vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Carlo Emilio Gadda
Gadda nasce sul finire del 1800, ma i suoi scritti iniziano nel 1900.
L'istruzione e gli studi di ingegneria
Egli è uno scrittore milanese, studia al liceo classico Parini di Milano dove si rivela uno studente d'eccezione, brillante in particolare nelle materie umanistiche, ma non solo.
Aveva una predisposizione allo studio e una capacità di vedere le cose con leggerezza. Una sua caratteristica è, sin dagli inizi, una forte vena ironica: scherzi e giochi letterari traspaiono già in età giovanile.
Avrebbe voluto continuare gli studi umanistici, ma la madre dopo la morte del padre vuole che segua gli studi di ingegneria, che lui non ama. Non gli piace quello che per molti anni diventa il suo mestiere, e continua a coltivare una passione per la lettura e scrittura.
La sua infanzia
Gadda vive tra ambiente milanese e ambiente di Brianza, dove la famiglia possiede una villa di campagna, abitudine diffusa nell'alta borghesia milanese.
Per la famiglia Gadda questo è un grosso onere finanziario: il padre investe molto nella costruzione della casa, molto grande e difficile da mantenere, con tutta una serie di servitori che ci vivono sempre. La casa per questo motivo era odiatissima: a causa dei suoi costi, aveva costretto la famiglia a vivere in una vita di povertà per mantenere lo sfarzo che la famiglia doveva presentare. Si tratta di un odio radicale che si esprime anche nei suoi scritti, nella Cognizione del dolore prima di tutto, che porta al centro della narrazione la casa di campagna, la figura della madre e i servitori. L'ambientazione del romanzo è bizzarra, i nomi sono tutti strani: il lavoro l'aveva portato a viaggiare molto, anche in Argentina, e dai suoi viaggi porta alcune esperienze e tradizioni, specialmente quelle dell'America latina, in Brianza. Crea un ibrido tra l'ambientazione di Brianza e quella oltreoceano, un'ibridazione dei luoghi e dei personaggi.Alla formazione presso il Politecnico di Milano, affianca gli studi filosofici: si iscrive alla facoltà di filosofia a Milano, segue il percorso degli esami, prepara una tesi ma non si laurea mai. Questo percorso però è testimonianza della sua grande passione per gli studi umanistici.
La sua conoscenza con Gianfranco Pontini ha una grande importanza per la sua scrittura: questa amicizia ha fatto sì che Pontini diventasse il critico per eccellenza di Gadda, e lo scambio di idee tra i due fu molto intenso.
I suoi esordi intorno alla rivista Solaria e alla rivista Letteratura, i suoi primi racconti pubblicati negli anni '30, sono raccolti sotto il titolo La Madonna dei Filosofi, che richiama il suo interesse per la filosofia.
Sono racconti di ambiente milanese, al centro c'è la sua città, la sua attenzione letteraria.
Tra questi c'è un racconto intitolato Cinema, che descrive una passeggiata
Attraverso una viamilanese che allora era ancora una via periferica, il Corso Garibaldi, che testimoniava il passato glorioso della città di Milano ma anche quella nuova edilizia che caratterizza poi un po' tutta la periferia milanese. Questa via indica una mescolanza di abitudini di vita, di cambiamenti della città, di cui Gadda è sempre un testimone divertito e ironico.
La novità della lingua
Oltre alla vena umoristica marcata, c'è anche la sua grande invenzione: la lingua. La sua è una lingua originalissima, che attinge a tutti i registri della lingua italiana. Gadda era incuriosito dalla lingua italiana in tutte le sue declinazioni, compresi i dialetti, cioè le lingue che si parlavano ancora in Italia. La sua prosa è impregnata di dialetto di area lombarda milanese (passa attraverso Manzoni ad esempio), ma frequentava e amava anche i testi della letteratura di area napoletana e romana: il romanesco è stato il
registri linguistici molto ampi, che gli permettevano di esprimersi in modo variegato e ricco di sfumature. Utilizzava la lingua dei quotidiani per comunicare in modo semplice e comprensibile, ma sapeva anche utilizzare i registri tecnici delle diverse discipline, come l'ingegneria e la scienza. Inoltre, Gadda era un grande appassionato di letteratura e aveva una profonda conoscenza della tradizione letteraria italiana, che si rifletteva nel suo linguaggio letterario. Grazie a questa vasta gamma di registri linguistici, Gadda riusciva a creare un linguaggio unico e originale, capace di catturare l'attenzione del lettore.grande memoria delle sue letture, ed apprezzava molto Dante e Manzoni inparticolare, oltre a tutta la letteratura italiana e i classici della letteratura greca e latina.
LA COGNIZIONE DEL DOLORE
Parte iniziale del romanzo: i suoi abitanti costituiscono un piccolo regno.
In queste pagine si vede quella che è una caratteristica tipica di Gadda: il procedimentodell'accumulazione, la tendenza nel testo di mettere tutto quello che ci sta.
Gadda dà l'impressione di voler esaurire le possibilità della lingua, utilizzandole al massimo. Utilizza dei termini popolari ("piscia" per esempio) perché devono esserci: la scelta è quella della mescolanza, di mescolare tra di loro i diversi registri linguistici.
In Gadda spesso c'è anche un richiamo al futurismo.
Nella sua descrizione dell'ambiente oltre quello che vede con gli occhi (senso nobile) c'è anche un altro senso, che per Gadda è fondamentale.
Cioè l'olfatto: testo pieno di odori, in cui prevale l'odore sgradevole. Descrizione di un ambiente degradato. Esso è un romanzo scritto in terza persona, non un romanzo autobiografico, anche se la figura di Don Gonzalo specchia molte delle caratteristiche dello stesso Gadda.
Antica ossessione della folla, che è ossessione, attrazione e repulsione, anche attrazione, curiosità, voglia di descrivere tutto quello che vede.
L'invenzione delle parole. Molte parole sono inventate da Gadda, le inventa ad esempio fondendo due termini della lingua italiana oppure facendo delle contaminazioni tra italiano e dialetto. "Croconsuelo" = prestito dal dialetto milanese, parola inventata per chiamare il gorgonzola.
L'arruolamento nella Prima Guerra Mondiale. Gadda partecipa alla prima guerra mondiale, arruolato al corpo degli alpini. Era stato arruolato durante la guerra e nella battaglia di Caporetto viene catturato insieme ad altri soldati italiani.
Emilio Gadda è nato a Milano nel 1893. Durante la prima guerra mondiale, viene arruolato come ufficiale di artiglieria e viene deportato in Germania, dove rimane per un lungo periodo di prigionia. Questo periodo di prigionia viene testimoniato dalle sue pagine di diario, chiamato Diario di guerra e di prigionia, pubblicato senza correzioni. Esso rappresenta una testimonianza molto fedele ed emozionante del suo periodo di prigionia, un periodo di sofferenza, di stenti, di fame.
Gadda aveva un fratello più giovane, arruolato come aviatore: la sua preoccupazione era sempre quella di chiedere notizie del fratello. I familiari non avevano dato la notizia a Emilio della morte del fratello Enrico, aspettando che lui tornasse a Milano. Il ritorno è stato quindi doloroso. Il fratello rimane una figura sempre molto presente nella sua famiglia e nei suoi ricordi.
Differenza con il destino del fratello, che è morto da eroe.
Debutto letterario: negli anni '30. Prima pubblica lo scritto di filosofia, poi i suoi romanzi e quella raccolta di racconti, Accoppiamenti giudiziosi. Uno di
questo racconto, quello che viene definito il suo capolavoro, è l'incendio di via Keplero, di ambiente milanese. Via Keplero è una via immaginaria, mentre tutte le altre vie citate sono reali, appartengono a un quartiere periferico di Milano in cui avviene un incendio. Lo spunto per questo racconto viene preso da un fatto di cronaca che testimonia di una tragedia: l'incendio ebbe conseguenze molto gravi, un'intera famiglia morì. Fatto con enorme impatto emotivo. Gadda rielabora questo fatto, lo adatta alle caratteristiche della sua prosa e ne fa un racconto serio, con tanti risvolti comici. La Madonna dei Filosofi è il primo libro di Gadda (1931) e il libro che segna gli esordi dello scrittore che non ha mai fatto parte di gruppi di intellettuali che si conoscevano intorno a delle etichette. Egli è quindi uno scrittore solitario, e la sua scrittura rappresenta un unicum. L'INCENDIO DI VIA KEPLERO Edizioni e pubblicazioni del racconto Il titolo delCapitolo inizialmente si chiamava Studio 128 per l'apertura del racconto inedito. Fu scritto all'inizio del 1930: si diceva che Gadda avesse scritto tutti i racconti in soli due pomeriggi. Ci sono state diverse stesure di questo capitolo tra il 1930 e 35. Esce poi per la prima volta nel 1940 in una rivista, Il Tesoretto, con il primo titolo: lo definisce "studio". Gadda aveva difficoltà a consegnare agli editori la stesura finale dei suoi racconti e romanzi: vi furono infatti molti incontri mancati con gli editori e molti racconti non finiti. L'incendio di via Keplero viene raccolto per la prima volta nelle Novelle Dal Ducato in Fiamme (1953) e poi la versione definitiva esce nel 1963, quando entra a far parte della raccolta Accoppiamenti Giudiziosi. Ha una vicenda editoriale simile a quella di altri testi: inizialmente era stato promesso a Valentino Bompiani, e questo racconto doveva dare il titolo ad una raccolta di racconti. Ci fu poi un ritardo nella consegna.e poi, anche dopo essere stato terminato, non arriva mai a Bompiani e non c'è mai una raccolta che ne porta il titolo. Gli hanno chiesto molte volte perché si chiamassero Novelle (ovvero notizie) dal ducato infiamme: perché Ducato? Per Gadda il Ducato poteva essere il Ducato di Milano, o l'Italia fascista, o il Ducato della sua fantasia. Propone quindi lui stesso interpretazioni molto diverse. Richiamo a Milano, sua terra d'origine, e a un tempo indeterminato, come se i racconti venissero da un passato: l'atmosfera è quella di un tempo che non c'è più. La raccolta Accoppiamenti Giudiziosi viene infine promessa a Garzanti, come anche gli era stato promesso l'altro romanzo, il Pasticciaccio. La struttura del racconto La costruzione è decisamente nuova come impostazione: la vicenda permette al narratore di creare tutta una serie di quadri, che corrispondono a storie diverse, ciascuna ambientata dentro uno degli.Appartamenti dell'edificio milanese in cui