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GLI ARTICOLI DI LARRA
All'interno dei suoi articoli Larra riesce a favorire l'osservazione distaccata (illuminista) nonostante il ricorrere ad
elementi autobiografici. Uno degli elementi innovatori dei suoi articoli è l'unione della confessione
personaletrattata in modo umoristico.
I) ’Vuelva usted mañana' fotografa la nullafacenza e la lentezza amministrativa dell'epoca.
II) 'El castellano viejo' critica un impiegato di tale amministrazione.
Il dialogo qui prevede che non ci sia un narratore onnisciente, al di sopra delle parti, poichè il punto di vista (pov)
non deve essere di colui che scrive come autore ma quello del personaggio (la stessa tecnica usata nel Lazarillo de
Tormes).
Il Larra personaggio è l'effettivo narratore: l’io narratore diventa personaggio e l'altro personaggio con cui
dialoga però deve avere lo stesso spazio di punto di vista, ci deve essere un equilibro tra le due visioni e l'ironia
deve enfatizzare il tutto.
Il personaggio/narratore è Figaro (Larra). Egli passeggia per le strade di Madrid ed è anche lui un giornalista. Si
imbatte nel Castellano Viejo (spagnolo rozzo e di vecchio stampo), Braullio, che lo invita a casa sua senza dare a
Figaro la possibilità di parlare, rifiutarsi o accettare. Alla fine Figaro lo segue.
I due personaggi si comportano in modo diversissimo. Nel dialogo Figaro è raffinato ed educato. Braullio è
volgare e rude. Figaro si mette a tavola con la giacca, Braullio gli dice di togliersela. In modo sarcastico, Larra fa
capire che la Spagna dell'epoca è come Braullio.
La critica che viene rivolta alla società ha delle ripercussioni su Larra: la situazione spagnola stessa è ciò che lo
porta al suicidio. E’, diversamente da Cadalso, compromesso. Cadalso era semplice reporter.
Gli articoli diventano sempre più amari, espressione della sua malinconia, della frustrazione del
democratico che mai riuscirà ad affermarsi in Spagna.
III) ’Mania de Citas y Epigrafes’ critica letteraria; si critica l'uso eccessivo di citazioni e i vari stili dell'epoca
(latinismi, francesismi…) che rendevano le opere troppo prolisse. Critica però anche se stesso perchè egli usa
citazioni latine, italiane e francesi anche se con ironia e anche il suo stile è ampolloso.
Tenterà poi di utilizzare il linguaggio del giornalismo, semplice, diretto e colloquiale. Quindi c'è
una poliedricità negli articoli di questo autore per cui il romanticismo è modalità vitale ma è un personaggio
combattuto e contraddittorio, nel senso che si contraddice anche per i modelli letterari che usa.
La sua caratteristica più importante è ’La tecnica del doppio’ dell'insegnamento di Cadalso: la possibilità di dare
un doppio punto di vista; una duplice visione di oggettivo e soggettivo e una prospettiva collettiva e individuale.
Larra sdoppia, cioè, il proprio io e introduce personaggi che danno un secondo punto di vista, di nuova
generazione nell'esempio del nipote che troviamo in ’Empeños y desempeños’.
IV) Empeños y desempeños rappresenta la generazione incosciente, nuova, pazza che segue solo la moda e si
disinteressa della società e ne è simbolo la figura del 'nipote’. Si contrappone alla generazione di Larra che è
compromessa, che si interessa ai problemi della società.
Il nipote favorisce lo sdoppiamento e l'insegnamento al contrario, tipico del Siglo de Oro, può essere infatti
considerato l'antagonista, elemento caricaturale delle correnti dell'epoca.
Oltre al nipote, personaggi di sdoppiamento ricorrenti sono lo straniero (prospettiva distaccata della Spagna, per
esempio in 'La fonda nueva’); l'apprendista scrittore (un giovane comico petulante, una critica a chi vuol essere
scrittore senza l'abilità); il cugino (che dopo aver vissuto a Madrid si rende conto di ciò che non funziona e diventa
uno scettico).
Quindi c'è antagonismo ma c'è anche un uso dell' alter-ego nel ricorrere a questi personaggi. Le varie prospettive
rappresentano la lotta interiore di Larra, evidenziando le cose buone e cattive della realtà.
V) 'El Casarse Pronto y Mal' tratta in modo distaccato il tema autobiografico, eliminando il carattere tragico e
sottolineando solo il fallimento del matrimonio. Si sofferma sui problemi (eccessiva gelosia di lei, molteplici
tradimenti di lui) che hanno portato alla fine del rapporto. Lo sdoppiamento è col personaggio giovane di Augusto,
che muore suicida.
VI) 'La fonda nueva’ ricorre al personaggio straniero per lo sdoppiamento (come Cadalso aveva fatto con Gazel e
Benbelei nelle Letras Marruecas) con punto di vista esterno. Il POV dello straniero che vede la Spagna è pieno di
ironia e lo spagnolo che gli risponde ha un punto di vista non realistico. Costui si identifica in modo ironico con
Larra, per far sì che la visione dello straniero (un francese) appaia come quella corretta.
Il francese chiede allo spagnolo se è vero che ci siano in Spagna gare di cavalli. Egli risponde di no poichè pensa
che le gare si identifichino con l'ozio. Lo spagnolo fa finta di non sapere dei vizi della Spagna dell'epoca.
Lo straniero chiede allora dei balli e delle feste con cui si divertivano ma lo spagnolo risponde che non ci sono
balli e feste in Spagna.
Larra vuol mostrare una Spagna da correggere e il POV di vista dello straniero rappresenta, nonostante l'ironia, la
realtà dell'epoca.
VII) El mundo todo es máscaras. Todo el año es carnaval. in questa forte critica sociale, il carnevale è sinonimo
di un travestimento che non rispecchia chi è davvero qualcuno e rimanda alla confusione, alla non gerarchia, al
confondersi tra classi sociali.
Un caos di voci e parole indistinguibili, brusio superficiale e senza significato in cui i POV diventano un unico
POV: mascherarsi e divertirsi insieme. E cioè, secondo Larra, l’emblema della falsità che, in realtà, appartiene
agli Spagnoli per tutto l'anno.
VIII) ’Cuasi. Pesadilla política’. Larra esprime l'impossibilità di focalizzare davvero una persona, un ideale, una
nazione (la propria).
“Casi Rey, casi revolucion, casi nada” è cioè l'indefinito e l'indeterminatezza presente in tutti i personaggi
rappresentano l'ipocrisia della Spagna.
IX) 'El Café’ Larra si lamenta di ciò che ha visto e sentito all'interno di un Cafè di Madrid e si rende conto che
l'uomo vive di illusioni e di apparenze. Temi cari a Larra sono l'opportunismo degli Spagnoli e le illusioni. Ci dice
che ci pensa la sera andando a dormire ed il sogno/sonno gli è rivelatore della realtà ( Quevedo: sogno come
ipocrisia degli uomini; sogni che creano ambiguità e confusione).
Come nella spiegazione ontologica di Calderon (teatro libero e cristiano) di La vida es sueño, per Larra seguendo
i sensi della vista e dell'udito si segue l'ipocrisia della società (dare credito a ciò che sento dire e agli atteggiamenti
che vedo). Il sogno è rivelatore della realtà nel momento in cui è chiaro che la cosa più importante è il libero
arbitrio che la società influenza con l'udito e la vista. Cioè, nel sonno Larra si rende conto che sono due sensi
'sociali’ da cui bisogna fuggire e reclama, quindi, l'esprimere se stessi.
LE FASI DELL'OPERA DI LARRA
L'ambivalenza in Larra si testimonia sia nella sua personalità che nella sua tecnica e quindi si divide in due fasi la
sua letteratura:
• I) fase di teatro (poco originale) e poesia (troppo anteriore).
• II) fase di produzione di articoli.
I) Larra fu critico e traduttore teatrale. Iniziò la carriera a teatro scrivendo No más mostrador, vedendolo come un
genere che coniuga tutte le tecniche e tutti i sentimenti umani. Verso la fine del '700 Moratín fece varie riforme
teatrali e Larra ne divenne un continuatore dal punto di vista del testo, sulla rappresentazione/messa in scena.
Per Larra:
• Il testo doveva essere originale, non doveva riprendere precedenti argomenti.
• Doveva essere scritto in versi.
• Doveva essere ricco di idee e appassionanti.
• I testi di altri Paesi dovevano essere resi originali, non tradurli semplicemente.
• I testi dovevano essere scelti da persone preparate, a conoscenza della parte commerciale.
• Gli attori si devono immedesimare nella parte. La dizione è importante.
• La scenografia deve coincidere con l'azione, i costumi e i personaggi.
Larra si pronunciò in modo positivo sul 'El sì de las niñas’ in quanto modello letterario e allo stesso tempo
documento storico dei suoi aspetti pre-romantici.
II) Larra fu scrittore di articoli di fondo morale, si dividono in:
• quelli di critica letteraria, in genere la categoria più richiesta dai periodici
• quelli di vita politica, secondo posto in quanto a richiesta e quantità prodotta (1833 - 1839, sulle guerre
Carliste delle fazioni di Carlo V contro Isabella II)
• quelli di costume, costumbristas. Sono i più interessanti ma i minori dal punto di vista quantitativo.
Lo stile di Larra è diretto e lo scopo è proprio educare.
Quando è eccessivamente satirico non lo fa per ridere ma per rendere ancora più diretto l'insegnamento. Riprende
la vita culturale e quotidiana degli Spagnoli e gli articoli fanno una fotografia dei nuovi stili di vita degli Spagnoli
dell'epoca.
Negli articoli politici affronta la tematica dell'arroganza, di cui i politici peccavano.
Lo stile di questi articoli è frammentato. Sono come semplici bozzetti indipendenti gli uni dagli altri caratterizzati
dall'attualità del racconto e il riprendere figure pubbliche reali.
Negli articoli di costume Larra critica in modo particolare la decadenza, l'egoismo, la svogliatezza e
l'ipocrisia della Spagna ('Vuelva Usted Mañana’ e ’Todo el año es carnaval’), l'ozio, la brutalità, la presunzione, e
anche la mancanza di igiene nei cafè.
Lo scrittore costumbrista è un autore realista, che parla dei costumi tipici dell'epoca e fa una fotografia della
realtà, è naturalista. Descrivendo però dei fatti in modo critico, cinico e acuto, ci darà poi la morale che
correggere e migliora le condizioni dell'uomo.
Rispetto ad altri autori costumbristi Larra si differenzia per il compromesso: l'inserirsi negli articoli dando una
propria visione politica e individuale.
Romanzi di Larra:
Larra non è stato solo giornalista ma anche scrittore di rom