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Estratto del documento

Dopo l’arrivo del Commodoro Perry (1853) molti Intellettuali Giapponesi andarono a studiare in

tutto l’occidente con il benestare e l’aiuto del governo, che finanziò le spese di trasporto e gli studi

in occidente, il primo campo di interesse fu l’insieme delle arti militari, sia di terra che di mare con

un sostanziale interessamento verso l’artiglieria di terra e navale, ma successivamente l’interesse

si espanse per tutte le arti e le scienze (medicina; chimica; anatomia; etc.). Mentre altri

Intellettuali rimasti in Giappone condussero la vita di imprenditori e gestori della fabbriche

Giapponesi di tipo occidentale. Loro sono, ora, la nuova classe dirigente economica, fondamentali

per i piani dell’Imperatore e di tutto il Nuovo Governo.

Il governo Meiji, composto in maggioranza da militari, era spinto ad accelerale il progresso militare,

per il timore di un’aggressione occidentale di stampo Inglese, Americano o Olandese. Gli oligarchi

riuscirono ad essere patrioti ma, al tempo stesso magnifici politici, questo grazie allo straordinario

distacco emotivo tipico del popolo Nipponico (Giapponese). Inoltre vollero esercitare un restrittivo

controllo dell’economia, così da indirizzarla su quegli aspetti e su quei settori più necessari

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all’amministrazione di un conflitto o per le industrie militari e civili che sarebbero servite al

governo in ogni evenienza (politica; economica; civile; militare).

Secondo il governo il primo settore da rivoluzionare era quello dell’amministrazione, infatti le

prime riforme riguardarono l’abolizione del feudalesimo; la riforma finanziaria, il governo voleva

incentrare la pressione fiscale su contadini e pescatori; e il miglioramento delle comunicazioni con

l’acquisizione del telegrafo, ampliando il sistema ferroviario e migliorando le strade rendendole

moderne (tutte le strade erano del periodo feudale o precedente). Inoltre quello fu un periodo di

grandi sommosse contadine, tutte represse da un esercito di coscritti (contadini o comunque

popolani addestrati) fedele all’imperatore.

L’abilità del nuovo esercito era la più sostanziale eredità del bakufu, dittatore militare che aveva il

titolo di Shogun, che riorganizzò l’esercito su base francese, mentre la marina era stata creata con

l’aiuto dell’Olanda. Quindi ora l’Imperatore aveva intenzione di strutturare un esercito forse su

base tedesca, infatti vi fu la creazione dello Stato Maggiore prima assente e presente solo

nell’Impero Germanico. Il servizio militare durava 12 anni e il contingente di 73 mila uomini fu

armato con un equipaggio moderno ed esclusivamente Giapponese. Mentre si aumentò la

consistenza del Ministero della Marina, che era in grado di costruire nuove navi moderne.

Numerose furono le riforme di carattere giuridico, promosse in maggioranza con l’aiuto di

stranieri e del loro governo, tra cui troviamo numerosi Americani , vi furono incroci tra i sistemi

occidentali e il sistema feudale giapponese, un esempio è il codice penale per metà giapponese e

per metà napoleonico (il sistema napoleonico viene usato ancora oggi Nella Repubblica Francese

sia in Francia che nelle province e regioni oltre mare). Mentre il codice civile e il nuovo codice

commerciale furono accettati solo molto dopo in seguito a numerose modifiche. Nel nuovo

sistema giuridico fu abolita la tortura, vi fu la creazione della magistratura e di nuove norme sulla

testimonianza, questo facilitò di molto la vita giuridica del paese, inoltre vi fu una crescita

esponenziale nel numero di avvocati e giudici, questo grazie anche alla crescite delle città

principali. 3

Da parte dei Tradizionalisti, dai conservatori o dagli intellettuali dell’“Ancient régime” Giapponese

il governo venne giudicato male per la sua estrema sensibilità sulla opinione degli stranieri, come

ad esempio

l’eliminazione dei

tradizionali bagni in

comune, o la

creazione di organi

dedicati alla

censura delle opere

teatrali o delle

stampe

pornografiche

tradizionali

giapponesi. Questi

tradizionalisti erano

formati in maggior

numero da ex samurai che, per scelta o per convenienza, non vennero messi nel nuovo sistema

politico-amministrativo, da intellettuali o da artici, uno dei più importati membri di questo gruppo

di oppositori politici troviamo Okakura Kakuzō chiamato anche Okakura Tenshin intellettuale e

samurai scrittore anche del libro “The Book of tea” (Il libro del tè) dove si racconta la storia e la

tradizione, anche cerimoniale, de tè in Giappone.

In Giappone la dottrina confuciana influenzò la

fondazione e la gestione del sistema scolastico e della

cultura che veniva rispettata, assimilata e usata. In

Giappone vennero prima a insegnare docenti Europei e

Statunitensi. L’Impero fu diviso in 8 distretti scolastici,

secondo i piani governativi del 1872, ed in ognuna vi

sarebbe stata un’università e 32 scuole secondarie,

l’istruzione obbligatoria venne pian piano aumentata e,

nel 1906, il 95% della popolazione in età scolastica era

completamente alfabetizzato. Lo scopo dell’Imperatore

e dei suoi collaboratori era quello di creare una società

fedele al Governo militare e all’Imperatore, ma

soprattutto alle loro cause. Il miglior metodo, a modo

loro, era quello di diffondere la giustezza delle idee in

modo demagogico in tutti gli strati della società, gli

studenti erano una massa di popolazione con mente

vuota pronta ad essere “convertita” alle loro iniziative

patriottiche. Questo metodo di diffusione idee del 4

Governo di tipo politico, amministrativo, economico, militare e sociale influenzò molto le masse, e

questo diede un notevole vantaggio al processo di occidentalizzazione sia economico-culturale che

sociale.

Mori Arinori, ministro dell’istruzione nel 1886, aveva strutturato il modello settimanale dei vari

ordini scolastici, inoltre creò una norma che rese obbligatori 4 degli 8 anni di scuola primaria e

fece in modo che tutte le strutture scolastiche, private e pubbliche, avessero un forte controllo

governativo così da creare una fascia di

popolazione istruita con programmi

occidentali e fedele all’Imperatore con

una morale confuciana-shintoista, inoltre

in questo periodo si coniò lo slogan

“fukoku-kyohei” che significa “paese ricco,

esercito forte” questo anche per istruire

le folle ed abituarle all’enorme sforzo

bellico che il Giappone stava subendo in

questo particolare periodo storico.

Dal punto di vista economico il governo

scelse di esercitare un miglioramento

sulla campagna e non sull’industria,

questo perché il paese era

tradizionalmente agricolo a causa del

lungo periodo feudale. Chiamò esperti

stranieri e mandò all’estero studenti

giapponesi per studiare le realtà agrarie e

le scienze collegate ad esse, in seguito

costruì e fondò scuole e stazioni

sperimentali, questo assieme alla messa

in coltura di Hokkaido e alle innovazioni

come concimi e nuovi sistemi irrigui,

tutto questo migliorò la produttività e quindi il reddito dei terreni. Successivamente il governo

creò un nuovo sistema fiscale che gravava più su contadini che su industriali o mercanti, questo

per favorire la creazione di una nuova classe borghese prima quasi inesistente. Anche perché lo

sviluppo agricolo era limitato, mentre non si era sviluppato il sistema di trasporto e comunicazioni,

soprattutto il governo ebbè la forte intenzione, forse influenzata dalle nazioni straniere, a

migliorare i porti e il sistema di comunicazioni navali quasi inesistenti nel periodo dello Shogunato.

Grazie alla soppressione del feudalesimo per opera del Governo Meiji milioni di famiglie di

contadini occuparono le terre, e l’eliminazione del separatismo locale fondò le basi per la

creazione di un mercato unico nazionale, inoltre creò anche delle fiere commerciali e mandò

tecnici in tutta Europa per educarli alla gestione di aziende che a breve sarebbero stati ingaggiati al

posto degli stranieri, infatti vi è la considerazione di J.R. Black che disse che i Giapponesi

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consideravano gli stranieri solo come degli insegnanti momentanei e che presto sarebbero stati

cacciati.

Nel periodo del bafuku il trasporto costiero fu

quello più usato e dove vi furono più

investimenti a livello di politiche che a livello

economico. inoltre vi erano anche due porti

Olandesi, uno di questo di trovava a Dejima che

apparteneva alla Compagnia delle Indie Orientali,

sull’isola artificiale vi era un porto che ospitava le

navi e gli uffici, con alloggi, di coloro che lavoro

per la Compagnia, tra qui i vari Governatori locali.

Ora l’Imperatore aveva intenzione di migliorare il

reparto navale nazionale, acquisì nuove

tecnologie dall’occidente tramite gli studiosi

stranieri in Giappone e gli studiosi giapponesi in

America, Olanda e Italia, mentre modernizzò i

porti e le industrie metallurgiche del settore

navale. Vi è la interessante storia dell’ex Samurai

Iwasaki Yataro che iniziò con poche navi del suo

ex dominio, quindi anche se navi in metallo erano ormai obsolete, per poi espandersi sia

geograficamente, infatti partì solamente da

trasporti di beni artigianali nei porti vicini, per poi

spostare beni più importanti in tutto il Giappone e

infine trasportando militari e mezzi appartenenti al

Ministero della Difesa, in questo modo, arricchito e

avendo espanso la sua attività fondò la Nippon

Yusen Kaisha, ma la sua storia non è l’unica, vi

furono molti ex governatori ed ex samurai, (che

aiutarono la famiglia Imperiale a riprendere il

potere e successivamente sostennero

l’occidentalizzazione), che divennero industriali,

imprenditori o semplicemente capitalisti che

arricchirono loro stessi, il paese e il governo.

Dopo la Rivolta di Satsuma, guidata da Saigo

Takamori, eliminato otto mesi dopo a Saigo da cui

prende ispirazione il film “The last Samurai”, i

lavori per la costruzione e l’ampliamento delle

Ferrovie procedettero rapidamente, anche grazie

all’aiuto di società private formate in grande

maggioranza da ex samurai ed ex feudatari. Il

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sistema ferroviario era prima assente nel sistema dei trasporti giapponese, ma molti capitali

giapponesi credettero che

questo miglioramento

doveva essere fatto, i

capitalisti e il governo ora

aveva bisogno di trasporti

rapidi e efficienti che

raggiungessero

dall’Hokkaido fino alla

parte più sud del

Giappone, inoltre gli

industriali avevano

bisogno di tra

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Publisher
A.A. 2016-2017
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Domenicogs di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Granozzi Luciano.