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La Resistenza in Europa e in Italia
In Europa si manifestavano diverse forme di collaborazionismo con l'occupante
tra cui: collaborazionismo di stato (es. Vichy) o collaborazionismo politico-
ideologico. Si ebbero però anche movimenti di resistenza spesso molto diversi
tra loro. Ciò che li accomunava era la scelta di combattere in nome della libertà
e il progetto di una trasformazione politica della società. La resistenza europea
venne combattuta con le armi della propaganda, il sabotaggio, il sostegno degli
alleati e delle loro operazioni militari. Si vennero così a costituire degli eserciti
di liberazione.
In Iugoslavia di verificarono dei conflitti tra i partigiani a favore del re e i
nazionalisti serbi contro i partigiani comunisti guidati da Tito. Il suo esercito
combatté contro i tedeschi una lotta violenta che si concluse con la liberazione
del paese (unico caso in Europa). In Grecia cominciò una lotta di liberazione nel
1940 durante la quale si verificò un conflitto tra partigiani comunisti e
anticomunisti. La situazione sfociò in una guerra civile e in una occupazione da
parte degli inglesi che appoggiarono gli anticomunisti.
Dal 25 luglio '43 Mussolini era stato destituito. Il governo venne affidato a
Badoglio per mantenere l'ordine pubblico e per uscire dalla guerra. Egli inizierà
a trattare segretamente l'armistizio con gli alleati mentre le divisioni tedesche
entravano nel paese. Ma l'8 settembre '43 venne annunciato l'armistizio. Gli
alleati sbarcarono a Salerno e Vittorio Emanuele III e Badoglio fuggirono a
Brindisi. Il nord del paese rimaneva nelle mani dei tedeschi e nessun ordine
venne dato per difendere Roma.
Il 9 settembre i cittadini si trovarono senza stato con il territorio occupato dai
tedeschi e dagli anglo-americani. I soldati italiani non ricevettero alcun ordine
su come comportarsi con i tedeschi, molti soldati gettarono le armi e cercarono
di tornare a casa. I soldati italiani che rifiutarono di arrendersi ai tedeschi
furono uccisi in battaglia e molti furono fucilati nell'episodio del massacro di
Cefalonia (p.279).
Si scelse di agire per un ideale di riscatto personale e collettivo da cui nacque
la Resistenza italiana. Le prime bande partigiane erano composte da militari
antifascisti, altri volevano lottare in nome del Re in un deciso rifiuto del
fascismo.
Si veniva delineando la dimensione politica della resistenza fondata sui partiti
antifascisti (Partito Liberale, Psi, Dc, Partito d'Azione, Pc). Questi partiti diedero
vita al comitato di liberazione nazionale (Cln) presieduto da Bonomi con il
compito di organizzare la resistenza e assumere la guida politica del paese.
La resistenza fu caratterizzata da 3 diversi tipi di conflitto:
guerra patriottica liberazione del paese dall'occupazione tedesca;
– →
guerra civile oppose partigiani e fascisti;
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guerra di classe voleva la rivoluzione sociale.
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Nell'insieme la resistenza riuscì a conservare un carattere unitario dato
dall'ideale comune di libertà.