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Per fare bene Lean Manufacturing, bisogna fare ingegnerizzazione del prodotto

Se mancano tempi standard, per un buon OEE si fa una campagna: man mano che prodotti vengono messi in produzione, si prendono tempi e si fa analisi critica di come vengono prodotti. Può richiedere del tempo. Tutte aziende funzionano per logica ABC. I prodotti A più importanti li prendiamo tutti, tutte le altre serie di prodotti B e C in due anni. Mentre aspettiamo di fare i tempi standard di tutti i prodotti e di aver trovato un tecnico metodista, cosa facciamo? Faremo lo stesso l'OEE ma con i tempi standard sbagliati. Alla fine a noi interessano tanto il valore assoluto dell'OEE ma vedere che esso migliora. Anche se i tempi standard di riferimento sono sbagliati, se ho fatto azioni giuste di miglioramento l'indicatore deve comunque migliorare. Si possono stimare i tempi standard o si prendono quelli che ci sono adesso. Registriamo perdite. Viste le perdite si ragiona su di esse.

Risolti questi problemi, le perdite calano. Quindi vedremo un aumento dell'indicatore OEE. Alla fine, faremo una revisione dello stesso indicatore e avremo un valore assoluto più realistico della fabbrica. Altra cosa importante è: quando si inizia a calcolare l'OEE, supponiamo sia del 60%. Normalmente, specialmente all'inizio, l'area delle perdite è molto importante. 40% PERDITE 60% Spesso le persone associano l'efficienza al lavorare più velocemente quindi guardano alla parte inferiore. Il vero tema è: se noi riuscissimo a portare le perdite dal 40 al 10%, quanti pezzi in più si riuscirebbero a fare? Prima di tutto occorre aumentare il tempo disponibile in cui le persone lavorano: il vantaggio è che costa meno, le perdite sono legate a problemi organizzativi che non si risolverebbero con le macchine (caso tipico: macchine più veloci possono chiamare più prodotti da magazzino e magari il magazziniere non riesce), ci preoccupiamo.consegna promessa• Percentuale di ordini completati senza errori• Tempo medio di risposta alle richieste dei clienti• Tempo medio di risoluzione dei problemi dei clientiScorte:• Livello di scorte disponibili• Rotazione delle scorte• Percentuale di scorte obsolete o invendute• Tempo medio di riordino dei materiali• Tempo medio di consegna dei materialiDal punto di vista del cliente, il servizio è fondamentale. La velocità di risposta e l'affidabilità delle risposte sono misurazioni oggettive delle performance di un'azienda. Inoltre, l'efficienza del processo di produzione e il controllo dei costi di fornitura sono importanti per garantire un servizio di qualità.Il livello di servizio al cliente può essere valutato attraverso il tempo medio di evasione degli ordini, il rispetto della data di consegna promessa, la percentuale di ordini completati senza errori, il tempo medio di risposta alle richieste dei clienti e il tempo medio di risoluzione dei problemi dei clienti.Le scorte sono un'altra componente importante del servizio. Il livello di scorte disponibili, la rotazione delle scorte, la percentuale di scorte obsolete o invendute, il tempo medio di riordino dei materiali e il tempo medio di consegna dei materiali sono indicatori utilizzati per valutare l'efficienza del processo di gestione delle scorte.

Sono gli indicatori basilari senza i quali non abbiamo situazione sotto controllo.

Tornando a figura XEROX all'inizio: le scorte sono posizionate nell'impianto non più vicino al cliente perché per tutti quei prodotti che possono richiedere personalizzazione del cliente non li faccio prima ma li tengo come WIP nella fabbrica, metto a magazzino dei semilavorati e man mano che cliente richiede i prodotti io lo personalizzo.

Stesso concetto lo ritroviamo qui

  1. Esiste lead time di produzione: tempo che azienda impiega per produrre e consegnare un prodotto
  2. Lead time del mercato: tempo che il cliente è disposto ad attendere da emissione dell'ordine fino alla consegna.

Materie prime → trasformazione → assemblaggio componenti in prodotto finito.

Ragioniamo a tubo vuoto. In produzione si usa metafora del tubo produttivo: una produzione sicuramente genera liquidità velocemente quanto più è ridotto il tempo che serve per

Trasformare le materie prime in prodotti finiti. In condizione normale, l'azienda lavora a tubo pieno. Ma supponiamo di ragionare a tubo vuoto. Se l'azienda dovesse realizzare da zero il prodotto, senza scorte, come fa? Supponiamo che serva un mese per ottenere i materiali, poi un altro mese per produrre i componenti, e infine un altro mese per l'assemblaggio. Questo tempo complessivo è detto lead time produttivo, che corrisponde a 3 mesi. Il lead time produttivo indica quanto è reattivo il sistema produttivo. Ma tre mesi sono molti o pochi? Dipende da quanto il cliente è disposto ad aspettare. Se può aspettare tre mesi, allora va bene. Ma se il cliente non può aspettare, se vuole una risposta immediata, allora il negozio di pomodori deve fare scorte di pomodori. Se il cliente è un'azienda, il suo lead time è definito dal cliente stesso o dal mercato. Anche il cliente ha una supply chain e il suo lead time dipende da come si muovono le cose.

anche gli altri competitor. Lead time del cliente dipende da:
  • Quanto gli serve il prodotto utilità d'uso
  • Quello che fanno i competitors
Allora azienda per poter soddisfare il cliente ha un mese di tempo, deve avere già messo a magazzino i componenti che servono per l'assemblaggio. Una parte del lead time l'azienda lo fa su ordine, innesco assemblaggio solo quando ricevo ordine del cliente. Per poter alimentare magazzino però devo fare delle previsioni. Ci sarà poi un lead time di produzione. Quindi fa produzione + ordine. Punto di incontro è il punto di disaccoppiamento (PD) che separa processo che deve essere fatto su ordine da quello che deve essere fatto su previsione. In gergo si chiamano pull (ordine) e push (previsione). Non hanno lo stesso significato nel mondo lean. Ho messo in rapporto i due tipi di lead time. La posizione del punto di disaccoppiamento consente di classificare le aziende:
  • ATO Assemble-to-order
fa assemblaggio su ordine e produzione su previsione. (Xerox, esempio vistoprima).
  • Mentre se azienda ha punto di disaccoppiamento, come il negozio, che si rivolge a un mercato che vuole la consegna immediata, il PD sarà alla fine (negoziante fa tutto su previsione!). È un'azienda MAKE TOSTOCK (MTS) perché deve garantire al mercato tempi di reazione pressoché immediati.
  • Supponiamo che chiamiamo consulenti e ing. gestionali e facciamo il progetto lean, iniziamo a ridurre il lead time. Approvvigionamenti di mp ci metto sempre un mese, però posso lavorare sulla mia fabbrica, con tutti gli accorgimenti lean ci metto 15gg per produzione e 15gg per assemblaggio. Quindi lead time produttivo è di 2 mesi. E il lead time del cliente, se non gli dico niente e i competitor non fanno niente, resta un mese. È cambiato che il mese il cui cliente mi concede per fare ordine riesco a fare non solo assemblaggio ma anche produzione. Il punto di

Il disaccoppiamento si sposta tra approvvigionamento e produzione. Su ordine posso fare produzione e assemblaggio. Su previsione faccio approvvigionamenti. Più flessibile Supponiamo che devo essere un'azienda MAKE TO ORDER. Il vantaggio è che l'azienda diventa tenere in magazzino di WIP (come nel caso di Xerox) una piastra con tre buchi. Se il cliente mi dice di voler una piastra con due buchi, o accetto di avere dei pezzi mancanti o tengo in magazzino sia la piastra con due buchi che con tre. Aumenta così il valore dell'inventario. Se invece posso tenere in magazzino solo la piastra e poi fare i buchi quando ricevo l'ordine, allora sono più flessibile perché la posso caratterizzare facilmente. Quindi, l'azienda ATS deve tenere in magazzino materie prime già caratterizzate. Se MTS riduce i costi di immagazzinamento perché tiene in magazzino solo componenti di materia prima che non hanno lavorazioni e le può tenere di meno perché la

utilizzare il tag html per formattare il testo:

La varianza della materia prima è più bassa di quella dei componenti. Poi prima doveva fare previsioni avanti di 3 mesi, ora deve fare previsioni al mese due e sviluppare un fabbisogno di materia prima di un mese. Ha guadagnato in visibilità. Se addirittura riesce a mettersi d'accordo con i fornitori per far stare nel mese anche l'approvvigionamento, allora farebbe stare in un mese anche gli approvvigionamenti ed eliminerebbe il problema delle previsioni. 44PD fa capire il legame tra lead time e magazzini. Posso diventare aggressivo nel mercato e diventare più veloce dei competitor, offrire servizi migliori ai clienti interessati di velocità. Guadagno quote di mercato facendo lean che sarà vantaggio competitivo per un certo periodo. Più veloce riesco ad avvicinare LT di produzione con quello del cliente più sono reattivo e più divento efficiente (meno scorte, migliora liquidità). Quindi ci sono solo vantaggi a utilizzare il tag html per formattare il testo:

ridurre i lead time.
PTS non si usa quasi mai.
Molto spesso questi sistemi convivono: ad esempio una macchina automatica ha alcune parti fatte in MTO o ATO, quelle più standard, e altre parti del package specifico fatta in ETO.
prodotti modulari
Da questo schema si capisce quanto sia importante costruire. Esiste una strategia di risposta al cliente che si basa su questo principio: consentire al cliente di personalizzare al massimo i suoi prodotti combinando moduli predefiniti.
Per esempio, prima si facevano così i computer, oggi sono commodity. Dell offriva dei computer online standard oppure faceva scegliere tra monitor, processore, driver, scheda di memorie etc e si configurava il prodotto a proprio piacimento. Era un modo per combinare la necessità di offrire grandi volumi di un prodotto e allo stesso tempo consentire al cliente di personalizzarlo.
Le automobili oggi sono fatte così, se compriamo una macchina di fascia alta non possiamo progettarla su misura ma.scegliamo tra varie opzioni, cioè elementi di configurazione del prodotto. La configurazione è un'attività che consente al cliente di definire le caratteristiche del prodotto scegliendo tra un menu di opzioni. Questo è il concetto della mass customization: cercare, anche per prodotti di grandi volumi, di consentire al cliente di personalizzarli attraverso una larga fascia di opzioni. Questo produttivamente comporta che il sistema produttivo deve cercare di poter mettere a magazzino tutto un insieme di opzioni in modo tale che, scegliendo tra queste, vengono prelevati i componenti che consentono di realizzare il prodotto così come lo vuole il cliente. Questo richiede di essere molto bravi nel definire quali e quante scorte tenere a magazzino (tecnica definita postponement). Concetto del postponement è quello di spostare il più avanti possibile le scelte di caratterizzazione del prodotto e quindi di creare prodotti che siano modulari e.

configurabili dal cliente. È la strategia produttiva attraverso cui le aziende cercano di realizzare la mass customization.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
101 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giu96_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strategia e gestione del sistema del valore M e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Marini Mauro.