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STATO=SOVRANITÀ
Il re diventa legislatore, qui si può cogliere quella trasformazione lenta
che porterà all’identificazione della legge del diritto. Potere assoluto e
perpetuo verso i sudditi.
Il diritto riguarda l’equità, mentre la legge comporta comando. Sono
due cose diverse, ma in questo momento coesistono. La legge non è
altro che il comando del sovrano nell’esercizio del suo potere.
Le norme hanno anche un obiettivo che si colloca nella necessità di
fare il bene o l’utile dello Stato, nascono i primi trattati sui compiti del
sovrano e si parla allora di ragioni di Stato. Si va ad elaborare il
concetto di leggi fondamentali che sono superiori al sovrano stesso, in
questi trattati si dice che se il Re doveva essere esclusivamente
“polemikòs” (guerriero), adesso in questi trattati si dice che deve
essere “nomothetikòs” (legislatore).
Emersione della burocrazia, creazioni di apparati di governo,
amministrazioni stabili che dipendono dal potere centrale. La
fisionomia dello Stato moderno prende forma attraverso funzionari
stabili, non solo centrali, ma anche periferici.
Max Weber afferma ciò come la burocratizzazione e la
razionalizzazione del potere.
DIRITTO GIURISPRUDENZIALE GIUDIZIALE
Il sovrano accetta due alternative:
puntare sulla legislazione;
nello stesso tempo puntare sui giudici.
I giudici dei tribunali che i sovrani istituiscono al vertice della piramide
giudiziaria (come la Cassazione). 1764 : Beccaria scrive “dei delitti e
delle pene”.
Il diritto si raffigura nei giudici dei grandi tribunali.
È il momento in cui sembra che tutta l’Europa amministrano la
giustizia allo stesso modo, un diritto giurisprudenziale giudiziale.
Grandi tribunali:
ROTA ROMANA (dal 1331);
ROTA FIORENTINA, diventerà un modello per altre Rote come
Genova;
SACRO REGIO CONSIGLIO DI NAPOLI;
SENATO DI MILANO (1499-1786): per un anno rimangono i
francesi (lo istituiscono loro) che lo passano agli spagnoli e poi gli
austriaci che lo aboliranno con le riforme illuministiche condotte
dall’assolutismo illuminato;
SENATO DI TORINO;
TRIBUNALE CAMERALE DELL’IMPERO GERMANICO (dal 1495): se
non fosse stato istituito questo grande tribunale, il diritto romano
non sarebbe mai diventato il diritto dei tedeschi.
Ad un certo momento Savigny si chiede perché lo spirito
o tedesco è il diritto romano ed il motivo è perché viene
istituito questo tribunale che permette ai tedeschi di
applicare le consuetudini germaniche.
Secondo le regole fissate da questo tribunale uno poteva
o essere giudicato secondo le sue consuetudini, ma doveva
provare la sua esistenza, altrimenti sarebbero stati giudicati
seguendo il diritto romanofinisce per diventare il diritto
dei tedeschi.
Se non ci fosse stato questo principio, non parleremmo mai
o della pandettistica. Tutto nasce per effetto dell’istituzione di
questo grande tribunale.
PARLEMENTS FRANCESI (parlamento di Parigi dal 1225): erano
sei.
Il Senato è considerato come un organo del sovrano che però non
deve solo attendere allo ius dictio (30%), ma il 70% sono compiti di
alta amministrazione. Il senato nasce per creare un accordo tra il
sovrano e la nobiltà della periferia di quello Stato; i senatori sono
membri del patriziato dello Stato, ma non solo di Milano, ma anche di
Alessandria, Pavia. Le famiglie più importanti vogliono avere un
proprio parente nel Senato.
La Rota è, invece, uno sviluppo dell’antica giustizia comunale, come il
podestà che era uno straniero perché si voleva l’imparzialità. I giudici
sono giudici forestieri e rimangono in carica solo temporaneamente:
3/5 anni.
La Rota decide e basta, non fa altro. Visto che viene istituita per un
giudizio imparziale, viene introdotto l’obbligo della motivazione della
sentenza.
Queste motivazioni erano redatte nella pergamena perché la
pergamena era sinonimo di documento indistruttibile, tutti potevano
consultare e sarebbe durata nel tempo.
Si utilizza o il modello Rota o il modello Senato.
Gabriele Verri era un senatore e i suoi figli, i fratelli Verri parlano di
illuminismo. Gabriele Verri dice chiaramente che il Senato altro non è
se non la lunga mano del Principe, tutto ciò che il Senato decide è
come se fosse realizzato direttamente dal Principe. L’attività del
principe si estrinseca all’interno dei giudici. Il potere attribuito a
questo supremo tribunale è ampio.
Questi grandi tribunali o svolgono attività giudiziarie e attività
amministrative o solo giudiziarie ed hanno competenza esclusiva per
particolari materie.
Il rapporto con il sovrano:
Creature del sovrano;
I tribunali stanno al principe come le stelle al firmamento celeste;
Sono parte del corpo del principe;
In nome e per conto del sovrano.
Rex iudex che segue e sceglie i propri giudici, i migliori giuristi siedono
in questi grandi tribunali.
Il giudice non era stipendiato dal sovrano, le parti pagavano
direttamente il giudice: vi era un allungamento del processo o
potevano essere corrotti.
IL RECLUTAMENTO DEI SENATORI:
ALIENAZIONE DELLA CARICA: in questo modo si crea un commercio e
si ha un investimento che deve fruttare, quindi i tempi della giustizia
si dilatano o può essere un giudice corrotto. Sono tutti dunque uomini
nati con la camicia, vengono tutti dalle migliori famiglie, non
necessariamente nobiltà di spada, ma quando vengono istituiti i nuovi
tribunali vi è la NOBILTÀ DI TOGA ritengono di partecipare alla
sovranità del principe. Elemento comune a tutta l’Europa orientale.
Rappresentano anche il territorio che li ha espressi.
Gabriele Verri, il “giudice normotipo”:
1. Aristocrazia di scienza, noblesse de robe:
patriziato lombardo (collegamento con il territorio, hanno una
dimensione cetuale, al ruolo che una determinata famiglia
esercita in quel territorio; nobiltà locale).
2. Ereditarietà della carica e possibilità di alienarla.
3. Regole ferree di comportamento: mistero e segretezza.
Mistero e segretezza (è l’autonomia nei confronti del sovrano):
Siete sacerdoti del diritto;
Il Senato giudica come può giudicare una divinità;
Giuramento di non rivelare nulla;
Grandi tribunali versus sovrano?
Nel tempo, per la questione del rapporto tra sovrano e supremi
tribunali vi è la fronda sta ad indicare un periodo di lotta consumato
nel ‘600 fra parlamento e sovrano, una vera e propria lotta dei poteri.
I giudici si collocano come poteri di concorrenza.
Freno al potere:
Senato di Milano, Sacro Regio Consiglio di Napoli, Parlements francesi
Diritto di interinazione: registrazione degli atti=controllo di legittimità
sugli atti normativi e dispositivi del sovrano. Uno strumento per
bloccare la volontà del sovrano. Questo controllo fa sì che gli atti
possano entrare in vigore, è necessaria questa registrazione.
Il sovrano è costretto ad evitare la crisi, deve scendere a patti con
questi grandi tribunali.
Le sentenze dei grandi tribunali hanno efficacia ultra partes, hanno
forza di legge per tutti. Parliamo quindi di diritto giurisprudenziale
giudiziale.
Ecco perché si precisa che le sentenze hanno unicamente forza fra le
parti, per star ad indicare una cesura con il passato. La giurisprudenza
è fonte di rango secondario, non è legge.
Si è detto che ai Supremi Tribunali è demandato il compito di gestire in
monopolio il diritto dello Stato
Dall’attività interpretativa ed applicativa conseguono importanti e
benefici effetti di:
UNIFORMITÀ
UNIFICAZIONE DELL’ORDINAMENTO
SEMPLIFICAZIONE
I giudici giudicano partendo da un testo, c’è la mediazione di un testo
linguistico dottrinale.
Nelle corti inglesi tutto nasce da un precedente, il nuovo caso si
origina dal precedente caso. Attraverso la tecnica del distinctio si
differenzia il nuovo caso da quello precedente.
Alle cosiddette opiniones in consulendo (OPINIONI DOTTRINALI) si
affiancano e si sostituiscono quelle in iudicando (GIUDIZIALI). In ogni
caso possono ricorrere all’ARBITRIO GIUDIZIALE.
La chiave di volta permette di garantire la giustizia, ma ha un prezzo
ossia la CERTEZZA= significa delegare tutto ai giudici, essi possono
anche disapplicare il diritto. Un potere discrezionale può vanificare la
libertà del cittadino, quando viene attribuito ai giudici questo arbitrio
era inteso come potere discrezionale, andare al di là delle sottigliezze
del diritto.
Giovanbattista De Luca: è un attento giurista che fa una diagnosi
interessante del diritto e decide di consegnarla in più volumi: “il dottor
volgare” (1673).
La pena straordinaria deve essere diversa e deve essere più mite della
pena ordinaria, non si va contro al legislatore. In presenza di indizi
gravi che vengono considerati unitariamente cumulo degli indizi e
delle prove semi-piene.
Ciò che di per sé non consente di applicare la pena straordinaria,
consente l’applicazione di una pena diversa. Il fondamento è l’idea
che il processo che conduce dalla innocenza alla condanna, sia un
processo che avvenga per accumulazione progressiva: innocente e
colpevole, due punti.
Si arriva a metà sentenza, calcolo che sei semi-colpevole al 50%.
Probabilità di stampo aristotelico.
I delitti atroci sono quelli definiti così perché sono quei delitti ai quali
corrisponde la condanna della pena capitale. Nelle Costituzioni
milanesi del 1541 sono solo trenta i delitti atroci. Successivamente si
passa a molti più casi. “crimini che non
Arbitrium consente al Senato di punire come atroci
sono tali in sé stessi, ma che la valutazione di particolari circostanze
aggravanti lo inducono a ritenere atroci” (Cavanna, Scritti, 2007).
Si pongono dei problemi fra il potere legislativo ed il potere giudiziario
e sui loro rispettivi ruoli.
Dal ‘500 al ‘700 il sistema funziona perché il sovrano ha attribuito
l’arbitrio giudiziale che è un potere discrezionale da non intendersi in
senso negativo perché non è un abuso, i giudici possono in coscienza
giudicare secondo la pura verità ed equità.
Il principio del convincimento che sta alla base, nonostante sia ciò
contro cui gli illuministi si scagliano, permette al sistema di
funzionare. Questi erano principi cardine dell’ordinamento, che
cominciavano a saltare: il giudice poteva