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linguistica italiana -> lingua italiana e aspetti grammaticali delle lingue del territorio italiano
relazione della lingua nelle interazioni comunicative e fattori che condizionano uso linguistico
- SPAZIO, RAPPORTO, FORMALITÀ
- fanno scegliere una variante rispetto ad un’altra
ADEGUATEZZA LINGUISTICA -> calibrare il linguaggio in base al contesto
VARIETÀ DELL’ITALIANO -> assieme delle scelte linguistiche
- a seconda del fattore usato -> gruppi diversi
REPERTORIO LINGUISTICO -> peculiarità comunicative di una comunità linguistica
TUTTE LE FORME LINGUISTICHE di un gruppo di parlanti
ITALIANO STANDARD, DIALETTO, LINGUA STRANIERA
LINGUAGGIO GIOVANILE, ITALIANO COLLOQUIALE
COMUNITÀ LINGUISTICA -> insieme di parlanti che condividono il repertorio linguistico
COMPETENZA COMUNICATIVA conoscere quali forme sono adeguate per un certo contesto
ARCHITETTURA DELL'ITALIANO
ITALIANO CONTEMPORANEO
comprende le scelte linguistiche utilizzate nei contesti quotidiani
- neutre ➔ lingua neutra
le scelte linguistiche particolari nella grammatica sono marcate da diversi fattori fondamentale
- REGIONALITÀ (marcatezza)
fascia che fa capire le varietà dell'italiano
5 elementi come parametri fondamentali
- TEMPO ➔ VARIETÀ DIACRONICA
- AREA ➔ varietà diatopica
- SOCIALE ➔ varietà diastratica
- CONTESTO COMUNICATIVO ➔ varietà diafonica/
- CANALE ➔ varietà diamesica
esempi di scelte linguistiche
- CE L'HO DETTO (QUELLO DETTO) ➔ NORD-OVEST (specialità fascia) (prima fascia)
- A HE MI PIACE (A ME PIACE) ➔ diastratica
- GLI HO CHIAMATO SE VENIVA (GLI HO CHIESTO SE VENIVA) dialetto veneto ➔ DIATOPICA
- HO CHIAMATO A GIORGIO (HO CHIAMATO GIORGIO) dialetto del sud ➔ diatopico
VARIETA REGIONALI D'ITALIANO
Varietà della lingua diversificate diatopicamente
ITALIANO d’origine = lingua nazionale + dialetti
GEOSINONIMI (sinonimi a distribuzione geografica)
Iperetoni linguistico comporta espansione attraverso le vie del commercio e pubblicità -> (VARIETA DIATOPICHE) e confini tra famiglie non differenziati
AREA DI ESTENSIONE dei fenomeni linguistici non coincide con area di estensione dei dialetti
DISTINZIONE:
SETTENTRIONALE - CENTRALE - MERIDIONALE
Importanza della lingua -> Prestigio di cui gode
- Settentrionale -> vicino ad Italiano standard
- Toscana -> perde prestigio
- Romana -> grande prestigio dal secolo fascista
- Meridionale -> minor prestigio
ITALIANO REGIONALE CENTRALE (mediano)
FONETICA
- pronuncia scevà delle doppie. birra -> [birə]
- 7 vocali
- “j” vocali alla fine di parole cons. “rom” [= trame]
- allungamento di [b] e [dʒ]
- rafforzamento fonosintattico delle consonanti iniziali
MORFOSINTASSI
- → suffisso -aro che indica mestieri ed attività negative
- “che” nelle interr. “che mi presti...?”
- “a” compl. stato in luogo “abito a...”
- uso di “da” dopo “dovere”
- “mia, tua, sua” con sostantivi maschili
- che + verbo + a fare “che ndi a fare?”
FOREIGNER TALK
nativo ha ruolo dominante, gestisce la conversazione
LESSICO
- LESSICO COMUNE
- NO IDIOMI
- RIPETIZIONI
- SIGNIFICATO GENERALE
- USO DI SINONIMI
- ONOMATOPEE
MORFOSINTASSI
- POCA SUBORDINAZIONE
- FRASI BREVI E SEMPLICI
- GRAMMATICA SCARSA
- NO COME NEGAZIONE
- NO ARTICOLI
FONOLOGIA
- volume alto
- velocità di dizione rallentata
- pause lunghe
- dizione accurata
PRAGMATICA
- GESTUALITÀ ACCENTUATA
- USO DEL "TU"
- Interrog. dirette
- No diminutivi
FINALITÀ DI CONVERGENZA
agevolare l'interlocutore con la lingua
FINALITÀ DI DIVERGENZA
immigrati considerati incapaci di parlare una lingua evoluta
ITALIANO DEGLI IMMIGRATI
- GUIDATO - scuola
- SPONTANEO - contatto con i nativi
LESSICO
- ridotto con perifrasi
- trasparenza semantica
MORFOSINTASSI
- omissione dell'articolo
- no preposizioni
- pronomi tonici
- ellissi della copula
Italiano degli emigrati
base varietà italiana con regionalismi + parole del paese ospite
- costrutti pleonastici (ma però... poi dopo ...)
- espressioni allocastiche (“coso”)
- anacoluto
- noi + 3sing
- gli per lei
- che polivalente
- avere al posto di essere
- indicativo sì, cong. no
- onomatopee
- aggettivi al posto di avverbi
- no articoli
- prestiti
Logorio italiano all’estero
erosione in 4 fasi:
- dialetto sparisce
- fading -> fonologia, meno lessico
- pidgin -> meno lessico, sintassi che converge verso quella straniera
- fragment -> perdita della competenza attiva, usata poco
TRASMESSO parlato e scritto
lingua del cinema, radio, televisione -> PARLATO - SCRITTO
scrittura telematica -> SCRITTO - PARLATO
RADIO -> mezzo di propaganda, diffusione della lingua unitaria, pendiali semplici, rapido e breve,
TELEVISIONE -> sorclassa la radio, varietà tipologiche dei programmi, no lingua monolitica
Scritto trasmesso
nuove tecnologie informatiche, nuove forme di comunicazione
- dialogo interattivo in CHAT, EMAIL, SMS
- tempo reale
- poco pianificati, frasi brevi
- ricchi di suoni ed onomatopee
- comunicazione interattiva
- code-mixing -> verso lingue straniere
- formule di saluto
- dalle delle connotata
- termini generici, dialettismi
- frasi brevi
- anglicismi, tecnicismi
- proponibili alle chat
- numero di caratteri limitati
- frasi brevi ed abbreviate
- cambi di codici frequenti
- scarsa attenzione nella forma
VARIAZIONE NELLA SOCIETÀ
non varietà ma insieme di varianti disposto in base ai 4 parametri di variazione sociale
- SOCIALI -> VARIAZIONE DIASTRATICA
- TEMPORALI -> DIACRONICA
- SPAZIALI -> DIATOPICA
- STILISTICHE -> DIAFASICA
gesticolare come MARKER SOCIALE
VARIAZIONE NEL TEMPO
varianti gestuali ridotte nel tempo = ampia area di significato di quelli residui
VARIAZIONE NELLO SPAZIO
distribuzione areale limitata
uomo a borsa -> meridione
COME CAMBIA L'ITALIANO:
nel tempo e nello spazio
- I GIOVANI -> fonte di innovamento
- SCUOLA -> perde il suo ruolo centrale
- MASS MEDIA -> sostituisce la scuola
- DIALETTI -> processi d'italianizzazione
- LINGUE STRANIERE -> nuove parole
- SEMPLIFICAZIONE -> termini colloquiali e informali
Dialetti emiliano-romagnoli
Il nome di gallo-italici fu dato a questi dialetti da Bernardino Biondelli. Fra le caratteristiche generali dei dialetti alto-italiani ne ricordiamo solo alcuni:
- Lo scempiamento delle consonanti lunghe e geminate
- La lenizione (sonorizzazione) delle sorde intervocaliche
- Gli sviluppi cl, gl
- C e g dinanzi alla vocali palatali e, i che si assibilano in tutto l’Alto Italiano, dando i medesimi risultati di “ti” “di”
- Il trattamento del nesso “Ct” che nel Piemontese si sviluppa in it, come in francese
Nel vocalismo i dialetti gallo-italici hanno alcune caratteristiche notevoli, il passaggio di ae che avviene diversamente nelle diverse zone. Quest’evoluzione si spinge attraverso i dialetti gallo-piceni, nelle Marche e prosegue, lungo la costa dell’Adriatico, fin nell’Abruzzo: dalle Marche e poi si estende verso Occidente anche nell’Umbria e penetra in Toscana.
Caratteristica generale dei dialetti gallo-italici è la caduta delle vocali finali ad eccezione di -a.
Il piemontese e l’emiliano-romagnolo hanno la tendenza a fare cadere le vocali atone (protoniche), mentre la caduta di quelle postoniche è comune anche al lombardo. Si noti che i dialetti gallo-italici di tipo arcaico si trovano anche nella Sicilia nordorientale nelle provincie di Messina ed Enna, in Basilicata e presso il golfo di Policastro; sull’origine di queste colonie si è discusso molto. L’opinione più attendibile è quella per cui le colonie lombardo-sicule sarebbero provenienti dalla Lombardia Occidentale e dall’alto Novarese. I dialetti trentini sono prevalentemente di tipo lombardo, con molto influssi veneti, I dialetti veneti si possono dividere in:
- Veneziano
- Veronese
- Vicentino-Padovano-Polesano
- Trevigiano
- Feltrino-Bellunese
- Triestino e Veneto-giuliano
Fra le caratteristiche dei dialetti veneti si possono ricordare:
- La mancanza delle vocali turbate u e o (con umlaut per intendere)
- La fermezza delle vocali finali, nella maggior parte del territorio veneto.
- Il mantenimento dei dittonghi ie,uo in sillaba libera
- Conservazione delle vocali di sillaba debolmente accentata con tendenza