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Raffaello crea un palazzo con una facciata su 3 livelli
Raffaello crea questo palazzo per un amico, con una facciata su 3 livelli, parete sempre lavorata, nicchie, elementi architettonici, tema ripreso dal Pantheon, fascia collega le nicchie. Sopra finestre conspecchiature. Presentava colonne tuscaniche addossate alla parete che inquadravano degli archi e cheerano sovrastate da una trabeazione continua; il piano nobile invece era caratterizzato dall'alternanza, ripresa dai Mercati di Traiano, di nicchie e finestre, queste ultime incorniciate in una serie di edicole sormontate da timpani ricurvi e triangolari, oltre le quali correva una fascia decorata con festoni da Giovanni da Udine che conteneva un piano mezzanino. L'edificio era poi completato da un piano attico con un cornicione e triglifi. Viene meno in questo progetto la perfetta corrispondenza tra linguaggio architettonico e struttura costruttiva, per esempio ponendo il vuoto delle nicchie al piano primo con l'asse dell'ordine del piano terra. Il palazzo fu demolito.
verso il 1660.Villa Madama (Roma, 1518)
Progetto ambizioso per Papa Leone X, progettata da Raffaello insieme ad Antonio da Sangallo (carpentiere). Progettano una villa collocata su una collina (Monte Mario) a nord della città. È incastrata nella collina con l'anfiteatro, poi c'è la villa e due cortili laterali (estivo e invernale) ed i passaggi da uno all'altro. La facciata guarda verso la valle. Ordine architettonico principale, finestre termale. Poi c'è una specie di piscina con allevamento di pesci. Grande cortile tondo, atrio di uscita e scuderie a sud. Abitazione e poi teatro all'antica a nord. 3 ampie campate lavorate con raffinatezza interpretano le decorazioni grottesche calandosi nelle grotte della Domus Aurea. Idea di opera d'arte totale. Questa villa era su modello delle ville romane suburbane dell'antichità, come quella di Plinio il Giovane. Il progetto non fu portato completamente a termine. La loggia di
Raffaello è costituita da tre arcate a tutto sesto che affacciano sul giardino all'italiana. All'interno, le alte campate, che emulano ed esaltano l'architettura delle terme romane, sono rappresentate ai due lati da volte a crociera e quella centrale da una cupola circolare tutte interamente e straordinariamente decorate dagli stucchi e pitture. Ovunque sono visibili le grottesche. Nel cortile, impreziosito da una scalinata monumentale, è presente una corte circolare attorno alla quale si organizza un giardino formale, un anfiteatro all'aperto scavato nel lato della collina, ed una terrazza, con il panorama sul Tevere.
Villa Farnesina (o Chigi) (1506 Roma) realizzata da BALDASSARRE PERUZZI (1481-1536 Roma), commissionata da Agostino Chigi, ricco banchiere di Giulio II. È una villa suburbana sul Tevere (Trastevere), lungo una via rettilinea, impostata da Giulio II. Sull'altra via della Lungara si erge la villa. Il prototipo è uno schema a U.
con due ali (ricordo delle torri) collegate tra loro da una loggia. Ordine dorico che ritma la facciata. Livello superiore con una specie di fregio ampio e cornice. Nel fregio inserisce delle finestre.
All'interno due logge e una loggia che si affaccia sul Tevere. Dentro grande decorazione "Trava delle colonne", sono 3 stanze una nell'altra, soltanto architettura dipinta, solo il camino esce fuori, veduta fin su Roma.
L'edificio, su due piani, ha una innovativa pianta a ferro di cavallo, che si apre verso il giardino con due ali tra cui è posta una loggia situata nel piano terreno e composta da cinque archi che sono attualmente chiusi da vetrate protettive; soluzione questa necessaria per la salvaguardia degli affreschi, che tuttavia ha alterato la percezione di vuoti e pieni. Tale schema che consente uno stretto legame tra il giardino e la villa, richiama modelli vitruviani. La loggia serviva da palcoscenico per le feste e le rappresentazioni teatrali.
organizzate dal proprietario. In facciata non sono presenti né il bugnato né i relativi archi alle finestre al piano terra, né colonne o elementi di rivestimento in marmo. Manca un forte rilievo plastico delle membrature architettoniche dei prospetti, ridotte a due ordini di lesene tuscaniche, che si profilano con leggerezza sul paramento murario. In alto i prospetti sono conclusi da un piano ribassato, un attico di servizio, con all'esterno un fregio a rilievo di putti e ghirlande, dove si aprono finestrelle, al di sotto del cornicione. Per la decorazione interna Agostino Chigi chiamò i migliori artisti del tempo per eseguire negli spazi interni cicli di affreschi con caratteri innovativi e secondo un programma iconografico interamente improntato alla classicità. Nella loggia è dipinto il ciclo con le Storie di Amore e Psiche opera di Raffaello e dei suoi allievi. Al piano superiore si trova la sala delle prospettive, dipinta illusionisticamente.
da Baldassarre Peruzzi come se fosse una loggia. Ai lati del Salone Peruzzi dipinse due finte logge con colonne e archi, affacciate su vedute di Roma, tra cui una vista di Trastevere e una agreste.Palazzo Massimo alle Colonne (Roma 1532) di Baldassarre Peruzzi che nel 1427 scappa da Roma e torna a Siena. Poi torna a Roma e realizza il Palazzo Massimo alle Colonne, rovesciamento di Palazzo Caprini. Fa parte di un complesso edilizio più vasto, l'insula dei Massimo, indicata come sede della famiglia Massimo.
La facciata è porticata e curvilinea, adattandosi a quella dell'Odeon di Domiziano, ed è più larga di quanto non sia in realtà il palazzo, contribuendo a renderlo più maestoso e imponente. Infatti, la struttura si inserisce in un lotto di dimensioni irregolari, così da presentarsi con una pianta ad L, articolata intorno a un cortile. Inedita è pure la conformazione dei portici del cortile, costituiti da due logge architettate sovrapposte,
Chiuse alla sommità da un terzo piano aperto da finestre rettangolari larghe quanto il sottostante colonnato. Nella realizzazione della facciata riprende una tecnica adottata dal Bramante in Palazzo Caprini che a sua volta lo aveva recuperato da tecniche costruttive antiche, che consiste nella realizzazione del finto bugnato a stucco, o meglio mediante il getto di malta in casse forme di legno, facendogli assumere la consistenza visiva della pietra bugnata. Ordine architettonico binato, lesene, fino alla fine del palazzo (bugnato raffinato). Inoltre due piani attici con incorniciature libere. Palazzo simmetrico invece è costruito sulle basamenta di un teatro romano, è leggermente curvo ed asimmetrico. Peruzzi chiede al fratello un pezzettino del palazzo per costruire una loggia simmetrica. Entriamo in un cortile quadrato. Primo portico con volta a botte, 3 tipi di facciata, scala che porta al soggiorno. Ingresso con cassettonato raffinato. Conclusione biabsidata del portico.
Complessità nella progettazione, sito obbligato. Palazzo Baldassini (Roma 1510) di ANTONIO DA SANGALLO (Firenze 1484-Terni 1546) architetto, costruttore, si costruì prima una casa propria su Via Giulia, Palazzo Sangallo, con cugini e fratelli, ovvero la "setta Sangallesca" a detta di Michelangelo. Divenne poi responsabile della Basilica di S. Pietro. Si specializzò in palazzi e con Palazzo Baldassini creò un altro prototipo più economico, era una dimora signorile voluta dal giurista Melchiorre Baldassini. L'ingresso è sottolineato da un portale che spicca plasticamente sulla severa facciata ed è affiancato da semicolonne doriche che sostengono una trabeazione. L'androne voltato a botte porta ad un cortile di forma quadrilatera su cui si imposta tutta la costruzione e che si sviluppa in altezza con una loggia a due piani con paraste tuscaniche al primo livello e ioniche al secondo. La facciata non è articolatacon ordini sovrapposti, Al piano terreno, le finestre con mensole e grate sostituiscono le botteghe presenti nei modelli bramanteschi. Il piano nobile è articolato in facciata da una cornice marca-davanzale. Fasce marcapiano con finestre semplici, terminazione con cornice all'antica. Angoli progettati con attenzione. Il portale dorico e agli angoli colmaribugnati. Dentro la Casa Vitruviana vestibolo-atrio- peristilio. Lato con un portico (tabularium) e peristilio. Allato la scala, tema ripreso nel Palazzo Farnese. Palazzo Farnese (Roma, 1541) Antonio da Sangallo diventa uno dei più grandi quando Alessandro Farnese (futuro Papa Paolo III) gli incaricò questo palazzo, ed uno slargo Farnese antistante. 3 piani di palazzo. Sangallo muore quando il secondo piano è completato. Dopo la morte del Sangallo nel 1546, i lavori furono proseguiti sotto la direzione di Michelangelo: a lui sembra doversi il cornicione che delimita superiormente la facciata, il balcone sopra.il portale centrale con il grande stemma e il completamento di gran parte del cortile interno. Per la sua mole e forma il palazzo era chiamato "il dado dei Farnese". La facciata, in mattoni con cantonale in travertino, si articola su tre piani. Le 13 finestre di ciascun piano presentano differenti decorazioni, e quelle del piano nobile sono coronate da frontoncini alternativamente curvilinei e triangolari. Il portale bugnato aggetta nella piazza e crea un balcone. Al primo livello fascia con edicole alternate confrontoni triangolari e circolari. Al centro Antonio aveva previsto un arco ma Michelangelo colloca al centro uno stemma Farnese. In pianta innovazione vestibolo a 3 navate, tema della casa antica. Si passa all'interno tramite un vestibolo a tre navate coperte da volta a botte e separate da colonne di ordine dorico in granito rosso. La decorazione interna è particolarmente raffinata. Ai lati del vestibolo nicchie con statue, colonne di marmo prezioso. Il cortile.È organizzato su due livelli di loggia, finestre diverse perché non di Antonio ma di Michelangelo (salienti sotto modanatura, mensole dentellate). All’angolo successione di pilastri a L condentro un pilastro e semicolonna. Ordine dorico corretto.
Chiesa di S. Maria del Loreto (Roma 1507) Antonio da Sangallo riprende la facciata di Alberti, mamonocroma. L'architettura è caratterizzata da paraste in travertino che risaltano sulle murature in mattone. È formata da volumi semplici sovrapposti: il corpo di fabbrica principale a pianta quadrata che è articolato con le nicchie e le paraste dell'ordine inferiore, sormontato dal volume ottagonale del tamburo scandito dall'ordine superiore. Il tutto è sormontato da una cupola, costituita da due calotte molto distanti tra loro. La lanterna ha una conformazione molto elaborata. L'interno è di forma ottagonale con quattro cappelle con altari e la con la tribuna dell'altare.
he si trova al centro della facciata illumina l'interno della chiesa. Sopra il rosone, si trova un timpano triangolare con una croce al centro. Le pareti laterali della chiesa sono decorate con lesene corinzie e finestre ad arco. All'interno, la chiesa presenta una pianta a croce latina con una navata centrale e due navate laterali. L'altare maggiore è decorato con sculture e affreschi. La Chiesa di Santo Spirito in Sassia è un esempio di architettura rinascimentale a Roma.