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Le magistrature nell'antica Roma

QUESTORI

Si occupavano di gestire l'aerario (luogo in cui era conservato il tesoro della città nel tempio di Saturno). Erano magistrati minori con potestas. Con Silla anche gli ex questori entreranno in senato (80 a.C).

TRIBUNI DELLA PLEBE

Era una magistratura plebea e venne riconosciuta dai patrizi nel 449 a.C. Era una magistratura rivoluzionaria poiché i plebei erano esclusi dalle magistrature. Entrano a farne parte nel 367 a.C e non ci furono più scontri con i patrizi.

Poteri:

  • auxili latio, portavano aiuto ai singoli individui che vengono massacrati dal magistrato patrizio.
  • intercessio, potere di paralizzare ogni atto dei magistrati della repubblica tranne per il dittatore e i censori.
  • potevano opporsi anche alle decisioni del senato e all'esecuzione di una sentenza.
  • potevano promuovere processi o farli arrestare.

I tribuni della plebe venivano eletti dalle assemblee popolari, concili della plebe. Duravano in carica 1 anno ed erano 10. Verranno ammessi in senato solo...

nel II sec a.c Esistevano tribuni poiché i plebei vollero arrivare alla parificazione dei due ordini. I patrizi furono costretti a riconoscere i tribuni della plebe. Dopo la parificazione degli ordini vennero assorbiti dalla nobilitas patrizio plebea, il ceto dirigente di Roma. I plebei volevano fare carriera politica ed entrare in senato. Si creava una casta in cui gli esponenti delle forze politiche non volevano ostacolarsi l'uno con l'altro per proseguire nella carriera politica. Con Tiberio Gracco nel 133 a.c finì lo stato patrizio plebeo.

NOMINA DEI MAGISTRATI

I magistrati nella prima fase dell'età repubblicana venivano nominati dal predecessore. Dal 367 a.c i magistrati erano eletti:

  • maggiori dai comizi centuriati, tranne i dittatori.
  • minori dai comizi tributi, tranne i tribuni della plebe e edili che erano eletti dai concili.
  • I tribuni militum erano eletti dai consoli e dai comizi tributi.

CANDIDATURA

Veniva presentata dai predecessori, doveva essere

approvata dal senato con l'auctoritas (ratifica)

Nel 290 a.c l'auctoritas veniva resa preventiva, solo una formalità.

CARATTERISTICHE PER DIVENTARE MAGISTRATI

  • cittadini romani
  • liberi
  • ingenui (nato libero)
  • capacità psico fisica
  • patrizi o plebei
  • non essere infami (sanzione che deriva da condanne)
  • seguire il cursus honorum, derica da honos, onore. Il magistrato non veniva pagato dallo stato.

Previsto dalla lex villa annalis (180 a.c): lquaestura, pretura, consolatio, censura.

La questura si può ricoprire solo dopo 10 anni dall'iscrizione nelle liste elettorali. Si iniziava a partecipare alla vita politica all'età di 17 anni.

17 + 10 = 27 questura

27 + 1 = 28 pretura

28 + 10 = 38 consolato

Si potevano ricoprire due volte la stessa magistratura passati 10 anni. Non si potevano ricoprire due magistrature ordinarie nello stesso tempo.

IL SENATO

Il senato era composto da 300 persone fino a Silla (133 a.c), dopo il 367 a.c i senatori entreranno in senato solo se

I censori erano responsabili di mantenere l'ordine e la moralità all'interno del senato. L'ingresso nel senato non era automatico, ma di diritto (lectio senatus). I senatori avevano ranghi diversi: censori, consolidatori, pretori, tribuni/edili, questori. I senatori avevano carica vitalizia. Le funzioni del senato erano le seguenti: - Ratifica (auctoritas) - Nomina del re interino - Leva militare - Controllo delle spese - Senatus consultum ultimum, decisione dei concili di sospendere tutte le garanzie costituzionali (intercessio, prorogatio ad populum) e attribuire pieni poteri ai consoli affinché la repubblica non subisse attacchi da parte di nemici esterni. - Decisione riguardo all'amministrazione dei territori provinciali, assegnazione delle province di norma ad ex magistrati. - Attività consultiva, fornire consigli ai magistrati. Il senato fu l'organo più importante dello stato romano, l'organo centrale per l'importanza della funzione consultiva. I consoli chiedevano sempre pareri al senato perché erano già senatori, non avevano motivo di andare contro il parlamento e al.contrario se non erano membri aspiravano a diventarlo e quindi non andavano comunque contro al parlamento. Il magistrato alla fine della sua carica poteva essere tenuto responsabile dei suoi atti dal successore che a sua volta era senatore. Il magistrato quando agiva aveva sempre interesse a chiedere parere senatorio per cautelarsi da eventuali attacchi futuri. Il senato era il centro del potere repubblicano, era costituito dalla nobiltà patrizia e plebea. Non vi era più distinzione tra patrizi e plebei, la distinzione era solo tra chi era in senato e chi non apparteneva. Colui che faceva parte del senato godeva della protezione degli altri senatori. Roma è un'oligarchia perché è nelle mani del ceto governativo patrizio plebeo. Il senato veniva convocato dai magistrati dotati di imperium, consoli e pretori. Inoltre poteva essere convocato dai tribuni della plebe. La convocazione del senato avveniva per iniziativa del magistrato, egli proponeva la legge ai senatori.senatori i quali si esprimevano oralmente in ordine di rango. In seguito al parere si passava alla votazione. La votazione avveniva per alzata di mano, ma il presidente del senato poteva decidere di basare la votazione sulla divisione fisica, chi si spostava verso destra decideva una cosa e chi si spostava a sinistra un'altra. Il senato si riuniva nella curia ostilia, ma nel periodo di Cesare si riunirà in Campo Marzio nella curia di Pompeo. ASSEMBLEE Sono 4: - comizi curiati (30 litori) - comizi centuriati, derivavano dalla riforma centuriata dell'esercito di Servio Tullio. I comizi erano l'assemblea politica, costituita dalla popolazione maschile divisa in 5 classi in base al censo: ° I reddito 100.000 assi / asse, unità monetaria) ° II reddito 75.000 assi ° II reddito 50.000 assi ° IV reddito 25.000 assi ° V reddito 12.500 assi I comizi si riunivano in campo magno, fuori dal pomerium. Il voto nei comizi era orale, diventa scritto nel II sec, avveniva

per classe e inogni classe era calcolato per centurie non per il numero delle persone.Il numero delle centurie non era uguale in ogni classe. Nella I classe c'erano più centurie che nelle altre, poiché il numero degli appartenenti alle centurie non era sempre uguale.

Sopra la I classe si trovavano i cavalieri. Alla I classi si aggiungevano due centurie dei fabbri. Alla V classe si aggiungeva la fanfara. Nell'ultima centuria fuori dalle classi si trovavano tutti coloro che non avevano reddito (immunes militiae).

In ogni centuria le persone erano divise in 2 gruppi: giovani e anziani.

Competenze dei comizi centuriati:

  • approvavano le leggi comiziali
  • nominavano i magistrati
  • nell'epoca repubblicana sono la sede dei processi militari

La convocazione dei comizi centuriati veniva fatta dal magistrato dotato di imperium, tra la data della convocazione e quella della riunione doveva passare il trinum dinum, periodo di 24 giorni, 3 mercati.

Comizi tributi, erano

collegati alla riforma tributaria di Servio Tullio. Le tribù aumentarono di numero mano a mano che Roma si espandeva, alla fine della guerra punica si contano 35 tribù. 4 tribù urbane, nelle quali si trovavano coloro che abitavano a Roma e non avevano proprietà terriere fuori Roma. Gli erari. Nelle 31 tribù rustiche si trovavano gli adsiculi, coloro che abitavano nelle terre. Le tribù più popolate erano quelle urbane. Era più importante il voto espresso dalle tribù rustiche rispetto a quelle urbane perché erano meno numerose. Competenze dei comizi tributi: - competenze di fare le leggi come nei comizi centuriati - elezione magistrati minori (edili, questori) - processi per le multe Non vi era democrazia diversa nei comizi centuriati rispetto a quelli tributi, nei primi prevaleva il denaro, nei secondi le terre. - concili della plebe, concilia plebis tributa. Partecipavano i plebei riuniti in tribù. Espansione di

Questo periodo. Nel 390-387 Roma ha subito l'invasione gallica, i Galli venvano dalla pianura padana e in quest'invasione vengono distrutte le XII tavole. Di li a poco Roma comincierà un'espansione che la porterà ben presto a controllare tutto il Mediterraneo. A nord del Tevere c'era tutta la zona degli Etruschi, le zone limitrofe a Roma erano quelle dei Latini con cui Roma fa una lega all'inizio dell'età repubblicana. Tuttavia nel 338 viene sciolta questa lega e i latini si ribellano a Roma e questi popoli otterranno uno status diverso da quello precedente, alcuni entreranno a far parte di Roma con altri verranno stipulati altri accordi. Nel 338 quindi Roma inizia l'espansione vera e propria. L'espansione inizia verso Sud in particolare in questo periodo ci sono le guerre contro i Sanniti. Ci sono tre guerre sannitiche 343 la prima 290 l'ultima. Roma ha già conquistato Napoli. Le prime due guerre non cambiano molto.

le cose, nell'ultima guerra sannitica i Sanniti cercano di allearsi con i popoli nemici di Roma del nord. L'ultima guerra sannitica è molto importante perché Roma vince e sottomette non solo i Sanniti, ma anche le regioni del Nord fino all'Arno. Roma però vuole continuare la discesa verso sud conquistando le regioni meridionali in cui resistono principalmente Taranto, Reggio e Locri epizefriro. La prima regione ad entrare in conflitto nel 275-276 è Taranto, che chiede aiuto a Pirro re di Epiro (Albania), egli sbarca in Puglia con gli elefanti. Questo è uno shock per i romani sicché vengono sconfitti la prima volta ad Eraclea (Basilicata). Questa è stata una perdita particolare perché Pirro si trova alla fine della battaglia con pochi uomini. Così il conflitto si sposta a Malevento (Benevento) e qui i romani sconfiggono definitivamente Pirro che in realtà voleva imitare Alessandro Magno conquistando per prima cosa il Sud Italia. Dopo

Poco Pirro muore per una tegola in testa. Siamo nel 272 e il dominio romano va dall'Arno fino al sud Italia (isole escluse). Una volta conquistata l'Italia, Roma cerca territori fuori dall'Italia, precisamente a Cartagine (Tunisia). Si ha la prima guerra punica 264-241. I cartaginesi non sono leggendariamente nemici di Roma, ma nemmeno amici. Sono un popolo relativamente vicino con cui Roma ha sempre avuto dei trattati commerciali, poiché il mare è dominio già cartaginese. I romani decidono di rivolgersi verso il mare alla conquista di Sicilia, Sardegna e Corsica. La battaglia comincia ad essere dunque navale. Usano però una tecnica chiamata dell'assalto dop

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A.A. 2011-2012
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SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marta.pezzera di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del Diritto Romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Gagliardi Lagala Francesco.