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IMMOBILIZZAZIONI: TRATTAMENTO FINE RAPPORTO
I. Immateriali
II. Materiali
III. Finanziarie
ATTIVO CIRCOLANTE:
I. Rimanenze
II. Crediti
III. Attività finanziarie non immobil.
IV. Disponibilità liquide
D) RATEI E RISCONTI
Rendiconto finanziario (art. 2425-ter c.c)
A Flusso finanziario dell'attività operativa
B Flusso finanziario dell'attività di investimento
C Flusso finanziario dell'attività di finanziamento
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A +/- B +/- C)
Disponibilità liquide al 1 gennaio
Disponibilità liquide al 31 dicembre
Nota integrativa (art. 2427 c.c.): le funzioni
1) Spiegazione dei criteri di valutazione
2) Dettaglio di voci specifiche (es. oneri pluriennali, ratei e risconti)
3) Precisazioni circa inserimento di elementi in specifiche voci
4) Dettaglio di variazioni quantitative (es. immobilizzazioni, patrimonio netto)
Inserimento di dati aggiuntivi (es. fatti di
rilievo dopo la chiusura dell'esercizio,
5) numeromedio dei dipendenti per categoria
Nota: oltre all'art. 2427 c.c., altri articoli richiedono l'inserimento di elementi specifici nella notaintegrativa
Relazione sulla gestione (art. 2428 c.c.)
È il componente meno tecnico del pacchetto di bilancio.
Commento gestione trascorsa, relazione tra dati e strategia
Inquadramento azienda nel suo mercato, situazione competitiva, performance economico-finanziarie
Punti specifici:
- Evoluzione prevedibile gestione
- Attività ricerca e sviluppo
- Rapporti con aziende consociate (crediti/debiti/costi/ricavi)
- N. e valore azioni proprie possedute e scambiate
- Politica gestione rischio finanziario (tassi, valute,ecc.)
Viene redatto dagli amministratori, quindi non è obiettivo, spesso contiene pareri del soggetto chelo ha redatto.
I bilanci delle società possono essere redatti secondo:
- Principi internazionali IAS-IFRS
- Codice civile e OIC
(Organismo Italiano di Contabilità). La stragrande maggioranza delle società italiane redigono il bilancio secondo i principi del codice civile e dell'OIC. L'obbligo IAS IFRS riguarda le società quotate, le assicurazioni e le società variamente impegnate nel settore finanziario.
Come fare a capire se il bilancio che stiamo redigendo segue le regole nazionali o internazionali? Dobbiamo leggere la Nota Integrativa, perché come prima voce abbiamo proprio i criteri secondo cui il bilancio è redatto.
Il bilancio d'esercizio redatto secondo le regole del codice civile ha degli schemi rigidi. Schema rigido vuol dire che i bilanci civilistici hanno le stesse voci, fissate dal codice civile, con denominazione unica e obbligatoria. Avere lo stesso schema per tutti favorisce la comparabilità, rendendo più facile la lettura e la chiarezza del bilancio. Questa scelta non è scontata, perché, ad esempio, lo schema secondo i
principi internazionali non è rigido. Lo schema rigido ha piccoli margini di flessibilità, nel senso che le voci che sono precedute da numeri arabi, possono essere adattate dalla società con l'obiettivo di rendere il bilancio più chiaro e più rappresentativo della performance aziendale. Tali modifiche possono essere:
- Adattare in funzione dell'attività
- Suddividere (senza eliminazione del totale)
- Aggiungere se non comprese nel sistema
- Raggruppare se irrilevanti o se ciò favorisce la chiarezza (con obbligo di indicazione dettaglio in nota integrativa)
Per ogni voce è opportuno esporre anche l'importo dell'esercizio precedente, per favorirne la comparabilità. Per tale motivo, in caso di non comparabilità, per esempio perché ci sono state delle acquisizioni che hanno cambiato il perimetro dell'impresa in maniera rilevante, è importante adattare le voci dell'esercizio precedente.
Nota IntegrativaAll'art. 2423/5 si stabilisce che il bilancio deve essere redatto in unità di euro, senza cifre decimali. Ciò significa che tutti i calcoli dovranno essere effettuati considerando anche i decimali, ma il risultato verrà riportato arrotondando all'unità di euro.
Nel caso della nota integrativa, le aziende possono anche riportare le tabelle di dettaglio anche in migliaia di euro.
I postulati del bilancio nel codice civile sono:
- Art. 2423/2: clausola generale del bilancio → il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio.
Chiarezza: intelligibile, ovvero caratteristica del bilancio che non è volutamente oscuro, o che tace alcune informazioni a coloro che sono in grado di leggerlo.
Veritiero e corretto: attendibile e neutro, ovvero le scelte
contabili e la valutazioni non devono essere orientate e predeterminate a soddisfare alcuni piuttosto che altri. Devono quindi essere inseriti valori attendibili e neutri. Estremo patologico della mancata chiarezza, verità e correttezza è il FALSO IN BILANCIO.
Art. 2423/3: obbligo di integrazione con informazioni complementari se le disposizioni di legge non sono sufficienti a una rappresentazione veritiera e corretta
Art. 2423/5: obbligo di deroga alle regole civilistiche se in casi eccezionali la loro applicazione è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta (motivando ciò in nota integrativa)
Le ultime modifiche al Codice civile, il codice ha inserito il principio della rilevanza informativa all'art. 2423/4. <<Non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa quando la loro osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta.
Rimangono fermi
Gli obblighi in tema di regolare tenuta delle scritture contabili. Le società illustrano nella nota integrativa i criteri con i quali hanno dato attuazione alla presente disposizione.
Art. 2423 bis:
- Prudenza, è una regola asimmetrica il cui obiettivo di fondo è la conservazione del capitale in azienda, al fine di evitare che vengano distribuiti utili che fuoriescano dall'azienda soprattutto a fronte di situazioni di incertezza. Gli utili soltanto sperati dell'esercizio, mentre i costi non devono essere inviati a CE a influire sul reddito effettivamente sostenuti, ma soltanto temuti devono trovarvi collocazione.
- Prospettiva di continuazione dell'attività
- Prevalenza della sostanza sulla forma (novità)
- Realizzazione
- Competenza economica (e non finanziaria), si basa sul momento in cui lo scambio avviene e non ha alcuna importanza il fatto che ci sia stato il pagamento o che l'azienda abbia emesso la fattura, perché
questa fa solo sorgere il diritto a incassare. Il ricavo è di competenza quando è realizzato (scambio avvenuto):
- Beni mobili: consegna/spedizione
- Beni immobili: passaggio di proprietà
- Servizi: servizio reso
Il costo è di competenza di un esercizio in base alla correlazione con i ricavi imputati, ovvero se ha contribuito a condurre a ricavi di competenza.
La manifestazione finanziaria (sorgere del credito o del debito giuridicamente rilevante) non ha rilievo ai fini dell'applicazione del principio di competenza. Un costo non è di competenza se non ha contribuito a realizzare dei ricavi.
Considerazione rischi e perdite anche dopo la chiusura dell'esercizio
Valutazione separata degli elementi eterogenei
Costanza dei criteri di valutazione (deroga ammessa solo in casi eccezionali, dando in Nota integrativa le motivazioni ed i riflessi quantitativi)
L'acquisizione delle materie
Acquisti di tutti i fattori a fecondità semplice (che
Esauriscono la loro utilità in un unico ciclo produttivo).
Materie e merci in ragioneria non sono la stessa cosa
Materie sono oggetti che entrano in azienda e vengono trasformate fisicamente
Si dividono in:
- Materie prime
- Materie sussidiarie
- Materie di consumo
Merci non vengono trasformate fisicamente dall'azienda, la loro trasformazione è di tipo economico, perché la società di commercio lo rende disponibile in un certo tempo e in un certo luogo alla clientela.
Le merci sono beni acquistati per la rivendita.
(Inserire schema)
Quando parliamo di scritture contabili, parliamo sempre di conto e partita doppia. Può essere però utile avere da subito chiaro che ci sono diverse tipologie di scritture contabili che vengono svolte dalla società in momenti diversi e che hanno degli obiettivi diversi, obiettivi che hanno come obiettivo il controllo in continuo gli andamenti economici e finanziari.
Sono le scritture che man a mano che l'anno
prosegue l'aziendaScritture di gestione o di esercizioeffettua quando si manifestano finanziariamente le operazioni aziendali, ovvero quando (denaro,crediti, debiti).
Acquisto di materie: schema base Prima di acquisirel'azienda svolge una serie di operazioni che non compaiono in contabilità, perché non c'èmovimentazione di costi, crediti, ricavi,...L'operazione diventa rilevante quando viene acceso il conto debito v/fornitori, ovvero quandoriceviamo la fattura. Questa operazione la intendiamo come aspetto economico e aspettofinanziario. Questa operazione viene chiamata liquidazione dell'acquistoSolo in un secondo momento (immediato cronologicamente o differito) abbiamo il pagamento. Ilpagamento non ha origine da cause economiche, ma dà origine a sole movimentazioni finanziarie.Un aspetto importante da aver chiaro "attenzione in questa seconda scrittura a non ricercare causeeconomiche che non ci sono in questa fase".
Questa uscita di cassa che abbiamo ha come causa economica un costo in origine, ma non dobbiamo nuovamente registrarlo nella seconda scrittura, perché vorrebbe dire che come ogni scrittura anche quella cambia il saldo dei conti, trovando un costo doppio. I due momenti liquidazione e pagamento, li rappresentiamo separatamente solo se il pagamento è differito. Ma se il pagamento è immediato possiamo fare un'unica scrittura, ma è meglio farle comunque separatamente. Questa opzione è preferibile perché: L'attività che si svolge per questi processi, nelle aziende più grandi queste due fasi sono spesso curate da soggetti diversi, perché il profilo della liquidazione è affidato al reparto acquisti, mentre il pagamento è affidato a chi si occupa della gestione del