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SVILUPPO SOSTENIBILE
"Lo sviluppo è sostenibile se soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere le possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri bisogni" (Rapporto Brundtland 1987)
- Anni '60 - nasce il concetto di sostenibilità, insieme ai primi gruppi ambientalisti (Club di Roma)
- Anni '80 - definizione di sviluppo sostenibile, consapevolezza che uno sviluppo orientato all'efficienza economica potrebbe avere conseguenze negative sull'ambiente negli anni successivi. Sedi di discussione su sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici.
- Conferenza di Rio de Janeiro (1992) - si parla per la prima volta dei temi dello sviluppo sostenibile con il mondo politico
- Rapporto Brundtland "Our Common Future" (1987) - definizione di sviluppo sostenibile, vengono delineati i principi etici alla base dello sviluppo sostenibile:
- equità intragenerazionale (i bisogni del presente devono essere soddisfatti applicando gli strumenti della crescita economica e della partecipazione allo sviluppo)
- equità intergenerazionale (innovazione portata dal rapporto, un utilizzo improprio delle risorse attuali minerebbe le possibilità di sviluppo delle prossime generazioni)
a rischio la sopravvivenza dell'umanità.
- Protocollo di Kyoto (1997) → conferenza sui cambiamenti climatici. Obiettivo: risolvere il problema delle emissioni di CO2 in atmosfera, responsabili dell'effetto serra. Fallimento del protocollo: fu difficile trovare un accordo per gli alti costi che sarebbero ricaduti sull'industria automobilistica, non fu previsto alcun obbligo per i paesi in via di sviluppo, i più inquinanti a livello globale.
Principi guida per la realizzazione della sostenibilità
- rendimento sostenibile (la velocità del prelievo deve essere pari alle capacità di* rigenerazione)
- capacità di assorbimento (la capacità degli ecosistemi di assorbire rifiuti deve essere uguale alle velocità con cui vengono prodotti e immessi negli ecosistemi)
Secondo Herman Daly: * + ② = capitale ambientale. Se il capitale ambientale non viene rigenerato si giungerà ad uno "stato stazionario di mera sussistenza" (definito dagli economisti classici Smith, Ricardo, Maltus, Mill, Marx) in cui la scarsità delle risorse pone un primo potenziale limite allo sviluppo dell'attività economica (in realtà
RSA (Rapporto sullo Stato dell'Ambiente)
Strumento di conoscenza e comunicazione dell'informazione ambientale a livello territoriale, previsto dalla normativa nazionale e comunitaria. In Italia viene redatto ogni 4 anni (l'ultimo è del 2005).
L'RSA deve rispondere a precise domande:
- Cosa sta accadendo? (esame dei trend delle condizioni ambientali)
- Perché sta accadendo? (ricerca delle cause, indotte dalle attività umane o da eventi naturali)
- Stiamo osservando cambiamenti? (Valutazione delle previsioni attuali e future)
- Quale risposta possiamo dare e quanto è efficace?
Caratteristiche dell'RSA (è uno strumento di):
- Conoscenza e analisi (traccia un quadro dello stato del territorio)
- Monitoraggio dell'efficacia delle politiche ambientali adottate
- Indirizzo politico (evidenzia e motiva le priorità di intervento)
- Informazione e comunicazione (tramite RSA le Amministrazioni locali informano i soggetti interessati sulla qualità dell'ambiente)
Fasi del SGA:
- Politica ambientale
- Pianificazione — l’organizzazione deve stabilire procedure che:
- consentano di individuare gli aspetti ambientali delle proprie attività, al fine di determinare gli impatti significativi sull’ambiente
- consentano di identificare le prescrizioni legali connesse agli aspetti ambientali delle attività da essa svolte
- Attuazione e funzionamento — devono essere definiti: i ruoli, informati tutti i dipendenti, organizzati corsi di formazione, attivate procedure, per:
- assicurare le comunicazioni interne tra i differenti livelli
- comunicare con le parti interessate esterne
- Controlli e azioni correttive — l’organizzazione deve stabilire e mantenere attive procedure per:
- individuare e rispondere a incidenti e situazioni di emergenza e prevenire/attenuare l’impatto ambientale
- sorvegliare e misurare le attività che possono avere un impatto significativo sull’ambiente
- svolgere periodicamente AUDIT (valutazione periodica e sistematica delle prestazioni dell’organizzazione) del SGA