ECONOMICHE, MULTICRITERIALI
hanno ad oggetto beni e servizi per i quali esiste un mercato. Le stime vengono sviluppate secondo i principi dell'estimo classico= si fanno delle stime su dei beni o su dei servizi per le quali esiste un mercato e quest'ultimo da gli elementi utili per effettuare le stime, ossia i prezzi (il prezzo è il fondamento di ogni giudizio di stima). Le stime sono condotte ripercorrendo le fasi del giudizio della stima:
- INDIVIDUAZIONE DELLO SCOPO DELLA STIMA
- INDIVIDUAZIONE DEL CRITERO DI STIMA
- RACCOLTA ED ELABORAZIONE DEI DATI TECNICI ED ECONOMICI
- SCELTA DEL PROCEDIMENTO
- STIMA DEL VALOR CAPITALE
- AGGIUNTE E DETRAZIONI DEL VALOR CAPITALE
In funzione dello scopo individuiamo il di stima, ossia il punto di vista economico dal quale guardiamo il bene così come una città può essere vista da punti diversi. Riguardano decisioni di investimento finalizzate all'allocazione di risorse FINANZIARIE ED
ECONOMICHE: pubbliche o private. Dobbiamo investire delle risorse per realizzare opere per dar luogo ad iniziative che poi saranno gestite nel tempo. Il giudizio sulla convenienza ad allocare o a non allocare in quell'iniziativa le risorse, è oggetto delle valutazioni finanziarie ed economiche. Il giudizio che si ottiene può essere duplice:
- Mi conviene/non mi conviene fare l'investimento (se ho un progetto)
- Costruisco una lista di convenienza (se ho più progetti), dunque di priorità tra i progetti. La lista prende il nome di LISTA DI PRIORITÀ.
Stiamo parlando di "giudizio di convenienza economica" perché è specificamente valido a quel progetto calato in quel territorio e realizzato da quell'imprenditore.
Vediamo le distinzioni tra valutazione finanziaria ed economica:
VALUTAZIONE FINANZIARIA
Sono sviluppate dal punto di vista dell'operatore privato. Il privato ha interesse nel conoscere solo ed esclusivamente
quelle che sono le voci di spesa che effettivamente sostiene e gli incassi che realizza in termini strettamente monetari. L'interesse del privato è rivolto a tutto ciò che accade all'interno del recinto dell'azienda, tutto il resto non è di suo interesse. L'orizzonte temporale al quale il privato estende la sua valutazione è ristretto perché ha intenzione di recuperare le risorse investite nel minor tempo possibile. In sintesi, il ristretto punto di interesse del privato riguarda sia il territorio, l'ambito al quale si rivolge, sia il tempo. VALUTAZIONE ECONOMICA Sono sviluppate dal punto di vista della collettività. L'operatore pubblico guarda gli effetti che il progetto genera sulla comunità nel suo insieme. Dunque, guarda non soltanto agli effetti strettamente monetari ma anche agli effetti di ordine SOCIALE, CULTURALE ed AMBIENTALE. L'orizzonte è steso a tutto il territorio che risente degli effetti del progetto.effetti del progetto. L'arco di tempo è decisamente più lungo, nel caso delle valutazioni ambientali possiamo addirittura parlare di 200-300 anni. Si dice che molti progetti vengono valutate a scala intergenerazionale cioè rispetto alle ricadute che il progetto determina non solo per le generazioni attuali ma anche per quelle future. Attenzione! Noi non stiamo dicendo che l'operatore privato fa la valutazione finanziaria ma che questa è fatta dal punto di vista dell'operatore privato perché spesso quest'ultimo è chiamato a fare la valutazione economica. In quali casi? Nel caso in cui il progetto verrà finanziato. Alcuni progetti vengono finanziati sulla base del risultato della valutazione economica e in quel caso l'operatore privato è chiamato a fare anche la valutazione economica ai fini di ottenere il finanziamento. La valutazione finanziaria viene fatta, molto spesso, anche dal pubblico perché haun budget limitato. Esempio: si fa l'investimento su nuove opere universitarie perché essa genera effetti di opera culturale. Le rette che pagano gli studenti coprono soltanto una parte dei costi che lo Stato sostiene per far funzionare il campus. Gli effetti si esprimono in termini di numero di laureati. Ciascun giovane che si laurea costituisce un costo per l'università proprio perché non è lo studente che si paga tutti gli studi ma soltanto una parte. In amministrazione ci sono gli uffici che raccolgono gli incassi sia in termini di rette pagate dagli studenti sia in termini di contributi a pareggio di bilancio, cioè quando lo Stato versa nell'università per garantire il pareggio. Dunque anche l'ente pubblico si fa la sua valutazione finanziaria che serve per capire qual è il bilancio in termini strettamente monetari. La principale caratteristica di queste valutazioni è quella di tradurre i risultati sempre
In termini quantitativi. Questo è possibile se gli effetti extra-finanziari sono contenuti rispetto al totale degli effetti, se ciò non accade allora queste tecniche di valutazione vanno sostituite con delle valutazioni multi-criteriali. Nelle valutazioni finanziarie ed economiche rientra la tecnica delle analisi costi-benefici.
ANALISI COSTI-BENEFICI
Si può applicare se gli effetti finanziari sono prevalenti su quelle extra finanziari, viceversa questa tecnica per sua natura va in difficoltà. L'analisi costi-benefici è una tecnica tridimensionale che fa parte delle valutazioni economiche. Le tre dimensioni sono: i costi, i benefici e il tempo.
Questa analisi si sostanzia nella stima dei costi che il progetto determina, dei benefici che il progetto genera e dell'istante temporale dove ciascuna forma di costo si sostiene e ciascuna voce di beneficio si realizza. Inizialmente questa valutazione veniva utilizzata per opere civili nel settore idraulico.
L’analisi nasce negli anni ’30 del secolo scorso negli Stati Uniti per esprimere un giudizio di convenienza economica per la realizzazione di opere in campo idraulico. Nel 1950 si redige il Green Book che sostanzia i risultati degli ultimi 20 anni dell’analisi costi-benefici. Abbiamo poi un documento tecnico del governo statunitense nel 1952. In Italia l’esperienza dell’analisi costi-benefici risale al 1950. Con il sesto governo De Gasperi viene istituita la cassa del mezzogiorno per promuovere progetti nel Sud-Italia. Per il decennio 1950-1960 la cassa stanzia 100 miliardi di lire, poi però le funzioni della cassa verranno prorogate di anni ed anni finché la cassa non verrà chiusa nel 1984. La cassa obbligava a fare la valutazione economica. Nel 1982 abbiamo la nascita del FIO, uno strumento che aveva la funzione di favorire gli investimenti per l’occupazione. Anche il FIO, come la cassa, obbligava ad implementare l’analisi.mediante una scala qualitativa. Le valutazioni multicriteriali consentono di confrontare e valutare progetti in base a diversi criteri, tenendo conto delle diverse priorità e pesi assegnati a ciascun criterio. In questo modo, è possibile prendere decisioni più informate e razionali, considerando non solo gli aspetti finanziari, ma anche quelli ambientali, sociali e di sostenibilità. Le valutazioni multicriteriali sono uno strumento importante per garantire una valutazione completa e equilibrata dei progetti, consentendo di valutare i costi e i benefici in modo più accurato e affidabile.qualitativa.Domanda d'esame: Quali sono gli obiettivi conflittuali? Quelli sociali, finanziari, culturali ed ambientali.Ammettiamo di avere un progetto P1 e di voler leggere la capacità del progetto rispetto agli obiettivi 1, 2 edn, ciascuno letto secondo il criterio X , X , X (x piccolo)1 2 nQual è il risultato dell'analisi multi criteriale? È il profilo che esprime la capacità di un progetto di perseguire gli obiettivi 1 2 n. se rispetto a questi criteri noi andassimo a scrivere la matrice multi criteriale del progettoP2 avremmo che X X X esprimono rispettivamente la capacità del progetto di perseguire l'obiettivo 1, 221 22 2nn. X X X1 2 nP X X X1 11 12 1nP X X X2 21 22 2nP X X Xm m1 m2 mnCiascuna riga esprime il profilo quali-quantitativo del progetto. Si dice quali-quantitativo perché ciascun indice di misura viene espresso nella scala di misura più appropriata che può essere qualitativa o quantitativa. LeValutazioni multi criteriali vengono anche dette oMULTIOBIETTIVO MULTIDIMENSIONALI. - Lezione del 07/05 Prof. Nesticò
SCALE DI VALUTAZIONE
Le scale di valutazione possono essere qualitative e quantitative.
- Qualitative:
- Nominale
- Ordinale
- Quantitative:
- Ad intervalli
- Cardinale
Iniziamo dalla scala che ci dà il minor numero di informazioni possibili: scala qualitativa nominale. Scala dicotomica: Sì/No; 0/1; Esiste/Non esiste. Il giudizio può essere espresso nei termini di esistenza o non esistenza di quel fattore, in termini di raggiungimento o non raggiungimento dell'obiettivo. Il valutatore non ha elementi per dare maggior livello di dettaglio rispetto a quella valutazione.
Scala ancora qualitativa che dà un maggior numero di informazioni è la scala ordinale. Scala che permette di mettere in ordine gli elementi di un insieme secondo la sequenza 1,2,3,4,5 oppure A, B, C, D, E. Se abbiamo 10 progetti, noi possiamo costruire
gli altri in modo preciso.l’aScarica il documento per vederlo tutto.
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Valutazione economica dei progetti e decisioni di investimento