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Archeologia e storia dell'arte romana - la lunga storia di una committenza Pag. 1
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Mediterraneo.

→ La cultura greca è presente nelle città fin dalle sue origini e ha operato e

costantemente opera per le esigenze della sua classe dominante.

→ Sviluppo anche dell’edilizia:

Novità della Basilica 184 a. C

Primo teatro in pietra si deve a Pompeo 55 a. C

Roma conosce le sue prime terme pubbliche con Agrippa nel 25 a. C

Nel 182 a. C Tito Livio narra che Roma in quell’anno ancora alla corte macedone

veniva definita come una città ancora non resa adorna né con edifici pubblici né con

edifici privati.

Successivamente si sviluppò la basilica e Roma vede moltiplicarsi templi, basiliche e

porticus ovvero ampi spazi da passeggio e delle sontuose decorazioni statuarie frutto

dei bottini di guerra.

→ Sviluppo anche del materiale. Il marmo soprattutto, definito “alla greca” usato

per gli edifici più nobili. Uno degli esempi di questo uso si ha dopo la conquista

di Cartagine e Corinto con i templi di Giove Satore e Giunone Regina posti lungo

il lato del teatro Flaminio all’interno della porticus che prende il suo nome.

La porticus era ornata dal gruppo statuario, rapinato in Grecia raffigurante

Alessandro e i suoi compagni alla battaglia di Granico.

Gli scultori furono chiamati a Roma nel 179 a. C per confezionare le statue di

culto del tempio di Apollo.

→ Le corti ellenistiche sono corti raffinate. Il lusso invade la casa romana

per poi diventare più tardi elemento costitutivo imperiale.

La progressione del lusso è molto evidente e si bassa dall’imitazione

degli interni dei templi a quella delle mosse articolazioni delle

architetture barocche.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiarapiani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia e storia dell'arte romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof De Tommaso Giandomenico.