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STORIA DELLA SCIENZA 7 marzo 2016
Rapporto tra scienza naturale ed artificiale: i dibattiti contemporanei mostrano un contrasto tra le
due, da una parte vi è la scienza che ne modifica il corso, della natura. La natura è un qualcosa di
intatto, sul quale l’uomo interviene. Questa compenetrazione tra scienza e natura da dove viene?
Come nel mondo contemporaneo sussiste una grande ambività?
Alfred North Whitehead parla della concezione della natura come un qualcosa che proviene da una
concezione istintiva, assimilata(la natura) . Ordinata secondo una visione che noi portiamo dentro di
noi già assimilata e intuitiva.
Scrive con Russel. Non è solo uno scienziato ma anche filosofo. Quando si tratta di definire la
natura siamo dinanzi ad una nebbia piuttosto fitta.
Origine definizione della natura: presocratica greca solo in essa si sviluppa il concetto di natura, non
molto chiaro come concetto, ma l’unico dove la troviamo. Cercano di studiare il fondamento della
natura, preoccupazione: studiare il mondo naturale, circostante, liberandosi di tutte quelle immagini
mitologiche che dominano la spiegazione dei fenomeni: fenomeni del fulmine per esempio,
considerato prima come fenomeno scaturito da Giove, da Zeus. (vedi odissea). Tutti i fenomeni
naturali, prima di loro, vengono ricondotti alle divinità. => loro si occupano, i presocratici , di
spiegare invece i fenomeni, razionalmente. Un fenomeno accade poiché al suo interno vi sono delle
cause. AL SUO INTERNO. Per esercitare questa ragione introducono questo concetto: Physis ,
poiché indagano le cause della natura, termine relativamente ambiguo, unisce la totalità delle cose
che esistono, nascono, muoiono. Vi è idea di movimento all’interno della stessa natura. Capacità di
passare da uno stato all’altro. Offre la percezione, la natura, di cambiamento, tutto ciò che accade .
Il movimento (parmenide: illusorio, mentre in altri presocratici no.
Concetto ed origini di natura diviene centrale. Concetto laico, che si libera della metafisica e della
religione, del mito. Khorè: la filosofia della natura greca le permette diessere un passo in più.
Pysisi Natura: totalità delle cose che esistono, nascono, vicono e muoiono
a qesto si affianca ad un altro concetto: manipolazione della tecnica, della destrezza umana. l’uomo
cerca di additare la natura, ma i suoi prodotti sono sempre inferiori a quwelli naturali originali.
Technel Ars: destrezza, arte, perizia tecnica.
→ contrapposizione tra natura (completamente esterna a noi) e tecnica (prodotto dell’uomo che
aspira alla perfezione naturale che non riesce a raggiungere).
Infine, per quanto riguarda le caratteristiche filosofia presocratica: cercano di introdurre elementi,
spiegazioni razionali alla natura, ma non avendo nemmeno gli strumenti per arrivare ad una loro
analisi, cadono in una antropoformizzazione.
l’origine delle cose è la conseguenza dell’amore e dell’odio si generano le cose naturali, tra il loro
scontro si formano le cose (Empedocle). Spiegazione razionale, ma mancando gli strumenti
concettuali e strumenti scientifici si va avanti per analogie dominate da idee antropomorfe. Rinuncia
ad una spiegazione Metafisica.
Chi spiega tutto e chi avrà un’influenza duratura: Aristotele
Aristotele e i 4 elementi di cui sono composti tutti gli enti naturali. Filosofo e naturalista insieme
che esercita influenza ininterrotta per quasi due millenni.
Il suo merito è: aver capito di offrire una spiegazione naturale dei fenomeni naturali. La metafisica è
una cosa ma l’indagine naturale è DIVERSA, terreno in cui la metafisica non gioca un ruolo
preponderante. Riconoscimento,qst, che Aristotele riconoscere ai presocratici. Aristotele capisce
però che la natura è molto più complessa rispetto alle teorie presocratiche impossibile ricondurli ad
un unica causa. Aristotele, tuttavia, come i presocratici vuole offrire una descrizione generale sì,
dotata di una specificità terminologica più sofisticata ma qualitativa, conforme a ciò che
percepiamo. X lui la spiegazione che diamo dei fenomeni deve essere in perfetta sintonia, armonia
che noi percepiamo,della nostra percezione. (Il sole sorge: espressione aristotelica. Poiché il sole
non è vero che sorge, ma è la nostra percezione). Per aristotele la scienza deve essere in sintonia con
ciò che noi percepiamo. Per quanto riguarda gli elementi, sì ci sono ma vengono ridimensionati.
Combibnazione di elementi, che porta aristotele a studiare i corpi misti, fa sì che lui elabori una