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LA NASCITA DELLO STATO: IL PERIODO URUK (IV MILLENNIO A.C.)
Con le nuove tecnologie satellitari, si comprende che alla fine del periodo Obeid, la situazione cambia. Vi è un incremento demografico che vede una crescita, nel IV millennio a.C., di insediamenti progressivamente sempre più distribuiti in maniera gerarchica che vedono al vertice alcuni siti per i quali si suppone si tratti di città (probabilmente i gestori della cosa pubblica), in cui talvolta si superano i 100 ettari (Uruk). Questo avviene nel passaggio dal periodo Obeid al periodo Uruk. Le cause:
- Fattore economico: sicuramente le sperimentazioni agricole che sono già prodotte nel periodo di Obeid portano a un incremento della produttività dei campi (in questa fase di passaggio tra le due culture) e quindi a un incremento dell'accumulazione di beni (cereali), delle eccedenze che vengono centralizzate e ridistribuite. In questo senso quindi vi è un luogo che assume un ruolo
Fondamentale nella gestione delle risorse. Non è il singolo insediamento che gestisce l'agricoltura e le risorse ma vi è una gerarchia e quindi un luogo che assume il comando nella gestione delle risorse in quanto gestisce in maniera centrale la coltivazione con un sistema accentrato e non più collettivo. Dal centro, le risorse vengono redistribuite sotto forma di razioni. Si esce dalla dimensione famigliare per accedere a una dimensione cittadina.
Innovazioni tecniche: organizzazione migliore dei campi con l'introduzione del campo lungo. Il campo è posto in senso longitudinale quindi il canale garantisce una maggiore efficacia dell'irrigazione. Ovviamente il campo lungo ha bisogno di un'organizzazione centrale per la gestione dell'irrigazione. Adatto al campo lungo è l'aratro a trazione animale (l'animale può proseguire per svariati metri senza bisogno di farlo girare spesso) che dimostra un salto.
qualitativo in quanto lo stesso strumento viene migliorato. Aumenta la possibilità di affrontare la difficoltà nella coltivazione.
La trebbiatura a trazione animale: gli animali tirano una slitta con delle lame sotto per trebbiare.
Questo salto qualitativo viene compiuto da alcuni centri che si trasformano in vere e proprie città:
- Come istituzione sociale: le attività lavorative diventano specializzate, si crea una stratificazione socioeconomica (differenziazione dei mestieri) e si passa ad una concentrazione politica.
- Come tipo di insediamento: concentrazione spaziale: l'organizzazione del lavoro specialistico e dei servizi si concentra solo in pochi luoghi. Si crea una diversificazione tra insediamenti che è una gerarchizzazione tra una città che non produce cibo e offre tecnologia e servizi e i villaggi produttori di cibo (tre livelli).
URUK (IV MILLENNIO): sito meglio noto per questa fase. Si trova al sud, vicino all'Eufrate.
È un grande centro dove vi furono ritrovamenti sorprendenti. Va anche notato che gli scavi tedeschi (1912-13) si concentrano in quelle che sono le aree monumentali dell'insediamento e ancora oggi abbiamo pochissimi dati sulla struttura urbana. Oggi è presente un circuito murario che non era presente nel IV millennio. Le aree principali del IV millennio sono: Eanna e la zona della terrazza di Anu, entrambe aree monumentali. Una di queste si trova vicino alla ziqqurat che viene edificata nel III millennio a.C., dedicata alla divinità femminile Ishtar/Inanna (assimilata a Venere: riproduzione, sessualità), costruita dal sovrano Urnammu. È importante per stabilire la funzione degli edifici del IV. 1. EANNA: ha dato una stratigrafia di fasi distinte, alcune parti anche fino all'Obeid. Si trovano edifici di grandi dimensioni. Il momento più ricco di edificazioni è la fase centrale, la fase 4, che ha 3 sottofasi e che vedeLa sovrapposizione di momenti diversi. Il tempio del mosaico dai coni di pietra e il tempio di calcare sono più arcaici, più svincolati e non hanno edifici contemporanei intorno. Il sito è abbastanza danneggiato anche perché gli alzati venivano livellati anche in passato e ci si costruiva sopra. Questo ha fatto sì che le mura non si conservassero per lungo tempo.
EDIFICI:
TEMPIO DEL MOSAICO DI CONI DI PIETRA: attribuito al livello 6, quindi il più antico. Venne realizzata una fossa di fondazione riempita con terra pura sulla quale si distendono una serie di lastre di fondazione. Sopra si pone il bitume per proteggere la struttura dalle infiltrazioni. Le mura sono realizzate con una tecnica cementizia che unisce polvere di calcare e mattone cotto e quindi le rende molto dure. I mattoni cotti vengono posti in alcuni punti. La pianta è tripartita ad eccezione della presenza di una vasca. La decorazione delle pareti viene realizzata con
L'inserimento di tavolette forate, negli strati di intonaco tra i filari, su cui si appoggia il mosaico in coni di pietra di nature diverse e che vanno a formare una decorazione geometrica. La copertura viene evitata nella sala centrale, la quale dimostra una copertura diversa, sopraelevata, in modo da far entrare la luce. All'interno vi era una vasca a L, ricoperta di bitume. Il focolare è al centro, come sempre. L'edificio era circondato da un recinto, anch'esso decorato con mosaici. Salto di qualità nelle tecniche di costruzione.
TEMPIO DI CALCARE: Precedente alla fase 4. Chiamato in questo modo per la presenza di calcare nella fondazione degli edifici. È un edificio tripartito con decorazione esterna a nicchie e lesene. Ha uno sviluppo del lato minore: vi è una sorta di transetto. È una caratteristica che si ritrova anche negli edifici della fase 4.
EDIFICI FASE 4: troviamo tre edifici tripartiti che non sono a
sala con un focolare), ma è probabile che fosse utilizzato per scopi religiosi o cerimoniali. I mosaici che decorano gli edifici sono realizzati con coni di terracotta, alcuni dei quali sono stati tingiti con bitume. Questi edifici sembrano essere separati dal resto della società e potrebbero essere considerati edifici religiosi. L'ingresso principale ha un asse piegato che conduce a una zona dalla quale si accede tramite scale a una zona tripartita con un vano centrale, oppure a una zona di passaggio coperta da pilastri in mattoni mosaicati. Lo schema della pianta tripartita con vano centrale si ripete su tutti i lati dell'edificio. Ci sono anche vari vani minori che conducono a questa zona centrale, ma non si conosce ancora la sua funzione precisa (all'interno è presente anche una sala con un focolare). Tuttavia, è probabile che avesse una funzione sacrale.Vasca). Eanna riporta una ricchezza di edifici, con una sorta anche di "anfiteatro". Si pensa sia un luogo cerimoniale con possibile funzione religiosa.
Nella fase finale del 4 millennio (livello 3) Eanna vede un cambiamento nelle architetture: non abbiamo più la pianta tripartita ma un portale che dava accesso a una serie di vani lunghi e stretti di cui non si conosce la funzione. Danno anch'essi su cortili e questo ha fatto pensare a un palazzo (ma non si sa per certo) o edificio amministrativo. Questo si accompagna a cambiamenti nella ceramica, che indicano uno sviluppo della cultura.
Nella zona poi coperta dalla ziqqurat si trova un edificio monovano dove sono riposti una serie di oggetti delle fasi più antiche. È come se qui venisse conservata la memoria. Nella zona della ziqqurat inizia anche a svilupparsi una sorta di terrazza che poi sarà la base della ziqqurat stessa.
Ci sono anche fosse con grande presenza di cenere che ha fatto pensare
fosse di sacrifici (non è chiaro). REPERTI (dalla LEZIONE 4) Per quanto riguarda i reperti veri e propri, si verifica un problema di datazione: a causa del fenomeno di interramento e livellazione per una costruzione futura, vari oggetti venivano prelevati dai vecchi edifici e portati nei nuovi. Questo fa si che durante lo scavo non si comprenda perfettamente a che livello l'oggetto appartenga. Si tratta di oggetti in pietra (come la steatite, pietra morbida che si lavora facilmente, in Iran), di pregio.- Vaso di Warka (altro nome per Uruk): ritrovato in un vano nel complesso di Eanna fase IV, abbastanza grande, lungo calice con un piede strombato su cui poggia, in calcare. Vi sono dei fori, probabilmente gli agganci in cui venivano inseriti i chiodini per "agganciare" delle lastre di bronzo nella parte non decorata a rilievo.
Inanna in quanto a essa verrà dedicata la ziqqurat di IIImillennio. Dietro di essa troviamo altri grandi vasi come il vaso di Warka che contengono lederrate. L'idea è che viene rappresentata la conduzione centralizzata della risorsa e la restituzione del raccolto.
- La Dama di Warka: testa quasi a grandezza naturale con due tipi di rifiniture: lato anteriore e posteriore. Non è una testa a sé stante, i fori dietro indicano che probabilmente veniva agganciata a un sostegno, forse di legno (come nelle statue arcaiche del mondo greco). Ci sono dei vuoti negli occhi e nelle sopracciglia perché li venivano posti gli intarsi (occhi in conchiglia, le sopracciglia in bitume o pietre). Il volto è eseguito molto più attentamente rispetto alla capigliatura schematica. La fessura in cima indica che vi veniva posta una lamina di metallo che restituiva la capigliatura. Probabilmente rappresenta Inanna.
- Il re sacerdote: figura da cui viene
Ipotizzata la figura maschile nel vaso di Warka. Non conosciamo la sua personalità storica precisa ma lo vediamo in varie sculture, sigilli... non è un ritratto ma è un ti