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- POSSESSO IN BUONA FEDE
b. DERIVATIVO: quando i diritti passano da un soggetto ad un altro e possono essere
di due tipi:
- MORTIS CAUSA
- INTER VIVOS
LIMITATI: subiscono restrizioni oggettive e soggettive a seconda che si tratti di diritti:
a. REALI: quando si tratti di diritti che assicurano sugli oggetti:
- GODIMENTO ESCLUSIVO: (es: superficie, enfiteusi, usufrutto)
- DISPOSIZIONE: a titolo di garanzia (es: ipoteca, pegno)
b. PERSONALI: valgono verso uno o più soggetti e non verso tutti e assicurano sugli
oggetti poteri di:
- GODIMENTO ESCLUSIVO: a titolo di locazione di beni mobili e immobili
- CREDITO: a titolo di capitale non di proprietà
PUBBLICISTICO:
Relativo solo a diritti di godimento che possono essere:
SUBORDINATI: che valgono verso uno o più soggetti pubblici in sottordine rispetto
l’interesse generale e consentono sugli oggetti un godimento:
- NON ESCLUSIVO: a titolo di fruizione di beni pubblici
- ESCLUSIVO: a titolo di concessione di beni pubblici
Le risorse che discendono dalle suddette disposizioni possono essere distinte in:
PATRIMONIALI IN PROPRIETA’: in forza di diritti privatistici illimitati
PATRIMONIALI NON IN PROPRIETA’: in forza di diritti sia privatistici limitati (godimento o
disposizione) sia pubblicistici subordinati esclusivi ( di godimento )
NON PATRIMONIALI: in forza di diritti pubblicistici non esclusivi
Quindi le risorse disponibili per l’amministrazione aziendale possono essere sia di proprietà sia
patrimoniali. Dunque è necessario distinguere 3 ambiti:
AZIENDALE: origina da attività e da avvenimenti amministrativi che comportano risorse
patrimoniali in proprietà. In generale esse sono:
a) CONSISTENZE:
- SINGOLE
- MULTIPLE:
I. COMPOSTE
II. COMPLESSE
b) VARIAZIONI:
- SINGOLE
- MULTIPLE:
I. COMPOSTE
II. COMPLESSE
AMBIENTALE SPECIFICO: origina da attività ed avvenimenti amministrativi che
comportano risorse patrimoniali non in proprietà; esse sono quindi variazioni e consistenze
aventi come tipologie un tipo diverso di risorse amministrate.
AMBIENTALE GENERICO: origina da avvenimenti di contesto che comportano risorse non
patrimoniali, esse quindi sono risorse avente uguale articolazione rispetto le precedenti ma
aventi tipi differenti.
FATTORI DELLA PRODUZIONE
Per fattori di produzione si intendono tutte quelle entità che effettuano una trasformazione
economica di esistenze e risorse in beni e servizi per consumi finali o intermedi. Allo scopo sono
state create due classi:
ESSENZIALE
PRIMA CLASSE ESSENZIALE: considera i fattori come ambito di formazione
amministrativa e comprende le due sottoclassi:
- ESOGENI: fattori formati fuori dalle dette aziende che a sua volta
comprendono due sottoclassi:
1. ORIGINARI: formati senza o prima che siano stati trasformati
2. DERIVATI: formati dopo che siano stati trasformati da altre aziende
- ENDOGENI: fattori formati dentro di esse che a sua volta comprendono due
sottoclassi:
1. DISTINTI: formati a seguito di trasformazioni in altri fattori specifici da
trasformare ulteriormente
2. INDISTINTI: formati a seguito di trasformazioni in fattori generici
netti, da destinare ad ulteriori trasformazioni in fattori specifici o
generici
SECONDA CLASSE ESSENZIALE: considera i fattori per possibilità di trasformazione
amministrativa e comprende tre sottoclassi:
- ESTERNI: questo tipo comprende altre 4 sottoclassi:
1. ORGANIZZAZIONE SOCIALE: riguarda gli ambienti sociali di
relazione negli aspetti inerenti l’attività aziendale
2. ORDINAMENTO ISTITUZIONALE: riguardante l’esercizio dei poteri
fondamentali dello Stato e dei suoi enti territoriali
3. BENI PUBBLICI: sia demaniali sia patrimoniali
4. BENI PRIVATI ALTRUI
- INTERNALIZZATI: sono potenzialità produttive specifiche e sono sottoposti
ad un regime giuridico pubblicistico ma solo di contenuto concessivo o
regolamentativo. Essi comprendono sottoclassi:
1. BENI PUBBLICI: oggetto di diritto a favore di terzi
2. SERVIZI PUBBLICI DIVISIBILI;
3. TERRA DI TERZI: come manifestazione di beni immobili
4. CAPITALE DI TERZI: sia economico sia finanziario
5. LAVORO: sia dipendente sia autonomo
6. COORDINAMENTO SISTEMICO: come manifestazioni
imprenditoriali e manageriali
- INTERNI: hanno interamente la passibilità amministrativa e presentano
potenzialità produttive specifiche e sono sottoposti a regime giuridico
privatistico. Presentano due ulteriori sottoclassi:
1. ACQUISITI IN PROPRIETA’: che comprendono due ulteriori
sottoclassi:
I. APPROVVIGIONAMENTI: acquisiti in via discontinua o
continuativa
II. CORRISPETTIVI: acquisiti in contropartita della cessione
della produzione di beni e servizi ottenuta.
2. FORMATI IN PROPRIO: comprendono tre ulteriori sottoclassi:
I. SEMILAVORATI: a seguito di trasformazione di beni
specifici in altri distinti da trasformare ancora
II. REIMPIEGHI: a seguito di trasformazione in altri fattori da
ritrasformare con differenti destinazioni produttive
III. NETTI GESTIONALI: a seguito di trasformazioni di fattori
specifici in altri ma indistinti da destinare ad altre
trasformazioni in fattori.
TERZA CLASSE ESSENZIALE: considera i fattori produttivi per funzione di trasformazione
e comprende 3 sottoclassi:
1. TRASFORMATORI: assolvono la funzione di trasformare in
produzione altri fattori della produzione
2. TRASFORMANDI: assolvono la funzione di essere trasformati
in produzione ad opera dei trasformatori. Essi comprendono
due sottoclassi:
I. MATERIALI
II. SERVIZI
3. TRASFORMATI: Queste due classi rappresentano l’output
della produzione pronti a essere ceduti a più vario titolo e
destinazione d’uso:
I. BENI
II. SERVIZI
MODALE
PRIMA CLASSE MODALE: considera i fattori per natura amministrativa secondo le
caratteristiche intrinseche di manifestazione e comprende le seguenti sottoclassi:
1. GENERALE:
I. Naturali o artificiali
II. Animati o inanimati
III. Materiali o immateriali
IV. Fecondità semplice o ripetuta
V. Mobili o immobili
VI. Generici specifici
2. PARTICOLARE:
I. Monetari
II. Creditizi
III. Finanziari
IV. Strumentali
Ogni suddetto fattore generale può partecipare in due o più tipi di fattori inerenti la classe
generale.
Ogni suddetto fattore particolare può partecipare in una solo delle classi particolari.
SECONDA CLASSE MODALE: considera i fattori per destinazione amministrativa secondo
le caratteristiche estrinseche di impiego ed ha 7 sottoclassi:
1) Fissi o circolanti
2) Fungibili o infungibili
3) Disponibili o indisponibili
4) Liquidabili o illiquidabili
5) Fruttiferi o infruttiferi
6) Principali o accessori
7) Complementari
TERZA CLASSE MODALE: considera i fattori per scopi amministrativi con le
caratteristiche estrinseche di obiettivo e comprende 4 sottoclassi:
1) INVESTIMENTO: se finalizzati a costituire o potenziare una coordinazione
produttiva
2) FUNZIONAMENTO: se finalizzati a rendere operativa una coordinazione produttiva
3) MANTENIMENTO: se finalizzati a preservare nel tempo una data coordinazione
produttiva
4) SCORTA: se finalizzati a impieghi futuri per uno o più suddetti scopi amministrativi.
CAPITOLO QUINTO
SINTATTICA CENTRALE
SINTATTICA CENTRALE
In ragioneria la sintattica centrale concerne i flussi ed i fondi sia patrimoniali in proprietà che non
patrimoniali in proprietà. In tal senso è possibile porre le due fondamentali uguaglianze definitorie
di composizione:
[A] FNNk = FNNk-i + ( VARdir + FLN)k-i,k
Dove:
FNNk / FNNk-i >>>> Fondo totale netto di origine diretta o indiretta
VARdir >>>> Variazione totale netta di origine diretta
FLN >>>> Flusso totale netto
[B] FLNk-i,k = (FL+ + FL-)k-i,k
Dove:
FLNk-i,k >>>> Flusso totale netto
FL+ >>>> Flusso lordo positivo
FL- >>>> Flusso lordo negativo
Queste due uguaglianze insieme sono il generale bilanciamento sintetico di fondi e flussi aziendali
a valere per ogni esercizio k-esimo. Sul piano dell’esistenza queste uguaglianze sintetizzano una
situazione di bilanciamento mentre su quello della conoscenza prefigurano potenziali di
bilanciabilità che poi possono tradursi in effettive risultanti di bilanciamento di fondi e flussi. I detti
potenziali di bilanciabilità possono dare origine in un primo ordine di casi, a molteplici uguaglianze
maggiori che sono detti bilanci. Quest’ultimi rappresentano più o meno risultanti più o meno
parziali di quei flussi che siano attendibilmente ritenuti essere reciprocamente:
OPPONIBILI
COMPARABILI
PAREGGIABILI
Ma questi potenziali di bilanciabilità possono anche dare origine, in un secondo caso, a molteplici
uguaglianze minori oppure disuguaglianze. Le due uguaglianze di bilanciamento sintetico sono
passibili di due basilari modalità di scomposizione:
ARTICOLAZIONE TOTALITARIA O SELETTIVA
DISARTICOLAZIONE TOTALITARIA O SELETTIVA
VIE E VARIANTI DI RAPPRESENTAZIONE:
Per rappresentare i fondi e flussi precedentemente trattati è necessario implementare la
sistematica fin qui ipotizzata introducendo almeno i basilari driver di rappresentazione costituiti da
alcune sue differenti vie e varianti.
Tali vie sono caratterizzate dal cosa rappresentare fra le consistenze attive e passive dei fondi
patrimoniali e/o fra le variazioni positive e negative nei flussi patrimoniali di competenza degli
esercizi amministrativi, totali, parziali o particolari.
Questi esercizi possono essere:
FINANZIARI ED ECONOMICI: Individuano la prima via di rappresentazione e sono
compresi tutti quei componenti di natura sia economica che patrimoniale
FINANZIARI: individuano la seconda via di rappresentazione e sono compresi tutti quei
componenti esclusivamente di natura finanziaria.
ECONOMICI: individuano la terza via di rappresentazione e sono compresi tutti quei
componenti esclusivamente di natura economica.
Le grandezze che appartengono ai sopraccennati tipi di esercizi possono essere:
LORDE: individuano la variante A di rappresentazione
LORDE E NETTE: individuano la variante B di rappresentazione
NETTE: individuano la variante C di rappresentazione
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PRIMA VIA
E’ caratterizzata sia dal sottoinsieme finanziario che da quello economico dei fondi e flussi
patrimoniali
VARIANTE A:
E’ caratterizzata dalla compresenza delle componenti sia finanziari sia economici comprendendo
al suo interno grandezze solo lorde.
VARIANTE B:
E’ caratterizzata dalla compresenza delle componenti sia finanziari sia economici co