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Appunti sulla ricostruzione postbellica (Seconda guerra mondiale) Pag. 1
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Estratto del documento

Parri. Il partito era indebolito dal contrasto tra la componente più

radicale e quella moderata che portarono presto alla sua crisi. Il

Partito Liberale raccolse il consenso dei gruppi dirigenti

dell'economia ed ebbe tra i massimi esponenti Croce, presidente del

partito, e Einaudi.

Il primo governo dell'Italia liberata fu presieduto da Parri (giugno-

novembre '45, partito d'azione) che rappresentava un punto di

equilibrio fra i partiti di sinistra da un lato e la Dc e partito liberale

dall'altro (dx). Il governo però ebbe breve durata e Parri fu costretto

a dimettersi a causa del problema dell'epurazione che vedeva

l'allontanamento da cariche istituzionali ed economiche a coloro che

si erano compromessi con il fascismo. Il successivo governo fu

presieduto da De Gasperi (Dc, novembre '45-luglio '46) che

dimostrò un'impostazione politica più moderata e affrontò il

problema dell'epurazione concedendo amnistia per favorire la

riconciliazione nazionale, essa comprendeva sia i reati commessi

dai fascisti, sia gli atti violenti degli antifascisti.

L'alleanza delle forse antifasciste era indispensabile per affrontare

la questione istituzionale e per varare una nuova carta

costituzionale. Nel maggio del '44 Vittorio Emanuele III aveva

trasferito i poteri al figlio Umberto II e la scelta della forma

istituzionale era stata decisa tramite un referendum istituzionale

per la decisione tra repubblica e monarchia il 2 giugno del '46. Esso

avvenne a suffragio universale, donne comprese e la repubblica

vinse. Si votò anche per eleggere l'assemblea costituente che

aveva il compito di redigere la costituzione che doveva sostituire lo

Statuto Albertino. Prevalgono Dc, Psi e Pc mentre ebbero

percentuali inferiori i liberali e repubblicani. Ottenne un certo peso il

movimento qualunquista guidato da Giannini che aveva ottenuto

l'appoggio dagli ambienti cattolici contro l'alleanza della Dc con la

sinistra. Al nord si era votato prevalentemente a favore della

repubblica poiché queste zone avevano conosciuto l'esperienza

della resistenza, al sud invece la monarchia venne preferita. La Dc

si affermava come il partito il partito più forte, nonostante l'unione

delle sinistre ottenne percentuali maggiori. Dopo le elezioni iniziò il

secondo governo De Gasperi (luglio '46 – febbraio '47) seguito dal

terzo (febbraio-maggio '47) che si basava sull'alleanza tra Dc, Psi e

Pc. Il 10 febbraio '47 l'Italia dovette accettare un trattato di pace

che le imponeva:

cessioni territoriali alla Iugoslavia, alla Francia e alla Grecia;

– rinuncia di colonie;

– pesanti riparazioni economiche;

– ridimensionamento dell'esercito.

La coalizione dei partiti antifascisti volgeva al termine a causa:

divergenze riguardanti la ricostruzione economica. 2 posizioni:

– liberista degli imprenditori e degli economisti come Einaudi

che volevano una ripresa economica che desse campo libero

all'iniziativa privata; linea della programmazione economica

che voleva lo stato indirizzasse l'economia, sostenuta da

economisti di sinistra cattolici;

presenza delle gerarchie ecclesiastiche contrarie alla

– collaborazione Dc e sinistre atee;

contrapposizione ideologica tra Dc e Psi e Pc come effetto delle

– tensioni internazionali Est-Ovest della guerra fredda.

La fine della politica di unità nazionale iniziò nel '47 dopo il viaggio

negli Usa di De Gasperi, il quale ottenne da parte della Casa Bianca

l'investitura di leader anticomunista e filo-occidentale. L'Italia

ottenne un prestito di 100 milione di dollari e della promessa di

ulteriori aiuti economici che affluiranno nel piano Marshall. Il 31

maggio '47 in un clima di notevole tensione l'Assemblea costituente

votò a favore del quarto governo De Gasperi dal quale erano state

escluse le sinistre. Accanto alla Dc c'erano i liberali, i repubblicani e

il Partito Socialista dei lavoratori italiani (Psdi) o partito social-

democratico nato dalla scissione del partito socialista e guidato da

Saragat, il quale non condivideva l'alleanza con i comunisti.

De Gasperi fece una netta scelta in senso liberista, affidando la

politica economica e Einaudi, risultò sconfitta ogni forma di

programmazione dell'economia e il risanamento fu affidato a una

politica deflazionistica (si cerca di ridurre l'inflazione con la

diminuzione della moneta circolante). Gli obiettivi ottenuti furono la

diminuzione dell'inflazione, la stabilizzazione della moneta ma il

prezzo da pagare fu un rallentamento produttivo e un aumento

della disoccupazione. L'Italia però evitò la recessione grazie al piano

Marshall. Il problema dell'ordine pubblico fu affrontato dal ministro

degli interni Scelba, che espulse dalla polizia gli ex partigiani e

sostituì i prefetti nominati dal Cln con funzionari anticomunisti.

Ai lavori della costituente parteciparono i dirigenti dei partiti

antifascisti tra cui Togliatti, Nenni, Dossetti e De Gasperi per

sottolineare la continuità tra l'esperienza unitaria della Resistenza e

l'impegno di fondare un nuovo stato. Vi furono momenti di duro

confronto e sconto ma prevalse l convinzione che la costituzione

dovesse nascere dal contributo di tutti. Essa è il risultato tra 3

grandi orientamenti di idee: quello liberal-democratico, quello

cattolico e quello socialista e comunista. Il testo della nuova

costituzione venne approvato dall'assemblea costituente il 22

dicembre '47 ed entrò in vigore il 1 gennaio '48.

L'unità antifascista si rompe e nell'aprile '48 ci fu l'esclusione delle

sinistre dal governo. Nella campagna elettorale la Dc si presentò

come partito dell'ordine (garante della libertà, del cattolicesimo,

interessi occidentali, difesa della proprietà privata). La Dc aveva

potenti alleati tra cui anche il governo statunitense.

Il programma del fronte democratico popolare con cui si erano

coalizzati i partiti di sinistra proponeva: nazionalizzazione dei

monopoli, programmazione economica e una riforma agraria. Il

partito popolare proponeva anche una politica estera di neutralità

(Italia non doveva allearsi ne con Usa ne con Urss). Questo

programma non riuscì perché la componente di sinistra del Pc

aveva un forte legame con Mosca in seguito alla Cominform. Alle

urne la Dc ebbe un grande successo ottenendo la maggioranza

assoluta.

Tra il '48 e il '53 il governo era nelle mani di De Gasperi. In politica

estera egli aderisce alla Nato nel '49, in politica interna De Gasperi

ottenne l'alleanza con i partiti del centro da cui il termine

“centrismo”. De Gasperi rappresentò una mediazione tra le diverse

correnti della Dc. In particolare Dossetti (corrente cattolica-sociale)

riteneva che il governo De Gasperi non dovesse eliminare

l'ispirazione sociale del cattolicesimo italiano.

Nel '48 ci fu una scissione all'interno del sindacato italiano ed era

nata una corrente democristiana chiamata poi Cisl (confederazione

italiana sindacati dei lavoratori). Successivamente i repubblicani, i

socialdemocratici e alcuni socialisti fondarono la Uil (unione italiana

del lavoro). Nel '49 venne varato il “piano casa” (legge Fanfani,

nascita di casi popolari con affitto basso), venne fondata la cassa

per il mezzogiorno (un fondo per il territorio meridionale che non

andò a buon fine) e una riforma agraria che portò all'esproprio di

latifondi a vantaggio delle famiglie contadine.

Dettagli
A.A. 2017-2018
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valentinaorbacchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'Europa contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Albarani Giuliano.