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BUDGET OPERATIVI
La dimensione operativa
rappresenta il momento iniziale
della predisposizione del master
budget poiché fa riferimento alla
gestione caratteristica corrente
dell’aziendale relativamente alla
quella esistono conoscenze
diffuse. Un problema è
sicuramente individuare il
budget di partenza: di norma,
esso è quello delle vendite. Pur
accettando tale scelta, va
specificato che non può esistere
automatismo e che la scelta è
funzione delle specifiche
caratteristiche aziendali. In figura, è rappresentato uno schema di sintesi del sottosistema dei budget
ad un’azienda
operativi, nel quale si colgono le differenti fasi di sviluppo. Lo schema fa riferimento
manifatturiera.
BUDGET DELL’AREA COMMERCIALE
Nell’area commerciale si individuano:
a) Il budget delle vendite
b) I budget dei costi commerciali, suddivisi in:
Budget dei costi di vendita 35
Budget dei costi discrezionali
Budget dei costi indiretti
Il budget delle vendite genera componenti positivi di reddito; i budget dei costi commerciali, componenti
negativi. La loro costruzione deve considerarsi interdipendente.
i piani d’azione necessari per ottenere
Il budget esprime in termini quantitativo-monetari i traguardi
prefissati. Tali traguardi derivano dagli obiettivi generali dell’impresa, con i quali devono essere coerenti.
Nell’ambito dell’area commerciale, tale coerenza va individuata coni piani di marketing strategico ed
dei limiti e definiscono delle linee guida all’interno delle quali i singoli budget
operativo, i quali pongono
debbono essere sviluppati.
Il budget delle vendite, rappresentando, generalmente, il punto di partenza del processo di elaborazione del
budget, risulta evidente la per sua criticità, in quanto dai valori in esso contenuti dipende la significatività del
master budget. Il budget delle vendite contiene informazioni relative al fatturato atteso in termini di:
a. Quantità/volumi
b. Prezzi-ricavo
c. Mix di vendita
La definizione dei singoli elementi non deve essere intesa come una previsione: nel budget delle vendite non
si fanno previsioni di quantità e prezzo-ricavo futuri ma si esprimono quantitativamente traguardi da
raggiungere. Il globale fatturato deve essere disaggregato su periodi infrannuali, variamente definiti in base
dell’impresa.
alla durata del ciclo economico-tecnico Il processo di disaggregazione deve essere ragionato e
non automatico. Per effettuare tale operazione, rilevante è l’analisi dei trend storici, attraverso i quali si
passata del fatturato e l’eventuale presenza di stagionalità. In fenomeno
individua la distribuzione temporale
della stagionalità è assai rilevante nella predisposizione del budget in oggetto: nei periodi in cui si presenta
l’intervallo infrannuale può essere ulteriormente ridotto, per agevolare la programmazione nelle
cospicua,
altre aree funzionali.
La fase preliminare dello sviluppo del processo avviene a quantità attraverso le quali è possibile predisporre
il programma di produzione, il fabbisogno di fattori produttivi, la verificabilità della fattibilità produttiva. Il
processo di sviluppo è suddivisibile in fasi ognuna delle quali caratterizzata da gradi differenti di incertezza e
dalla necessità di informazioni tipologicamente e strutturalmente diverse.
Per quanto riguarda i vincoli posti al budget delle vendite alle altre funzioni:
Area produttiva: l’articolazione infrannuale dei volumi di vendita rappresenta un vincolo forte per la
a) predisposizione del programma di produzione e la correlata programmazione operativa
b) Area approvvigionamenti: si tratta di un vincolo mediato, in quanto derivante più dal programma di
produzione che dalla politica delle vendite
c) Area finanziaria: dalla suddivisione temporale delle vendite, deriva la distribuzione temporale delle
entrate connesse alla gestione caratteristica corrente
d) Area investimenti: in tale contesto diventa rilevante non solamente la distribuzione temporale delle
vendite ma anche il volume totale di budget
Per la predisposizione del budget sono necessarie due tipologie di analisi dai cui risultati è possibile definire
quantità, prezzo-ricavo e mix di vendita. Le due analisi (esterna ed interna) assumo contenuto differente in
funzione del grado di complessità strutturale dell’azienda, del grado di formalizzazione del budget e della
dimensione aziendale.
Le analisi esterne comprendono una fase preliminare di analisi della domanda di mercato.
La previsione della domanda permette di determinare la capacità ricettiva dei singoli mercati nel periodo di
budget. Il mercato è qui interpretato come un’area economica caratterizzata da specifiche dinamiche
competitive le quali dipendono dalla combinazione di molteplici elementi:
- Prodotti
- Aree geografiche
- Tipologie di consumatori
d’uso del prodotto
- Funzioni
L’analisi non può e non deve limitarsi ai mercati attuali in cui l’azienda opera ma estendersi ai mercati
potenziali: ciò diventa cruciale nella misura in cui sono previsti dei nuovi prodotti.
l’esame dei concorrenti, diretti ed indiretti. Finalità è
Il secondo momento delle analisi esterne riguarda
determinare la posizione competitiva dell’azienda ed il ruolo che vuole occupare in ogni combinazione
Solamente all’incrocio tra del mercato e ruolo che l’azienda vuole rivestire
prodotto/mercato. potenzialità
diventa possibile definire i traguardi potenziali di vendita da perseguire nel periodo venturo. Le analisi
esterne permettono di determinare l’esistenza di opportunità o minacce del mercato, la cui valutazione per la
36
definizione dei traguardi di vendita va effettuata congiuntamente alle informazioni fornite dalle analisi
interne. la prima è l’analisi
Per quanto riguarda le analisi interna, storica delle vendite, suddivise per mercato: in tal
indicazioni sulla capacità di crescita passata dell’azienda
modo si ottengono e sulla fase del ciclo di vita del
settore e del prodotto. L’analisi storica delle vendite richiede il ricorso a tecniche statistiche soprattutto
quando venga utilizzata per una stima di prima approssimazione sulle vendite future.
Da tale procedere appaiono una serie di fattori funzionali al secondo momento, che portano
all’individuazione dei punti di forza e di debolezza dell’azienda. Opportunità offerte dal mercato si possono
cogliere solamente se esistono sensori tali da trasformare le potenzialità in benefici concreti. Minacce
dall’esterno possono essere affrontate e limitate nella misura in cui sono individuate tempestivamente ed
esistono risorse in grado di fornire risposte tali da non generare situazioni di debolezza strutturale e
vulnerabilità. Tali capacità riguardano:
- La dimensione produttiva
- La dimensione distributiva
- La dimensione finanziaria
La dimensione produttiva può generare limiti alle politiche di espansione delle vendite, inducendo la
necessità di un ampliamento della struttura tecnica. La dimensione distributiva è direttamente correlata alle
vendite: politiche di espansione possono richiedere un ampliamento della rete di vendita od una sostanziale
modificazione dell’esistente. L’aspetto rilevante è definire il grado di attuale dimensionamento della rete di
vendita. La dimensione finanziaria è relativa all’esame degli effetti finanziari delle politiche di espansione.
La fase finale del processo di elaborazione riguarda l’effettiva predisposizione del budget delle vendite: da
un punto di vista quantitativo l’operazione è assai agevole trattandosi dell’indicazione di volumi e prezzi-
ricavo per prodotti o linee di prodotti, relativamente ai singoli periodi infrannuali. Maggiormente critica è
l’individuazione dell’articolazione del budget, cioè delle modalità di aggregazione dei ricavi di prodotto.
all’interno dell’azienda.
La scelta è funzione dei fabbisogni informativi esistenti
Per la predisposizione del programma di produzione risultano rilevanti le quantità di vendite,
dal cliente finale, dal canale di utilizzo, dall’area geografica di collocazione.
indipendentemente Si pensi,
però, alla determinazione dell’impatto finanziario/monetario delle vendite: oltre al fatturato sono necessarie
le politiche relative alla dilazione di pagamento concessa ai clienti. Nella misura in cui esse differiscono in
base alla tipologia di cliente, l’aggregazione del fatturato per cliente agevola tale verifica e l’eventuale
successiva determinazione del margine ad esso correlato. Nella situazione in cui il numero dei clienti si
presenta elevato, il budget può essere predisposto aggregandoli per classi omogenee variamente definite.
Soprattutto ma non esclusivamente nelle aziende che operano anche in ambito internazionale, diventa
fondamentale l’aggregazione del fatturato per area geografica. Un ulteriore criterio riguarda i canali di
vendita, in quelle realtà in cui ne esistono più forme, cioè in cui la struttura distributiva si presenta
composita.
I singoli criteri non sono alternativi ma possono variamente combinarsi anche in considerazione di diffusione
delle responsabilità esistenti in azienda. I criteri scelti per articolare il budget delle vendite si presentano
funzionali per la determinazione dei costi commerciali.
Per quanto riguarda il budget dei costi commerciali, la classificazione proposta che tende a suddividere i
costi commerciali in costi di vendita, discrezionali e indiretti commerciali, ossia sulla differente relazione
esistente con la dinamica del fatturato e sulla loro governabilità o prevedibilità. In tal modo si tendono ad
individuare ed aggregare le molteplici attività classificabili come commerciali.
Il budget dei costi di vendita individua i costi di distribuzione, sia fisica sia relativi alla rete di vendita.
Inoltre, vi sono altri costi che possono essere inseriti in budget specifici. La distribuzione è definita come
l’insieme di attività attraverso le quali i prodotti sono resi disponibili agli utilizzatori nei tempi, nelle quantità
e nei luoghi richiesti. Dalla definizione emerge che duplici sono le attività che la compongono:
Da un lato vi è un problema di distribuzione fisica, relativo al trasferimento dei prodotti dall’azienda ai
a) punti di vendita
Dall’altro vi è un problema di rete di vendita, relativo ai collegamenti
b) esistenti tra azienda e clienti
I costi contenuti in questi budget si correlano, in modo più o meno proporzionale, al fatturato.
I budget dei costi di vendita può essere scomposto in:
- Budget