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ALBERTO BURRI
Alchimista dell’arte.
Nasce nel 1915. A 25 diventa medico. Allo scoppio della guerra mondiale fa l’ufficiale medico. Sul
fronte africano viene portato in un campo di concentramento americano in Texas. E’ proprio
durante la prigionia che fa il suo primo quadro. Torna in Italia e fa il pittore. Si interessa
all’astrattismo e alla materia come testimoniano i catrami e gobbi delle prime mostre. Impegnato
nel dibattito artistico dei primi anni 50 Burri è tra i fondatori del gruppo Origine che si richiama
all’essenza della forma. Sono di questo periodo i celebri sacchi: usa la iuta, materiale povero. Nel
decennio successivo estende gamma di materiali usati: lacerate, cucite, usa il fuoco. Disporre della
materia come fosse colore esaltandone l’estetica esaltandone la composizione razionalmente
controllata. Negli anni 70 sperimenta i cretti, misture di composti chimici solidificati e progetta
opere monumentali es. il grande cretto, rovine di Gibellina distrutta nel terremoto del 68.
1995 muore a Nizza a 79 anni.
La bellezza della materia.
Centrale vicenda dell’informale è incarnata da un personaggio di eccezione, diverso ma centrale
per ciò che consegue i suoi esordi. Burri. Medico prigioniero nel 43 degli americani. Portato negli
USA diventa un modo l’idea consegnare a un diario delle materie a dei luoghi fisici la sofferenza
della prigionia. Nascono tra il 43-45 primi segni e paesaggi di luoghi infuocati. Nascita
dell’informale, ritornano le date legate alla guerra mondiale. Paesaggi infuocati forse non è
cosciente di costruire paesaggi infuocati americani.
46 torna in Italia, Burri tentenna e propone una sua poetica che non è ancora materia, ma sente di
un fallimento effettivo dell’attualità classica. Ci sono quadri straordinari in cui negli anni 40
questa costruzione dell’immagine comincia a sfuocarsi. L’informale è un cambiamento del punto di
vista: l’opera che si pone in modo frontale, a parte per Fontana, perché c’è una vista nuova per lo
spettatore. In Burri comincia a cambiare, grazie all’uso di materie diverse es. muffe, catrami, pietra
pomice, bianco di zinco, alchimia che nei catrami lo fanno diventare pioniere di nuovo muro
esistenziale, ma ricco di cultura. Intravisti le preziosità dei materiali. Quando in un’opera i materiali
si incontrano in modo compositivo. Sono gli anni in cui a Roma Burri dà origine a “Origine”,
azzeramento dell’arte italiana finora, 50-51 giovani che cercano di cancellare l’astrattismo a Roma
e di creare una nuova visione e vitalità. Hanno bisogno di un nuovo punto di partenza: azzerare
ma ricreare. Dicono che tutto l’astrattismo è diventato maniera. “Ridare sangue e carne a una
materia ad una ricerca che voglia esprimersi in una coerente visione piena di energia”. Burri
cattura nuovi materiali, oltre al monocromo bianco + racchiude un materiale altro: il sacco. Ritorno
del polimaterismo, eco del futurismo. La tela del sacco è un omaggio a nuova forma di
costruzione: prepop, vuole raccontare qualcosa? C’è una bandiera americana, richiamo alla radice
nuova. Ricostruisce la situazione dell’Italia, usa i sacchi che hanno lanciato gli americani in Italia
per ricostruirla. LEGENDA: Opere Architettura Autori Date Luoghi Cose da cercare Cose da andare a vedere
Burri quindi non solo in modo rivoluzionario usa materiali mondani, ma nomina i suoi materiali nei
titoli delle opere. Ma l’idea di Burri non è solo quella di usare nuovi materiali, la parte interessante
è la maniera, la lettura sia quella esistenziale. L’idea di Burri è quella di essere intimamente
costruttivo, pittorico, straordinario in modo da diventare un paesaggio e mappa di nuova forma. Si
parla dei materiali poveri e la capacità del medico che dipinge l’idea di sutura, corpo di
composizione. Luogo aggettante del luogo e della materia. Utilizza le potenzialità del sacco: parti
colorate, lo fa anche nei legni e nei metalli. Supererà l’informale. Usa la pittura come getto di fuoco
sulle plastiche.
Burri con il misticismo freddo entrano nel mito e nella simbologia tutt’altro che informi.
GRUPPO COBRA
Un movimento che viene dal nord.
Animale + notte + grido + essere umano.
1948 nasce il gruppo Cobra artisti europei a Parigi stilano il manifesto estetico.
Acronimo di Bruxelles, Amsterdam e Copenaghen, 3 città in cui sono attivi i fondatori del gruppo.
Si ispirano al surrealismo, alla filosofia di Marx, i membri rivendicano il valore critico dell’arte il cui
scopo è fare una critica della realtà sociale. All’idea di bellezza e armonia tradizionali si oppone la
sperimentazione e la spontaneità ispirati ai modi espressivi dei primitivi e dei bambini. Nasce
una pittura caratterizzata da un violento cromatismo, dalla libertà creativa e dalla fusione tra figure
e astrazione. All’interno del movimento emergono le forti personalità degli artisti.
Jorn: figure grottesche e deformate
Appel: impasta colori squillanti sulla tela direttamente
Alechinsky: pittore ironico che gioca con immagini e scrittura
Il gruppo Cobra espone collettivamente nel 49 e nel 51, poi si sciolgono dopo 3 anni. Breve
cammino: è un momento però fertile e contagioso.
La mitologia delle saghe nordiche.
Il dopoguerra è segnato dall’informale proprio perchè si espande internazionalmente e risponde
negli USA. Mentre si lavora alla materia, nascono dalle nuove generazioni, germinazioni difficili da
contenere. Movimento parallelo all’informale: il Cobra, nato dal fondersi nel 48 (matrice degli anni
40) di gruppi del nord Europa che scendono verso Parigi per aggiornamento, si fondono in iniziali
delle grande capitali.
Quali sono le caratteristiche? Aver trovato nell’abisso immaginifico delle leggende visive, negli
automatismi, nella psicologia creativa la linfa di una nuova figurazione che si sposa molto bene
con un mondo immaginato e mitologico e tipico delle tremende saghe del nord. Da queste
emergono fantasmi grotteschi che portano l’idea di una pittura che muove l’ironia verso un
misticismo divertente e orripilante, mostri che sembrano uscire da un terrorismo primordiale. Non è
informale nel senso di puramente astratto ossia senza figura, ma è informale perchè tramite la
materia dà forma a una nuova figura. Se Dubuffet si innamora dell’arte degli alienati, quest’idea
nuova conduce a un mondo fatto da nuove forme, nuovi animali. Nelle
sue opere sostituiscono psicologia divertente, il nuovo uomo è un
alienato. Ricrea un piccolo bestiario: sono gli animali fantastici, sognati,
vicino alle saghe e alle vecchie leggende, favole, mitizzazione. Crea un
misto e un animale. Si creano nuove figure e nuovi animali.
Appel: è rappresentato da questo lavoro che esce dal gruppo Cobra.
Coccodrillo piangente che cerca di afferrare il sole, 56. Comprato da
Peggy attraverso Cardazzo e ha una storia particolare. Opere con
materia ancora viva (olio) dopo anni, Appel si avvicina all’occhio del
coccodrillo e trova materia molle e crea una lacrima. L’informale sta
entrando nella letteratura. L’informale muore cercando di afferrare la
materia.
Chiarimenti:
1. A fondazione Carriero viene mostrato Leoncillo e Fontana, hanno in comune le ceramiche.
Dagli anni 40 quando torna ai materiali semplici ceramica, grès, terracotta. E’ proprio Fontana
con il suo atelier ad Albissola. La ceramica è il grande tema. Il vuoto come concetto arriva dal
LEGENDA: Opere Architettura Autori Date Luoghi Cose da cercare Cose da andare a vedere
Giappone. F. con le sue sperimentazioni attratto dalla scienza. Al buco arriva al 49, davanti e
dietro. 51 idea di trasmissione e di luce. La fissa è di travalicare tra pittura e scultura e creare
una dimensione dove passare dentro. 1949 Galleria Naviglio il primo ambiente spaziale con la
luce wood: entrare dentro, non solo contemplativo, è vivere. Esperienza totale, la tecnologia ci
aiuta a vivere l’esperienza immersiva. Da una parte c’è Fontana che
è l’erede del futurismo: dinamismo, testi e materiali diversi. Non è
l’unico a Milano ha la tradizione cinetica, dinamica. es. Munari, era
un futurista, pratica la luce. Si trova al MAC, con sperimentazione di
video. Tra arte e design: costituisce ambienti.
2.49 i buchi, tutti concetti spaziali. 58-59 Fontana fa i tagli, chiamate
anche attesa. Una soglia che questo taglio netto squarcia la tela.
Dietro c’è il monocromo. Il blu monocromo arriva perché viene a
Milano nel 57 la prima grande mostra nella Galleria Apollinea del
IKB (International Klein Blu). C’è uno scambio e corrispondenza.
Fontana coltivava giovani talenti, come Pomodoro, con la scultura
informale. Quello di Klein è l’infinito, il non visibile. Pratiche zen.
Quando si introduce una nuova pratica apre e ci sono delle
rivoluzioni. Milano 2 anni fa: mostra che confronta Fontana e Klein e
si raggiunge il culmine la Sala Fontana, si osa.
LEGENDA: Opere Architettura Autori Date Luoghi Cose da cercare Cose da andare a vedere
SECONDA META’ ANNI 50 E NEODADA
Calendar art News
Quest’anno per la prima volta su modello vincente, perché Milano è la capitale dell’esibizione di
spazi che crea ambiente.
Non soltanto il MIART che ancora viene ospitato alla vecchia fiera, come se volesse convalidare,
legalizzare, normalizzare un nuovo “nuovo”, cioè una fiera d’arte a Milano. Ci hanno messo tempo
per raggiungere il livello che ha raggiunto con questa edizione. Perché questa edizione è riuscita a
livello internazionale e Milano ha da sempre una vocazione europeistica e nazionalistica:
diverso dalle città francesi o austriache, città chiusa. Una vocazione internazionalista, testimoniata
da un dato oggettivo: 174 gallerie straniere che hanno comprato uno stand (e non costa poco), di
grande valore nel mercato dell’arte. Come si qualifica una fiera? In base al numero di gallerie
straniere. Nelle fiere oggetti per essere venduti non c’è l’idea di sperimentazione. Anche se qui si
propone una via di mezzo. Numeri di gallerie e quali gallerie? Che importanza hanno nel mercato?
I nomi delle gallerie storiche straniere era estremamente importante.
L’altro dato che è per noi un fil rouge dall’inizio nella camminata nell’arte contemporanea come
esperienza di conoscenza e se è cum temporanea c’è lo sguardo sul presente. Essere attenti e
avere uno sguardo sul presente, secondo Manet. Perché è complessa l’arte contemporanea?
Perché necessita di una marea di informazioni che è sfiancante.
Quello che ci sta fornendo è una selezione, una costante processo di info