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I
L'individualismo ascese non prima del XIX secolo, e grazie ai presupposti della Gloriosa Rivoluzione,
che comportarono un sistema economico meno rigido ed una crescente trasfigurazione di tutti i
valori; Le classi sociali medie fin dal 1600-1700 avevano iniziato ad interessarsi e ad interessare la
letteratura. Gli scrittori precedenti, come Shakespeare e Dryden, tendevano a difendere
un'economia ed un sistema sociale tradizionale, scagliandosi contro i segni, già all'epoca,
dell'individualismo. Defoe, invece, fa irrompere l'individualismo nel romanzo. In questo periodo
cambia ovviamente anche la filosofia, e così troviamo filosofi come Bacone e Hobbes che nel loro
formulare teorie, tengono presente in mente un uomo originario, fondamentalmente
“egocentrico”. Così come gli ideali filosofici ed estetici dell'antichità sembrano coincidere con un
sorta di natura non-realistica, che affonda le radici di certo in una visione del mondo intensamente
sociale, civica e morale, così le forme letterarie di questo periodo, tanto legato ad individualismo
economico e filosofico, trovano una visione più legata al particolare, sensorio, autonomo.
II
il Robinson Crusoe è stato spesso preso come illustrazione dell'homo oeconomicus, in
contrapposizione al “corpo politico” (Uomo assoluto, stato assoluto). Tutti i personaggi di Defoe
sono incarnazione dell'individualismo economico, che sembrano avere in maniera innata. Essi sono
mossi solo dall'interesse per il profitto, e tutte le loro azioni spesso sono ad esso subordinate. Nel
R.C. centrano i libri contrabili, il denaro, nonché i contratti. Oltre ciò, tutti i motivi classici (relazioni
di gruppo, famiglia, nazione, divertimenti, amore) sono indeboliti. La maggioranza degli eroi di
Defoe non ha famiglia, o la lascia. Il peccato originale di Crusoe è il non arrendersi alo status quo
ma il perseguire la trasformazione costante del capitalismo. Modello opposto a quello di Pascal.
Opportunismo di Crusoe, viaggi ed avventure. L'intreccio di Defoe esprime alcune delle più
importanti tendenze della vita dei suoi tempi ed è questo che lo rende diverso dagli altri viaggiatori.
Il romanticismo e l'attrazione sessuale non trovano spazio nel R.C. Quando Cr. Si rende conto della
mancanza di società, di persone, sull'isola, prega per avere il conforto di una compagnia, ma ciò che
desidera è uno schiavo, maschio, tanto che la relazione con Venerdì viene vista come idilliaca, e
quella con Xury (?) Rapporto con Venerdì egocentrico ed imperialista. Non gli chiede il nome, gli
impone un nome; non gli insegna bene il linguaggio, ma solo l'utilità di dire Si/No. Marx: l'isola è
sottomessa al capitale. Il personaggio di R. C dipende quindi dagli orientamenti psicologici e sociali
dell'individualismo economico, il fascino delle sue avventure dipende dalla specializzazione
economica che ha iniziato a fornire un pubblico di massa. In questo periodo la specializzazione
economica fece perdere alle persone il contatto con il lavoro manuale, per questo in molti
trovarono interessante quanto aveva da dire (scena del pane). Puritanesimo e concezione del
lavoro manuale.
III
l puritanesimo ha un importanza notevole nella genesi del Robinson Crusoe, ma in generale
nell'ascesa dell'individualismo moderno. I puritani infatti rifiutavano una chiesa come
intermediario, e pensavano che ogni individuo potesse liberamente rivolgersi al signore. Inoltre
facevano continuamente una sorta di “Interiorizzazione inviduale”; tenevano diari. Puritanesimo
espressione dell'individualismo democratico. Problema dello Stiltrennung. Il suo senso di colpa è
quello di stare sotto il “controllo” del capitalismo.
IV
L'individualismo piuttosto che la verosimiglianza.
ANALISI IN DETTAGLIO:
FRONTESPIZIO(edizione Norton)
Bisogna, prima di tutto, notare l’immagine di copertina che ritrae un Robison Crusoe
vestito di pelli e in mano due fucili questo, oltre ad essere un esempio di ekphrasis,
corrisponde anche a le caratteristiche basilari di questo personaggio, ovvero il suo essere
rappresentante del colonialismo. Risulta importante anche il titolo: è lungo ed elaborato
ma ciò non deve stupire poiché era consono all’epoca di Defoe; un aspetto del titolo che
bisogna sottolineare è “ THE LIFE” che, oltre ad essere una funzione a livello pubblicitario, è
indice anche di una narrazione autobiografica tipica dei Puritani.
Prefazione:
Breve ma significativa(in realtà ogni elemento paratestuale è importanti ai fini di una
analisi ottimale);
1) Nesso tra dimensione pubblica e privata passaggio che è quasi una ripresa del
significato etimologico del verbo “to pubblish”: uomo privato, quindi, che proprio per la
EDITOR1.1)curatore
sua natura risulta essere interessante per una narrazione. Figura
che si presenta come colui che ha ricevuto determinati documenti originali che, in
seguito, verranno riordinati da lui stesso; 1.2) Se colui che pubblica si presenta come
intermediaro, viene affermata la veridicità della storia e di conseguenza si avrà
verosomiglianza, una tra le varie caratteristiche del romanzo borghese; 1.3) molto
connesso a 1.2: in questo modo viene raggirata la cultura Puritana nei confronti della
finzione( i Puritani ritenevano che la finzione potesse deviare le coscienzein questo
modo viene aggirato al tempo stesso fruizione estetica superando, anche, il senso di
colpa che questo piacere può provocare.
2) Riferimento alle meraviglie, al godimento estetico che la lettura fornirà al lettore dopo
aver distrutto il senso di colpa.
3) Storia narrata con modestia, serietà riferimento allo stile di Defoe, molte volte noto
come “PLAN STYLE”: scarno di funzioni retoriche, collegato al concetto di
verosomiglianza. L’uso di questo stile si afferma sempre di più grazie alle indicazioni
linguistiche della Royal Society che raccomanda ai fini dell’intelligibilità un uso semplice
per una comprensione migliore e maggiore.
4) Unisce piacere e addestramento per il lettore.
INIZIO:
Inizio della narrazione con il pronome personale “I” centralità dell’io e del nuovo
uomo borghese che racconta del proprio percorso; testo con un narratore
omodiegetico: il narratore è anche un personaggio della storia narrata; tuttavia bisogna
distinguere due diversi narratori:
1) Il Robison Crusoe narratore che in un momento della sua vita ha scritto le proprie
memorie.
2) Il Robison Crusoe narrato, ovvero il R. C di cui lui stesso parla.
I due tipi di narratore non devono essere intesi come segno di non bravura da parte di
Defoe, ma come segno di alta maturità: nelle varie parti del suo “giornale” si ha la voce
del R. C narrato che narra aspetti in modo diverso rispetto al R.C. narratore due punti
di vista che sono indice, appunto, di maturità.
FIGURA DEL PADRE: si è sposato e ha raggiunto la condizione di benessere borghese e
soffre della malattia dei ricchi, la glotta, ed è per questo che è sia fixed che confined al
movimento. Si ha l’intervento paterno attraverso cui si vorrebbe impedire al figlio ciò
che lui lo aveva condotto fino a lì.
“He told me […] poverty or riches” il padre cerca di convincere che questo middle
state è la condizione migliore ingiunzione paterna che ha molto influsso nelle scelte
di R.(figura archetipica dell’eroe settecentesco).
La storia si può dividere in 3 grandi sequenze: 1) prima del naufragio; 2) il periodo
trascorso nell’isola(28 anni); 3) avventura di ritorno in Europa. La 1 e la 3 molto
importanti per comprendere la cultura che esisteva nell’epoca di R.
Dopo la decisione di non seguire il consiglio del padre, si ha un’importante nozione da
sottolineare: il giorno preciso della sua partenza( 1\9\1651) e aveva 19 anni
precisazione che sottolinea due aspetti: 1) elemento stilistico; 2) elemento tematico:
grande ossessione per lui nell’isola è quello di non perdere la concezione temporale e
civile non torna allo stato di natura in quanto ha un forte attacco alla cultura
capitalistica dell’ovest per cui tempo=denaro.
2 MACROSEQUENZA (ISOLA)
Apparentemente privo di tutto; R. inizia a raccogliere e recuperare dalla nave degli oggetti
e strumenti utili, come armi e polvere da sparo R. grazie a questo recupero(in parte
grazie a lui e in parte grazie alla natura(segno provvidenziale per lui), riesce a “plasmare” la
natura perché è padrone di una tecnologia.
R. nel giro di breve tempo ripercorre tutti gli stati della civiltà umana e questo grazie alla
sua tecnologia inizialmente, ad esempio, viveva in nomadismo in una tenda per poi
passare in una sorte di casa in pergolato; dalla caccia all’allevamento e pastorizia e poi
anche agricoltura; impara a cuocere la terracotta, ad intrecciare il vimine, a cucire i vestiti e
a fare il pane sviluppo cultura umana.
PAG. 49(EDIZIONE NORTON)
R. è arrivato ormai da tempo sull’isola e sente la sua condizione come sfortunata dalla
quale si vorrebbe liberare; fa un bilancio di aspetti negativi e aspetti positivi ed è
interessante che lo faccia in questa forma schematica R. ha una coscienza contabile che
nel testo si distacca in questo tipo di operazione, infatti, si vede una coscienza
PROTESTANTE.
Il centro di tutto il testo determina un cambio di narrazione che da adesso in poi deve
essere vista come sequenza di avventure e anche il tempo riprende una direzionalità
momento chiave che coincide con il riconoscimento da parte di R. dell’orma di quello che
poi sarà Friday.
PAG. 112(EDIZIONE NORTON)
R. arriva su una parte dell’isola dove di solito non va ed è qui che scorge l’impronta; 1
reazione crede di immaginare e, impaurito, fugge verso la sua fortificazione: la paura che
ha prende il sopravvento e nega anche la religione, attraverso anche ad un’osservazione di
stampo pragmatico: poteva prendere più granturco per stare più tempo al sicuro.
“ In the middle of these cogitations[…] assured it was my own foot” cresce il sospetto in
lui del fatto che questa realtà aliena che vorrebbe eliminare potrebbe avere molto più in
comune con lui se non con lui stesso e, molto probabilmente, è ancora frutto della sua
immaginazione\paura. Dopo questa supposizione vi è la reazione prettamente empirica di
Robinson Crusoe, ovvero cerca prova empirica di ciò che ha detto(forse è il mio piede)
con la frase presa in considerazione, R. vuole verificare, sottolineare l’area semantica del
vedere, attraverso i sensi(insegnamento di Locke).<