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PRIMI INTERVENTI A CARATTERI SOCIALE E L’INIZIO DELLA MODERNA LEGISLAZIONE URBANISTICA

- Gli interventi sono dati principalmente dalla necessità di risanamento igienico-sanitario, perché c’è un rapido

diffondersi di malattie come tifo, colera e tubercolosi, che comportano grandi epidemie.

- In Inghilterra, nel 1830, si inizia un metodo scientifico di inchiesta sulle condizioni igienico-sanitario delle città

industriali e dei quartieri operai. Nel 1844, viene varata la legge secondo la quale si stabilivano i requisiti igienici

minimi per gli alloggi da dare in affitto. Nel 1848, viene varata una nuova legge chiamata “Public Health Act”,

con cui si interviene a favore dell’interesse pubblico contro l’indiscriminata libertà della proprietà privata

- In Francia, nel 1850, viene approvata la legge proposta da Anatole de Melun, che introduce il concetto di

esproprio a partire dal risanamento di quartieri di abitazioni. Tolgo la casa a un privato, per esigenze di

risanamento dello stato

PARIGI – PIANO DI HAUSSMANN

- Le motivazioni principali per il risanamento della città erano le condizioni sanitari e la necessità di controllo

militare. Il controllo viene effettuato tramite boulevarad, ossia un passaggio sulle mura di una città fortificata,

poiché la parola risale al tedesco bollwerk (baluardo). Si voleva ampliare e risanare la città.

- Dopo la legge Melun l’esproprio per pubblica utilità diventa il mezzo per l’attenuazione del progetto di nuova

immagine voluto da Napoleone III 33

Georges-Eugene Haussmann (1809-1891)

- Protestante alsaziano, avvocato e amministratore, fu uomo instancabile, testardo e privo di riguardi

- Napoleone III lo fece prefetto del dipartimento della Senna nel 1853, affidandogli i suoi grandiosi piani di

abbellimento di Parigi. Il barone Haussmann mantenne la carica fino al 1870 e fece quanto l’imperatore si

attendeva da lui e forse di più

- Gli interventi di Haussman seguono i principi tradizionali dell’urbanistica francese, quali erano stati fissati da

Enrico IV e sviluppati da Luigi XIV e infine, modello diretto di Haussmann, dal cosiddetto paino degli artisti del

1797: lunghi boulevard rettilinei, che si incontrano in rond-points stellalri, ne sono gli elementi principali.

- Si ripete spesso che Haussmann realizzò i boulevard per ottenere buone linee di tiro su eventuali rivoltosi, ma

egli fu guidato, almeno in ugual misura, da considerazioni di traffico (per esempio dall’esigenza di collegare le

stazioni ferroviarie), e fu inoltre appassionato fautore di vedute prospettiche su monumenti o edifici

monumentali con l’Arc de Triomphe o l’Opera.

- La nuova urbanistica parte da lavori stradali, che aprono nuove via. Si realizzano cardo e decumano, di origine

romana e creano una circolazione circolare. L’esproprio porta alla demolizione degli edifici e alla creazione di

nuovi viali: i boulevard. I viali hanno un dimensionamento tra i 20 e i 60 metri di ampiezza, che portano allo

sventramento, possibile grazie alla legge dell’esproprio.

La realizzazione dei boulevard richiede la ricostruzione di tutte le residenze, che vengono interessati dallo

sventramento, e dei loro affacci sui viali. L’aspetto architettonico è quello meno importante, l’obiettivo è creare

dei grandi spazi di circolazione e di non diminuire la possibilità visiva, diventa necessaria l’omogeneità e la

regolarità dei fronti.

Hittorf

- realizza gli affacci sui boulevard del quartiere dell’Etoile, ma Haussmann non è molto d’accordo su

questo intervento. Haussmann critica il fatto che i prospetti erano anonimi e che non era necessario un

architetto per realizzarli.

Henry Labrouste

- è il secondo architetto che viene chiamato a lavorare, ad alcune parte, al progetto di

ricostruzione.

Victor Balrtard

- è il terzo architetto che viene chiamato e realizza il grande mercato coperto di Halles, che viene

costruito tra il 1852 e il 1872, demolito nel 1972-2. Il mercato viene realizzato con le nuove tecnologie del vetro

e acciaio

- Gli altri edifici della costruzione vengono realizzati dall’amministrazione

- L’ingegner Belgrand viene chiamato a realizzare un ampliamento della rete fognaria di Parigi, che è

fondamentale per le condizioni igienico-sanitarie, e la sua portata giornaliera viene triplicata.

- In questi interventi di ricostruzione, Haussmann e Napoleone, non tralasciano nemmeno la vita sociale.

Realizzano un ampliamento e una sistematizzazione dell’area verde del Bois de Boulogne, sempre secondo il

principio della vista prospettica che veniva utilizzato per la ricostruzione della città.

- La realizzazione di Parigi porta alla definizione dei due stili da prendere a modello per i nuovi edifici da

realizzare: vengono scelti il neoclassico e il neogotico.

VIENNA

- In questo periodo ha ancora un ruolo importante a livello politico-militare.

- Ogni cinta bastianata necessitava di uno spazio intorno a ogni posizione dei cannoni, era una distanza di

sicurezza e aveva delle dimensioni prefissate tra i 500 e i 1000 metri. Era uno spazio che veniva lasciato libero e,

in termine tedesco, veniva chiamato glacis. A metà dell’800 Vienna si trova con una città antica (altstadt),

cristallizzata all’interno della cinta, l’area libera dei glacis e una seconda cinta, ma già in questo momento,

abbiamo un’espansione oltre alla seconda cinta con la realizzazione di vari edifici, che sono residenze per

l’aristocrazia, edifici statali e chiede. Il vororte è il perimetro intorno alle mura esterne della città.

- Nel 1848 avviene un’unificazione politica di tutte le parti esterne, l’unità amministrativa si espande in tutto il

territorio urbanizzato. L’imperatore dell’epoca, nel 1857, decide la demolizione delle mura, sia quelle bastionate

che la cinta esterna. Mentre si demoliscono le mura, vengono elaborati e proposti dall’amministrazione una

serie di progetti per la configurazione del glacis. Nel 1858 viene bandito un concorso a cui partecipano

Stache,

numerosi architetti e tecnici comunali e risulta vincitore il progetto di a cui non viene attribuita nessuna

Forster,

importanza, mentre il progetto di secondo classificato, riceve numerose menzioni di rilievo. 34

Il PROGETTO DI FORSTER mette in rilievo i lavori all’interno del glacis, mentre l’area dell’altstadt non viene

toccata. Si sceglie di dare all’area vuota strutture di pregio collettivo e non una speculazione edilizia, sarebbe

stato possibili costruire numerosi edifici lungo il perimetro, invece si sceglie la qualità al posto che la quantità.

Lohr

L’ingegner realizza un progetto comunale ispirato alle idee di Forster. Il 90% sono edifici di valore

pubblico e sociale, che avranno una caratterizzazione di tipo architettonica. Il glacis, dopo questi interventi,

viene conosciuto meglio come RING DI VIENNA.

C’è una forte dinamicità tra architetti e amministrazione, viene elaborato un progetto comune e omogeneo.

04/04/18

IL MODERNISMO CATALANO DI ANTONI GAUDI’ A BARCELLONA TRA IL XIX E IL XX SECOLO (Silvana Basile)

- Bibliografia: il mondo organico di Gaudì, architetto e costruttore

Idelfonso Cerdà

- è una figura controversa ed è colui che ha redatto il piano della città di Barcellona. Si forma in

una scuola di Madrid, che fu chiusa, perché ritenuta un covo di rivoluzionari. Era un socialista e intente

intervenire sulla città pianificandone lo sviluppo. Riteneva che la città dovesse diventare il supporto ai nuovi

valori stabili dalla rivoluzione industriale, la bellezza della città doveva fondarsi su un’estetica obiettiva e sui

valori riconosciuti universalmente. Per quanto riguarda l’urbanistica l’arte è ridotta a una serie di principi da

applicare caso per caso.

- Idelfonso Cerdà: “Il primo principio dell’urbanistica consiste nel rimettersi interamente nelle mani della scienza

per sottomettersi ai suoi principi incontestabili.

- Nel 1854 salgono al potere i liberali progressisti, Barcellona è il luogo dove ha avuto maggiore riscontro il

movimento rivoluzionario. Gli abitanti di Barcellona continuano a chiedere a Madrid l’abolizione delle mura

delle città vecchie, che erano, da sempre, considerate il simbolo

PIANO CERDA’:

- Nel 1854 salgono al potere i liberali progressisti, Barcellona è il luogo dove ha avuto maggiore

riscontro il movimento rivoluzionario. Gli abitanti di Barcellona continuano a chiedere a Madrid l’abolizione

delle mura delle città vecchie, che erano, da sempre, considerate imposte dal potere centrale. Barcellona e la

Catalogna, alla fine del XV secolo, aveva subito una decadenza, solo nella metà dell’800 la città riottiene il suo

potere grazie ai cotonifici e alle industrie metallurgiche. La demolizione delle mura era vista come l’unica

possibilità per utilizzare nuovi terreni edificabili e risolvere il problema della crescita demografica. Il governo

decide di prendere un po’ di tempo, abbattendo le mura della Barceloneta, che era fuori dalle mura centrali.

Nel 1838 si stava lavorando a un piano che permetteva di allargare l’estensione della città e iniziano ad apparire

una serie di lottizzazioni. L’obiettivo di questi disegni era quello di creare un collegamento tra la città vecchia

con la villa de gracia, che era un quartiere fuori dalle mura verso nord. Alla fine del 1854, un decreto reale

concede la demolizione delle mura e il governo di Madrid chiede a Cerdà di fare un rilievo di tutte le strade e di

tutti gli edifici esistenti. Nel 1858 Barcellona indice un concorso per l’espansione di Barcellona e l’incarico del “il

piano di ampliamento viene dato a Cerdà, ma il concorso viene vinto da Antoni Rovira y Trias con il progetto

piano di una città è opera del tempo piuttosto che dell’architetto”. Lo stadio era situato nel punto di connessione

tra la parte vecchia e quella nuova. Il piano avvolge la città vecchia e le permette di crescere in modo radiale,

cercando di accogliere armoniosamente i paesi circostanti. Il piano di Rovira non ottiene critiche, ma viene

appoggiato. Nel progetto viene anche descritta la partizione sociale degli abitanti.

Cerdà aveva giocato sporco, perché si era appoggiato alle sue conoscenze madrilene. Il suo piano prevedeva

un ampliamento (ensanche/eizample), era un ampliamento quadrato che potesse servire le stesso possibilità in

ogni punto della città, si voleva favorire l’uniformità e il decentramento. Le vie si estendono da nord a sud e da

est a ovest e sono large 20 metri. La via era quella della comunicazione con il mondo esteriore della società.

Il quadrato ha gli angoli smussati di 20 metri e lo smusso di chiama ocha

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
97 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ale_polimi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Iacobone Damiano Cosimo.