione del moto circolare. È rappresentata mentre esce dall'acqua.

Pothos-La statua più famosa di Skopas è il (ebrezza, sfera dionisiaca): è la

rappresentazione dello stato di ebrezza con il quale i greci pensavano di mettersi in contatto con il dio. Gli antichi credevano che il sogno fosse la manifestazione del dio, c'erano santuari dove i fedeli dormivano, il sogno era la forma mediata di contatto con il dio. Il movimento è curvilineo, le braccia sono portate di lato su uno strumento musicale che serviva per aumentare lo stato di ebrezza. Le gambe si incrociano e si sovrappongono. C'è un movimento ad S. La curva del corpo è ripresa dallo strumento. C'è la conquista della tridimensionalità; lo sguardo è rivolto verso l'alto, per un contatto con il mondo divino. La capigliatura è incisa, incavata. Il chiaroscuro sottolinea la lontananza dalla sfera umana. - A Skopas dobbiamo la collaborazione del movimento Egea, dove c'è la rappresentazione delle divinità Atena ed Eracle. Colpisce la serietà e il senso di sofferenza dei partecipi di

Questa fase che sta attraversando la civiltà umana. Il volto è essenziale: quello di Atena è un volto che prova sentimenti, è una testa umanizzata, anche Eracle prova sentimenti. L'elmo di Atena e la testa di leone di Eracle. Menade-Famosa è la (partecipante ai riti dionisiaci), che danza in onore di Dioniso; il movimento è violento e gli occhi si perdono verso il cielo. Ha il torso arcuato. Questi riti avvenivano al buio nei boschi.

LA SCULTURA ELLENISTICA:

  • Timoteo, Skopas, Briasside, Leochare (Mausoleo di Alicarnasso) 350 a.C;
  • Lisippo 340-300 a.C.;
  • Silanione 335 a.C.

Mausoleo di AlicarnassoIl venne realizzato nella metà del IV sec a.C., è una struttura funeraria. I temi amazzonomachia sono: l', ma con uno stile nuovo: ci sono molte linee oblique (i greci contro le amazzoni), i panneggi accentuano il movimento portando al massimo la dinamicità, le figure sono in rilievo e sono viste in vari modi per dare la tridimensionalità.

È la rappresentazione del dinamismo. Leocare statuetta di ZeusA si deve una , nella quale c'è molta dinamicità. C'è un movimento arcuato, sinuoso. Ha una lunga barba e una folta capigliatura.

Briasside AsclepioDi è la rappresentazione del volto di (figlio di Apollo), dio della medicina e della salute (tra il V e il IV sec a.C. nasce la scuola di medicina con Ippocrate). La capigliatura è profondamente incisa, la massa dei capelli e della barba è plastica e compatta con volume. Il chiaro-scuro è l'elemento fondamentale.

Lisippo viene chiamato alla corte di Alessandro per riprodurlo in vita in molte sculture (le persone comuniEraclenon avevano il diritto di essere rappresentate in vita). La statua di è la rappresentazione del modello di eroismo che può dare luogo all'immortalità; c'è la libertà delle braccia e la testa è inclinata per dare un senso di articolazione.

Nello spazio. Qui è rappresentato Eracle in età matura (con la barba) e in età giovanile (senza barba). Alessandro divenne il nuovo modello dell'eroe.

Agias, vincitore dei giochi, scultura di Lisippo, ha l'essenzialità della testa, la capigliatura è scomposta (rappresentazione di dinamicità), ma lo sguardo è profondo, quasi sofferente. L'epoca dell'ellenismo è l'epoca della sofferenza del vivere.

Apoxymenos - L'uomo che si spalmava l'olio prima delle gare - si sta ripulendo la pelle con lo strigile (spatola che toglieva l'olio), ha le braccia portate in avanti. C'è un gioco sinuoso con un movimento aspirale. Di questa statua furono fatte molte copie, l'Apoxymenos con la foglia di fico, la quale non era prevista nell'originale e nel mondo greco, è stata messa con un intervento successivo.

Alessandro. In questo periodo si trovano molte riproduzioni di tra

ivinità. La statua è realizzata in marmo bianco e presenta un dettaglio straordinario nella scultura del volto, che esprime forza e determinazione. La posizione del corpo è dinamica, con una gamba leggermente piegata e il braccio destro sollevato, pronto a colpire. La lancia, simbolo di potenza e coraggio, è tenuta saldamente nella mano sinistra. L'opera di Lissipo è considerata una delle più importanti rappresentazioni dell'eroe con la lancia, e testimonia la maestria e la sensibilità dell'artista nell'esprimere la forza e la nobiltà del personaggio.
Dettagli
A.A. 2018-2019
39 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher QuelloCheTiServe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia greca e romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Zanovello Paola.