ARCHITETTURA CAROLINGIA
VIII secolo. Processo di disgregazione. Dal punto di vista culturale: punto di
svolta, dopo la continuità ora siamo al punto di disgregazione. Si va formando
una nuova geografia culturale con epicentro in quella che noi chiamiamo
oggi Europa. L’asse Roma/Berlino/Parigi (attorno al centroeuropa, asse
francorenano) si va determinando in questo periodo, l’epicentro non è più il
Mediterraneo.
Disgregazione anche dal punto di vista politico. L’islam ha occupato il
mediterraneo non solo culturalmente ma anche politicamente. L’avanzata
araba che aveva attraversato i Pirenei nel tentativo di annettere la Gallia
all’impero islamico di occidente, va a frangersi in una barriera a Poiters (732),
con i franchi di Carlo Martello. Le forze che hanno vinto a Poitiers cominciano
un nuova forma di organizzazione politica.
Translatio imperii: tutti i poteri che nell’età post-antica che hanno voluto
acquisire un’idea di dominio hanno voluto accordarsi nel modello di
imperium romano. Intendendo che l’imperium si presenta in modo transitivo:
il comando deve passare come un testimone, una continuità. Idea di essere
gli eredi dell’impero romano. Complesso processo di metabolizzazione
dell’età classica. E’ per questo che Carlo Magno costruirà il Sacro ROMANO
IMPERO. Questo indurrà delle movenze fortemente intenzionali, piuttosto
che naturale. Vengono utilizzati dei materiali di spoglio, non per riciclare,
quanto per un simbolo (in questo modo ci si sente proprio eredi).
Quadro politico:
Tra la Loira e il Reno con il passaggio dalla dinastia merovingia alla dinastia
carolingia (regno franco) applica una politica di espansione fortunata verso
sud Pipino il Breve, figlio di Carlo Martello, re dei franchi, primo della dinastia
carolingia: lo porta a conquistare l’Aquitania.
Con i franchi si espande verso sud tra il 774-778 verso i territori dei
Longobardi.
Verso oriente (slavi, sassoni). Nel corso del regno di Carlo Magno si va
costituendo una compagine territoriale culturalmente omogenea con un
rapporto molto stretto con il papato: ha il titolo di patritium romanorum.
Nella notte di natale dell‘800 Carlo Magno viene proclamato imperatore del
Sacro Romano impero in S. Pietro a Roma. Il nuovo impero è una sorta di
successore dell’impero romano d’occidente. Non fu solo un grande
condottiero, ma anche un promotore culturale. L’impero carolingio non ebbe
modo di costituire delle istituzioni stabili, ma Carlo Magno si affidò come
elemento di stabilità all’ordine dei benedettini. Carlo Magno conosceva bene
il latino e la rese la lingua ufficiale e religiosa. Crea la cosiddetta “schola
palatina”, che raduna tutti i più grandi intellettuali. C’è un processo di
acquisizione sia dal mondo romano sia dal mondo orientale di modelli sociali
politici e culturali: ad esempio il diritto e l’architettura. Vengono acquisizione
di elementi che potrebbero essere utili al progetto di costruzione dell’impero.
Anche dal punto di vista architettonico.
Roma e Bisanzio rimangono i due centri da cui gli elementi romani vengono
attinti.
I barbari erano nomadi, non c’era l’abitudine di costruire una sede fissa del
potere. Questo ha influenza anche nelle arti figurative: arazzo come
decorazione mobile, spostabile da un castello all’altro.
Tuttavia Carlo Magno tra 786-787 era stato a Roma. Memore del telaio
fatiscente di questa antica grandezza e delle architetture viste a Roma
costruisce nel 786 un palazzo imperiale a Aquisgrana vi si insedia nel 794.
Palazzo imperiale
Aquisgrana
-
- Denominato complesso laterano (in relazione al palazzo romano a Roma
donato da Costantino, primo imperatore cristiano, alla Chiesa)
- modello centralizzato: aula regia absidata (su modello della basilica di
Treviri); il nucleo del potere era focalizzato attorno a questa struttura.
Modello centralizzante tema della basilica recuperato.
- Al palazzo imperiale viene connesso un elemento religioso: la cappella
palatina. Qui c’era un tempio e poi una chiesa. Qui Carlo Magno fa costruire
la sua cappella imperiale. La cappella legata al potere imperiale deve
essere di pianta centralizzata (complessa valenza culturale ideologica).
- Nell’atrio colonnato del palazzo è presente una statua equestre bronzea di
Teodorico, su modello della statua di Marco Aurelio presente in Laterano
- Nel vestibolo della cappella è presente una statua di bronzo della lupa.
- Organizzazione del palazzo in modo assiale: una vasta sala del trono (Sala
Regalis) ricorda la basilica palatina di Treviri.
Cappella palatina: -790-805
-architetto Oddone e viene da Metz
(Francia/Germania)
-Consacrata alla vergine
-manifesto della translatio imperii,
è un proseguimento di seriazione
ideologica dei modelli di S.Vitale e
S.Lorenzo di Milano
-non usano tecniche bizantine in
mattoni nè germaniche in legno,
ma pietra da taglio (materiale
romano) proprio materiale
romano di spoglio provenienti da
Roma, Treviri e Ravenna (simile al
Mausoleo di Teodorico).
Commodulano l’edificio usando il
piede romano (non misure
germaniche). Costruito sotto
un’aura della romanità.
-appendici
-ingresso da un tetraportico
antistante: canonizzato da S.
Pietro come riconoscibile della tradizione cristiana, organizzato su due
livelli. In grado di contenere 7000 persone.
- [Foto: http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Aquisgrana ]
- abside
- gallerie a due livelli: duplice identità di questo edificio. Nello spazio molto
vasto diventava una sorta di platea dalla quale i fedeli/sudditi potevano
godere dell’epifania dell’imperatore.
- Sul lato minore del tetraportico westwerk: corpo di fabbrica sviluppato su
due livelli. Primo di accesso, e il secondo una tribuna, da cui l’imperatore in
trono appariva alla folla. Affiancato da due torri contenenti scala a chiocciola
che consentono accesso alla tribuna e a una cappella imperiale all’interno
della chiesa. Gerarchizzazione alto-basso: dall’alto l’imperatore si mostra
e assiste alle funzioni religiose.
- Carlo Magno si fa costruire sopra la cappella una cappella di reliquie (tra
cui la S.Sindone)
- Sviluppata secondo un modello razionalizzato da S. Vitale. Corpo ottagono
con forti pilastri a doppia L su cui si innestano degli archi a tutto sesto. Sul
prolungamento dei pilastri si innesta una cupola a spicchi. Archi che
reggono la trabeazione. Cupola poggiante su un tamburo illuminata da
finestre ciascuna in una faccia. Colonne corinzie molto snelle su due
ordini, nel registro inferiore con pulvino. Struttura che ricordano sia S. Vitale
che S. Lorenzo. Volte a botte intersecate molto complesse.
- La struttura ottagonale (31m di altezza, 16m di diametro) genera un
involucro esterno di sedici lati: complessa mediazione delle volte a botte
intersecate.
- Doppio asse. Asse che va verso l’abside e asse che va verso l’alto (verso
Dio e verso l’imperatore).
Chiesa abbaziale di Saint Denis
vicino Parigi
-
- Saint Denis era
l’evangelizzatore
delle Gallie
- Leggenda: 636
Cristo in persona
avrebbe
consacrato
questa chiesa.
Grandissimo
significato
simbolico.
- Varie fasi
costruittive: ci
occupiamo della
fase carolingia
- Simile alla
struttura
basilicale
romana a 3
navate con transetto absidato con pilastri
- L’elemento innovativo è all’entrata. Ha due absidi contrapposti è affiancata
da due basse torri così come nell’abside sulla volta a crociera c’è una
torre. Quasi un corpo dotato di identità a sè: le chiese si impongono con
corpi turriti.
- diventerà simbolo dell’architettura gotica
- si imposta su una chiesa più antica (425, S.Genevieve)
Abbazia S. Riquier
- Centula, Nord della Francia
- 796-799
- realizzata da Angilberto (un abate dalla personalità molto vivace membro
della corte di Carlo Magno)
- Dedicazione complessa: al S. Salvatore, a tutti i santi e a S. Riquier
- Edificio liturgicamente policentrico
- Impianto basilicale a 3 navate con un importante transetto e con un
presbiterio quadrato delimitato da una parte absidale molto importante. I
due transetti erano affiancati da torri
circolari ed erano chiusi da una
copertura conica e da una lanterna.
-Torri secondarie (4) che affiancano
torri primarie (2) con impianto quadrato
con struttura cilindrica culminante con
lanterna cannocchiale
-Tetraportico con tre entrate
-Chiesa bicefala perché ha un doppio
transetto: uno aperto (grande spazio
aperto con copertura appoggiata su
pilastri angolari) e un controtransetto
articolato (7 navate ci sono pilastri,
quasi abbia una propria identità).
-Preceduto da un vestibolo con
nartece in cui c’è la tomba di
Angilberto.
-Corpo occidentale a 7 navate su
pilastri e colonne con copertura a
crociera
- Come nella cappella palatina era organizzato su due livelli: due gallerie
laterali in alto per i cori di fanciulli che rispondevano ai monaci che
cantavano giù. Complesso studio acustico.
- Grande cappella aperta sulla navata centrale
- Presenta numerosi altari: altare di S. Richier a cui si accedeva tramite una
scalinata con 6 colonne provenienti direttamente da Roma che conducono a
13 reliquiari + 2 altari secondari
- Nuovo genotipo dell’architettura occidentale.
Nuovi agenti storici che opereranno sull’architettura.
Tra la morte di Teodorico (526) e l’incoronazione di Carlo Magno (800) si
sviluppa una nuova forza civilizzatrice: il monachesimo che portò
conseguentemente alla costruzione di chiese monastiche.
Si diffonde come modello in tutta l’Europa: affiliazione di corpi occidentali
che si diffondono in territori carolingi grazie alla committenza monastica.
Istituzione monastica.
Monachesimo occidentale dal ceppo benedettino (figura del monaco
studioso) poi diramato in diversi ordini. La diramazione del potere in epoca
feudale avviene attraverso l’architettura non nella città, ma nel contado:
- castello
- monastero
Monachesimo molto forte. Il potere perde il rapporto con l’imperium, ma le
forze del feudalesimo e le forze monastiche generano un potere “a
macchia di leopardo”.
Potere antico: strutture gerarchizzato e centralizzato.
Potere dal 500 al 600: potere dell’assolutismo, vede il nuovo concetto di
centralità e nuovo concetto di stato (con capitale da cui il potere si irradia e
con dei confini)
Medioevo: abbazia ha potere a macchia di leopardo. Poteri sconnessi dalla
continuità territoriale. A
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