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FATTURATO DI PAREGGIO

Un altro modo per interpretare il BEP si basa sul fatturato, e non quantità. Ciò accade nel caso di imprese commerciali, che non producono.

PUNTO DI PAREGGIO RICAVI: L'inclinazione della retta è data dal prezzo unitario: se il prezzo si riduce la retta si inclina sempre più verso le ascisse. La retta dei ricavi parte da 0, poiché se non vendo il ricavo = 0.

COSTI VARIABILI: La retta parte da 0 perché se non produco non ho costi variabili. L'inclinazione della retta dei costi variabili è pari al costo variabile unitario.

COSTI FISSI: La retta è parallela all'asse delle ascisse fino alla nostra capacità produttiva massima, poiché non dipende dalle quantità prodotte.

Qual è l'effetto della riduzione dei costi variabili? La retta dei costi totali riduce la sua inclinazione, spostandosi verso le ascisse e dunque il punto di pareggio si ha per quantità più ridotte.

maggiore potenziale di profitto. Qual è l'effetto della riduzione dei costi fissi, realizzabile nel lungo termine? La retta dei costi totali trasla verso il basso, senza variare l'inclinazione, dunque il punto di pareggio si avrà per quantità ridotte maggiore potenziale di profitto.

Qual è l'effetto dell'aumento dei prezzi? La retta dei ricavi aumenta la sua inclinazione, inclinandosi verso le ordinate, dunque il punto di BE si raggiunge in quantità più ridotte maggiore potenziale di profitto.

IN SINTESI, per abbassare il pt di pareggio possiamo: ridurre i costi variabili/fissi e aumentare il prezzo di vendita.

SITUAZIONI PATOLOGICHE: assenza di break even point. P= CV margine di contribuzione = 0. Le due rette non si incontrano mai, sono parallele situazione di perdita costante, pari ai costi fissi. Ciò accade perché il MC = 0 non ci consente di coprire i costi fissi. P < CV Margine di contribuzione

<h2>Le rette non si incontrano e sono divergenti situazione di perdita, sempre maggiore</h2> <p>all'aumentare delle quantità prodotte e vendute.

<h2>DATO UN UTILE OBIETTIVO: <p>L'azienda mira ad avere profitti positivi, e non nulli. Dunque:

<h3>CONDIZIONI DI APPLICABILITÀ E LIMITI <ul> <li>Può essere applicato alle aziende mono-prodotto; <li>Può essere applicato se quantità prodotte e vendute coincidono (non vi sono rimanenze); <li>Le funzioni di costo e di ricavo devono essere lineari (esemplificazione della realtà). </ul> <h2>Come si risolve il primo problema? <p>Posso applicare lo strumento anche se ho azienda multi-prodotto, facendo riferimento alle singole linee di produzione, con riferimento ai singoli prodotti. Avrò tanti punti di pareggio quanto sono le mie linee di produzione. Oppure posso considerare un punto pareggio ponderato usando valori medi di costi e ricavi. In questo caso, occorre ipotizzare una costanza del mix produttivo.

<h2>Il problema delle rimanenze

resta irrisolto, non posso applicare tale strumento se vi sono tante rimanenze.

Il problema della linearità delle funzioni di C e R è risolvibile, essi risentono dei rendimenti.

RICORDA: Margine di contribuzione = ricavi - costi variabili

MARGINE DI SICUREZZA è la distanza tra il punto di pareggio e il punto di produzione, è la variazione che potrei subire in termini di volumi di attività prima di scendere nel punto di pareggio.

Si può calcolare per aziende con utile maggiore di 0, che si trovano nell'area di utile.

È detto di sicurezza perché tanto è maggiore, tanto più l'azienda si trova verso destra nel grafico e può sopportare una riduzione dei livelli di attività elevati.

Si calcola come margine percentuale tra quantità di utile effettiva e di pareggio:

LEVA OPERATIVA è la variazione percentuale che subisce il reddito operativo, in un intervallo di tempo definito, come conseguenza

di una variazione percentuale nei volumi e nei valori di vendita riferiti allo stesso periodo. Ro e Q si riferiscono al reddito iniziale e alla quantità iniziale. Quanto più il risultato/reddito operativo è sensibile alle variazioni delle quantità vendute, maggiore sarà la leva, che rappresenta un moltiplicatore. Un valore della leva alto è indicatore di una maggiore rischiosità, ma può avere anche un significato positivo, soprattutto nel caso di aziende giovani e Startup, nelle quali indica potenzialità di sviluppo. I rendimenti sono decrescenti, per cui se mi avvicino alla saturazione della capacità produttiva si riduce l'effetto della leva, poiché l'incidenza dei costi fissi è minore (dato che si ripartiscono tra più quantità). Mcu= prezzo - cvu Oppure LEVA= (variazione del Reddito/ reddito iniziale)/ (variazione delle quantità/quantità iniziale) Una leva operativa prossima

All'1 rappresenta un moltiplicatore nullo.

LE INFORMAZIONI ECONOMICHE A SUPPORTO DEI PROCESSI DECISIONALI DI BREVE PERIODO

Il soggetto che supporta il soggetto decisionale è il controller, il direttore amministrativo, che con le sue competenze ed informazioni economiche supporta il decisore. Suggerendogli la migliore alternativa economica. Il decisore non è vincolato e può decidere sulla base di fattori anche non economiche.

Il controller potrebbe suggerire di eliminare il prodotto perché è in perdita, economicamente è la soluzione migliore. Il decisore potrebbe mantenerlo, magari strategicamente non è la migliore alternativa, perché i clienti si approcciano all'impresa proprio con quel prodotto.

LE DECISIONI AZIENDALI

La decisione è la scelta tra possibili corsi d'azione alternativi futuri ed incerti. La decisione comporta un certo grado di incertezza e richiede sforzo economico per la decisione (in termini di tempo e risorse).

Tanto più sono lontani nel tempo gli effetti della decisione e tanto più sono le risorse necessarie, tanto più la decisione è rischiosa.
  1. Individuare il problema;
  2. Ricerca delle alternative, quali sono le possibili alternative, riduzione dei costi del fattore produttivo ecc...;
  3. Individuazione dei criteri di scelta, in funzione di cosa scegliamo? Sul Max profitto= RT- CT o altri fattori;
  4. Una volta individuati i criteri si osservano i valori rilevanti;
  5. Si prende la scelta economicamente conveniente.
Le decisioni: - guardano il futuro, facendo stime su costi ricavi, - necessitano di tempo: tanto più breve è l'intervallo tanto maggiore è il numero di fattori non modificabili (non modifico la struttura, la capacità produttiva nel breve termine). - Comportano rischi e incertezze quindi la scelta dovrebbe cadere sulle soluzioni meno rischiose. DECISIONI BREVE-LUNGO PERIODO Le decisioni di tempo sono distinte in base alla modifica.della capacità produttiva. Le decisioni di breve periodo/operative: non modificano la struttura produttiva, la assumono come data ed immodificabile, ha solitamente effetti nel breve periodo. Le decisioni di lungo termine/strategiche: richiedono degli interventi sulla capacità produttiva (investire in macchinari) ed è probabile che abbia effetti nel lungo periodo. Tra decisioni di breve e lungo vi sono interconnessioni, per raggiungere obiettivi di lungo periodo li frazioniamo in obiettivi di breve (che dipendono da quelli di lungo). Non guardiamo ai risvolti finanziari. Grandezze rilevanti le grandezze di flusso, che riescono ad unire sia spetto economico che finanziario. Qual è lo strumento per poter decidere nel breve periodo/operative, delle quali studiamo gli effetti economici? ANALISI DIFFERENZIALE È un metodo che mette in evidenza il risultato economico incrementale che deriva dall'adozione di una certa alternativa piuttosto che un'altra.

Tramite lo studio di valori rilevanti. I valori rilevanti sono differenziali, che cambiano tra un'alternativa ed un'altra. Essi hanno un impatto nella scelta di un'alternativa piuttosto che un'altra. I valori non differenziali non cambiano se prendo un'alternativa o un'altra. Stessa cosa per i costi.

Quando un'informazione è rilevante?

  • Si riferisce ad accadimenti che si manifestano in futuro;
  • Deve riguardare in maniera specifica un'alternativa esaminata: il costo o il R lo avrò se prendo un'alternativa, se lo ho in qualunque caso non è differenziale, poiché varia nelle diverse alternative;
  • È incrementale o eliminabile, se riferita ad una specifica decisione.

Sono C e R che si hanno quando si prende una scelta piuttosto che un'altra.

ESEMPI DI COSTI DIFFERENZIALI:

Sono un'azienda che produce microfoni, al costo della materia prima 10 € e decido di non produrre più, allora non ho questo costo.

costo differenziale.I costi variabili (come costi di materie prime) sono costi differenziali.

ESEMPI DI COSTI NON DIFFERENZIALI: ammortamento (costo fisso), costi fissi comuni.

Non sono mai rilevanti le informazioni passate o storiche, come i sunk cost,e i costi fissi comuni

ESEMPI DI COSTI “DUBBI”: costi fissi specifici eliminabili costi differenziali; costo fissospecifico non eliminabile non differenziale.DECISIONE OPERATIVA

INFO RILEVANTI: prezzo di vendita racchette difettose, costo variabile unitario di rilavorazione,prezzo di vendita racchette rilavorate;

INFO IRRILEVANTI: prezzo di vendita racchette originario/passato, costi indiretti (cf), costopieno di produzione (passati)

Cioè la rilevazione.

ANALISI DIFFERENZIALE E TIPO DI CONTESTO DECISONALE

Condizioni di:certezza: ambiente deterministico, caratterizzato da una situazione di informazione perfetta, possiamo stimare tutte le info su tutti i percorsi di sceltaalternativi. Situazione difficile da

realizzarerischio: a supporto dei processi decisionali, possono essere impiegate informazioni rappresentate attraverso distribuzioni di probabilità, dato che non si conoscono con certezza i valori esatti. Situazione peggiore.

incertezza: assenza o insufficienza di informazioni rispetto a una situazione futura, che non consente di determinare delle probabilità, poiché non si conoscono risultati ed eventi

ESEMPIO: Il management della Industrial-Textil si trovava a dover valutare la convenienza ad eliminare la linea di prodotto M di conseguenza, il reparto lavorazione al plasma. Dal conto economico elaborato dal controller risultava, infatti, una € 36.000, per il mese di gennaio: Il prodotto M genera un risultato

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
154 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgia2000.9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Greco Angela.