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GERMANIA TRA ESPRESSIONISMO E RAZIONALISMO

In Germania, nel primo ventennio del 1900, si contrappongono concettualmente due modi di fare architettura.

Il primo è l'espressionismo, che eredita dall'omonimo movimento artistico sviluppatosi in quegli anni il gusto quasi romantico dell'espressione della realtà interiore dell'artista, attraverso forme complesse e plastiche, dai colori e dalle geometrie forti.

L'altro è il razionalismo, che al contrario verteva ad una semplificazione massima delle forme e ad una riduzione all'essenza, che prevedeva una maggior importanza data alla funzione, piuttosto che all'esito formale.

Fu proprio sotto il fuoco bellico, più precisamente nel 1917 che Mendelsohn concepì quell'architettura destinata a renderlo universalmente famoso: si tratta dell'osservatorio di Potsdam, altrimenti noto come "Torre di Einstein".

La costruzione della torre, destinata a consegnare il nome

Di Mendelsohn nelle pagine dei libri di storia dell'architettura, si sarebbe conclusa nel 1924. Si tratta di un osservatorio astrofisico con lo scopo di compiere verifiche empiriche di alcuni aspetti delle teorie elaborate dal celebre scienziato sulla Teoria della Relatività. L'edificio è caratterizzato da una forma fortemente plastica e scultorea permette di configurarsi come l'edificio più famoso della corrente Architettonica Espressionista.

Il razionalismo di Peter Behrens si manifesta nell'Ambasciata Tedesca a San Pietroburgo. L'opera è esemplificativa del fatto che la traiettoria sistia allontanando dal De Stijl, perché Behrens riparte dal classicismo nella sua esperienza architettonica, non negandolo ma reinterpretandolo. Il razionalismo di Peter Behrens nasce proprio da un'astrazione e da una semplificazione della tettonica dello stile architettonico classico.

IL DEUTSCHE WERKBUND è un fenomeno portatore di istanze innovative.

Funzione che prende corpo nella Germania dei degli anni 10 (1907) con lo scopo di favorire il miglioramento e competitività del prodotto tedesco, si propone di favorire il miglioramento qualitativo della produzione, per sfondare anche in ambito internazionale. Aveva anche una missione che si rivolgeva al mercato interno, ossia migliorare il gusto della modernità dopo l'industrializzazione, crescita culturale all'interno della città. Ci troviamo alle origini della cultura del design.

Programma che nasce ispirandosi al modello inglese, modello sono sviluppi progettuali dell'arts and crafts. Hermann Muthesius è stato uno dei fautori che aveva vissuto in Inghilterra capendo i valori, il progetto nasce da questa osservazione che nella cultura tedesca assume un valore diverso, per alimentare lo sviluppo industriale, quindi nuova linfa alla società (arts and crafts invece si opponeva all'industrializzazione). Tale iniziativa porterà ad

Una serie di azioni che guardano all'educazione (miglioramento di scuole di arti applicate), fra gli esiti dopo la guerra si formerà la scuola del Bauhaus. Favorisce il rapporto tra artigiani, artisti, architetti e imprese, oltre a promuovere conferenze e educare i consumatori. All'interno del Werkbund convivevano sostanzialmente due correnti: quella più espressionista, maggiormente incentrata sulla ricerca di un'espressione formale, con forme più organiche (Van Der Velde, Bruno Taut), e quella più razionalista, rivolta ad una ricerca funzionale, che prevedeva un'astrazione delle forme (Behrens, ma anche Gropius). Il suo momento di avvio è negli anni 10 e ha una vita molto lunga, fino ai giorni nostri (in Germania, specie negli anni 20). In questa prima fase vi sono molteplici iniziative, anni di grande sviluppo in cui l'industria tedesca cambia la sua organizzazione con formazione di consorzi, che diventano motore del rinnovamento.

In questo concetto acquista rango un artista di formazione eclettista, Peter Behrens, ossia individua una ricerca che lo porta ad essere protagonista di questo fenomeno. È chiamato ad occuparsi di migliorare il disegno, migliorare il brand dell'AEG fino a costruirne una nuova fabbrica di turbine AEG, tema su cui si cimenta la cultura tedesca. Edificio che cerca di esprimere questi valori innovativi che la Germania cerca di affermare. Questo edificio è esemplare di una fusione di istanze innovative, decorazione affidata ai puri caratteri della fabbrica che si identificano nel logo (come accadeva nella bibliografia di Labruste), affermazione di un'idea di architettura che mette al centro la fabbrica nella realtà contemporanea, lo fa nelle forme del classicismo adattate nell'opera, grande spazio (deve essere funzionale), uso del vetro. Classicismo che viene adattato ai caratteri dell'edificio moderno, evidente in facciata dove allusione tipologica del tempio in antis, timpano.

Seppur piegato. Altri dettagli come la grandevetrata (a sporgere rispetto al resto della facciata) mette in primo piano la modernità. Quindi riprende unmodello tipologico formale classico, che riprende alla luce dei compiti nuovi, integrandolo con nuovi materiali. Molte delle opere che Behrens (es. vetrate). Guarda il classico con interesse alla tettonica e non allo stile. Realizzò per AEG erano fusione di linguaggio classico con moderne strutture a telaio, alla ricerca di una formasobria, né funzionalista, né espressionista.

GropiusTra i protagonisti vi è sicuramente che si forma nelloMeyerstudio di Bherens, nel 1911 insieme a realizzano l’officinaFagus Building. La genesi del progetto porta in seno dei concettinuovi per qualsiasi architetto della società di quel tempo. Appenaprima di realizzare l’edificio, Gropius, realizzò diversi studi, esplicaticon numerosi articoli comparsi sulle riviste del periodo dedicatiproprio alle

fabbriche del tempo. Affascinato da una visione marxista del lavoratore, Gropius pensava che la fabbrica non dovesse essere più un luogo malsano e brutto come avveniva nel XIX secolo, bensì un posto dove lavorare al meglio, realizzata appositamente per rendere migliore la vita dei dipendenti all'interno della fabbrica. Come appena detto quindi, il grande merito di Gropius è quello di travolgere e ribaltare il concetto di fabbrica. È la funzione che fa la forma e non il contrario. Studiata la catena di montaggio e le varie fasi della produzione, diventeranno la spina dorsale del progetto, ed in base ad esse si modificherà la forma. Dal punto di vista costruttivo, il grande protagonista di questa fabbrica è il vetro. Alle immense luci messe a disposizione dalle nuove tecnologie, si aggiungono queste enormi vetrate a regalare una maggiore luminosità all'ambiente di lavoro. Spesso il vetro è anche in aggetto rispetto ai pilastri, e

Questo avviene specialmente nelle parti dove avviene il lavoro vero e proprio, questo per dare un senso di trasparenza al lavoro che viene svolto e per accentuare la dignità recuperata in questo periodo storico. Riprende il tema della classicità in modo opposto rispetto a Behrens, esaltandone la tettonica e la simmetria.

Albert Kahn

Anche costruisce fabbriche basandosi su una risposta funzionale al Taylorismo, che prevedeva una produzione orizzontale. La risposta risiede nell'utilizzo della pianta libera, con l'utilizzo di grandi spazi. Si va incontro ad una parcellizzazione, una sorta di zonizzazione urbanistica riportata al contesto della fabbrica, dove ogni parte svolge una sua precisa funzione.

ESPOSIZIONE DI COLONIA (1914)

Nel 1914 a Colonia ebbe luogo l'Esposizione universale ed in quell'occasione il Deutscher Werkbund ebbe modo di progettare e realizzare diverse opere importanti. A Walter Gropius e Adolf Meyer fu affidata la progettazione del padiglione.

destinato ad ospitare le opere della Werkbund; a Henry van de Velde il teatro che, considerato la sua opera migliore, verrà tuttavia distrutto appena un anno dopo a causa degli eventi bellici della Prima guerra mondiale. Bruno Taut realizzò il Glaspavilion (padiglione in vetro oggi distrutto) e Walter Gropius un modello di industria dove venivano ribaditi i principi seguiti nelle Officine Fagus. Importante è la rielaborazione della Fabbrica modello di Walter Gropius con la collaborazione di Meyer. Lo schema della fabbrica è estremamente convenzionale, non soltanto per la disposizione assiale ma anche per la separazione della parte amministrativa da quella produttiva. La facciata amministrativa "classica" è disposta in primo piano nascondendo sul retro, oltre la corte, la struttura in acciaio operaia (il lavoro è nascosto). La classicità è giustificata per la simmetria del fronte, per la presenza di colonnine e per la presenza diun basamento. La tripartizione avancorpo e ali, invece, è barocca. In tale soluzione dualistica, maiaccettabile per Behrens, un involucro in vetro riveste la struttura in mattoni e si sviluppa in una membranacontinua che avvolge perfino le scale elicoidali dislocate alla terminazione dell’edificio. Van de Velde,Sempre nell’esposizione di Colonia, sorgeva Il Teatro direalizzato in cemento armato ed uniformemente, intonacato è fondatosull’uso della linea continua. Costruisce un teatro di importazione classica(sembrerebbe una basilica) ma ha degli elementi che possiamo ascriverealla cultura Art Nouveau: la completa elusione dell’angolo a 90°, sostituitoda quello stondato sia in prospetto che in copertura, segno di rinunciadella geometria cartesiana; il movimento presente nell’entrata e dell’interocorpo di fabbrica che ben si accorda con il paesaggio circostante; lacrescita dei volumi che avviene in maniera piramidale. Esternamente,

èintuibile il rapporto volume-funzione: il volume centrale più alto ospita scene e macchinari, il grande corpocentrale è di copertura alla cavea, i corpi più bassi contengono i servizi, etc

Bruno Taut progetta il Glaspavillon, che propone nuove forme rispettoa Gropius, che prendono le distanze dalla rigida geometria, tale opera èespressiva di una pluralità che anima le diverse correnti (ricerca dellasemplificazione formale con ripetitività, schematizzazione del processoindustriale, riproduzione di forme elementari; istanza che assegna allaricerca squisitamente formale con linea aderente ai valori essenziali delprocesso industriale e in più il gesto artistico che deve plasmare ognisingola esigenza) dei progettisti e prelude ciò che si svilupperà neldopoguerra, negli anni 20. Il visionario Bruno Taut realizza un edificio incemento che si articola in una semplice pianta circolare assializzata dauna scalinata a due rampe

e in una non altrettanto semplice ret

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alberto.alleva di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof De Magistris Alessandro.