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Gestione delle Imprese Turistiche
Capitolo 1
Evoluzione storica dei sistemi di governo
ANII 30’ Razionalismo
Nelle imprese si cominicano a definire modelli di pianificazione finanziaria, finalizzati a gestire i processi di crescita e di aumento della complessità delle imprese. Marketing e strategia non esistevano dato che la competizione era quasi inesistente. L’obiettivo principale dell’impresa era mantenere un equilibrio finanziario (controllo dei costi di gestione), per raggiungere un profitto.
ANII 50’ Razionalismo Strategico
Momento in cui l’andamento dei mercati, valutari e finanziari divenne più stabilè, sono stati adottati sistemi di governo dell’impresa basati sul paradigma della pianificazione a lungo termine, le decisioni di lungo periodo dovevano essere prese sulla base di previsioni basate su tecniche di estrapolazione dei trend del passato. La crescita era considerata connessa all’espansione della dimensione interna, rimane immutabile il rapporto impresa-ambiente.
La successiva evoluzione della nostra economia ha portato a riconoscere che l'impresa e il suo rapporto con l'ambiente esterno non poteva rimanere tale, in quanto la complessità dell'ambiente esterno era aumentata. Si avvertì perciò la necessità di pianificare una strategia per razionalizzare le scelte.
Nasce e si sviluppa la competizione, cambiamento dei gusti di mercato, globalizzazione, evoluzioni tecnologiche.
ANNI '70
CRISI DEL RAZIONALISMO
Con il cambiamento dell'ambiente esterno, da stabile a turbolento, sono cambiati i presupposti di base della pianificazione che ne garantivano la validità.
Gli strumenti di governo basati sul piano strategico, risultavano troppo rigidi e inadeguati di fronte ai cambiamenti del contesto di riferimento. La pianificazione strategica diventava un terreno denso di PITFALLS AND FALLACIES, ovvero tranelli e inganni.
PITFALLS della struttura d'impresa che opponeva resistenza alla conversione ed attuazione della pianificazione. [Implementi il check-in ma i miei clienti non lo capiscono] FALLACIES sono quelli legati alla fattibilità della decisione.
L’impresa è stata vista come un:
SISTEMA APERTO E RAZIONALE
Nello svolgimento della sua attività l’impresa è costantemente in contatto con l’ambiente esterno, per l’approvvigionamento dei fattori produttivi e per l’erogazione di output. L’impresa si configura quindi come sistema aperto in continua relazione con l’ambiente, per la necessità di adattarsi a cambiamenti ambientali e rispondere rapidamente alla minacce della concorrenza.
SISTEMA SOCIALE
Fortemente influenzato dalle idee e dai credi di gruppi d’individui con cui essa interagisce.
SISTEMA DI TRASFORMAZIONE
Immissione dall’esterno all’interno di input e rilascio di output.
SISTEMA MECCANICO
In quanto costituito da comportamenti e svolgimento delle attività che seguono schemi e procedure rigidamente definiti (Catena di montaggio di Amazon)
SCELTE STRATEGICHE
ESISTE una stretta connessione tra le due decisioni, in quanto anche le modalità di implementazione delle scelte strategiche , se richiedono risorse e conoscenze non possedute dall'impresa , possono portare alla rivisitazione delle decisioni formulale.
SCELTE STRATEGICHE:
sperimentano nuove vie di azione , sono necessarie su imposto la modificazione del contesto ambientale che richiedono trasformazioni radicali nella domanda di beni e servizi, tali da porre fuori mercato un’ impresa che non riesce ad addegersi.La strategia svolge un ruolo di mediazione tra opportunità e minaccie che si generano nell'ambiente esterno e risorse e competenze possedute.
Nella individuazione della relazione ottimale che le imprese devono porsi in essere con la forma dell'ambiente competitivo, entrano in gioco le competenze e conoscenze possedute.
Se l'impresa poi possiede particolari competenze da renderla unica sul mercato (competenze distintive / core competence), l'impresa possieda vantaggi firm-specific difficilmente appropriabili da parte dei competitors. Quanto più queste competenze sono complementari tra loro e quanto più percorrono la catena del valore, tanto più si creano le premesse per un vantaggio più duraturo e maggiormente difendibile.
RISORSE IMMATERIALI
Le risorse immateriali appaiono più determinanti per il successo competitivo dell'impresa. La sostenibilità del vantaggio competitivo dipende dalle risorse aziendali immateriali che essendo frutto della storia, difficilmente possono essere imitate.
Le barriere all'entrata non dipendono solo da risorse legate agli investimenti ma anche dal patrimonio immateriale che si è sedimentato nell'impresa come (forza del marchio: fedeltà alla marca; rapporto con i fornitori.)
Le risorse immateriali sono ACCUMULABILI nell'impresa, vale a dire tendono a sedimentarsi con il tempo e nel tempo attraverso diversi processi che si realizzano all'interno dell'impresa.
Esse si sviluppano grazie al loro utilizzo ma al tempo stesso tendono a depauperarsi se non sufficientemente gestite dall'impresa. (es: la forza del marchio può perdere la propria efficacia se non sufficientemente supportata da investimenti pubblicitari.) Inoltre sono risorse imperfettamente mobili.
Queste due caratteristiche rendono le risorse immateriali difficili da riprodurre e da acquisire da parte delle altre imprese.
Le risorse immateriali vengono generalmente definite facendo riferimento al concetto di CAPITALE CONCETTUALE costituito dal sapere, dalle informazioni, dalle esperienze, da tutti gli aspetti delle proprietà intellettuali dell'impresa, impiegati nello svolgimento delle attività aziendali, contribuendo al processo di creazione di valore.
AMBIENTE
L’ambiente è un luogo figurato e variabile, risultato di un processo percettivo, composto da attori, forze che condizionano i percorsi di sopravvivenza e sviluppo dell’impresa, sulle strategie e performance.
Il successo di un’impresa è legato alla capacità nel leggere i segnali deboli dell’ambiente.
L’ambiente è fatto anche e soprattutto di interazioni. Non è solo un luogo di competizione, ma anche di: COLLABORAZIONE
AMBIENTE DI IKEA, collaboratori, tipo fornitori, azienda di trasporti, azienda di assistenza ai clienti
Ma anche ATTORE PUBBLICO con vincoli: normalivi che condizionano l’ambiente dell’impresa, agevolazioni, finanziamenti.
-
AMBIENTE COMPETITIVO MICRO
Composto da forze più prossime all’impresa su cui essa può agire (Attori, fornitori, ecc.), sul quale può agire e determinarne l’esuburo.
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AMBIENTE COMPLESSIVO MACRO
Forze, attori fenomeni su cui l’impresa non può agire ma subire (Cambiamento de gusti dei consumatori, ecc.)
IDENTIFICAZIONE ASA PER UN IMPRESA DI TORREFAZIONE
SEGMENTO
SETTORE MERCEOLOGICO MANUFATTURIERO
Polizia Finanziaria
ASSE
SETTORE ECONOMICO
Caffè non decaffeinato, soddisfa il bisogno di caffeina
- Può soddisfare il bisogno della socializzazione, essendo che verrà consumato molto probabilmente in un bar
- Prodotto rivolto maggiormente alle famiglie
CAFFÈ ISTANTANEO, NON TORREFATTO, PER I GIOVANI
STARBUCKS
Apre a Napoli: Buono, perché è un modello ASA poco frequente in queste zone.
Domande da porsi
- Chi saranno i concorrenti?
- I bar napoletani: cosa faranno?
La competizione non si fa tra prodotti identici, ma tra prodotti capaci di soddisfare lo stesso bisogno