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Estratto del documento

La ripartizione dei costi comuni

Proporzione (prodotto degli estremi = prodotto dei medi):

Che si risolve così: 32

Esempio.

Costi da ripartire: 100.000

Cost driver (base di ripartizione): h/manodopera

Ore manodopera totali azienda: 5000 di cui:

- ore manodopera prodotto A: 2000

- ore manodopera prodotto B: 3000

→ Proporzione 100.000 : costo attr. = 5000 : 2000 e 3000

Coefficiente: 100.000/5.000 = 20

Costi attribuiti prodotto A: 20 * 2.000 = 40.000

Costi attribuiti prodotto B = 20 * 3.000 = 60.000

Esempio: le configurazioni di costo.

Per la produzione del prodotto Alfa sono stati sostenuti i seguenti costi: (valori in euro)

I costi indiretti industriali vengono ripartiti sulla base delle h di manodopera, pari a livello aziendale a 150.000 ore.

Gli altri costi vengono ripartiti sulla base del costo delle materie prime, pari a livello aziendale a 250.000.

TRACCIA: 33

Costi ind. legati al driver(h/MOD)

costi ripartiti sulla base del costo delle materie prime

L’IMPIEGO DELLE VARIE CONFIGURAZIONI

DI COSTO

A cosa si prestano le varie configurazioni di costo: 34 ESEMPI DI DECISIONE AZIENDALE

  1. Scelta di make or buy.

    La LAPTOP Spa acquista (buy), da un'azienda fornitrice un componente, (MMR/05) ad un prezzo unitario di € 218, necessario per la produzione di computer portatili.

    In fase di elaborazione delle previsioni di spesa del nuovo esercizio e sulla base di un impiego annuale di 1.350 unità di MMR/05, il product manager si interroga sulla convenienza economica a produrre (make) un componente così importante.

    A tal fine i responsabili della contabilità analitica raccolgono le seguenti informazioni:

    • i semilavorati necessari per un prodotto analogo al MMR/05 hanno un costo pari a € 125;
    • il componente può essere ottenuto saturando l'utilizzo di una linea di montaggio già impiegata per la produzione dei computer, il cui ammortamento annuo è pari a € 145.000;
    • i tempi medi previsti di MOD per unità di prodotto sono...

Pari a 30 minuti;- in base alle previsioni di completo assorbimento delle risorse umane esistenti, occorre l'utilizzo di un operaio, già identificato per la qualifica e le attitudini personali a prestare lavoro straordinario in via sperimentale al costo orario di 40 €;

La produzione del componente, inoltre, incide sul reparto "controllo qualità" nei termini di riduzione dei carichi di lavoro consentendo il trasferimento di un tecnico all'ufficio vendite per coprire un posto vacante per un pensionamento (stipendio € 45.000 annuo) contro però il parere del responsabile della funzione marketing che ha già contattato un dipendente di una multinazionale operante nello stesso distretto.

Sulla base delle informazioni disponibili si sviluppi l'analisi dell'opportunità di portare all'interno la produzione del componente MMR/05 presentando alcuni commenti sintetici.

Si devono individuare innanzitutto i costi

Rilevanti e quelli irrilevanti. L'amortamento è irrilevante perché si avrebbe e sarebbe uguale sia nell'ipotesi make che in quella buy. Invece il dipendente del controllo qualità è rilevante perché la scelta make libera risorse per altri impieghi in azienda.

Costo semilavorati = 125 * 1350 = 168.750

MOD = 0,5h * 1350 * 40 = 27.000

La differenza rappresenta un risparmio che si avrebbe operando la scelta make. 35

Ci sono diversi fattori che potrebbero spingere l'imprenditore a continuare con una scelta buy:

  • Lo "scontro" con il responsabile marketing che ha probabilmente fatto valutazioni di altra natura;
  • La saturazione della capacità produttiva può precludere un'ulteriore espansione della produzione;
  • L'impiego di un operaio in regime straordinario ha un carattere di provvisorietà che va tenuto in conto. 7 – 20/10/202)

Valutazione di una commessa. La Safebox, attualmente operante in

situazione di saturazione della capacità produttiva produce un tipo di serrature per porte blindate praticando un prezzo di vendita di 2.000 €. Il volume attuale di attività prevede la produzione di 100.000 serrature all'anno e in riferimento all'ultimo anno il conto economico sintetico evidenzia i seguenti risultati: (migliaia di euro)

Perviene un ordine di 30.000 serrature aggiuntive per il prossimo anno con la richiesta di un prezzo (a livello unitario) ribassato a 1.800 €. L'accettazione di questo ordine comporta costi fissi aggiuntivi stimati in 8.000.000 annui per un macchinario addizionale (la produzione prevede l'impiego di impianti molto costosi perché costruiti con una tecnologia innovativa) ed il pagamento di uno straordinario aggiuntivo pari al 20% del costo del lavoro per unità di prodotto. Valutare se conviene accettare l'ordine, verificando l'impatto sul conto economico della scelta.

1. determinazione nuovo

livello ricavi: 200.000.000 + (30.000*18.000) = 254.000.000 2. determinazione costo manodopera: costo unitario iniziale 80.000.000 / 100.000 = 800 costo unitario per le unità aggiuntive (comprensivo di straordinari) 800 * 1,20 = 960 costo totale per le unità aggiuntive 960 * 30.000 = 28.800.000 costo totale della nuova produzione 80.000.000 + 28.800.000 = 108.800.000 3. determinazione costo materiali Costo unitario 50.000.000 / 100.000 = 500 Costo tot per unità aggiuntive 500 * 30.000 = 15.000.000 Costo tot nuova produzione 50.000.000 + 15.000.000 = 65.000.000 oppure 500*130.000 4. determinazione nuovi costi fissi. Sono 8.000.000 36 LA BREAK EVEN ANALYSIS La domanda fondamentale è quanto bisogna produrre per iniziare a guadagnare, da porsi in ogni fase della vita dell'impresa. Generalmente, una start up non riesce ad avere subito utili, perché ci sono tutta una serie di investimenti (costi), ma i ricavi possono non partire subito. Cerchiamo di rispondere allaprecedente domanda usando la Break Even Analysis.

L'ANALISI COSTI - VOLUMI - RISULTATI (B. E. A.)

Caratteristiche:

  1. Modello di previsione degli andamenti economici dell'impresa: ci permette di dire "cosa succede se" (previsione), cioè ipotizzare degli scenari;
  2. Supporto per le decisioni del management;
  3. Vantaggio (e limite) della semplicità.

VANTAGGI

L'impiego di questa tecnica consente di verificare in via preventiva o consuntiva gli effetti sul reddito di possibili variazioni di quantità economiche (vendite, costi fissi, costi variabili, prezzi). I grafici rendono visivamente valutabili i rapporti esistenti tra volume di vendita, costi, ricavi, profitti.

LIMITI

  • È riferita al breve periodo (non tiene conto di possibili cambiamenti nella capacità produttiva).
  • È statica: si ipotizza l'invarianza di costi variabili unitari e prezzi unitari, questo vuol dire che non considero possibili
economie di scala, diminuzioni di p all'aumentare della q, ecc. • Non viene considerato il magazzino: si ipotizza che RI=RF o che tutta la produzione sia venduta. • Il volume di produzione è considerato l'unico driver dei costi rilevante. • Si basa su una distinzione non sempre attuabile dei costi in fissi e variabili. • Si utilizzano semirette: reazioni lineari tra le varie quantità economiche: ciò non si verifica nella realtà, ma per eseguire analisi in tempi brevi e in ambiti ben precisi di variabilità (area di significatività) porta ad errori trascurabili. GLI OBIETTIVI DELL'ANALISI 1) Determinazione del volume obiettivo 2) Analisi di what if 3) Il rischio operativo 4) Il diagramma di profitto DETERMINAZIONE DEL PUNTO DI PAREGGIO (B.E.P.) Consiste nella determinazione grafica o matematica del quantitativo di vendita al quale i costi totali e i ricavi totali coincidono. Si tratta di un punto in cui nonè il punto in cui i costi totali (CT) sono uguali ai ricavi totali (RT). In questo punto, l'azienda non ha né guadagni né perdite. • SOLUZIONE ECONOMICA (i costi figurativi sono inclusi): il punto di equilibrio è il punto in cui l'azienda raggiunge il break-even point, ovvero il punto in cui i ricavi totali sono sufficienti a coprire tutti i costi, sia fissi che variabili. Il break-even point è determinato dalla capacità produttiva dell'azienda (38CP). Oltre questo punto, i costi fissi aumentano perché è necessario aumentare la capacità produttiva, ad esempio, acquistando nuove macchine. All'interno del break-even point, si possono distinguere i costi fissi (CF), che sono presenti sia quando si produce che quando non si produce, e i costi variabili (CV), che aumentano proporzionalmente alla produzione. Unendo i costi fissi e i costi variabili si ottengono i costi totali (CT). Inizialmente, i costi totali sono pari ai costi fissi, poi aumentano in modo parallelo ai costi variabili. I ricavi totali (RT) seguono la stessa tendenza dei costi totali, aumentando linearmente. Il punto di intersezione tra i costi totali e i ricavi totali rappresenta il punto in cui i costi totali sono uguali ai ricavi totali, ovvero il punto di equilibrio. Al di sotto di questo punto, l'azienda si trova in una zona di perdita, mentre al di sopra si trova in una zona di guadagno. In conclusione, il punto di equilibrio è un indicatore importante per valutare la situazione finanziaria di un'azienda. Raggiungere il break-even point significa che l'azienda è in grado di coprire tutti i suoi costi e iniziare a generare profitti.corrispondea un reddito nullo. -> ragioniamo su questa• SOLUZIONE ECONOMICA (compresi costi figurativi): il punto di equilibrio corrisponde a un reddito pari alla remunerazione dei fattori di produzione non onerosi.• SOLUZIONE FINANZIARIA (nei costi sono esclusi quelli che non corrispondono a uscite numerarie: es. amm.ti): il punto di equilibrio è un punto finanziario: indica il volume delle vendite necessario ad assicurare la reintegrazione finanziaria o monetaria nel breve periodo dei costi.Avremo 3 risultati diversi, che però sono utili perché ci danno 3 informazioni diverse.Modalità di calcolo del punto di pareggio.Nel punto di pareggio i ricavi totali sono uguali ai costi totali: CT = RT.Scomponendo i costi in fissi e variabili:CVT + CFT= RTCVT = v x QRT = p x Qv x Q + CFT = p x QRisolvendo rispetto a Q si ottiene il volume di produzione Q* da vendere per coprire i costi totali sostenuti: Q*= CFT/(p-v) punto di pareggio.La differenza (p– v) è il MARGINE DI CONTRIBUZIONE UNITARIO: esprime quantaparte dei ricavi di vendita rimane per la copertura dei costi fissi -e la generazione di un utile-,dopo aver recuperato i costi variabili.Esempio:pu = 100CVU = v = 60CFT = 20000 unità, qual è il risultato economico? P = 0, v = 0, CFT = 2000 -> perdita di 20001 unità: RT =100, v = 60, CFT = 2000 -> perdita di 19602 unità: RT = 200, v = 120, CFT = 2000 -> perdita di 19203 unità: RT = 300, v = 180, CFT = 2000 -> perdita di 1880 39Ogni unità che produco e vendo in più mi riduce la perdita di una certa quantità: tale quantità èil margine di contribuzione. L’idea è che ogni unità che produco contribuisce a coprire il costofisso per la quantità del margine di contribuzione.Ecco perché, per riusc
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher letiziaarmanni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Cattaneo Cristiana.