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EL ESTUDIANTE DE SALAMANCA:

Poema narrativo (storia che viene riproposta in versi) di 1704 versi polimetrici (stesso

numero di sillabe) pubblicato tra il 1836/37.

Ha due personaggi principali che rappresentano due facce di Espronceda: Don Felix de

Montemar e Elvira. Felix si identifica col ribelle associato e relazionato a Don Juan.

Elvira invece è la donna sedotta e abbandonata, sentimentale. (C’è parte della biografia

di Espronceda, lei: le speranze di Espronceda. Lui: la tragicità, il cinismo, il realismo).

EEDS è di viso in 4 parti:

- 1° c’è un duello tra due personaggi sconosciuti, si sentono dei gemiti e qualcuno

muore.

Subito dopo si capisce che uno dei due è Don Felix, studente di Salamanca. C’è una

sua descrizione e poi è introdotta Elvira, perdutamente innamorata di lui. L’autore ci fa

capire come lei sia stata travolta dalla fine della sua storia d’amore con Felix.

Inizialmente è un romance narrativo con sfondo paesaggistico, ma l'opera finisce col

grottesco.

- 2° inizia un apartado di tipo patetico da parte di Elvira. Ci conferma come lei sia stata

sedotta ed abbandonata, ha perso la sua innocenza con un dongiovanni, con Don Félix.

E’ piena di sentimentalismo, da importanza allo stato anemico delle cose e mette in

evidenza una certa pazzia/ribellione ma, ciò nonostante, perdona Felix attraverso una

lettera. La delusione, però, la porta alla morte tant’è che il narratore dice che è morta

d’amore.

La lettera di Elvira non è dura, ma di perdono. Gli augura buona fortuna.

- 3° inizia come rappresentazione teatrale: tavolo da gioco con tappeto verde, con 6

giocatori di carte. Don Felix è uno di loro. Sta perdendo e inizia ad impegnare oggetti:

una catena d’oro, il ritratto di Elvira e lei stessa. Arriva il fratello di Elvira, Don Diego de

Pástrana che vedendosi sfidato per la seconda volta (Elvira è morta per colpa di Felix) lo

sfida a duello.

- 4° Don Felix e Diego erano coloro che duellavano nella prima parte, si torna a quel

momento iniziale. Felix ha la spada insanguinata e Diego è morto. Nell’ultimo viaggio,

Felix incontra la morte (Il suo funerale) e una donna bianca che insegue che è la morte

(anche se ha sembianze di Elvira).

Questa parte è la più importante perchè portatrice del messaggio dell'opera:

Felix cammina in modo tranquillo per la strada poi e si imbatte nello spettro di una donna

dal velo bianco che non gli rivela chi è. Lui prima cerca di sedurla, poi volendo sapere

chi si cela sotto il velo la perseguita. Lei gli dice di non continuare a seguirla ma egli

continua perchè vuole spiegare il mistero. Continuerà a seguirla fino a vedere il suo

volto.

Si imbattono in un funerale e a Felix viene detto che il funerale è il suo. Quindi, nel

duello era morto Felix stesso. I gemiti e le lamentele della prima parte sono dell’anima di

Don Felix che ora insegue questa donna, in un viaggio ora spirituale, a differenza delle

prime parti.

Si nota una circolarità nella struttura dell’opera: l'agonia e morte di Don Felix dalla prima

parte termina nell’ultima. Il testo inizia in media-res con un viaggio reale ma finisce in un

viaggio spirituale.

L’anima del protagonista è quella che girovaga nell’ultima parte, che è la più romantica

(cioè grottesca nel suo simbolismo) e la più interiore. Don Felix assiste al suo funerale e

alla morte vista come seconda morte dopo quella della prima morte fisica. La seconda

morte è cioè dell’anima. Nichilismo totale.

Si arriva allora al messaggio dell’opera: la protesta contro la religione poichè

l’atteggiamento puritano convenzionale derivava dalla religione che educava i cristiani

ad avere paura della morte per tenerli buoni durante la vita.

Felix però non è etico, è ribelle e non è cattolico, la sua condotta è tutto tranne che

esemplare.

La religione che manipola gli uomini è contrastata così da Espronceda col suo

personaggio, Don Felix, che non si fa manipolare e prosegue per la propria strada.

Nel EEDS ci sono, in effetti, due forme di rivolta:

- il TITANISMO: la lotta contro tutti e tutto.

Contro i valori, i codici, gli ideali di qualsiasi livello. Felix non ama ma seduce, come con

Elvira. E' rivolta sentimentale e sociale. Sociale anche perchè avere una donna e poi

abbandonarla era ucciderla socialmente. L’uccisone del fratello Diego è anche rivolta

alla famiglia.

- il SATANISMO: inteso come rivolta religiosa (come in Don Juan), cioè sfida a Dio e

ribellione che termina col castigo. Un esempio emblematico è Lucifero, l'angelo della

luce che ribellandosi a Dio venne cacciato dal paradiso e divenne Satana (= angelo

delle tenebre).

Felix è proiettato nelle tenebre quando abbraccia la donna dal velo bianco - che poi

diventa scheletro - ed egli si rende conto che ha abbracciato la morte e quindi muore.

Ciò è simbolo del peccato originale in quanto egli ha insistito troppo a cercare di capire

chi vi fosse dietro il velo bianco, come se lei fosse stata l’albero di mele. Felix è eroe

romantico in quanto vuol dare spiegazione alla morte e sfida quindi Dio, può essere

allora paragonato ad Adamo ed Eva. Vuol capire di più di quello che gli viene permesso.

Le altre sfide a Dio sono l’ uccisione di Don Diego (come in Don Juan con Ullola) e la

persecuzione della Dama Bianca (la morte) che portano ad un castigo reale e poi

spirituale.

Il risultato è la morte che però non va vista come vendetta da parte di Elvira, in quanto

lei lo perdona (lettera), bensì come morte voluta da Dio. Il messaggio dell’opera è anche

per questo antireligioso.

LE FONTI:

1) El Burlador de Sevilla, in cui Juan ha gli avvertimenti del servo Catalinon ma gli

risponde “Tan largo me lo fiàis" e non si pente, proprio come Felix.

2) La leyenda del Estudiante Lisardo di Cordoba, che viene dall’opera del 1570 di

Antonio de Torquemada che scrive ‘Jardin de flores curiosas’.

Si tratta dell’avventura di un giovane che alla mezzanotte (concetto presente nel EEDS)

cerca di entrare occultamente in un convento nel quale aveva relazione con una

monaca. Prima però, vede un funerale in una chiesa: il suo. Torna a casa commosso,

racconta tutto ai servi, muoiono due cani neri che l’avevano seguito durante il ritorno a

casa.

2.1) Soledades de la vida y desengaños del mundo è un’altra opera che riprende questa

leggenda.

2.2) Nel Diciannovesimo secolo la leggenda è ripresa in due romances ed è più

probabile che Espronceda si sia ispirato a questa versione.

Nel primo il giovane diciassettenne protagonista è inviato a studiare a Salamanca.

Diventa amico di Don Claudio che aveva una sorella di cui si innamora (che aveva

deciso di farsi suora) che all’inizio non lo corrisponde. Lisardo non la convince e

uscendo di casa di Claudio sente rumore di spade e voci che dicono ‘uccidilo’. Vede un

uomo incappucciato che fugge e decide di seguirlo. Poi sviene e decide di tornare a

casa. Teodora (la sorella) va in convento.

Il secondo romance inizia con Lisardo che va al convento dopo 4 mesi e i due decidono

d’organizzare la fuga ma ritornato dal convento Lisardo si sente inseguito da degli

uomini, voci che dicono di ucciderlo. Il personaggio si sta comportando in modo

inadeguato e in questo caso le voci come prima cosa gli danno avvisaglie ma lui le

ignora, ed ecco che incontra con una comitiva funebre e come in EEDS gli viene detto

che è il suo funerale.

Le luci si spengono e le anime si convertono, lui si rende conto a cosa va incontro e

decide di desistere e intraprende una vita esemplare, facendo del bene. Non abbiamo

nessun tipo di pentimento in Felix ma qui in Lisardo sì. (Lisardo El Estudiante de

Cordoba).

I temi del EEDS in comune con Lisardo sono l' apparizione dello spettro e delle anime, in

stretta relazione col morto che resuscita e che vuole indurre al pentimento il personaggio

che si sta comportando male (presente anche in El Burlador). E la presenza di

avvertimenti: Lisardo nonostante i vari avvertimenti prima non si pente ma poi sì.

3) Storia de Miguel de Mañara: si relaziona con Don Juan, visse davvero tra il 1627 e il

1669 ed è di Siviglia. La sua storia è scritta da De Càrdenas nel 1680 ‘Breve relación de

la muerte, vida y virtudes del venerable caballero D. Miguel Mañara’.

Gli elementi in comune sono che si fa riferimento ad un personaggio che cammina per

l’Ataud (feretro in spagnolo), strada citata anche nel EEDS.

La strada è chiamata feretro perchè presagisce la morte del personaggio che incontrerà

il suo funerale. Anche Mañara viene a conoscenza della sua morte, si pente e compie

vita esemplare, fonda l’ospedale Santa Carità.

3.1) Il personaggio di Mañara viene ripreso ne Les ames du Purgatoire di Merimé,

chiamandolo Juan e quindi quest'opera stessa viene considerata una fonte di

Espronceda perchè egli fa riferimento a questo personaggio chiamandolo proprio Juan

de Mañara che era un personaggio diciottenne spostatosi da Sivilla a Salamanca per

studiare, come Felix gioca d’azzardo ed è un donnaiolo. Il personaggio che lo completa

è Garcia Navarro, anch’egli avezzo agli stessi vizi. Si presenta come una figura diabolica

come Felix stesso, tant'è che Espronceda è detto poeta satanico.

4) Nella 4° parte del EEDS dove c’è l’incontro con un personaggio misterioso, una fonte

potrebbe essere una leggenda popolare riguardante un canonico della cattedrale di

Sivilla del 17° secolo che aveva gli stessi vizi di Montemar e come lui insegue una

donna coperta che poi si rivela scheletro e infine la morte.

5) Altra fonte è San Franco de Sena, commedia del 1654 in due modi: tematico e

testuale.

Franco è devoto alla vergine Maria ma non fa altro che sperperare e vivere nella

nefandezza. Aspetta che l’amante di una certa Lucrezia se ne vada, la prende e la

violenta. Si fa poi militare e cerca di evadere dalla giustizia. Passa per una strada dove

c’è una croce che ha un lume (proprio come nel EEDS), nonostante i suoi tentativi di

spegnerlo rimane acceso e dal muro esce una mano che sta per portare via all'altro

mondo Franco. Da qui egli si pente e poi vive una vita irreprensibile, Felix non si pente in

quanto il romanticismo è ribellione.

La scena che avvicina ancora di più i due personaggi è la scena in cui al gioco Franco

perde tutto fino a giocarsi i proprio occhi e rimane cieco. Felix non so

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Publisher
A.A. 2013-2014
14 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher daphnem di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura spagnola II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Arquez Rubio.