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Presuppone un’organizzazione politico-sociale e militare: ciò implica istituzioni comuni

e comuni regole da seguire da parte dei consociati. È la comunanza del diritto che

civitas.

connota la

Si è soliti distinguere nella storia del diritto romano cinque periodi:

Età arcaica;

 Età preclassica;

 Età classica;

 Età post-classica;

 Età giustinianea

Età arcaica

Per età arcaica si intende l’età che va dalle origini della città (754 a.C., secondo la

tradizione) a metà del III secolo a.C.

Il regime costituzionale fu, dapprima, quello monarchico che si concentrò sulla figura

rex, senato comitia curiata

del del e dei (l’assemblea popolare).

Dalla fine del IV secolo a.C., il regime costituzionale romano venne imperniato sulla

presenza delle magistrature, del senato e delle assemblee popolari (ai comitia curiata

i comitia centuriata, comitia populi tributa i concilia plebis).

si aggiungono i e

Roma, inizialmente modesto villaggio di pastori e agricoltori, si espanse nel Lazio e nel

resto d’Italia grazie alle nuove attività commerciali e al crescere della sua potenza

militare.

Il Regnum

La forma di governo adottata dalla civitas primitiva fu la monarchia, in cui il potere di

comando è concentrato in un solo soggetto. Regnum

Le fonti, per indicare la particolare forma di governo di questa fase, parlano di

(da “rex” e “regere”).

In questo periodo le istituzioni della civitas appaiono ruotare attorno a tre organi

fondamentali:

Consilium regis;

 Rex;

 Comitia curiata

Il Consilium regis consilium regis

In origine, il numero dei partecipanti al fu variabile, composto da tutti i

patres (cittadini maschi, liberi) che avevano aderito alle confederazioni. Durante il IV

secolo a.C., Roma attraversò una fase difficile dal punto di vista economico e politico,

in quanto la popolazione raddoppiò di numero. patres minores,

In seguito a questo fenomeno, fanno ingresso a Roma i che chiesero di

consilium regis.

poter sedere nel Il consesso, però, non poteva contenere un così gran

numero di persone. È per questo motivo che si stabilirono dei parametri di ingresso: al

consilium regis senes,

poterono accedere solo i ovvero i più anziani. In questo modo il

numero dei partecipanti, ormai stabilizzatosi, arrivò a trecento.

consilium regis

Il aveva funzione consultiva, deliberativa ed espressiva del capo

politico della comunità: il Rex. creatio del Rex.

La funzione consultiva ed espressiva si esplica nella procedura della

A causa della necessaria connessione tra mondo degli dei e degli uomini, fu necessario

mantenere viva la Pax deorum. Consultare le divinità venne ritenuto il fondamento per

la certezza e la giustizia di qualsiasi decisione pubblica e, dunque, per l’esercizio dei

poteri di governo.

Rex

Per consentire al di adottare provvedimenti validi ed efficaci, i membri

patres

dell’assemblea dei gli attribuirono il potere di prendere gli auspici che, alla sua

morte, ritornavano ai detentori originari: l’espressione “Auspici ad patres redunt” sta a

patres

significare che, originariamente, i erano i depositari del potere di decidere per

la comunità.

creatio del Rex

La si divide in tre fasi:

Interregnum

 Inauguratio del Rex

 Lex Curiata de Imperio

Interregnum auspicia patres

Alla morte del predecessore, gli ritornavano ai che, a turno,

esercitavano il potere per cinque giorni. Colui che deteneva il potere pro tempore si

Interrex interregnum,

chiamava ; il periodo necessario all’individuazione del nuovo

capo della comunità.

Interrex dictio,

Colui che era compiva la cioè l’atto con cui si indicava il successore e

consisteva in una nomina.

Essendoci sempre un fil rouge fra mondo degli dei e mondo degli uomini,

all’Interregnum l’Inauguratio.

seguiva

Inauguratio dell’Inauguratio

La cerimonia (da “augere”, cioè “accrescere”) implicava una richiesta

Rex.

di parere sul gradimento degli dei, con riguardo al nuovo

Lex Curiata de Imperio Lex Curiata de Imperio,

Ottenuto il consenso da parte degli dei si effettuava la che si

Rex

chiamava così perché il si presenta davanti ai comizi. Questi, riconoscendolo come

l’imperium

capo militare, gli attribuiscono che si caratterizza per l’insuscettibilità di

critica agli ordini del capo della comunità: se non si obbediva, si era condannati alla

pena di morte.

Fonte: Liv.1-18. 6-10

<<Fattolo chiamare, come Romolo nel fondare la città aveva assunto il potere dopo

aver reso gli augùri, così egli volle che anche per lui si consultassero gli dei. Condotto,

quindi sulla rocca da un Augure, che da allora in segno d’onore ebbe sempre quella

carica sacerdotale, si sedette su una pietra, rivolto a mezzogiorno. L’Augure prese

posto alla sua sinistra, col capo velato, tenendo nella mano destro un bastoncino

ricurvo, senza nodi, che fu chiamato lituo. Quando poi, rivolto lo sguardo alla città e

alla campagna, e invocati gli dei, ebbe delimitato le zone da oriente a occidente, e

proclamate fauste quella verso mezzogiorno, infauste quelle verso settentrione, fissò

mentalmente il punto più lontano cui poteva spingersi lo sguardo; allora, passato il

lituo nella mano sinistra e posata la destra sul capo di Numa, così pregò: “Giove padre,

se è volere divino che questo Numa Pompilio, di cui io tocco il capo, sia re di Roma,

daccene sicuri segni entro i limiti che io ho tracciato”. Enumerò poi gli auspici che

desiderava gli fossero inviati. Quando li ebbe ricevuti, Numa, proclamato re, discese

dal recinto augurale>>. Rex dell’Inauguratio

La fonte riporta che Numa divenne al completamento e non con la

Lex Curiata de Imperio. Rex,

Questo effetto ha una sua logica se pensiamo che nessun

confermato dagli dei, potesse essere revocato dall’assemblea del popolo riunito in

armi.

Rex Rex

Il non si recava al comizio per ottenere la nomina, ma poiché era diventato

dell’Inauguratio.

proprio in virtù

Allora cos’è la Lex Curiata de Imperio? Nessuno ha gli strumenti per contraddire

Rex

gli dei, quindi essa è un atto formale con cui il viene conosciuto e riconosciuto da

parte dell’esercito come capo militare.

Poteri e funzioni del Rex

Rex manus

Il potere del prende il nome di e non ha limiti. Può esercitarlo nei modi che

auspicia

preferisce, a condizione che agisca ritualmente, cioè seguendo gli e gli

auguria per sortirne l’efficacia.

manus

Il potere della (la incontriamo in campo privato come potere del marito sulla

moglie) si nuclearizza e nascono delle diramazioni del suddetto potere:

Imperium, Rex

cioè la supremazia del in ambito militare. I suoi ordini non posso

 essere disattesi, pena la morte;

Coercitio, maxima

cioè il potere di repressione criminale, che si distingue in

 minima

(pena capitale) e (sanzione pecuniaria).

Le funzioni del Rex

Rex

Il aveva tre funzioni:

Capo religioso della comunità: “Optimus Augur”, ossia il capo del collegio degli

 auguri; rex

Capo militare: Il esercitava il suo potere nominando due magistrati e si

 magister

serviva del loro ausilio. Questi due magistrati prendono il nome di

populi magister equituum

(capo della fanteria) e (capo della cavalleria).

rex

Potere di repressione militare: il nominava due ausiliari col compito di

 reprimere determinati comportamenti rilevanti:

Questores parricidi

- si occupavano di reprimere il reato di omicidio;

venivano impiegati in funzione istruttoria.

Fonte: Festo s.v. << “Parracida” era detto non soltanto colui che avesse ucciso il

genitore, ma anche colui che avesse ucciso un qualsiasi uomo libero, non

condannato a morte. Che così fosse ci è indicato da una legge di Numa Pompilio

: “se qualcuno cagiona, intenzionalmente o consapevolmente, la morte di un

uomo libero, parricidas esto”>>

Uno dei crimini particolarmente importanti in questo periodo della storia romana

fu senz’altro l’omicidio. Si faceva riferimento all’omicidio commesso con dolo

(volontario) e l’omicidio colposo (non volontario).

In caso di omicidio doloso, una legge di Numa Pompilio imponeva ai familiari

della vittima di uccidere il reo; mentre, in caso di omicidio colposo, l’omicida era

tenuto a sacrificare un ariete ai familiari dell’ucciso dinanzi al popolo.

Tutto questo implicava la necessità di accertamento che, dapprima, era

Rex Questores parricidi.

appannaggio del ma, successivamente, passò ai

È opportuno precisare che il termine “omicidio” non veniva utilizzato in questo

ambito, poiché, a Roma, “homo” era lo schiavo. Colui che uccideva uno schiavo

poneva in essere un delitto privato (delicta).

Duoviri perduellionis

- reato di tradimento.

duoviri perduellionis Rex

I sono nominati dal tramite un provvedimento che

Lex horrendi carminis. Lex

prende il nome di Questa era di carattere sacrale

duoviri

e conteneva le disposizioni che dovevano essere eseguite dai

perduellionis per reprimere il reato di perduellio. Le disposizioni prevedevano

poena cullei:

la il reo veniva rinchiuso in un sacco con un gallo, un cane, una

scimmia e una vipera.

Forme di alto tradimento

Le forme di alto tradimento in età del Regnum erano la

Proditio (proditio, -onis = “tradimento”): crimine legato al tradimento

 dello stato tramite un accordo col nemico e il rifiuto all’obbedienza.

La pena era la fustigazione e la decapitazione, ma poteva essere

repressa dal Rex nelle forme che egli riteneva più opportune.

proditio

La era un reato non flagrante, cioè un reato che risente del

bisogno dell’accertamento.

Perduellio (perduellio, -onis = “guerra”): era un crimine contro lo stato

 e si riferiva al tradimento nei confronti dell’autorità, incluso il colpo di

stato. perduellio, duoviri perduellionis

Nella repressione della i si

comportavano come due boia. La pena consisteva nella fustigazione e

suspensio arbore infelix.

nell’impiccagione

Classificazione dei crimina e loro repressione

ius” “fas”,

È bene precisare che nell’età arcaica il “ non si distingueva dal ovvero dal

fenomeno religioso.

Con l’espressione “diritto criminale”, in questo periodo, si intendono le reazioni che la

comunit

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
6 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eleos95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Sciortino Salvatore.