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ARCHITETTURA E AVANGUARDIA

Durante la rivoluzione francese furono colpiti spesso gli orologi con le armi da fuoco, l'idea era quello di uccidere il corso del tempo per iniziarne uno nuovo. Una particolare forma di rapporto con il tempo e concezione del tempo. Non è un'idea del tempo completamente nuova, attraversa in larga parte '800 e durante la rivoluzione francese per la prima volta si impone, ma rimane minoritaria nel corso nell'800. Il presente si trova in una condizione diversa in cui i valori che valevano precedentemente saltano. Quest'idea è contraria al progresso, quest'idea minoritaria ma importantissima rimane e ha un momento fondamentale di riemersione all'inizio del 900. Ci permette di distinguere in maniera forte la generazione di Berlage, Loos, anche Wright da un lato, e dall'altro quella di Le Corbusier, Gropius, Mies. Ancora i più ci permette di capire grandi temi come la funzione dell'architetto come.

intellettuale nella società. In questa società mecanizzata dove ha sempre più importanza la tecnica qual è la funzione dell'architetto in quanto intellettuale? Questa questione è già in corso di dibattito in questi anni, il werkbun. L'intellettuale dev'essere un tecnico dell'officina o deve mantenere questa posizione anche di esternità, proprio perché è questa posizione che mi permette di vedere le cose con maggior lucidità? Oggi affrontiamo questo tema da un'altra prospettiva.

El lissitzky, autoritratto come costruttore. Autoritratto come costruttore è qualcosa in più rispetto all'architetto. Architettura come globale riconfigurazione dell'universo, architetto come costruttore significa che è una figura che partecipa a questa ricostruzione del mondo.

El Lissitzky, tatlin al lavoro. Compasso, idea dell'artista la cui opera non si limita, fare arte non è

più concepitocome fare un dipinto all’interno di una cornice, da appendere su una parete è qualcosa che è destinata adesondare.

Quartiere residenziale Weissenhof, Stoccarda, 1927 È la prima volta nell’architettura moderna in cuivengono chiamate le principali figure del momento alavorare insieme, in realtà non lavorano insieme,ognuno fa una residenza. È un’esperienzalimitatamente internazionale, a cui partecipano diversiarchitetti. Quartiere modello per una mostra, per ladurata della mostra sarebbe stato visitabile da tutti e successivamente sarebbe diventato un vero quartiereresidenziale. Locandine che sono fatte dallo stessocoordinamento, era Mies il coordinatore dell’impresa. Ci vengono dati due tipi d’immagini apparentementeagli antipodi: a Sinistra un’immagine che mostra quello sche si visitava, il modello in primo piano, che poggiasul pavimento di uno degli appartamenti. La locandina di sinistra mostra, convenzionalmente,

quello che unoandrà a visitare: il quartiere e gli appartamenti. Quella di destra non propone quello che effettivamente saranno a visitare, la locandina mostra quella che era un'intenzione fondamentale della mostra, ovvero tirare una croce sopra alla tradizione dell'abitare, con la casa concepita come un luogo accogliente pieno di ninnoli. Mostra ciò che non si può andare a visitare, è una dichiarazione d'intenti. Quest'idea di "Spazzare via" la storia, è un'idea fondamentale che attraversa l'architettura di questi anni. Nel 1925 Le Corbusier propone uno dei suoi progetti manifesti, un concetto espresso attraverso una proposta che nemmeno lui riteneva costruibile, ma che esprimeva un'ideale: Plan Voisin, un piano per la radicale trasformazione della città di Parigi. L'idea era quella di iniziare radendo al suolo il tessuto storico di Parigi, propone di radere al suolo tutto il tessuto.

urbano e lasciare solo pochi elementi simbolici e importanti. L'idea della contrapposizione tra il passato e il presente è quanto mai forte. L'architetto si assume il coraggio di dire che tra i modi di vivere del presente e il passato c'è una totale incompatibilità. L'uomo moderno può ambire a vivere in un mondo fatto a misura sua solo se ammette che la città consolidata, tradizionale con tutti i vicoletti si oppongono al modo di vivere dell'uomo contemporaneo. Ha a che fare con il ruolo di avanguardia che anche l'architetto si sente di assumere in questo periodo.

Avanguardia: Parola che veniva utilizzata dalle truppe napoleoniche, un termine che deriva dal mondo militare, erano quelle truppe che venivano mandate in avanscoperta per perlustrare il territorio. C'era l'avanguardia e la retroguardia. La parola inizia a venire utilizzata nella battaglia di Waterloo. La parola poi migra dal campo militare a quello artistico.

dove indica la parte della cultura intellettuale che si ritiene di traino rispetto al resto della società, quella parte della società che ha più a cuore quei problemi comuni e che cerca di individuare, per il bene della società intera, nuovi modi di vivere.

"Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento, poi il termine era passato dall'linguaggio militare a quello politico già attorno al 1830 per indicare il nuovo compito assegnato agli intellettuali, per lo più di sinistra, consistente nell'assumere il ruolo di guida morale e ideologica delle battaglie politiche del liberalismo"

"Denominazione assunta da (o attribuita a) movimenti letterari e artistici che propugnano o attuano nuove poetiche o nuovi modi espressivi, in contrasto, apparente o effettivo, con la tradizione e il gusto corrente"

Il concetto di avanguardia è un concetto mobile, inizia come questo ruolo degli intellettuali come

Guida ideologica delle battaglie del liberalismo. Questo ruolo di guide in una trasformazione ancora concepita in termini di continuità, nei decenni successivi assumeranno un ruolo e un significato diverso: da quelli che tirano il gruppo, diventeranno quelli che correranno in fuga da soli. All'inizio sono i primi, quelli che cercano di condurre il resto della società in un percorso che è continuo, più avanti partiranno da soli, per tentativi solitari. Nasce ad ogni modo questo concetto come l'intellettuale che si vede in anticipo sui tempi, come un visionario che vede come sarà il mondo e cerca di esprimerla e spiegarla ai suoi contemporanei, alla società. Tutto questo in una visione inizialmente continuistica e teleologica della storia. Questo intellettuale ha delle idee chiare, che hanno come presupposto l'idea che la società cambi passo dopo passo, lui può volgere nella direzione giusta anche i suoi contemporanei.

In francia sono i sensimonisti che abbracciano in maniera particolare quest'idea dell'avanguardia. L'avanguardia passa da essere alla punta del progresso, a un salto. L'idea di avanguardia recupera quell'idea del taglio totale della tradizione, quello che valeva fino a ieri non vale più per oggi. Occorre mettere a punto un'arte e un'architettura per l'uomo nuovo. In realtà anche i più grandi intellettuali sognavano di poter cambiare il mondo, di contrapporsi alla meschinità della quotidianità, messa a punto di modalità per superare la palude del mondo attuale. Nella musica Arnold Schonberg, il più grande taglio della storia della musica, nel 900. Scrisse un sestetto d'archi che non venne eseguita per anni perché c'era un accordo che non esisteva, che non era previsto nell'armonia delle regole. Un altro caso è quello di uno dei suoi allievi, Alban Berg, scrisse.un'opera giovanile, che fu a lungo definito come il concerto dello scandalo, fu un concerto diretto da Schonberg con composizioni sue e dei suoi allievi. Al concerto successe uno scandalo, l'odio suscitato dalle composizioni scaturì una rivolta, il concerto venne chiuso. Sono tempi lontanissimi, oggi siamo indifferenti. Siamo in un momento in cui molto era in gioco perché la società tradizionale, come la si conosceva stava implodendo. Qua siamo a Vienna, l'idea di perdere, gettare questa tradizione culturale era avvertita come assolutamente impossibile. Non è un caso che Schomberg fosse un caro amico di Loos, anche se erano molto diversi. Riprendiamo il modo in cui venne recepita l'opera di Loos, gli scandali che provocò, le vignette. Stiamo entrando nella logica dell'artista isolato e dell'avanguardia, furono gli amici che organizzarono conferenze dove difendere l'opera. Per capire quanto fosse scottante la situazione.

Ci fu lo stratagemma di Loos di disegnare nelle tavole da consegnare le fioriere, per far apparire meno spoglia e camuffare la facciata.

L'artista è sempre più convinto di essere anticipo dei tempi, colui che "sa" cosa occorre, che è in grado di proporre, anche contro la volontà comune, ciò che è bene per tutti.

Una delle cose che l'artista di quest'epoca che sta cambiando è convinto di sapere è che ciò che la maggioranza considera arte non è più tale. È l'epoca in cui il divario tra artista e uomo comune inizia a divaricarsi. Semi-Michelangelo e Bernini erano gli architetti più famosi e lavoravano per il Papa, i più grandi committenti andavano dai più grandi artisti, l'aristocrazia, i papi avevano chiarissima quali fossero i più grandi artisti in circolazione. Questa cosa si è completamente perduta nel '900 questo tipo di relazione.

I più grandi artisti del 900 hanno quasi tutti lavorato in solitudine. In epoca moderna si divarica la cultura dell’artista da quella della gente comune. Il grande dilemma dell’intellettuale è quello di scegliere tra le due vie. Una è la cosa più facile ed è “vendersi” oppure andare per la propria via in solitaria.

L’estremo percorso in questi anni è quello della sfida, della provocazione, del percorrere in solitaria. È l’epoca in cui più spesso l’artista va per la via della radicalità, per la rinuncia totale, per scavare e raggiungere nella maniera più pura possibile.

Loos, Parole nel vuoto. È talmente avanti che ha la consapevolezza che nessuno è in grado di capirlo sa che le sue parole cadranno nel vuoto, le dice comunque perché sa che sono giuste, anche se non verranno capite, che magari verranno comprese dopo anni.

Un’altra raccolta di Loos è

“Malgrado tutto”, questa è la frase di nice, anche qua la posizione è giusta, inesorabile, voi non volete ascoltarla, peggio per voi, ma quello che dico verrà malgrado tutto.➔ Tu

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
179 pagine
3 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiapaci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura dall’ottocento al movimento moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Pisani Daniele.