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L’ARTE DI NIMRUD
Abbiamo una grande vastità di decorazioni reali, tra cui vediamo i RILIEVI.
La decorazione del palazzo nord-ovest di Nimrud era varia, costituita da:
- rilievi su lastre ortostatiche (verticali) con un MESSAGGIO DI POTERE E REGALITÀ. Questo sistema
compare per la prima volta nel palazzo di Assurnasirpal II, ma ha origini siro-anatoliche, visto che in
tali zone già nel XII sec. a. C. erano usati in edifici con funzioni ufficiali di rappresentanza. In essi
tuttavia le decorazioni, scolpite a bassorilievo, erano alte un metro o meno, mentre Assurnasirpal II
rielabora gli stimoli culturali in chiave monumentale, con lastre di 2-3 m di altezza che si
appoggiano ai muri in mattoni crudi, mentre i muri siriani erano in pietra. Il materiale delle lastre è
l'ALABASTRO, un calcare tenero locale dalle cave di Mossul.
- toro androcefalo alato (LAMASSU); elemento decorativo ricorrente agli ingressi, un ibrido tra leone,
aquila, toro ed uomo (in parte simile alla sfinge egizia) che porta una tiara a corna multiple che lo
lega al mondo divino, usato per proteggere gli ingressi. Ha busto umano e braccia in genere
conserte, in alcuni casi ai fianchi o che reggono animali, ali spiegate, ed è stante: di fronte si vedono
le gambe anteriori affiancate e ferme, mentre di lato le gambe sono al passo, con un effetto
complessivo di cinque zampe. E' scolpito ad altorilievo, con testa quasi a tutto tondo.
- bassorilievi; Assurnasirpal II introduce novità nei temi illustrati, i cui eventi sono raccontati da
un'iscrizione annalistica posta, se c'è un registro unico, nella fascia mediana in sovrapposizione alle
figure: queste possono infatti occupare tutta una lastra oppure essere distinte in due registri. In
base all'iconografia i rilievi si suddividono in due gruppi: quelli MITOLOGICI e rituali ed i rilievi
NARRATIVI, in genere di spedizioni militari, comunque eventi storici contestualizzati dall'iscrizione.
I SOGGETTI MITOLOGICI comprendono a loro volta tre tipi: la purificazione dell'albero sacro (principio della
vita schematizzato) ad opera di geni quadrialati che reggono una situla (secchiello d'acqua) ed una pigna
con cui aspergono la pianta; la purificazione delle armi, con il sovrano come capo dell'esercito tra due geni
quadrialati che reggono situla e pigna; la libagione, compiuta dal sovrano tra due dignitari o cortigiani
imberbi e spesso abbinata al tipo precedente.
In un'altra fascia il sovrano è seduto in trono, a differenza degli altri personaggi in piedi, in modo da
sottolineare il piano più alto. L'albero sacro appare anche come elemento autonomo di separazione tra i
riquadri.
Un altro soggetto di tipo rituale si presenta nella processione di portatori di tributo verso il sovrano: il loro
atteggiamento standardizzato mostra i pugni al volto in segno di sottomissione.
I RILIEVI NARRATIVI riguardano scene di battaglia come esaltazione della potenza in guerra. Essi hanno
carattere storico, come indica anche l'iscrizione degli eventi accaduti, intento narrativo, con uno
svolgimento momento per momento che richiama l'altare di Nusku, e sviluppo continuo. Le battaglia, con
carri e cavalli al galoppo, hanno un ritmo incalzante e drammatico, a cui contribuisce la sorta di horror vacui
che porta a riempire quasi del tutto lo spazio figurativo.
Salmanassar III non utilizzò il rilievo per la decorazione del suo palazzo, ma la PITTURA.
- palazzo di Balawat; sono importanti le porte in bronzo di Balawat, in cui le lamine di bronzo
rinvenute rivestivano, separate ad intervalli regolari, la struttura in legno. Altri frammenti di porta
richiamano la decorazione del palazzo di nord-ovest. Le raffigurazioni sono divise in due registri da
cornici a rosette, ed un foro al centro delle rosette permetteva di fissare le lamine al legno con un
chiodo. Esse rappresentano spedizioni militari contro Media, Fenicia e Siria, e le battaglie piene di
figure ed incalzanti seguono lo stesso indirizzo dei rilievi di Assurnasirpal.
Non abbiamo altra documentazione fino a Tiglatpileser III. Questo sovrano, autore di diverse spedizioni
militari, aveva un PALAZZO AL CENTRO DELL'ACROPOLI di Nimrud che però non è stato ancora identificato. I
RILIEVI di tale palazzo furono asportati e riutilizzati dai sovrani successivi e ritrovati nel palazzo di
Salmanassar V a Nimrud: erano sempre su lastre di alabastro, ma rivelavano una nuova concezione dello
spazio nello sfondo vuoto e nel maggiore spazio tra le figure, che trasmettevano una concezione di serenità
al posto del ritmo incalzante.
- rilievo 31; mostra Tiglatpileser III su di un carro trainato da due cavalli, con RUOTE A OTTO RAGGI
che costituiscono un'INNOVAZIONE TECNICA. Un attendente tiene un parasole, simbolo di regalità
usato per la prima volta nella stele di Sargon. I profili dei cavalli sono affiancati, con quello dietro
leggermente spostato in avanti per essere visibile. L'allontanamento del punto di vista permette di
cogliere più scene, anche se la visione rimane frontale.
- campagna babilonese e l'assedio a Babilonia; dove a sinistra sta la città appena conquistata con
macchine d'assedio tutto intorno ed una palma che esce dalle mura. Al di fuori, in basso, troviamo
donne e bambini babilonesi in fuga; al di sopra ci sono tre figure, una delle quali registra il bottino
di guerra. Sulla destra vi sono sfilate di animali, e un personaggio che li sospinge verso destra. La
RAFFIGURAZIONE è NARRATIVA e l’allontanamento del punto di vista, permette di leggere con un
unico colpo d’occhio la narrazione, carattere innovativo; il tema è militare, con una narrazione
storica.
Non sono stati ritrovati altri resti di rilievi, nel palazzo, ma questo ci fornisce un’idea generale di come
potevano essere le restanti raffigurazioni.
- processioni di soldati Assiri; con statue di Marduk, identificato da una zappa in mano, che viene
deportato dopo la sconfitta di Babilonia.
- soldati Assiri; in un paesaggio deserto, con bambini e donne che piangono
- Tiglatpileser III in trono; circondato da attendenti, ed un carro in corsa con armi.
- particolare del rilievo nella diapositiva (33) mostra anche la deportazione di donne e bambini.
- altro assedio ad una città non identificata, forse Upa; macchine belliche, arieti, scale per scavalcare
le mura e nemici precipitano da esse. Lo sfondo, reso con la convenzione dell'embricatura per
rappresentare le montagne, presenta scene cruente di nemici morti impalati a terra. Si fa ricorso ad
una DIVERSA SCALA DI DIMENSIONI, con gli arcieri più grandi, sulla destra, come se vi fosse una
visione prospettica, ed anche qui abbiamo l’allontanamento del punto di vista.
- assedio di una città fenicia settentrionale, Arado; mura turrite dove sono posti i difensori. Vi sono
scene di combattimento vicino le mura, nemici uccisi, a destra ci sono soldati di grandi dimensioni,
con scudi e lancia, mentre altri soldati, anche questi più grandi dei precedenti, dovevano trovarsi
ancora più a destra, in una parte del rilievo di cui rimane poco. Si ipotizza che questo cambiamento
di dimensioni sia dovuto al bisogno di occupare tutto lo spazio, e non per una vera visione
prospettica di cui non c'era concezione; anche qui abbiamo la suddivisione in due registri, con
scritta sul mezzo.
Nella sala del trono del palazzo di Assurnasirpal, la LASTRA 23, situata nella sala del trono, mostra il sovrano
con l'albero sacro al centro ed un genio che purifica entrambi accanto. La FIGURA DEL RE È DUPLICATA ai
lati dell'albero, sovrastata da un simbolo astrale che simboleggia Shamash o Assur. Un'iscrizione attraversa
a metà altezza il rilievo, che era probabilmente caratterizzato da policromia come il resto della stanza.
C'è un intento di ASSIMILARE IL SOVRANO ALL'ALBERO SACRO.
Nei rilievi di Assurnasirpal la visione è frontale, secondo quella che viene definita "PROSPETTIVA DEL
VERME", e si poteva avere una visione completa solo spostandosi.
L’ARTE DI KHORSABAD
Il Palazzo di Sargon II a Khorsabad, presenta RILIEVI che all'ingresso raggiungono le monumentali
dimensioni di 5 m di altezza, ed una maggiore attenzione alla qualità stilistica: temi tipici già visti nel
palazzo di Assurnasirpal, a carattere cerimoniale e narrativo, ma in una RESA PIÙ MONUMENTALE con
intento AUTOCELEBRATIVO:
- colossali Lamassu; negli ingressi, alti 5,60 m.
- scene di processione; nel cortile 8, su cui si affaccia la sala del trono, troviamo scene di processione
di tributari. Gli originali di questi rilievi andarono purtroppo persi durante il viaggio verso l'Europa,
lasciando solo i disegni fatti durante gli scavi.
- lastre storico-narrative; mostrano l'assedio di una città mannea (Iran nord-occidentale): la città è
sullo sfondo, con i difensori sulle mura; verso cui sono condotte tramite piste le macchine belliche
per un assedio che appare concitato e violento. Nuovo è l’ELEMENTO PAESAGGISTICO, con la scena
contestualizzata da colline ad embricatura. Anche qui i personaggi sono in scale diverse: due arcieri,
alla sinistra della scena, si sovrappongono all’uccisione di un nemico.
- scena marittima; legata al fatto che con Sargon II il regno si espande fino a Cipro: le barche che
trasportano o trascinano sull'acqua tronchi l’albero, uno dei principali oggetti di commercio, sono
tipiche navi fenicie. Sullo sfondo troviamo una città schematizzata posta su un’isola, da identificare
con Tiro o Arado. Elementi paesaggistici contestualizzano l’ambiente marino: linee ondulate con
riccioli che simboleggiano l’incresparsi delle onde, elementi mitologici, come leoni alati, pesci,
tartarughe, ed altri elementi legati al mare. La lastra è molto grande e comprende la scena dello
scarico dei tronchi al porto.
L’ARTE DI NINIVE
Il palazzo di Sennacherib a Ninive, detto anche PALAZZO DI SUD-OVEST, presenta le tipiche caratteristiche
del RILIEVO NEOASSIRO: abolizione dei due registri che permette di occupare tutta la lastra.
- raffigurazione del paesaggio; usata in maniera AUTONOMA, non per contestualizzare la scena ma
per il gusto di farlo, tramite linee incise ad indicare monti ed alberi. Il tema è sempre quello
militare, con battaglie mostrate in varie scene ed in momenti diversi.
- rilievo; raffigura il saccheggio e l’abbandono di una città, posta su due sponde di un fiume
rappresentato con pesci. Sono usate le tecniche dell’embricatura e del fondo liscio per indicare la
sabbia. I soldati in primo piano sono più piccoli, rispetto a quelli dietro, non c'è quindi una visuale
oggettiva. Lo spazio è ricco di elementi decorativi, ed il paesaggio ha un ruolo principale.
- rilievo delle colline ribaltate; il contesto è montuoso o collinare, non reso comunque in modo
naturalistico. Il nome deriva dal fatto che le colline sono rappresentate viste dall’alto, secondo