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LA SITUAZIONE FRANCESE
La Francia era "vittima" di uno stato d'animo interno pacifista che le impediva di utilizzare lo strumento militare come strumento difensivo. Inoltre, la Francia era legata ad un preciso presidio strategico: la linea Maginot. La Francia costruisce una fortificazione difensiva sul proprio confine occidentale in funzione antitedesca, ma non aveva intenzioni di offensiva nei confronti della Germania, ma solo prettamente difensiva.
D'altro lato, c'era una ragione diplomatica: la Francia vedeva l'indisponibilità della Gran Bretagna come un appoggio ad un attacco tedesco. La Gran Bretagna condivideva la visione del trattato di Versailles come ingiusto ed avrebbe accettato ad una revisione dello stesso.
In definitiva, la Francia sapeva di non avere una sponda diplomatica nella Gran Bretagna, non aveva garanzie di difesa in caso di attacco alla Germania. La Germania comprese, quindi, che in questo contesto non avrebbe incontrato opposizione.
caso di rovesciamento delle decisioni di Versailles: in più, la Germania era fiancheggiata dall'Italia che fino al '35 aveva sostenuto, in Europa, la resistenza contro di essa il profilarsi di un pericolo tedesco giustificò, tuttavia, una risposta antitedesca da parte dell'Unione Sovietica staliniana
RISPOSTA SOVIETICA tra il 1934 e il 1935, quando la Germania dimostrava sentimenti rivoltosi contro l'Europa di Versailles, l'Unione Sovietica strinse accordi in chiave antitedesca: si tramutò come punto di resistenza all'espansionismo tedesco una vera e propria svolta radicale da parte della politica estera sovietica fino a quel momento, l'Unione Sovietica aveva mantenuto una politica estera disimpegnata rispetto allo scontro, alla contrapposizione in Europa tra Stati revisionisti e non
Appunti Storia contemporanea - Marta Pessina
Considerava gli Stati occidentali dell'Europa come Stati borghesi, capitalistici: non c'era differenza se democratici o meno. La svolta avvenne quando l'espansionismo tedesco divenne una minaccia per gli interessi europei sovietici nel 1934, l'Unione Sovietica entrò nella Società delle Nazioni e si vide reinserita nell'ordine europeo come fattore di tenuta dell'ordine, abbandonando il suo isolazionismo.
Nel Maggio del '35, si firmò un accordo difensivo con la Francia: in caso di attacco tedesco verso una o l'altra, la Francia o l'Unione Sovietica sarebbero intervenute. Questa svolta coinvolse la Terza Internazionale Comunista (Comintern) che nel VII congresso tenutosi tra Luglio e Agosto nel 1935 a Mosca andò a ribaltare la condizione dei Partiti Comunisti occidentali: venne loro imposta una politica di coalizione, intesa con forze antifasciste, partiti social-democratici (in passato i primi nemici del comunismo).
Il comunismo)ESPERIMENTI DI POPOLARISMO EUROPEOi posero le basi di una politica di coalizione e intesa tra forze antifasciste politica dei fronti popolarissi vide la nascita di due applicazioni, prima in Spagna e poi in Francia, nel corso del 1936, che videro i fronti popolari (Partiti Socialisti e Comunisti) vincere le elezioni e assumere un ruolo di governo: nel Febbraio del ’36 in Spagna e nel Maggio del’36 in Francia questa svolta politica interna ai vari Stati rispondeva ad una direttiva della politica estera sovietica che cercava di difendersi sia con alleanze diplomatiche, sia attraverso esperimenti/tentativi di collaborazione politica con Stati dell’Europa occidentale. L’obiettivo della vittoria popolare francese o spagnola erano di carattere antifascista: impedire la fascistizzazione delle ultime potenze democratiche europee. Solo in questo momento, quindi, si vede la presenza di blocchi ideologici: forze antifasciste (con Partiti Comunisti e Unione Sovietica) e
forze fasciste, autoritarie (Italia e Germania, con alleati minori)la Seconda Guerra Mondiale scoppiò in Europa e per l'Europa: a causa di uno Stato, la Germania, che interpretava il proprio imperialismo non solo in chiave nazionale ma continentale (un'Europa nazificata sotto il controllo della Germania al fine di ricostituirsi come potenza mondiale) disegno ideologicola Germania nazista, ideologica, vede una sua graduazione nel corso degli anni '30 perché si confronta con altre filosofie di forza europee LA SITUAZIONE SPAGNOLA la Spagna si trovava, in questo contesto, tra due ideologie: la Francia e la Gran Bretagna (democrazie) e quelle dell'Italia e Germania (dittatoriali) il conflitto tra potenze fasciste e antifasciste è una visione limitata, in ogni caso: presenta la fotografia di una realtà, ma deve essere ripensata, ridefinita la questione spagnola ebbe inizio a causa di un conflitto interno, una Guerra Civile, sotto guida delcomandante Francisco Franco che il 18 Luglio del 1936 compì un golpe (Colpo di Stato) con il quale disconosceva la legittimità del governo (composto da un fronte popolare: partito socialista e partito comunista = forte anche del VII congresso della III internazionale dell'estate del '35) 81Appunti Storia contemporanea - Marta PessinaAppunti Storia contemporanea - Marta Pessinadal Febbraio del '36, la Spagna era governata dal fronte popolare (come la Francia, dal Maggio dello stesso anno = anche qui fu un esperimento che attraeva simbolicamente le speranze, le attenzioni dell'opinione pubblica antifascista il fronte popolare in Francia ebbe una breve durata, solo un anno accordi dell'Agosto del '36 con i sindacati nel quale il governo concedette dei miglioramenti salariali: accordo di Palazzo Matignon come per il New Deal rooseveltiano) non fu, quindi, neanche in Francia, una svolta rivoluzionaria soprattutto in Spagna, la conseguenza dellanascita dei governi di fronti popolari furono le contromobilitazioni delle forze spaventate, intimidite dal rischio che tali governi potessero portare a derive di segno comunista: una reazione antifrontista, anticomunista che provocò – in entrambi gli Stati – uno scontro interno che in Spagna vide la realizzazione massima nel golpe franchista. La Spagna era caratterizzata, in quel periodo, da politiche abbastanza incisive: leggi anticlericali, collettivizzazione della proprietà privata = tutto ciò aumentava la paura del comunismo sovietico. La Guerra Civile spagnola fu combattuta dalle due Spagne: Spagna repubblicana (del governo legittimo) e la Spagna franchista (rivoltosa, contraria all'autorità del governo repubblicano di Madrid) contrapposizione di carattere ideologico. Lo scontro tra queste due fazioni non ebbe una risonanza tale da coinvolgere le potenze europee a prendere una posizione nei riguardi di ciò che stava accadendo: gli Stati.continuavano ad anteporre i propri interessi nazionali a sfavore della solidarietà ideologica. In Spagna non si verificò un intervento da parte degli Stati europei democratici. La prima decisione assunta da questi Stati fu un Comitato di non intervento: soprattutto la Francia, invece di solidarizzare con la Spagna repubblicana, per impedire l'intervento anche dell'Italia fascista e Germania nazista, formò questo comitato nel quale essa stessa si dichiarò disinteressata all'intervento, vincolando allo stesso disimpegno anche gli altri Stati. La politica del non intervento si rivelò una vera finzione: la guerra spagnola non tardò, a causa del suo taglio ideologico, ad internazionalizzarsi. L'opinione pubblica europea si mobilitò spontaneamente sia per una fazione che per l'altra (repubblicana o franchista). Gli Stati del Comitato non furono tutti disponibili a rispettare i vincoli dell'accordo, soprattutto.Italia e Germania simobilitarono (non ufficialmente) ma costituendo reparti volontari (unità dell'esercito) inviati in Spagna al fianco delle truppe franchiste una mobilitazione ufficiosa perché l'Italia e la Germania decisero di intervenire direttamente? La Germania, in realtà, rimase abbastanza defilata (limitandosi a inviare forze aeree, collaudando la propria aviazione sfruttando il contesto spagnolo come un'occasione per testare le proprie unità dell'aviazione dopo il quindicennio di disarmo imposto da Versailles). L'Italia fu, invece, maggiormente coinvolta (anche con truppe fisiche, volontari). Il motivo che spingeva l'Italia a far ciò non furono ragioni solo di carattere ideologico: vero era che il franchismo condivideva un'ideologia latamente fascista. Ci furono calcoli di interessi e potenza italiani che spingevano all'intervento italiano: ragioni antifrontiste, placare i fronti popolari nel trasformare la.Spagna in uno Stato satellite di quello Sovietico = un rischio per l'Italia che avrebbe messo in pericolo i propri interessi per la supremazia nel Mar Mediterraneo 82
Appunti Storia contemporanea - Marta Pessina
la Spagna repubblicana conobbe l'appoggio dell'Unione Sovietica: anche Stalin considerava la situazione spagnola come banco di prova per la politica di coalizione con le forze democratiche e antifasciste
l'intervento sovietico in Spagna si tradusse con la formazione di brigate internazionali (anch'esse volontarie) che non comprendeva solo militanti comunisti, ma anche membri della sinistra democratica borghese = c'era il tentativo di rafforzare la politica (da parte dei russi) di sicurezza collettiva (Stalin si mostrava disponibile di intervenire anche militarmente contro il pericolo hitleriano)
con l'intervento, quindi, di forze esterne si radicalizza il conflitto interno spagnolo: si polarizza il disimpegno
tuttavia, della Francia e della Gran Bretagna fanno sì che questo conflitto non si traducesse in un momento di contrasto vero e proprio all'antifascismo, neanche quando, a partire dal Maggio del '37 si formò in Spagna un governo repubblicano ma moderato (eliminando le componenti più radicali trasformandosi in un regime più rassicurante per le democrazie del tempo), ci furono dei passi in avanti da parte dei due Stati europei. Entrambe mantennero fino alla fine della Guerra Civile Spagnola (Dicembre 1939) la loro decisione di non intervenire. L'AVANZATA DELLA GERMANIA Francia e Gran Bretagna solo nel Settembre del 1939 interverranno, tardi, contro la Germania nazista. La mancanza di resistenza attiva permise a Hitler di rilanciare il proprio progetto espansionistico. Il mancato intervento alimentò anche la mancanza di fiducia da parte di Stalin che si mostrò aperto alla collaborazione. La Guerra Civile non pose definitivamente le premesse.dalla sua ideologia nazista. Durante questo periodo, Hitler mise in atto una serie di azioni che avrebbero portato alla scoppio della Seconda Guerra Mondiale.