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SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI

CONVERGENZA PUNTUALE

Si definisce SERIE DI FUNZIONI un oggetto del tipo

Definiamo ora una SUCCESSIONE DI FUNZIONI

Fissato un intervallo I ⊆ R limitato o illimitato, e consideriamo una famiglia di funzioni fn(x) di tipo preposto. O diversamente, fn = {costanti di parametri...} dipendenti da un parametro n ∈ N e tali che ∀n ∈ N fn: I → R.

Definiamo Sn (x) = f1(x) + f2(x) + f3(x) + ... + fm(x) = Σm=1M fm(x)

  • SUCCESSIONE DELLE SOMME PARZIALI notando che è un particolare tipo di successione di funzioni. Esendo le funzioni f definite su I, lo sarà anche {Sm(x)}.

Dalla definizione di serie si ha che

Una successione di funzioni è quindi un'applicazione da N all'insieme delle funzioni.

DEF

Si dice che la successione di funzioni fn(x) CONVERGE PUNTUALE per n → +∞ alla funzione f(x) solo ∀x ∈ I FISSATO si ha che

f(x) = limm→+∞ fm(x)

Essendo x fissato si ha una successione numerica

RHK limm→+∞ fm(x) = f(x) ⇔ ∀ε>0 ∃ ,x > 0

∀m > ,x ⇒ | fm (x) - f(x) | < ε

RHK un reale è successo se rispetta tra f(x), categorie di punti e

f: I → R funzione

Si dice che una successione se le fn(x) sono continue in I entro f(x) (↵) I.

ESEMPI

  • Consideriamo la successione di funzioni: {xn} dove quindi fn(x) = xn con n ∈ ℕ e I = [0,1] e osserviamo che tutte le fn(x) sono continue in ℝ.

Si ha che limn→∞ xn = {(1 se x=1(0 se x ∈ [0,1))∴: ho lim xn dove x < 1∴: ho lim xn dove x < 1

Quindi f(x): [0,1] → ℝ è un salto discontinuo, un salto di ampiezza 1, nonostante le funzioni siano continue.

CONVERGENZA UNIFORME

DEF Si dice che la successione di funzioni {fn(x)} converge uniformemente alle funzioni f(x) ∀ x ∈ I fissato se ∀ε>0 ∃δ= δε>0. ∀n> N → |fn(x) - f(x)| < ε

Notare che il δ in questione non è fisso e che si ha un criterio operativo perchè se il δ esiste αε opere solo di ε e non da x ∈ I si ha convergenza uniforme che è una condizione più forte e sufficiente della puntuale. In particolare la conv. unif. permette di preservare la continuità nel passaggio al limite, ovvero, è vero che, se le fn(x) sono continue, anche f(x) è in I.

ESEMPI

  • {fn(x)} = {xn} in I = (0,1)

In questo intervallo non si ha più lo discontinuo un preciso.

∀ x ∈ I limn→∞ xn = f(x) = 0

Verifichiamo la convergenza puntuale: ∀ x ∈ [0,2] limn→+∞ nx/1+n2x2 =

= limn→+∞ xn/(n/(1+n2)) = 0 Quindi la funzione limite è f(x) = 0.

Studiamo ora la convergenza uniforme in [0,2].

| fn(x) - f(x) | < ε |nx/1+n2x2 - 0 | = nx/1+n2x2 < ε

Vogliamo applicare Th. 1.1 per calcolare il sup. Facciamo le derivate.

d/dx fn(x) =

d fn/dx = n(1+n2x2) - nx·2n2x/(1+n2x2)2 = n + n3x2 - 2n3x2/(1 + n2x2)2 = n-n3x2/(1 + n2x2)2

f'ʹn(x) = 0 → n-n3x2 = 0 → 1-n2x2 < 0 x = ±1/n ; X = ±1/n

f'ʹn(x) > 0 essendo den > sempre si ha 1-n2x2 > 0 1 > n2 ; -1/n < x < 1/n

Quindi si ha una massima in 1/n, che approssima ad 1 ottenni [I] e guarda quanto est. sup.

Supx∈[I]| fn(x) - 0 | = nx/1+n2x2

maxx∈[0,2] nx/1+n2x2 Sostituendo x=1/n si ha

n·1/n/1+n2·1/n2 = 1/1+1 = 1/2

Quindi il max è costantemente uguale a 1/2 e ottenendo con precisione qualunque ε > 0 scegliendo εgiàa piacere per ogni [0,2] non si ha convergenza un.

Se uno considera invece [1,2] si ha che le derivate è sempre negative e perciò les fin (decrescen) son massimizzati sempre in 1

Quindi supx∈[1,2]| fn(x) - f0(x) | = maxx∈[1,2] nx/1+n2x2 =

Quindi fissato x ∈ [0, 1/2], lim Sn(x) = lim 1 - xn+1/1 - x → 0 = 1/1 - x quando 0 ≤ x < 1

Abbiamo trovato lo stesso limite, verifica la convergenza uniforme.

sup | Sn(x) - S(x) | = sup 1 - xn+1/1 - x =

→ sup x/1 - x | x¹ |.

sia lim 1/2n = 0 si ha convergenza uniforme.

Dato che Sn(x) unif. 1/1 - x si può applicare T¹M uniforme l’errore e integrale:

1/20 xn = ∫1/20 xn = ∫1/20 1/1 - x dx = - ln (1 - x)^1/20 =

- ( ln 1/2 - ln 1 ) = - ln 1/2 = ln 2

Notiamo che se avessimo considerato ∑n=1 xn si avverrà anche Sn(x)

= x + x2 + .... + xn

(1-x)Sn(x) = Sn(x) - x Sn(x) =

= (x + x2 + ... + xn) - ( x2 + x3 + ... + xn + xn+1) = x - xn+1

=> Sn(x) = x - xn+1/1 - x ⇒ Sn(x) = x/1 - x = S(x)

Allora anche in questo caso si verifica la convergenza uniforme, quando il valore delle somme vive non il carattere della serie.

Curvez paralleleuz) ol' lesum positivi dell bjs distan - pari

CRITERIO DI D'ALEMBERT

THM 1.0Sia ∑anxn serie di potenze, supponiamo che ∃ M*: ∀n>n*

⇒ an ≠ 0.

Allora se ∀ limn → ∞ |an/an+1| = L ⇒ L = R con R raggio di conv.

CRITERIO DI CAUCHY

THM 1.00Sia ∑anxn serie di potenze e supponiamo che ∃ limn → ∞n|an| = L

Allora R = ¼/(L¼)

(se L ¼ = 0 ⇒ R = +∞, se L = +∞ ⇒ R = 0)

ESEMPIO

n=0 ((2n)!/(n!)2) xn

Applico crit. D'Alembert: an = ((2n)!/(n!)2)

limn → ∞ |an/an+1| =

limn → ∞ ((2n)!/(n+1)!)2

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Publisher
A.A. 2017-2018
168 pagine
2 download
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher leonardoperi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Bisconti Luca.