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CONQUISTA DELL'ETIOPIA
Questa conquista, che viene decisa da Mussolini intorno al 34, viene preceduta da un'intensa
propaganda coloniale -> cartoline, audiovisivi.
Elemento propaganda fondamentale: rende gli italiani consensuali a questa impresa coloniale.
Italia fascista decide di tentare la carta coloniale in un contesto internazionale in cui il colonialismo
si stava esaurendo.
Etiopia: impero con organi di governo, sistema di governo feudale (ogni provincia affidata a un
governatore). Etiopia aveva sempre avuto una certa rivalità tra I diversi Ras, ma di fronte
all'aggressione esterna mettono insieme un esercito. Imperatore Hail Selassie ("Forza della trinità)
era cristiano -> tradizione di appartenenza al cristianesimo etiopico, dichiarato imperatore nel
1930, prima era stato un reggente dell'impero.
In Etiopia esiste una Chiesa che non è frutto delle imprese europee ma giunge dal IV secolo dal
Medio Oriente; la stessa lingua etiopica ha origini semitiche.
Unica lingua scritta tra quelle africane, unica che nasce come lingua strutturata.
Presenza della chiesa etiopica, pilastro della struttura imperiale -> strettissimo legame tra Impero e
Chiesa, l'imperatore si occupa anche di affari della Chiesa, che rientra tra le Chiese ortodosse pur
non essendo una chiesa orientale ma africana. È collegata alla chiesa d'Egitto, che aveva rifiutato
il Concilio di Calcedonia, nel quale si era creata una spaccatura sulle due nature del Cristo (natura
divina e natura umana) -> Chiesa d'Egitto riconosce solo quella divina.
Etiopia è un paese cristiano ma al suo interno metà popolazione è musulmana -> paese
multiconfessionale, realtà molto complessa.
Attacco italiano avviene da Nord e da Sud: Mussolini convoglia forze in Eritrea e in Somalia e da lì
attacca.
L'imperatore fugge in Esilio, a Ginevra nella società delle nazioni denuncia l'invasione -> UK e FR
impongono all'Italia sanzioni economiche.
5 maggio '36 truppe di Badoglio entrano nella capitale (Addis Abeba).
Questa rapida avanzata dell'esercito italiano in Etiopia(7 mesi) da cosa è caratterizzata? Mussolini
con dei telegrami autorizza l'uso di armi proibite, come il gas. "Autorizzo all'impiego anche su vasta
scala di qualunque gas e di lanciafiamme".
Video sulla problematica dei crimini fascisti nella guerra d'Etiopia.
Ai confini dell'Eritrea scoppia un conflitto a fuoco con confinanti etiopici -> occasione colta da
Mussolini per attaccare Etiopia.
Mussolini autorizza Badoglio all'uso delle armi chimiche (iprite). Oltre agli accampamenti dei
soldati sono colpiti anche città e ospedali.
Graziani vicerè; dal 35 al 38 ancora uso di gas tossici.
Opera di ricostruzione italiana. Graziano ferito in un attentato della resistenza.
Squadrismo fascista.
Guerra caratterizzata da uso di gas tossici
9 maggio proclamazione impero, ma sul territorio etiopico la guerra non si è conclusa, c'è
una forte resistenza; amministrazione dell'Etiopia affidata a Graziano (militare): resistenza
da stroncare con ogni mezzo -> massima azione repressiva. Etiopici che resistono giudicati
come ribelli
Febbraio del 37, durante una cerimonia Graziano colpito in un attentato organizzato da
elementi isolati della resistenza etiopica (si salva) -> azione fortemente repressiva degli
italiani: gruppi paramilitari (Camicie nere) nella capitale organizzano una "caccia
all'etiopico": per 3 giorni capitale messa a ferro e fuoco
Repressione investe le alte autorità della chiesa etiopica (come il Vescovo Petros, fucilato
in pubblico con l'accusa di aver coperto azioni della resistenza) -> Petros riconosciuto come
martire dall'Etiopia
Massacro di un villaggio monastico in cui c'erano centinaia di monaci etiopici cristiani;
villaggio monastico preso di mira perché sospettato di aver ospitato attentatori di Graziani
Autorizzazione a una politica del terrore e dello sterminio
Le massime autorità della chiesa etiopica vengono eliminate, con un'intera classe dirigente
che aveva fatto formare l'imperatore tra gli anni 20 e 30 -> Etiopia colpita anche nella sua
struttura politica
Politica di asservimento: clero etiopico obbligato a rendere omaggio a Graziani, che era
divenuto vicerè (governatore generale del territorio).
Rapporto del fascismo con l'Islam: all'inizio degli anni 30 il regime aveva dato vita a Radio
Bari, prima radio in Italia che trasmette anche in lingua araba; L'Ente Italiano Audizioni
Radiofoniche (EIAR); quotidiano con una pagina in italiano e uno in arabo -> idea
dell'espansionismo fascista è di entrare nel Mediterraneo quindi mettersi in contatto con il
mondo arabo
Nella guerra di conquista etiopica si cerca l'alleanza con capi islamici -> foto di
Mussolini che si vuole presentare come paladino dell'Islam -> posizione che
disturba la relazione con la Chiesa (rapporto problematico soprattutto per la
questione coloniale)
Delegazione di notabili etiopici a Roma
Arruolamento degli etiopici -> africa nella capitale italiana -> percezione più concreta che va
oltre a quella della propaganda con le immagini
Modello del regime fascista, inquadramento della gioventù (Gioventù etiopica del Littorio
[GEL] -> stesso modello italiano).
Leggi razziali del 38 (Manifesto sulla razza) colpiscono soprattutto chi aveva radici
ebraiche, ma iniziano molto prima in territorio africano. Queste leggi sono una manovra
politica di Mussolini come avvicinamento alla Germania nazista, ma il razzismo inizia in
territorio africano, infatti viene emanata una legislazione coloniale che proibisce convivenze
tra italiani e africane e matrimoni misti. Si cerca di arginare questo fenomeno di convivenza
mandando scaglioni di prostitute; in realtà questo non viene rispettato.
Immagini di propaganda nei libri scolastici (quindi non rivolta solo agli adulti):
educazione al razzismo verso gli africani
La Difeda della Razza: prende di mira la nuova realtà dell'impero coloniale
Regime attua una politica di separazione tra italiani e etiopici
Questione del meticciato: legilsazione razziale si rivela aleatoria, nascono numerosi
figli tra italiani e africane che non vengono riconosciuti dagli italiani -> meticci
dovevano essere sudditi coloniali o figli di italiani? La questione aveva una forte
ricaduta sul trattamento -> questione resta irrisolta
RICONQUISTA DELLA LIBIA
Con l'arrivo del fascismo negli anni 20, l'esercito italiano riconquista territori perduti durante I
guerra mondiale -> discorso coloniale non si era spento.
Discorso sul riscatto di Adua, mito del nazionalismo italiano di un'onta subita da riscattare.
Operazioni militari di riconquista della Libia affidate a Graziani. Anche in questo caso riconquista…
campi di concentramento, resistenza libica elemento problematico.
Resistenza libica guidata da Omar AL-Mukhtar, capo della Confraternita senussita. Nel 31 viene
arrestato e giustiziato.
Dopo la sua cattura il regime inizia a pensare alla conquista etiopica.
Nodo del colonialismo italiano era stato rimosso dalla storiografia, fino agli anni 70 (così come il
discorso sui gas) -> studi storici che riportano alla luce azioni criminali che sfatavano il mito degli
italiani "brava gente".
II GUERRA MONDIALE
'39: Invasione Polacca -> FR e UK dichiarano guerra; Italia dichiara la neutralità: Mussolini è
consapevole del fatto che le forze italiane non sono preparate.
Entra in guerra quando le forze tedesche hanno occupato alcuni territori, quindi quando è convinto
di una rapida vittoria -> Patto tripartito (tra Berlino, Roma, Tokyo).
Europa è sotto l'occupazione dell'Asse. Si inserisce il problema della questione ebraica e della
Shoah.
Giappone attacca nel 41 gli USA a Pearl Harbor. A questo punto USA entrano in guerra a fianco
delle potenze alleate.
Tra il 39 e il 42 rapida espansione dell'Asse in Europa -> occupazioned della Polonia, del Belgio,
della Francia.
Mappa dei lager: rete che si espande su tutti I territori occupati dall'esercito tedesco (in particolare
la Polonia, in cui si trovava la più numerosa comunità ebraica d'Europa).
OLOCAUSTO: PROBLEMA STORIOGRAFICO
La Shoah ha una forte carica simbolica, qualcosa di "indicibile", e come tale emerge all'indomani
della II Guerra mondiale, quando tramite il Processo di Norimberga vengono a galla tutte le
vicende legate allo sterminio.
Giovanni Paolo II ne parla come "male assoluto" e Agostino Giovagnoli come "secolo di
Auschwitz".
Questione: è possibile storicizzare Auschwitz? Ma si apre la questione etica dei sopravvissuti, che
rifiutavano questa impostazione perché c'era un problema esistenziale. Auschwitz era una cosa
talmente terribile da non poter essere paragonato ad alcun altro evento.
Altro problema storico: non solo spiegare I motivi dell'olocausto, ma trasmetterne la memoria alle
generazioni successive -> richiedeva una storicizzazione dell'evento (problema storico di
ricostruzione).
Primi studi sono degli anni 60. nel 61 viene arrestato Eichmann, massimo responsabile, che era
fuggito in Argentina, poi rintracciato e riportato in Israele per essere sottoposto al processo
(descritto da Hanna Arendt ne "La banalità del Male").
Altri autori: Hilberg "la distruzione degli ebreu d'Europa", Mosse "Le origini culturali del Terzo
Reich" e "Il razzismo in Europa", Allen "Come si diventa nazisti" (libro che mostra sulla base di
documentazione come sull'onda della crisi economica le nuove generazioni in brevissimo tempo
aderiscono al nazismo").
Stereotipo antisemita (stereotipo: immagine avulsa dalla storia che si forma in un sentire collettivo
sulla base di giudizi sommari, bassa conoscenza, pregiudizi). Questo stereotipo aveva antiche
radici: già nel 1903, nella russia dello zar, si inizia a parlare di "cospirazione ebraica" (c'erano già
stati I pogrom) e viene diffuso "I protocolli dei savi di sion", una cospirazione ebraica mondiale. Altri
stereotipi sono quelli dell'ebreo usuraio, o dell'ebreo deicida (radicato anche in molti ambienti
cristiani cattolici, erano coloro che avevano ucciso il salvatore).
La propaganda nazista agisce sul binomia ebreaismo-comunismo (accusati di essere figli del
comunismo bolscevico).
MEIN KAMPF, scritto nel 23 in prigiona a Monaco da Hitler, riprende una visione razziale della
storia -> darwinismo sociale (conflitto tra I forti e I deboli, sopraffazione del forte sul debole.
Occorre eliminare ciò che non è forte, produttivo e omogeneo.)
Il discorso di concentra sugli e